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Autore: lonewolf87    21/01/2018    3 recensioni
A causa di un brutto incidente stradale in cui il povero Na-San perse la vita, Kilari si ritirò dal mondo dello spettacolo e si trasferì a New York, abbandonando tutti i suoi amici e il ragazzo di cui era innamorata. Quindici anni dopo, un improvviso malore del padre costringerà l’ex idol a tornare in Giappone, dove farà la conoscenza di una ragazzina che la spingerà ad affrontare il proprio passato.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiroto Kazama, Kilari Tsukishima, Nuovo personaggio, Seiji Hiwatari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il pomeriggio seguente, Shizuka tornò al lavoro e le riprese stavolta andarono bene. La chiacchierata di ieri con Kilari le aveva restituito fiducia nei suoi mezzi ed era tornata serena ed entusiasta come prima.
“Stop!” esclamò il regista. “Ottimo lavoro, Shizuka. Sapevo che saresti tornata ai tuoi livelli. Che ti avevo detto?”
“Grazie, signor Daimonji.” replicò Shizuka.
“Molto bene. Manca solo la scena del bacio e se tutto andrà come da programma, finiremo le riprese per domani pomeriggio.” disse Daimonji.
“Ah…” mormorò lei, preoccupata. Erano successe tante cose in questi giorni che si era dimenticata di quel particolare per cui inizialmente era stata indecisa se accettare o meno la parte di Akemi.
“Qualcosa non va?” domandò il regista.
“Ehm… nulla. Cercherò di non deluderla, signor Daimonji.” rispose la ragazza.
“Okay. A domani allora.” la salutò l’uomo.
“Arrivederci.” fece altrettanto Shizuka.
“Sei stata straordinaria, Shizuka. Oggi non hai sbagliato niente.” si complimentò Iguchi.
“I-Iguchi…” balbettò lei, pensando all’idea che domani avrebbe dovuto baciarlo.
“Va tutto bene?” chiese lui.
“Ehm… sì! Tutto bene!” arrossì la ragazza .
“Stai pensando alla scena finale, non è vero?” intuì il ragazzo.
Shizuka si fece seria e annuì in silenzio. “Sai, non ho mai baciato nessuno in vita mia, e farlo qui, davanti a tante persone...”
“Non devi preoccuparti. Sono certo che Kilari convincerà il signor Daimonji a modificare la scena.” cercò di tranquillizzarla Iguchi.
“Sempre se la dimetteranno in tempo.”
“Su questo non ci saranno problemi. Guarda alle tue spalle.”
“Ciao, Shizuka.” la salutò Kilari.
“Kilari!” Shizuka corse subito ad abbracciarla. “Stai bene?”
“Sì. I medici mi hanno appena dimessa, anche se ieri mi sono beccata i loro rimproveri.” rispose Kilari.
“Ahahahah!” sorrisero entrambe.
“Hiroto mi ha detto che le riprese di oggi sono andate bene. Spero che riuscirai a restare concentrata anche per la scena finale. Non preoccuparti, domani mattina discuteremo di quella piccola questione con Daimonji.”
“Grazie. Non so cosa farei senza di te.”
“Figurati. Adesso andiamo a cenare.”
“Okay.”
 
La mattina seguente, Kilari e Hiroto parlarono con Daimonji, proponendogli diverse soluzioni per evitare la scena del bacio, ma l’ostacolo stavolta sembrava insormontabile.
“Mi dispiace, Kilari. Le proposte che mi hai fatto non sono accettabili.” disse il regista.
“Cosa?” domandarono lei e Hiroto.
“Il film si conclude con il matrimonio dei due ragazzi e in quanto tale il bacio non può essere nascosto.” spiegò Daimonji.
Kilari rimase in silenzio delusa.
“Ho sempre avuto molta stima di te, ma questa scena non può essere modificata. Non capisci? È il momento in cui i due giovani si legano per sempre.” proseguì il regista.
“Ha ragione. Scusi se le ho fatto perdere tempo, signor Daimonji.” disse l’ex idol.
“Ma figurati. Ci vediamo più tardi.” si congedò l’uomo.
“A dopo.” lo salutò Kilari.
“A quanto pare non vuole cambiare idea.” sospirò Hiroto.
