Film > Dragon trainer
Segui la storia  |       
Autore: katyjolinar    20/01/2018    1 recensioni
Nella scienza l'effetto farfalla si riscontra quando, tentando di riprodurre un esperimento, si cambia un particolare apparentemente insignificante, e alla fine si ottiene uno stravolgimento inaspettato.
Noi conosciamo la storia dei nostri eroi. Ma cosa succederebbe se un particolare apparentemente insignificante cambiasse?
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era ancora buio, fuori. In quel periodo dell'anno le notti erano molto lunghe e i giorni si accorciavano sempre di più, fino a Snoggletog, quando il buio sarebbe durato per un periodo equivalente a tre giorni.
La vita a Berk rallentava, anche se ognuno faceva la propria parte per i preparativi della festa imminente.
Festa che quell'anno avrebbe avuto un sapore diverso, dopo la tragedia che aveva colpito il centro abitato, quando un vecchio tunnel scavato dai Morte Sussurrante era crollato, causando la morte di venti persone, tra le quali c'era anche il precedente capotribù e padre dell'attuale leader della città.
Ma bisognava andare avanti. Per questo Hiccup aveva dato ordine di iniziare i preparativi, un mese prima dell'evento, nonostante avessero appena finito di riparare i tunnel rimanenti per evitare altre tragedie simili, e nonostante anche il lavoro fatto per allargare le case delle famiglie che avevano accolto gli orfani dell'evento, così che potessero vivere in un ambiente più confortevole.
E la casa del capotribù era tra queste, poichè il ragazzo aveva deciso di tenere con sè Astrid e Billy Hofferson.
Il bambino aprì gli occhi, girandosi di fianco, ancora avvolto nella calda coperta, e osservò la tinozza piena d'acqua, dentro la quale era stato messo un uovo di Terribile Terrore deposto il giorno prima.
La prima cosa che vide furono le piccole crepe luminose del guscio, quindi si alzò e si avvicinò, osservando la schiusa.
Ci volle poco perchè il neonato rettile nuotasse fuori dalla bacinella, e il biondino subito lo prese e corse in cucina, poi prese un pesce dalla dispensa e glielo diede.
Il cucciolo accettò il primo pasto, facendo le fusa, e quando questo ebbe finito di mangiare Billy lo portò al piano di sopra, entrando nella stanza di Hiccup e Astrid, che ora non era più sul soppalco aperto, ma era stata chiusa, in modo da garantire più privacy alla coppia, ora che il fratello minore viveva con loro.
"Guardate!" esclamò, saltando sul letto, mentre i due giovani cercavano di mettere a fuoco l'ambiente, essendosi appena svegliati "Si è schiuso l'uovo!"
Il castano sorrise, facendo posto al centro del letto, dove Billy si sedette, mentre il piccolo rettile si arrampicava sulla sua spalla.
"Visto? Ora hai un drago tutto tuo." commentò "E presto potrai anche iniziare ad addestrarlo."
"E vedrai quante cose potrai fare con lui." continuò Astrid, tirandosi su ma tenendo la coperta in modo che le coprisse il corpo nudo.
Billy la osservò per qualche secondo, perplesso, poi alzò la coperta e guardò sotto. A quel punto sul suo volto si aprì un sorriso.
"Avete fatto un bambino!" esclamò, gioioso, facendo arrossire d'imbarazzo la sorella.
"Hiccup, te l'avevo detto che non era ancora il caso di spiegargli come nascono i bambini!" rimproverò la giovane, alzando gli occhi al cielo.
"Oh, andiamo! Billy è intelligente, è perfettamente in grado di capire certe cose, e lo sai anche tu." rispose il capotribù, afferrando i suoi pantaloni e indossandoli.
"È una cosa bella." ammise il piccolo "Non capisco perchè voi grandi diventate sempre strani quando dovete parlare di certe cose. Per fare un bambino bisogna avere tanto amore, e l'amore unisce. Voi due vi amate tanto, quindi è giusto che provate a fare un bambino. Anche Moccicoso e Testa Bruta si amano tanto, e loro tra poco avranno un bambino."
Astrid scosse la testa, invitando il fratello ad andarsi a cambiare. Quando fu uscito si voltò verso il compagno.
