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Autore: Pmaradona10    20/01/2018    1 recensioni
La magia è sempre stata una componente importante della vita dei Teen Titans e soprattutto della vita di Raven. Quando però Trigon, il malefico padre di Raven, decide di tentare di impossessarsi di nuovo della ragazza, essa capisce che non riuscirà a sconfiggerlo contando solo sull'aiuto dei suoi amici. Basterà l'aiuto del più grande mago del mondo per sconfiggere uno dei demoni più potenti in assoluto? I Titans ce la faranno ugualmente a batterlo anche dopo il loro scioglimento e riusciranno a collaborare con alcune tra le più potenti entità magiche del mondo, senza lasciarsi condizionare dai travagli interiori di queste ultime e aiutandosi reciprocamente come una vera squadra, superando le apparenti ostilità?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Raven, Robin, Sorpresa, Trigon, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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La festa ormai stava prendendo la piega che John Constantine avrebbe voluto, tutti i partecipanti erano particolarmente euforici, segno dell’ottimo lavoro che lui e Jericho avevano svolto

-Ma hai visto quel coglione? E’ inutile che ci prova tanto, l’amazzone non gliela darà mai- disse Constantine, seduto accanto a Jericho, facendo gesti volgari con le mani per farsi capire meglio. Il mago non si era trattato troppo bene, dato che era finito per l’ennesima volta col culo a terra e le spalle al muro, con il nodo della cravatta allentato, i primi bottoni della camicia sbottonati, l’immancabile Silk Cut nella mano sinistra e la bottiglia di whiskey in quella destra.

Anche Jericho non era stato da meno, seduto accanto a Constantine, dopo essersi scolato l’ennesima birra. Proprio il ragazzo dai capelli ricci, dando una gomitata al mago, fece notare che Nightwing e Starfire, mano nella mano, stavano lasciando la stanza
-Già, Joe, lei invece gliela darà eccome- disse sconsolato facendo un sorso dalla bottiglia e deglutendo frettolosamente –Cazzo! Sai ora che si fa?-
Il ragazzo lo guardò straniato
-Quando non c’è il padrone di casa e quando gli altri sono impegnati- iniziò, indicando con la sigaretta l’assenza di Nightwing e Starfire e la vicinanza di Beast Boy e Raven, mano nella mano –Si fa questa- concluse, estraendo dal portafogli una bustina con all’interno una strana roba verde e marrone
-La tenevo da parte dal giorno della mia festa- disse l’uomo, arrotolando la cartina con all’interno il tabacco e la marijuana e accendendosi lo spinello
-Constantine! Che cazzo fai? Una canna in casa? Devo essere ubriaca per non averti ancora preso a schiaffi, adrem- biascicò Zatanna che, barcollante, si sedette per terra, accanto all’esorcista
-Ricordi che dovevamo fumarci una Silk Cut insieme? Questo può essere un validissimo sostituto- sussurrò il mago, passando lo spinello alla mora, dal quale essa aspirò un profondo tiro, prima di passarlo a sua volta a Jericho

Quello fu il momento più alto della serata, in tutti i sensi, prima che Wally West cacciò dalla stanza il biondo e la mora, spedendoli sul tetto senza troppi complimenti

-Non ho più l’età per queste cose, va bene fare un’eccezione ogni tanto, ma così è troppo-
-Almeno non abbiamo passato la serata come loro- commentò la maga, indicando Robin e Spoiler, che a poca distanza da loro si stavano coccolando a vicenda
-Guarda che vi ho sentiti, bastardi! Fareste meglio a essere gentili, o rispedirò questo pacco al mittente- provocò Robin, consegnando nelle mani di Constantine uno strano contenitore rivestito in pelle –Ah, e tanti saluti da parte di Batman a te e Zatanna- aggiunse poi, dirigendosi assieme a Spoiler giù per le scale
Molto dubbiosamente, il mago aprì il contenitore e vi trovò un modello di orologio identico a quello che aveva perduto per esorcizzare le personalità di Raven –Non ci credo! Un Oris Automatic come lo avevo io! Come ha fatto ad averlo? Ormai sono introvabili! Ringrazialo da parte mia!- disse alzando la voce, sperando che il nuovo ragazzo meraviglia potesse sentirlo

