31/01/2018
1 recensioniCapitolo 7
Gli ansimi di Connie erano le uniche cose che le orecchie di Mike volevano sentire mentre la sua mente, la sua famosa attenzione, era tutta e totalmente focalizzata sul piacere che stava dando e ricevendo dall'unica donna che abbia mai amato davvero.
«Michael..» ansimò lei. «Mike..» sussurrò ancora.
Michael aveva la testa nell'incavo del collo di lei ed anche lui ansimava e gemeva, ma sommessamente, mentre continuava a baciarla e mordicchiarle sia il collo che l'orecchio.
Spingeva e spingeva, sempre più forte, sempre più veloce. Ormai c'era quasi.
Per entrambi l'orgasmo bussava vigoroso alle porte ma Mike cercava di trattenersi il più possibile, non per lui stesso ma per poter prolungare il più possibile le sensazioni che Connie stava provando in quel momento.
Voleva a tutti i costi sentire gridare il suo nome, voleva sentirla supplicare, voleva sentire le sue braccia stringerlo forte e, perchè no, voleva anche sentire le sue unghie nella carne.
«Mi..chael..!»
Quando il piacere arrivò, arrivò per entrambi nello stesso momento, non ci fu nulla da fare.
Connie non si accorse neanche di avergli dato un piccolo morso al muscolo trapezio e, sentendo quanto intenso fosse stato quel momento, gli fece anche piacere in un certo senso.
Mike gemette forte e dopo poco si rilassò sopra di lei, ansimante e un pò sudato. Entrambi avevano il respiro e cuore a mille.
Mentre si sollevava per rivolgerle uno sguardo, le baciò il collo e lasciando una scia di baci leggeri, arrivò alle sue labbra e la baciò con dolcezza.
La passione e la lussuria della "prima volta" era scemata e ciò che rimaneva era l'amore profondo che provavano l'uno per l'altra e mai confessato.
Non appena ripresero a respirare quasi normalmente, Mike si sdraiò accanto a lei, mentre Connie si girò sul finaco verso di lui.
Lui la guardava con mezzo sorriso e con occhi dolci e languidi.
Lei sorrise ricambiando quello sguardo così disarmante.
«Sei così diverso fuori dall'ufficio, non avrei mai immaginato che tra il Procuratore Cutter e Michael amico e amante ci fosse una tale differenza..» disse lei accarezzandogli una guancia.
«L'hai detto tu prima, sono un uomo pieno di risorse e non immagini neanche cos'ho ancora in serbo per te.. mi amor.»
Connie si stupì sentendolo parlare per la prima volta in spagnolo.
«Da quando hai imparato lo spagnolo?» chiese mentre si sistemava tra le sue braccia.
Sorrise. «Più o meno ho iniziato a studiarlo un paio di mesi dopo che ci siamo conosciuti..» rispose accarezzandole leggero la schiena nuda.
Si spostò lievemente e lo guardò sorpresa. «Quindi per quattro anni hai finto di non saper tradurre..?»
Mike rise. «Già, come a te piace sentirmi parlare in latino, a me piace sentirti parlare spagnolo.. direi che è uno scambio equo, non trovi?» rispose stringendola di nuovo a sè.
Lui la guardò, era bellissima come non mai ed improvvisamente Mike si sentì pervadere da un'infinito affetto, amore e dolcezza per lei, tanto da pensare seriamente di non volerla lasciare mai più.
«Ho sentito parlare di te per la prima volta quando ero una stagista. Mi ricordo che in quel periodo mi avevano assegnata all'archivio e, mentre io ed altre otto o nove stagiste eravamo letteralmente sommerse da cartoni e cartoni di documenti da riporre, un giovane Assistente Procuratore arrivò nell' "Acheronte", come lo chiamavamo noi, per ritirare dei pacchi per il capo.» cominciò lei distraendolo da ciò che stava pensando.
«Ci sono passato anch'io in quell'inferno.. solo una montagna di scatoloni e un fastidiosissimo odore stantio di umidità e muffa. È una tradizione, gli stagisti ci devono passare almeno un anno e mezzo prima di essere smistati sul campo.» disse lui.
«Già, pensavo di poter rimuovere quel periodo della mia vita ma c'è un dettaglio che non posso dimenticare, quel giovane assistente.. All'epoca aveva dei cortissimi capelli castani, un'espressione dolce ma allo stesso tempo seria e distaccata ed occhi che sembravano riuscissero a leggere dentro, erano disarmanti, quasi di ghiaccio. Quando quel giovane passò davanti a noi con "Caronte", il Capo Archivista, ci guardò con mezzo sorriso e le altre ragazze che erano con me hanno iniziato a sbavare come dei San Bernardo su una succulenta bisteccona, facendo anche commenti abbastanza spinti.
Come loro, anche io rimasi fulminata da quell'uomo, aveva molto carisma ed era bello come un angelo. Chiesi ad una delle ragazze se sapesse chi era e lei rispose che si trattava dell'Assistente Procuratore Esecutivo Michael Cutter.. Chi l'avrebbe mai detto che anni dopo sarei diventata l'assistente di un uomo tanto intelligente quanto sexy..» continuò lei passando la punta dell'indice sulla clavicola di lui.
Mike rise ancora e la guardò dritta negli occhi. «Oh.. così mi trovi sexy anche quando ho i miei momenti di follia in ufficio?» chiese sempre ridendo.
Connie sorrise. «Se ti riferisci ai momenti in cui parli da solo camminando avanti, indietro o intorno la scrivania con le mani in tasca oppure con in mano la mazza o la palla da baseball oppure anche quando, in quel modo, ti metti a cantare pensando che non ci sia nessuno, si, sei ugualmente sexy ai miei occhi, mio caro Cutter, sempre e comunque.» rispose spostando l'indice sulle labbra di lui.