“Non immaginavo che Daimonji fosse così inflessibile sulla scena del bacio. Eppure ha accettato tutte le improvvisazioni di Fubuki, persino quella dello schiaffo. E ora come glielo spieghiamo a Shizuka?” si lamentò la fidanzata.
“Evidentemente ci tiene molto alla scena finale e non vuole che ci siano modifiche o sorprese di vario tipo. Mi spiace per Shizuka, ma dovrà farsene una ragione, altrimenti c’è il rischio di mandare all’aria settimane di lavoro e sarebbe davvero un peccato. Per non parlare poi delle eventuali conseguenze negative che potrebbe subire.”
“Di cosa stai parlando?”
“Se Shizuka mollasse proprio ora, non solo deluderebbe Daimonji, ma verrebbe messa in dubbio la sua professionalità e potrebbe non ricevere più offerte di lavoro. Inoltre sarebbe un’occasione d’oro per la signora Higashiyama d’infangarla ulteriormente con qualche stupido programma e distruggerle per sempre la carriera.”
“Non c’avevo pensato.”
“Come se non bastasse, mio fratello è ancora a Kyoto e chissà cosa combinerà per impedire il regolare svolgimento del film.”
“Kilari.” la chiamò intanto Iguchi.
“Eh? Iguchi, che ci fai qui?” domandò l’ex idol.
“Hai visto Shizuka?” chiese il ragazzo.
“Dovrebbe trovarsi in camera sua.” rispose lei. “Perché me lo chiedi?”
“Ho trovato la porta della camera aperta e quando sono entrato, lei non c'era. Tra non molto dovremmo girare la scena finale. A proposito, avete parlato con il signor Daimonji?
“Sì, ma è rimasto inflessibile.”
“Dunque la scena ci sarà.”
“Non dovresti essere soddisfatto? Non è quello che volevi? A te non piace Shizuka?” lo stuzzicò Hiroto.
“Hiroto!” lo richiamò Kilari.
“Non sono affari tuoi. Quello che c'è tra noi non ti riguarda. Io non voglio costringerla a baciarmi.” replicò sgarbato Iguchi.
“Inutile che fai il duro con me, Iguchi. Non mi lascio impressionare. Mi spiace solo che questa sfrontatezza non la usi per dichiararle i tuoi sentimenti.” continuò il moro.
“Stai zitto!!!!” sbottò il ragazzo.
“Adesso basta, Hiroto, altrimenti peggiorerai le cose!” continuò a rimproverarlo Kilari.
“Non ti rendi conto che in questo modo rischierai di perderla per sempre? È questo che vuoi?” l’avvisò Hiroto.
“Io...” balbettò Iguchi, non sapendo più cosa dire.
“C'ho messo quindici anni per stare con la donna che amo, anche perché Kilari ha avuto la forza di aspettarmi e di perdonarmi per tutto il male che le avevo fatto. Quindi non fare in modo che passiate la nostra stessa esperienza. Se poi preferisci farti soffiare la ragazza da mio fratello, accomodati pure.”
“Perché dici questo? Dovresti sostenere tuo fratello, invece che me.”
“Forse hai ragione. Però anch’io ci tengo a Shizuka e qualcosa mi dice che la sua felicità non sarà mai con Sora, ma con te.”
“Hiroto...”
“Come avrai certamente notato, qui non c'è, quindi non perdere tempo. Trovala e confessale tutto.”
“Sì. Grazie!” esclamò Iguchi, prima di andarsene via.
“Ho esagerato, non è vero?” chiese Hiroto, appena il ragazzo si allontanò.
“Può darsi, ma hai fatto la cosa giusta. Però sono preoccupata lo stesso per Shizuka. Chissà dove sarà finita.” rispose Kilari.
“Hmph! Quella ragazzina sta prendendo la cattiva abitudine di farci stare in pensiero.”
“Ma è tornata serena dopo il casino creato dalla signora Higashiyama e ieri ha recitato alla perfezione. Che motivo avrebbe a sparire di nuovo?”
“Beh non saprei. Forse è ancora terrorizzata all’idea di baciare Iguchi.”
“Senza averle parlato del nostro incontro con Daimonji? No, c’è qualcosa che non torna.”
“Di cosa stai parlando?”
