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Autore: STACY    12/01/2018    2 recensioni
Questo fandom mi ha preso tantissimo e dopo aver letto praticamente tutto quello che trovavo su internet ho deciso di dare anche io il mio personale contributo. Adrien e Marinette cominciano a mettere in dubbio la solidità dei loro sentimenti mentre la lotta contro gli akuma continua e diventa sempre più difficile far conciliare le loro doppie identità. Aggiornamento due volte a settimana. Enjoy it!
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Plagg, Tikki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chat Noir si era diretto subito nell'aula dove aveva lasciato Marinette, Nino e Alya.
Nonostante la situazione non fosse più tragica l'entità dei danni la rendeva ancora estremamente pericolosa.
La prima cosa di cui si accorse con orrore era che la porta dell'aula dove erano rifugiati i suoi amici era aperta. La seconda cosa che notò fu l'aula vuota.
Con uno scatto si mise a cercare disperatamente i suoi amici e quando li notò grazie alla chioma di Alya si sentì così sollevato che quasi di dimenticó di essere Chat Noir e stava per chiamarli a gran voce.
Alya e Nino stavano cercando di risollevare un armadietto scolastico caduto per terra che ostruiva il passaggio occupando tutto il corridoio. Decise di avvicinarsi e andare a dargli una mano.
Fu quando si avvicinò a loro che capì la terza cosa che non andava.
Marinette non c'era.
- oh Chat Noir sei qui , ma la battaglia è finita ? -
- dov'è Marinette? -
Forse doveva essere stato troppo brusco perché Nino lo guardò davvero stranito senza rispondere, cosa che gli stava facendo perdere la pazienza. Aveva dato loro un compito , proteggere Marinette, e non lo avevano fatto.
Ci pensó Alya a rispondere non notando il tono non certo calmo del supereroe parigino.
- Marinette non si è sentita bene, stava per vomitare ed è corsa in bagno -
- e perche non l'avete seguita? - fece sempre più arrabbiato.
- in bagno? Nino non credo possa entrare nel bagno delle ragazze e poi abbiamo avuto problemi più urgenti - fece indicando l'armadietto.
L'armadietto non gli sembrava cosi urgente ma si rese conto che dietro c'erano un paio di ragazzini del primo anno spaventatissimi che si rifiutavano di muoversi.
Cercò di calmare i nervi e diede una mano ai due ragazzi a spostare l'armadietto. Prima quello poi sarebbe andato in bagno a vedere che fine aveva fatto Marinette. Doveva essere ottimista. il bagno delle ragazze era ben distante da quell'area pericolante, probabilmente Marinette era al sicuro.
I due ragazzini del primo anno scapparono via terrorizzati non appena il corridoio fu libero, mentre Alya e Nino ringraziarono Chat.
- prego, vado a recuperare Marinette e a controllare che stia bene -
-aspetta, perchè è tutto ancora così? la battaglia è finita? -
- si ma la situazione rimarrà così ancora per un po' -
-come per un po'? - fece Alya allarmata fermando il supereroe per un braccio.
Adrien fu seriamente tentato di scacciarla in malomodo ma non poteva rischiare di farle del male, quando era trasformato la sua forza era superiore alla media.
Ma perchè lo stava trattenendo ?Lui voleva andare da Marinette!
-quanto dura questo "po' " ? di solito Ladybug riesce sempre a ... -
- Ladybug non c'è. quindi la situazione rimarrà così ancora per un po' di tempo - fece liberando il braccio dalla stretta dell'amica.
Alya rimase sbalordita.
- come Ladybug non c'è? è impossibile ? avete litigato? perchè lei non c'è? - continuava ad urlare mentre seguiva il gatto che ormai si stava allontana diretto verso i bagni.
Fu il grido " Alya attenzione " di Nino che lo costrinse a girarsi e a reagire ancora prima di capire effettivamente la situazione.
Un muro stava crollando addosso all'amica, l'avrebbe schiacciata sicuramente se lui non si fosse frapposto tra il corpo della ragazza e il suddetto muro.
E mentre tentava di opporre resistenza caricandosi il peso del muro sulle spalle si diceva che doveva essere proprio sfortunato, il degno rappresentante della sfortuna se persino le pareti gli impedivano di andare dalla ragazza che amava.


********************************************************************************


Marinette si era trasformata e adesso stava correndo verso la direzione in cui era sicura si trovasse Chat Noir.
Aveva la forza per camminare, quasi correre ma non sapeva quanto sarebbe durata quella sensazione. Le sembrava solo un fuoco passeggero, l'ultima scintilla prima del definitivo black out.
Quando arrivò vide Chat noir che intimava ad Alya di allontanarsi mentre lui tentava di reggere il peso di un muro che stava crollando.
Senza esitare invocò il suo Lucky Charm e aspettò che l'oggetto in grado di risolvere la situazione gli cadesse letteralmente tra le mani. Quando le apparve una grossa palla per yoga, una di quelle che si usa in palestra per fare esercizi, capì subito come utilizzarlo.
- Chat al mio segnale lascialo cadere - urlò facendosi notare dal compagno e lanciando il pallone.
Il gatto che la vide fece un sorriso stiracchiato , chiaramente forzato dal fatto che stava perdendo la sua lotta contro il muro e la gravità. Capì il piano della coccinella non appena vide il pallone di gomma e senza neanche aspettare il segnale lasciò andare il peso del muro non appena la palla si trovo sotto di lui.
Grazie alla forza elastica della gomma il muro rimbalzò indietro quel tanto che servi a Chat per mettere in salvo se stesso e Alya.
Nonostante lo scampato pericolo il suo unico pensiero fu che ora che c'era Lady bug poteva finalmente lasciarla e andare da Marinette.
Peccato che vide Ladybug crollare il ginocchio davanti ai suoi occhi.

che giornata infinita!