"Come fa ad essere così sereno?" domandò "È passato pochissimo tempo, per me è ancora difficile, ma lui..."
"Non siamo tutti uguali." spiegò Hiccup, avvicinandosi per aiutarla a vestirsi "Ognuno ha i suoi tempi e i suoi modi per elaborare il lutto, e credo che sia difficile anche per tuo fratello, come lo è per tutti noi."
La giovane finì di indossare la sua alta uniforme e si voltò verso il ragazzo, guardandolo negli occhi.
"Anche tu dai l'impressione di averlo superato... ma come fai?"
"In realtà non l'ho superato del tutto..." ammise il castano "A volte è difficile anche per me, quando ho bisogno di un consiglio da lui e non posso averlo, ad esempio... spesso mi sembra di essere di nuovo nel mezzo della mossa Kobayashi Maru..."
"La Kobayashi Maru si supera dando sfogo alla creatività." suggerì la ragazza "Ne so qualcosa... ho dovuto farlo quando tu eri in coma."
Hiccup annuì, baciando la fronte della compagna e prendendola per mano. Infine scesero in cucina e poco dopo uscirono di casa insieme a Billy.
Nonostante fosse buio la gente era già al lavoro per finire di preparare la festa che si sarebbe tenuta la sera. Qualcuno si avvicinava ai tre per chiedere favori o parlare con il capotribù, e il ragazzo ascoltava tutti, pazientemente, pur senza mai mollare la mano della compagna.
Era passato un anno dalla sua ufficializzazione come capo villaggio, ed erano cambiate molte cose.
Astrid riportò alla mente quel periodo, quando si era autoconvinta di odiare quello che una volta era il suo migliore amico, pur di non ammettere la sua gelosia dovuta all'attenzione che le altre ragazze avevano nei suoi confronti. Diceva di odiarlo, e invece lo amava, solo che non sapeva come dimostrarglielo.
Si fermarono ai piedi dello scalone che portava alla Sala Grande e gli prese entrambe le mani.
"In questo momento dovrei essere in servizio come tua guardia del corpo, capo." sussurrò.
"Lo sai che non ne ho bisogno." la corresse, posandole un bacio sulle labbra "E comunque vorrei passare la sera di Snoggletog con la mia futura moglie, non con un soldato."
La bionda lo guardò, stupita, e Hiccup indicò con un cenno della testa Billy, che era corso a salutare alcuni coetanei che si stavano avvicinando assieme alle loro famiglie.
"Gli avevo fatto una promessa, il giorno del funerale dei nostri genitori." spiegò "E l'avevo fatta anche a te, ti avevo detto che avremmo fatto quel passo una volta che saremmo stati pronti entrambi... beh, io sono pronto, e tu?"
Astrid gli saltò al collo, baciandolo. Quella era la sua risposta: era pronta! Eccome se lo era!
Hiccup la strinse, e non la mollò neanche quando vennero raggiunti dai loro amici, Moccicoso e Testa Bruta in testa.
La Thorston aveva ormai superato la metà della gravidanza, e il suo stato era perfettamente visibile, per cui il compagno la lasciava sola il meno possibile, cercando di aiutarla per non farla stancare. Se si pensava che solo un anno prima non erano affatto interessati l'uno all'altra, quello era davvero un miracolo!
"Ehi, cugino!" lo salutò il moro, dandogli una pacca sulla spalla "Da quando voi due siete così affettuosi in pubblico?"
"Da quando mi ha chiesto di sposarlo!" spiegò la Hofferson, tenendo una mano sul petto del capotribù.
"Sul serio? Era ora!" esclamò Bruta, abbracciandoli entrambi "E quando lo farete?"
"Ehm... glielo ho appena chiesto, non abbiamo ancora deciso nulla..." balbettò Hiccup, sorridendo teso.
Tutti risero, ma l'allegria, soprattutto quella di Moccicoso, scemò quando Stizzabifolko passò loro accanto, borbottando tra sè e guardandoli con fare deluso.
Il capotribù gli posò una mano sulla spalla, serio.
"Ascolta, Moccicoso... voi due dovreste parlare." suggerì "Dovete risolvere i vostri problemi prima che sia troppo tardi, o potresti vivere con il rimorso di non averlo potuto fare quando eri ancora in tempo. Credimi, ne so qualcosa."