“Iguchi ha detto che la porta della camera di Shizuka era aperta e lei non c’era.”
“Se la sarà dimenticata. Lo sai che è una tipa sbadata.”
“Non fino a questo punto. Ho come la sensazione che qualcuno l’abbia portata via.”
“Kilari, così mi fai preoccupare. Vorresti dire che Shizuka è stata rapita?”
“Più o meno. E un’idea di chi sia il responsabile ce l’ho già.”
“Sora!”
“Non devono essere lontani. Avvisa la signora Kumoi e cerchiamola anche noi.”
 
Infatti, proprio come aveva immaginato Kilari, Shizuka era stata trascinata sul tetto dell’albergo da Sora.
“Sora, che stai facendo?” chiese Shizuka.
“Io ti voglio, Shizuka. Non ho più intenzione di perdere tempo e lasciarti nelle grinfie di quel damerino del tuo amico.” rispose Sora. Era misteriosamente sparito durante la cena con la famiglia Tsukishima e Shizuka era convinta che fosse tornato a Tokyo. Invece il ragazzo era sempre rimasto a Kyoto, in attesa di trovare il momento perfetto per stare solo con lei, e stavolta le sue intenzioni non sembravano amichevoli.
“Senti, te l'ho già spiegato. Io...” provò a obiettare la ragazza, ma Sora la mise con le spalle al muro.
“Stai zitta! Io ti amo e anche tu ami me!” sbottò lui, ormai fuori controllo, bloccandole i polsi.
“Ma cosa...lasciami! Mi fai male!” protestò la giovane idol, sempre più terrorizzata dall'atteggiamento di Sora.
“Finalmente potrò baciarti, Shizuka.” ghignò lui.
“Perché fai così, Sora? Credevo che fossi un bravo ragazzo.”
“Certo che lo sono. Dammi la possibilità di dimostrarlo.”
“No… ti prego...”
“Fermo!!!!” intervenne Iguchi, sferrando un pugno in faccia al fratello di Hiroto, proprio quand’era sul punto di baciarla. “Shizuka, stai bene? “
“Iguchi!” esclamò sollevata lei, nascondendosi alle sue spalle.
“Non ti preoccupare. Te l’avevo detto che ti avrei protetta.” la rassicurò lui.
“Ahia, che male!” mugugnò intanto Sora, toccandosi la guancia destra, prima di accorgersi della presenza di Iguchi. “Tu?”
“Mi hai fatto antipatia fin dalla prima volta che ti ho conosciuto, ma non avrei mai immaginato che saresti arrivato a tanto.” disse Iguchi, fissandolo male.
“Fatti gli affari tuoi! Io e lei c'amiamo e tu non dovrai metterti di mezzo tra noi!” lo minacciò Sora, ormai fuori controllo.
“Questo è quello che credi, ma la realtà è un'altra e tu non riesci ad accettarla. Cosa speravi di ottenere comportandoti in questo modo? Non ti sei reso conto che Shizuka adesso ha paura di te?”
“Stai zitto!!! Lei mi ama!!!”
Com'era prevedibile, scoppiò una violenta rissa tra i due ragazzi, con Shizuka che cercò invano di fermarli, e ci volle l'intervento di Hiroto, di Kilari e della signora Kumoi, attirati dalle urla, per sedare la rissa.
“Lasciami, Hiroto!!!!” protestò Sora.
“Hai perso il controllo, Sora! Datti una calmata!” replicò il fratello maggiore tenendolo bloccato.
“Non avvicinarti più a Shizuka, altrimenti ti ammazzo!!!” minacciò nel frattempo Iguchi.
“Adesso basta, Iguchi!” lo richiamò la signora Kumoi mentre lo teneva fermo.
“Sora, non riesco a credere che tu abbia fatto del male a Shizuka.” lo rimproverò Kilari, delusa dal comportamento del ragazzo.
“Ma che stai dicendo? La verità è che volete mettervi di mezzo tra me e Shizuka, ma io non ve lo permetterò!” replicò Sora.
“E piantala con la solita solfa! Shizuka, spiega una volta per tutte a mio fratello come stanno le cose.” disse Hiroto.
“Non avere paura. Dì quello che senti.” la incoraggiò Kilari.