-Comunque ti facevo più romantica, in fondo cosa c’è di meglio di un bacio all’alba?- chiese retoricamente il biondo, indossando il suo nuovo orologio
Zatanna fece una mezza smorfia di disgusto
-Sai, Zee, stavo pensando… che ne dici se andassimo a vivere insieme? Nel mio appartamento di Londra staremmo benissimo-
-Tu e io? Andare a vivere insieme? Ahahahahaha!!!- scoppiò a ridere Zatanna, aggrappandosi al bordo del tetto della torre, tanto era stremata dalle risa
-Dovrei sentirmi offeso? Non mi sembra una proposta così assurda, ripensando al fatto che quando siamo stati insieme non abbiamo vissuto assieme. E poi, io ho quaranta anni, tu trentuno, sarebbe ora che ci trovassimo una sistemazione, no?- propose il mago, guardando la donna, ancora accasciata a terra, dall’alto verso il basso
-John, hai appena finito la storia con Kit. Diamo almeno tempo al tempo, se all’epoca fossi venuta a vivere da te, mio padre non mi avrebbe mai perdonata. E poi dovrei prendere tutta la mia roba dalla mia casa di San Francisco… chi si occuperebbe del mio gatto? Ne so qualcosa di relazioni affrettate, quindi preferirei vedere prima come vanno le cose, ma non preoccuparti, c’è ancora tempo per trasformare questa serata in qualcosa di magico- sussurrò la maga porgendo la mano a John Constantine, che la aiutò a rialzarsi, per poi condurla lungo le scale della torre, nella sua stanza

-Fate attenzione ragazzi, nel tornare a casa. Jericho tu come cazzo torni a casa in quelle condizioni?-
-Non ti preoccupare Gar, lo accompagno io in macchina- propose biascicante Barbara Gordon
-In quelle condizioni, Babs? Sappiamo tutti che non reggi l’alcool, lascia guidare me, no?- chiese speranzoso Robin, ansioso di mettersi in mostra dinanzi a Stephanie Brown
-Sì, certo… devo ricordarti che non hai ancora la patente, ragazzino?- chiese ironica Helena Bertinelli –Guido io, tanto dobbiamo arrivare tutti a Gotham- disse, strappando di mano le chiavi a Batgirl
-State attenti, ragazzi, e grazie per essere venuti!- salutò affettuosamente Raven

-Mi sa mi sa che ora ce ne andiamo anche noi, grazie di tutto amici- disse Wally West abbracciando Beast Boy e Raven

-She vuhoi posscio accompagniarti a casa- chiese un tutt’altro che sobrio Arsenal a Donna Troy

-Come al solito ti sei dimenticato che su noi amazzoni l’alcool non ha quasi effetto, bella mossa, rosso- disse provocante l’amazzone, accarezzando la faccia dell’arciere –Ma ora per me e Cassandra è arrivato il momento di andare- concluse, facendo un cenno alla bionda, la quale annuì

-Trattala bene, uccellino- sussurrò la bionda amazzone al nuovo ragazzo meraviglia, un attimo prima che questi potesse lasciare la stessa. Il ragazzo si voltò, la guardò di sfuggita e chinò poi il capo con un sorriso forzato

