27/06/2009
7 recensioniLa fanart di fine capitolo appartiene a © Lexi (www.lilikoi-dream.com)
N.B. Questo è l'epilogo, ieri ho postato il cap. 18, se non l'avete letto correte a farlo! ^_^
*White Week* di
Yuki Delleran
***
Happyness
«Che cosa significa, Kuropon? » chiese Fay con gli occhi che brillavano.
Kurogane avanzò a grandi passi nella stanza.
«Significa che sei un impiccione, ecco cosa significa. » disse burbero.
«Ma… ho solo preso la tua giacca per ripiegarla e la busta è caduta da sola! » protestò Fay.
A quel punto era inutile giraci attorno, si disse Kurogane, inoltre aveva proprio voglia di vedere la sua reazione.
«Sai che giorno era ieri? »
Fay lo fissò confuso, probabilmente chiedendosi se aveva dimenticato qualche ricorrenza importante.
«Era il 14 marzo, il White Day. » spiegò Kurogane. «Scommetto che preso com’eri dai tuoi disastri te ne eri dimenticato. »
Fay aprì la bocca poi la richiuse, poi la aprì di nuovo indicando la busta. Il suo stupore genuino strappò un sorrisetto a Kurogane.
«Avevi detto che ti sarebbe piaciuto fare un viaggio insieme, no? Bhè, quelli sono due biglietti per Okinawa per la Golden Week. Basta freddo, andiamo la mare. »
Non riuscì a finire di parlare che si ritrovò Fay praticamente in braccio.
«Kurowan mi porta al mare! Whaaaa!! È fantastico! » prese a strillare mentre l’altro tentava invano di scrollarselo di dosso.
«Smettila di agitarti o ti salirà la febbre. » lo ammonì inutilmente.
Quando finalmente riuscì a calmarlo, si sedette sul letto, con Fay sulle proprie gambe.
«Per San Valentino io ti avevo preparato dei semplici cioccolatini » disse Fay a un certo punto. «e tu avevi comunque ricambiato. Con un regalo così bello mi fai sentire in colpa…»
Kurogane gli appoggiò un dito sulle labbra.
«Basta, non voglio più sentirti dire la parola “colpa”. Ci sarò anch’io quindi in realtà è un regalo per entrambi. »
Vedere Fay di nuovo così entusiasta lo faceva sentire bene. Mentre vedeva un sorriso sincero sbocciare sulle sue labbra, gli passò una mano dietro la nuca e lo avvicinò a sé per baciarlo.
«Sai, Kuromyu? » gli soffiò Fay a un orecchio. «Questa è una suite matrimoniale… C’è anche la vasca idromassaggio…»
Kurogane mugugnò con il volto affondato tra i suoi capelli.
«Stai buono. Se dovessi sentirti male di nuovo tuo fratello mi ammazzerà. »
La risata argentina di Fay tintinnò nella stanza.
«Te l’ho detto che c’è un rimedio per tutti i mali! »
La sera era calata presto quel giorno. Kurogane aveva insistito perché cenasse in camera, ma Fay si sentiva abbastanza in forze da uscire a fare due passi. Ormai era certo di non avere quasi più la febbre, il sonno di quel pomeriggio gli aveva permesso di riprendersi, quindi aveva indossato il maglione più pesante che aveva, si era avvolto nel cappotto e nella sciarpa di lana ed era sceso. La hall dell’albergo era deserta ma dalla sala da pranzo provenivano schiamazzi familiari. Molto probabilmente la preside Ichihara aveva organizzato uno dei suoi soliti festini a base di superalcolici coinvolgendo sia studenti che insegnati. Questo poteva essere il motivo per cui né Kurogane né Yuui erano ancora rientrati. Sorridendo si ripromise di farci un salto più tardi, non si diceva mai di no a un bicchiere di sakè. Il cortile esterno era deserto e il freddo pungente lo fece rabbrividire, ma la serata era straordinariamente limpida. Neanche una nuvola offuscava la luce della luna piena che illuminava d’argento il paesaggio innevato. Fay rimase a fissarlo incantato mentre il suo fiato si condensava in morbide nuvolette di vapore. Aveva appena mosso un paio di passi in quell’ambiente suggestivo quando si sentì chiamare dall’ingresso alle sue spalle.
«Fay, cosa stai facendo? »
«Hai intenzione di prenderti un accidente? »
Le voci preoccupate di Yuui e Kurogane lo fecero voltare sorridendo.
«Yuui-chan! Kuropon! Venite! È splendido! »
Così dicendo li afferrò entrambi, uno per parte, e li trascinò in mezzo alla neve. In quel momento si sentiva al settimo cielo, le due persone che più amava la mondo erano al suo fianco e non esisteva felicità più perfetta. Si voltò prima verso Yuui e nei suoi occhi azzurri lesse un affetto infinito appena velato da una punta di preoccupazione, poi verso Kurogane il cui sguardo infuocato celava al di sotto del consueto atteggiamento burbero un amore altrettanto profondo.
«Sapete? » esclamò. «In questo momento sono la persona più felice del mondo! »
FINE
NOTICINA DI YUKI:
Epiloghino piccolo piccolo come preventivato. Sniff! *asciuga lacrimuccia* Anche questa fic è finita. Essendo questo post così vicino al precedente, non risponderò singolarmente a tutte le recensioni. Volevo solo dire un grandissimo GRAZIE e tutte/i coloro che hanno letto, seguito e recensito questa storia! Siete grandi e più di una volta mi avete tirata su di morale con le vostre splendide parole! Chi invece si sentirà orfano di questa storia (ma siamo davvero sicuri che c'è qualcuno? ^_^), si rassicuri. Ormai l'Horitsuba World mi ha contagiato e oltre a "The Bet" ho in mente anche un'altra cosina. Per il momento non anticipo niente perchè è solo a livello di idea e non ho ancora sviluppato uno straccio di trama, però spero di riuscire a tirarne fuori qualcosa di carino... Vi lascio con un piccolo regalino: questa è l'immagine che mi ha ispirato la foto dei gemellini con mamma Freya che Yuui tiene nel portafoglio. Ovviamente è di Lexi! ^_^
Ora è davvero tutto definitivamente. Su Horitsuba - White Week cala il sipario. L'autrice e i personaggi si augurano che lo spettacolo sia stato di vostro gradimento. *inchin*
YUKI-CHAN
Coming Soon -> "The Bet - La Scommessa"
Yuui non aveva nessuna ragione apparente per accettare una scommessa del genere con un ragazzino, andava contro ogni suo principio o logica morale, eppure l'aveva fatto lo stesso.
Prologo: «Io non perdo la testa, Fay. »
Giorno 5: «Fay, sto perdendo la testa! »