“Sora...io non sono la tua ragazza, e non lo sarò mai, perché a me piace un'altra persona.” confessò Shizuka.
“Shizuka…” pensò Iguchi, da una parte sollevato nel sapere che non è Sora il ragazzo che le piace, ma dall’altra il problema restava irrisolto, perché c’era pur sempre qualcuno.
“Ma...Shizuka...” balbettò Sora, incredulo.
“Kilari, andiamocene.” disse Shizuka.
“Vieni con me.” annuì la sua agente, prima di allontanarsi con lei.
“Ti senti meglio, Iguchi?” chiese la signora Kumoi.
“Credo di sì…” mormorò lui.
“Ma guarda come sei ridotto. Seguimi in infermeria.” ordinò la moglie di Muranishi. Il ragazzo annuì e la seguì in silenzio.
 “L'hai capito finalmente? Shizuka non ti ama. Mettiti l'anima in pace.” disse Hiroto appena rimase solo col fratello. “Non è così che ci si comporta con una ragazza.”
“Perché non me l’ha detto prima?” chiese Sora, che sembrava essersi calmato dopo le parole di Shizuka.
“Ovvio, stupido. Perché non le hai mai dato la possibilità di spiegare i suoi sentimenti. Faresti meglio a dimenticarla, ma prima voglio che ti scusi con tutti per il casino che hai combinato. Ringrazia che sei mio fratello, altrimenti saresti finito in guai ancora più grossi.” rispose il fratello maggiore.
“D'accordo.” annuì il ragazzo.
 
Shizuka nel frattempo era tornata in camera sua assieme a Kilari.
“Ti senti meglio?” chiese l’ex idol.
“Sì. Ho avuto paura, Kilari. Sora non era più lui. Ha provato di nuovo a baciarmi. Per fortuna Iguchi mi ha salvata.” raccontò Shizuka.
“Il tuo principe azzurro.”
“Cosa?”
“Era così che lo chiamavi la prima volta che mi avevi parlato di lui, ricordi? Quindi questa è la seconda volta che ti salva.”
“Già....” arrossì Shizuka.
“Adesso hai capito di chi sei innamorata?”
“Sì. Non sono più confusa.”
“E allora non aspettare. Confessagli i tuoi sentimenti. Non fare come me, che ho perso quindici anni della mia vita per stare con l'uomo che amo.”
“Kilari...”
“Io non ho avuto fidanzati alla tua età, quindi nessuno potrà più dirti che sei uguale a me.”
“Ahahahah!” sorrisero entrambe.
“Su, adesso raggiungilo.” la incitò Kilari.
“Okay.” annuì Shizuka prima di lasciare la sua camera e raggiungere l’infermeria dell’albergo, dove in quel momento Iguchi si si trovava assieme alla signora Kumoi.
“Guarda che livido. Cosa ti è saltato per la testa, me lo spieghi?” domandò la donna.
“Non ho avuto scelta, signora Kumoi. Sora stava facendo del male a Shizuka ed io non potevo restare indifferente.” spiegò Iguchi.
“Hmph! A quanto pare anche tu tieni molto a lei.”
“Perché? Lei non avrebbe fatto lo stesso?”
“Non cambiare discorso, Iguchi. Sono una donna adulta e queste cose le capisco. A quanto pare il fratello di Hiroto non è l’unico ad aver perso la testa per Shizuka.”
Iguchi arrossì e rimase in silenzio imbarazzato, prima di sentire qualcuno bussare la porta.
“E’ permesso?” domandò Shizuka.
“Shizuka.” mormorò Iguchi, sorpreso dalla sua visita.
“Hmph! Vi lascio soli.” disse la signora Kumoi prima di andar via.
“Ehm...signora Kumoi. Aspetti...” provò timidamente a fermarla il ragazzo ma l’agente non lo calcolò e lo lasciò solo con Shizuka.
“Come stai?” chiese la ragazza.
“Sento ancora dolore. A quanto pare anche Sora se la cava con i pugni.” rispose lui. Shizuka a quel punto l’abbracciò, prendendolo di sorpresa. “Shizuka...”
“Grazie per avermi salvata, Iguchi. Sei stato coraggioso.” disse lei.