Dopo che anche i Titans East se ne furono andati, Beast Boy si sedette sul divano accanto a Raven, che stava col capo chino in un quasi religioso silenzio
-Sai, mi chiedevo, ma se dopo quest’ennesima avventura iniziassimo a condurre una vita normale. Non più Raven e Beast Boy, ma Rachel e Garfield. Perché non ti trasferisci a San Diego? Lì c’è un’ottima facoltà di psicologia-
La ragazza alzò il capo e guardò intensamente negli occhi il verde, accennando un sorriso
-Dai, non mi sembra di aver detto chissà quale stronzata! Non voglio perdere di nuovo i contatt…-
Raven aveva messo entrambe le mani sulle guance del ragazzo e lo aveva baciato dolcemente, senza aspettare risposta
-Per usare una citazione, smetti di parlare- disse la ragazza, riprendendo il suo abituale tono sarcastico e alzandosi dal divano –Al resto penseremo domani, per una volta lascia fare a me la parte della rilassata-

-Aspetta, Kory! Potrebbe esserci qualcuno in giro! Almeno questi mettiteli!- disse preoccupato Dick Grayson, lanciando il completo intimo all’amata, che si era alzata dal letto e faceva per uscire dalla stanza
-Perché? Non credi che i nostri amici stanotte abbiano fatto la stessa cosa?- chiese dubbiosa, afferrando al volo la biancheria intima e indossandola
-Credo di sì, ma è comunque meglio non farsi vedere completamente nudi-

La ragazza entrò in cucina e vi trovò John Constantine in mutande, con la sigaretta tra le labbra e con un uovo in mano, pronto per essere fritto

-Salute, John Constantine!-
-Ciao, tesoro, ti prego di scusare la mia pessima condizione, non farci troppo caso- salutò con un filo di voce il biondo, accendendo la televisione

Non appena l’immagine comparì sullo schermò, il pavimento della cucina della Titans Tower ricevette la benedizione con albume, tuorlo d’uovo e Silk Cut Purple, offertegli da John Constantine

-Gesù Cristo, figlio di Dio-

-Qui è Lois Lane, in diretta aerea da Metropolis, dove è ancora in corso l’avanzata di quello che si direbbe un grosso mostro rosso, mai presentatosi al pianeta Terra. Si attende impazientemente l’arrivo di Superman o della Justice League, ufficialmente in missione su Kandor. Ecco, ecco! Vediamo se riusciamo ad inquadrare lì. E’ crollato in questo momento uno dei due grattacieli della LexCorp, vedete la nube di fumo immensa che si sta dissolvendo-

-No, no, no, no, no! Cazzo! Dove cazzo ho sbagliato, brutto figlio di puttana, ho fallito ancora!- urlò Constantine, precipitandosi nel corridoio –Dick! Zatanna! Logan! Svegliatevi, cazzo! Porca puttana siamo nella merda!-

-Che è successo?- chiesero allarmati Nightwing e Zatanna, uscendo dalla porta delle loro stanza quasi simultaneamente
-Venite a vedere!- esclamò nuovamente Constantine, conducendoli nella Main Ops Room

Starfire era quasi in lacrime, Nightwing incredulo, Zatanna scuoteva la testa lentamente.

-Come è successo?! Constantine, cazzo!- gridò infuriato il ragazzo meraviglia, dando uno spintone all’inglese, che cadde a terra
-Cazzo vuoi, stronzo! Io non ho fatto altro che esorcizzare tutte le sue personalità! E credo di averlo fatto anche bene. Dobbiamo averne tralasciata qualcuna, altrimenti non so spiegarmi come sia successo- disse duramente Constantine, guardando il moro dal basso verso l’alto

-Fanculo. E ora che facciamo? La Justice League è su Kandor, avevo detto a Bruce che il problema di Raven era stato risolto! Ti ha pure mandato quel maledettissimo orologio per ringraziarti! Lì le comunicazioni non possono arrivare… cazzo!- esclamò disperato Nightwing battendo i piedi per terra

-Mai. Mai arrendersi, Grayson- sancì Constantine –Chiama tutti quelli che conosci, avremo bisogno del massimo aiuto possibile. Zatanna, chiama Boston e gli altri. Andiamo a vestirci e precipitiamoci a Metropolis. Ah, e per l’amor di Dio, chiamate Beast Boy-
-Temo che non sarà necessario, John- disse con tono preoccupata Zatanna, indicando il televisore
   
 
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