Il moro ascoltò le parole dell'amico e annuì, quindi carezzò la pancia della compagna, prima di allontanarsi e raggiungere il padre sullo scalone.
"Dobbiamo parlare." esordì, fermandolo.
"Non ho nulla da dire." lo gelò l'uomo, senza guardarlo in faccia.
"Beh, io sì. E gradirei che mi ascoltassi." fece un respiro profondo e raddrizzò le spalle, riordinando le idee "So che tu avevi dei progetti per me, fin da quando ero piccolo, e so che le cose non sono andate secondo i tuoi piani."
"Certo, se ti ostini a non ascoltarmi è ovvio che succeda." commentò Stizzabifolko, duro.
"Papà, io ho 20 anni, devi capirlo! Sono un uomo adulto, e tra poco avrò anche un figlio..."
"Un figlio illegittimo." lo interruppe ancora l'altro "Stare troppo tempo a contatto con Hiccup Haddock ti ha fatto male: hai acquisito anche tu la sua brutta abitudine a non seguire le regole."
"Non è illegittimo, è mio figlio, e presto sua madre diventerà mia moglie." rispose il giovane, stringendo i pugni "Non puoi gestire la mia vita al posto mio! Tu avevi dei progetti, ma devi capire che magari i progetti che avevi per me non sono adatti a quello che sono."
"Figliolo, come tu hai detto stai per diventare padre." continuò Stizzabifolko, finalmente guardandolo negli occhi "E i figli vanno guidati, non puoi permettere loro di prendere la strada sbagliata. Ricordatelo per quando dovrai educare quel bambino."
"Chi ti dice quale sia la strada giusta?" insistette Moccicoso "Quando tu eri ragazzo voi i draghi li uccidevate, noi invece li cavalchiamo! Nessuno può dire che cosa succederà quando mio figlio avrà la mia età! Io, come padre, ho il compito di proteggerlo finchè non sarà in grado di farlo da sè, e dopo il massimo che posso fare è consigliarlo e sperare che le scelte che farà sono quelle giuste! Deve trovare da solo la propria strada, non seguire quella che altri hanno scelto per lui, ed è quello che avresti dovuto fare tu, sia per me che per Adelaide!"
L'uomo non rispose e distolse nuovamente lo sguardo, quindi indicò il gruppo degli amici del figlio.
"Lo sai che il fatto che Hiccup sia il capotribù contraddice ciò che hai appena detto?" domandò.
"Lo sarebbe se Hiccup governasse esattamente allo stesso modo di suo padre. Ha imparato da Stoick, ma è lui a decidere, seguendo la sua strada e rimanendo sè stesso." fece un altro respiro profondo e si avvicinò di un passo al padre "E comunque non dico che tu non mi debba consigliare, ma non devi pretendere che ascolti tutto quello che dico. Vorrei solo che ti metta l'anima in pace e pensi a tuo nipote: lui crescerà in un mondo diverso da quello in cui sei cresciuto tu, ma puoi sempre raccontargli come era la vita ai tuoi tempi... sempre che tu voglia avere a che fare con lui. Se non lo vuoi vedere lo capisco, e accetterò la tua scelta, ma pensaci, prima che sia troppo tardi per rimediare, o l'unica cosa che potrai fare è rimpiangere di non aver fatto prima certe cose."
Stizzabifolko restò in silenzio, tornando a guardare il gruppo di amici del figlio; il piccolo Billy era tornato da loro, con quel Terribile Terrore neonato appollaiato sulla spalla, e toccava il pancione di Testa Bruta. Sì, i tempi erano cambiati, e suo figlio era ormai un uomo, doveva accettarlo. Annuì, dando una pacca sulla spalla al giovane.
"Va bene." acconsentì "Ma ora torna da tua moglie e accompagnate il capo dentro, altrimenti la festa non potrà iniziare."
Il moro non disse altro e tornò dai suoi amici, e insieme salirono verso la Sala, per poter finire i preparativi, così che la festa sarebbe iniziata in tempo.
Ci volle poco per finire tutto, e nel pomeriggio tutti i berkiani fecero il loro ingresso nella Sala Grande per i festeggiamenti.