“Ma figurati. L'avrebbe fatto chiunque.” arrossì il ragazzo
“E invece ci sei stato tu, come quando mi hai salvata da quell'automobile che stava per investirmi, come tutte le volte che mi hai aiutata con la danza o quando ti sei esibito al concorso Regina di Diamanti per permettermi di guadagnare tempo.”
“Beh...non potevo lasciare che Sora ti mettesse le mani addosso. Del resto, hai detto tu stessa che ti piace un altro.”
“Ed è così. Ammetto che all'inizio ero rimasta sorpresa dai suoi sentimenti, ma quando ha tentato di baciarmi in più di un'occasione contro la mia volontà ho capito di non essere innamorata di lui. Non ero stata in grado di distinguere l'amore dalla paura di essere baciata da un ragazzo che consideravo solo un amico.”
“Capisco. L’importante è che non ti dia più fastidio.
“Iguchi, io…”
“Shizuka c’è una cosa di cui vorrei parlarti. Forse non è il momento adatto, dopo quello che ti è successo, ma se non ti parlo adesso, potrei pentirmene in futuro.”
“Ehm… anch’io vorrei parlarti, Iguchi.”
“Ah… okay. Allora comincia tu.”
“Come ho detto poc’anzi, ho respinto Sora perché a me piace un altro.”
“Sì, questo lo so.”
“Ecco…il ragazzo che mi piace… sei tu.”
“C-cosa? Dici sul serio?”
La ragazza annuì, lasciando Iguchi senza parole. “Ci tenevo molto a confessarti i miei sentimenti, Iguchi. Però se per te non va bene, spero che almeno rimarremo amici.”
“Certo che mi va bene.”
“Eh?”
“Sai, anch’io volevo dichiararmi, ma tu mi hai anticipato.”
“Davvero?”
“Proprio così. Shizuka… tu mi piaci. Mi sei piaciuta fin dalla prima volta che ti ho conosciuta e non ho mai smesso di pensarti, neanche per un istante. Non hai idea di quanto fossi felice il giorno in cui Kilari ti aveva portata all’agenzia Muranishi.”
“Iguchi….”                                                                                                                          
Il ragazzo si avvicinò lentamente a Shizuka,finché non la baciò: finalmente ciò che aveva sognato la ragazza si era realizzato. Aveva ricevuto il suo primo bacio dalla persona che amava, e la scena era stata seguita di nascosto da qualcuno di loro conoscenza.
“Era ora. Ne hanno messo di tempo.” commentò divertito Hiroto.
“Di certo hanno fatto prima di noi.” replicò Kilari.
“Perché li abbiamo convinti noi a dichiararsi. Ma non importa. Sono contento per loro.”
“Faremmo meglio a lasciarli soli, prima che si accorgano della nostra presenza.”
“Buona idea. Andiamo.” si allontanarono entrambi.
“E’ stato bellissimo.” disse intanto Shizuka.
“Adesso mi sento meglio. Non abbiamo più nulla da nasconderci. E potremo registrare la scena del bacio senza problemi.” affermò Iguchi.
“Ahahahah! Hai ragione.” sorrisero entrambi.
“Scusate.” li interruppe un ragazzo di loro conoscenza.
“Sora…” mormorò Shizuka, sorpresa dalla sua visita.
“Che ci fai qui? Ti ho detto di stare alla larga da Shizuka.” provò ad allontanarlo Iguchi.
“Lascialo parlare, Iguchi. Forse vuole dirci qualcosa.” lo fermò la ragazza.
“Ho visto che state insieme, quindi non vi darò più alcun fastidio. Ci tenevo a scusarmi, Shizuka. Ho perso completamente il controllo. La verità è che sono un casanova, come dice Hiroto. Mi divertivo a corteggiare ogni ragazza che mi piaceva e tutte cadevano subito ai miei piedi. Tuttavia tu sei stata la prima ad aver avuto delle resistenze e a quel punto non ho saputo più come comportarmi. Inoltre il tuo silenzio mi aveva fatto credere che tu mi ricambiassi, ma che avessi bisogno di una spinta da parte mia, per questo ho cercato più volte di baciarti.” spiegò Sora.