Non poteva lasciarla così anche perchè NON sapeva cosa diavolo avesse fatto per purificare l'akuma mentre non trasformata.

Quella fu forse la prima volta che odiò il fatto di essere un supereroe, non voleva avere doveri, voleva semplicemente andare da Marinette. Ladybug era forte, poteva rialzarsi, ma poteva anche non farlo. Il senso del dovere adesso gli imponeva di aiutare la ragazza.
La ragazza... già ... anche lei infondo era solo una ragazza, e in questo momento aveva bisogno di aiuto. In fondo , per quando ne sapeva, Marinette stava bene, poteva anche aspettare.
Cercò di convincersene mentre riprendeva il pallone di gomma e si avvicinava alla sua compagna.
- tutto ok ? - chiese preoccupato. adesso che le era più vicino poteva vedere chiaramente i segni della stanchezza sul suo viso. Ladybug fece una smorfia e preferì non rispondere.
Prese il pallone con un sforzo immane per non mostrare il bruciore alla mani e senza nemmeno alzarsi da terra ( non ne aveva la forza) lo lanciò in aria gridando "Miracolus Ladybug".
Finalmente pian piano tutti i danni a cose e persone parvero ripararsi.
Chat sapeva benissimo che anche se Marinette fosse stata ferita, a questo punto doveva essersi ripresa del tutto grazie al potere di Ladybug e indugiò nell'osservare come il potere della creazione rimetteva le cose a nuovo.
Si voltò raggiante verso la compagna per ringraziarla prima di dirigersi ( finalmente ) da Marinette quando la vide ancora a terra. Ebbe un moto di tenerezza nel pensare a quanto fosse stremata, aveva combattuto non essendo trasformata e aveva corso per recuperare gli orecchini e poi tornare indietro.
Con un sorriso dolce le porse la mano per aiutarla ad alzarsi, mano che la ragazza accettò volentieri.

Quando la strinse però il viso di lei si trasmutò in una smorfia di dolore e la ritrasse alla velocità della luce portandosela vicino al viso e stringendo gli occhi.

Chat per un momento si spaventò.
- Ladybag cosa ... -
- lasciami, non mi toccare ... mi alzo da sola - fece con voce chiaramente sofferente.
Tentò di rimettersi in piedi senza fare leva sulla mani ma ricadde nuovamente in ginocchio.
Fu allora, quando vide il suo viso sofferente e gli occhi lucidi che chat Noir la sollevò di peso e la portò via.
Quando arrivarono in un corridoio vuoto la poso dolcemente sul pavimento.
Lei si teneva stretta le mani cercando di non lamentarsi ma era chiaro che stava soffrendo.
- Ladybug , cosa è successo? -
- niente, sto bene-
- non mi mentire - fece il ragazzo rendendo più salda la stretta sulle sue spalle.
Lei inspirò profondamente come per riprendere aria.
- ho dovuto purificare l'akuma senza la trasformazione e ora sono senza energie. per questo non riesco a stare in piedi, è solo questo , giuro -
Chat chiaramente non le credeva visto che c'era un evidente problema alle mani, ma decise di affrontare una cosa per volta.
- ho capito , e cosa ti serve ? cosa fai per recuperare energia ? -
- non lo so - fece lei confusa, era sempre più stordita dal dolore alle mani. non riusciva a pensare.
- il tuo kwami. cosa mangia per riprendersi? formaggio ? - chiese speranzoso, lui aveva una scorta di formaggio a disposizione, se era solo quello poteva procurargliene quanto voleva.
- eh? formaggio ? no, dolci! mangia dolci tipo biscotti , cioccolata ... -
Per un momento si sentì profondamente invidioso, Plagg mangiava formaggio puzzolente e invece il suo kwami dolci e cioccolata? che profonda ingiustizia.
In ogni caso annuì e ordinò alla ragazza di rimanere li, mentre lui andava a cercare qualcosa di dolce da mangiare.
Recuperò un cornetto dalla mensa interna della scuola ma quando tornò non trovò nessuno ad aspettarlo, solo un biglietto che riportava queste parole.

"mi dispiace per come mi sono comportata gattino, per averti fatto preoccupare. Io me la caverò da sola, appena mangio e riprendo energia sarò come nuova.
Non ti devi affaticare per me, oggi hai già fatto troppo e sono fiera di te. Stammi bene.
Con affetto Ladybug "

Chat noir lo accartocciò e annullò la trasformazione offeso. Anzi , per dispetto addentò il cornetto, finendolo in due soli bocconi.




chiedo venia , la storia continua mi sono dimenticata di aggiornarla qui. lapidatemi.
   
 
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