Hiccup si avvicinò al proprio tavolo e attese che tutti fossero seduti ai loro posti. Prima di iniziare doveva fare un discorso, come l'anno prima, ma con una differenza: quella volta non c'era suo padre a sostenerlo.
Scambiò uno sguardo d'intesa con Astrid e si schiarì la voce. Nella stanza si fece subito silenzio.
"Quest'anno, il mio primo anno da capotribù, sono successe molte cose." esordì, guardandosi intorno "Alcune belle, altre meno, ma nonostante tutto le abbiamo superate." inspirò a lungo, raccogliendo le idee "L'anno scorso, in questo stesso giorno, mio padre aveva dato l'annuncio del suo ritiro, e io devo ammettere che non mi sentivo del tutto pronto al ruolo che avrei dovuto coprire, nonostante i mesi di duro addestramento a cui ero stato sottoposto. Non è stato semplice, e so che alcuni di voi non riponevano molta fiducia nelle mie capacità... in fondo capisco anche chi la pensava così: come può un ragazzetto pelle e ossa, che fin da piccolo ha avuto l'unico talento nel cacciarsi nei guai, diventare un buon capo, uno all'altezza di Stoick l'Immenso, qualcuno che potesse sostituirlo al comando di un grande popolo come sono gli Hooligans di Berk? Vi do io la risposta: io non sono nè sarò mai alla sua altezza, non potrò mai governare come faceva lui, e non so se sono un buon capo, però ci posso provare. Posso fare solo quello, e mettercela tutta per essere il capo che Berk merita, il capo che mio padre avrebbe voluto che fossi. Questo è ciò che ho fatto in questo ultimo anno, i primi tempi sempre appoggiandomi a lui, e poi scegliendo dei collaboratori che mi consigliassero e mi aiutassero nel mio ruolo. Per un certo periodo sono stato anche sostituito, e so per certo che è stato fatto un ottimo lavoro in mia assenza, ma se voi berkiani, tutti voi, non aveste avuto fiducia in me e in chi mi affiancava, oggi non saremmo qui a festeggiare il ritorno della Luce."
Fece un'altra pausa per prendere fiato, camminando verso il centro della sala, in modo che tutti potessero vederlo.
"Negli ultimi tempi, però, è stato ancora più difficile andare avanti." continuò "Quelle venti vittime del crollo dei tunnel dei Morte Sussurrante hanno scosso tutti, perchè in un modo o nell'altro abbiamo perso tutti quanti qualcuno a noi caro, o qualcuno che stimiamo, un amico, un conoscente, un fratello, o un genitore! E so che molti di voi non hanno approvato la mia idea di prepararsi comunque per questa festa, nonostante il lutto ancora fresco." tornò verso il suo tavolo e si affiancò a Testa Bruta, poggiandole una mano sul pancione "Volete sapere perchè l'ho fatto? Perchè la vita continua, venti persone sono morte, ma qui c'è un bambino, figlio di mio cugino e della sua compagna, che presto vedrà la luce, e come lui ce ne sono altri, non so di preciso quante di voi, donne di Berk, hanno una vita che cresce dentro di sè, so solo che ognuna di quelle nuove vite è il nostro futuro, un futuro che quelle venti anime che ci guandano dal Valhalla vogliono che noi proteggiamo. Quello che festeggiamo oggi è un nuovo inizio, per questo non ho annullato le celebrazioni, quindi ora diamo inizio al banchetto!"
Andò verso la sua sedia e fece per sedersi. Ma raddrizzò di nuovo le spalle e chiese ancora la parola, afferrando la mano di Astrid.
"Un'ultima cosa: conosco anche le voci che girano su di me e la mia guardia del corpo. Vorrei rassicurarvi: presto quelle voci non avranno più motivo di esserci, perchè entro la primavera Astrid Hofferson diventerà mia moglie." concluse, prima di venire trascinato giù dalla bionda, mentre nella sala si alzavano cori allegri e brindisi benaugurali.
Sorrise e si guardò intorno, infine attirò a sé la compagna e la baciò dolcemente.
Se pensava che solo un anno prima non riusciva a fare quel gesto se non in stato di ebbrezza o in una situazione di stress per almeno uno dei due non poteva crederci...
Le cose stavano davvero cambiando, in meglio.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Dragon trainer / Vai alla pagina dell'autore: katyjolinar