“Non importa. Da una parte è anche colpa mia. Dovevo dirti fin dall'inizio che in realtà mi piaceva un'altra persona. Ma non ti abbattere. Sei un bravo ragazzo e sei anche carino. Vedrai che prima o poi anche tu conoscerai una ragazza che ti farà battere il cuore. E a quel punto non avrai più bisogno di corteggiare la prima che capita.”
“Se lo dici tu.... bene, a questo punto posso tornare a Tokyo.”
“Te ne vai già?”
“Sì. Ho fatto preoccupare abbastanza mia madre e mio fratello. Inoltre dovrò smaltire la delusione per non essere riuscito a rubarti il cuore.” concluse Sora, prima di andarsene.
“Sora...” lo fermò Shizuka.
“Sì?”
“Io...spero che resteremo amici.”
“Ma certo. Avvisami quando ci sarà il tuo prossimo concerto. Non mancherò.”
“Ci puoi contare.”
“A presto, Shizuka.”
“Shizuka...la tua bontà mi lascia senza parole. È incredibile che tu l’abbia perdonato dopo quello che ti stava per fare.” commentò Iguchi.
“Sora non è cattivo. Vedrai che quando dimenticheremo questa storia, diventeremo tutti quanti buoni amici. Ma adesso che ne diresti di raggiungere il set? Oggi è il giorno della scena finale e dobbiamo assolutamente concludere le riprese nel migliore dei modi.” propose Shizuka.
“Okay. Andiamo” annuì lui.
 
Come previsto, la scena finale fu registrata senza alcun problema, con enorme gioia del regista Daimonji e di tutto il suo staff tecnico.
“Stop!!! Buona!!!” esclamò Daimonji. “Siete stati straordinari, ragazzi. La scena è stata realistica, proprio come l’avevo immaginata, anzi ancora meglio. Quasi sembrava che stavate facendo sul serio.”
“Ehm… siamo contenti che abbia apprezzato la scena finale, signor Daimonji.” replicò imbarazzato Iguchi.
“Shizuka, è stato un piacere aver lavorato con te. Nonostante non avessi alcuna esperienza, sei riuscita a immedesimarti alla perfezione nel personaggio di Akemi. Hai un gran talento come attrice e spero in futuro di riaverti in un altro dei miei film.” la elogiò il regista.
“La ringrazio, signor Daimonji. Recitare in questo film per me è stata una bellissima esperienza. Ho imparato molto da lei e da tutte le persone con cui ho avuto il privilegio di lavorare durante la mia permanenza a Kyoto.” replicò Shizuka.
“Molto bene, signori. Possiamo considerare le riprese concluse. Vi contatterò appena il film sarà pronto. Grazie per la vostra partecipazione, vi auguro un buon rientro a Tokyo.”
“Ottimo lavoro, ragazzi.” si complimentò Kilari, appena Daimonji e il suo staff se ne andarono.
“Siete riusciti a far colpo su Daimonji. Però non so se la scena finale sarebbe andata come lui sperava se non vi foste esercitati sul bacio prima di venire qui.” li punzecchiò Hiroto.
“Adesso non esagerare!!!” esclamarono i ragazzi, rossi in volto.
“Esercitati sul bacio? Di cosa state parlando?” chiese la signora Kumoi.
“Ehm…nulla, signora Kumoi! Hiroto parla troppo, come al solito! Ahahahah!” mentì imbarazzato Iguchi.
“Hmph! Questi ragazzini di oggi…” borbottò l’agente. “Bene, torniamo in hotel e raccogliamo le valigie. Stasera si torna a casa.”
“Così presto?” chiese Kilari.
“Kilari, ma che razza di agente sei? Ti sei dimenticata che tra qualche giorno Shizuka avrà un concerto dove presenterà il suo prossimo singolo? Ha dovuto sospendere le sue prove per questo film e deve assolutamente recuperare. Per non parlare poi del tuo matrimonio. Non puoi mica lasciar far tutto alla tua famiglia o a quella di Hiroto.” le ricordò la moglie di Muranishi.
“Ha ragione, mi scusi. A proposito del concerto, c’è una cosa di cui vorrei parlare con lei e con il direttore.”
“Di che si tratta?”
“Avrei intenzione di esibirmi con Shizuka, se non vi dispiace”
“Cosa????” esclamarono tutti, sorpresi dall’insolita proposta di Kilari.
  
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