«Oh, ti ringrazio mia bellissima assistente.» disse lui sporgendosi in avanti per baciarla dolcemente.
In quel momento, quando tutta l'adrenalina si abbassò, Mike sentì un piccolo bruciore tra il collo e la spalla.
«Penso che questo lascerà un segno..» disse sulle sue labbra, ma Connie in quel momento non capì a cosa poteva riferirsi.. poteva essere la serata trascorsa o poteva essere quel piccolo morso che gli aveva dato poco prima.
Fece per parlare ancora ma lei lo anticipò.
«Mike, ti ricordi in ufficio, quando ti ho detto che questa volta non ti avrei seguito?»
«Si..?» rispose interrogativo.
«Bhè, sappi che mentivo, ti avrei seguito, avrei accettato qualsiasi situazione, sia che avessimo continuato con quella stupida battaglia persa o meno, avrei accettato ogni tua decisione, perchè io e te siamo legati. Ti ricordi? Il primo giorno ci siamo promessi che si vince e si perde insieme, in ogni caso ed in ogni situazione saremo sempre insieme. Ti seguirò fino in fondo Michael, puoi sempre contare su di me, SEMPRE, e non devi dubitarne mai.» confessò Connie prima di stringerlo forte e baciargli dal collo alla spalla.
Mike non seppe cosa dire, era senza parole.
«È la seconda volta che lascio Michael Cutter senza parole.. Potrei abituarmici, sai?» scherzò lei.
Mike sorrise. «Signorina Rubirosa, posso chiederle una cosa?»
«Tutto ciò che vuole Procuratore.»
La guardò cercando di trattenre un sorriso. «Ogni tanto potrebbe indossare ancora la biancheria che aveva quest'oggi? Così.. magari.. quando vanno via tutti..» disse sorridendo malizioso.
Lei gli diede un leggero buffetto sul petto. «Signor Cutter..!»
Mike lasciò andare una risata, poi si alzò per poter tirare sopra di loro la pesante coperta.
I loro corpi si stavano raffreddando, quindi l'abbracciò di nuovo e cominciò a lasciare una scia di baci dalla spalla all'orecchio.
«Mike ma..!»
Lui sorrise diabolico.
«Secondo Round signorina Rubirosa..» disse con voce calda e bassa al suo orecchio.
Fineeee xD
Ciao a tutti :)
Spero che la mia prima storia con rating Arancione vi sia piaciuta e, tranquilli, ci sarano sicuramente altre Fanfiic con questi due biricchini come protagonisti e non solo xD
Grazie per aver dedicato il Vostro tempo a questa lunga lettura e Vi auguro di cuore una buona mattina / buon pomeriggio / buona serata / buona notte in base a quando leggerete questa ending :D
Alla prossima,
Yurha =D <3
«Michael..» ansimò lei. «Mike..» sussurrò ancora.
Michael aveva la testa nell'incavo del collo di lei ed anche lui ansimava e gemeva, ma sommessamente, mentre continuava a baciarla e mordicchiarle sia il collo che l'orecchio.
Spingeva e spingeva, sempre più forte, sempre più veloce. Ormai c'era quasi.
Per entrambi l'orgasmo bussava vigoroso alle porte ma Mike cercava di trattenersi il più possibile, non per lui stesso ma per poter prolungare il più possibile le sensazioni che Connie stava provando in quel momento.
Voleva a tutti i costi sentire gridare il suo nome, voleva sentirla supplicare, voleva sentire le sue braccia stringerlo forte e, perchè no, voleva anche sentire le sue unghie nella carne.
«Mi..chael..!»
Quando il piacere arrivò, arrivò per entrambi nello stesso momento, non ci fu nulla da fare.
Connie non si accorse neanche di avergli dato un piccolo morso al muscolo trapezio e, sentendo quanto intenso fosse stato quel momento, gli fece anche piacere in un certo senso.
Mike gemette forte e dopo poco si rilassò sopra di lei, ansimante e un pò sudato. Entrambi avevano il respiro e cuore a mille.
Mentre si sollevava per rivolgerle uno sguardo, le baciò il collo e lasciando una scia di baci leggeri, arrivò alle sue labbra e la baciò con dolcezza.
La passione e la lussuria della "prima volta" era scemata e ciò che rimaneva era l'amore profondo che provavano l'uno per l'altra e mai confessato.
Non appena ripresero a respirare quasi normalmente, Mike si sdraiò accanto a lei, mentre Connie si girò sul finaco verso di lui.
Lui la guardava con mezzo sorriso e con occhi dolci e languidi.
Lei sorrise ricambiando quello sguardo così disarmante.
«Sei così diverso fuori dall'ufficio, non avrei mai immaginato che tra il Procuratore Cutter e Michael amico e amante ci fosse una tale differenza..» disse lei accarezzandogli una guancia.
«L'hai detto tu prima, sono un uomo pieno di risorse e non immagini neanche cos'ho ancora in serbo per te.. mi amor.»
Connie si stupì sentendolo parlare per la prima volta in spagnolo.
«Da quando hai imparato lo spagnolo?» chiese mentre si sistemava tra le sue braccia.
Sorrise. «Più o meno ho iniziato a studiarlo un paio di mesi dopo che ci siamo conosciuti..» rispose accarezzandole leggero la schiena nuda.
Si spostò lievemente e lo guardò sorpresa. «Quindi per quattro anni hai finto di non saper tradurre..?»
Mike rise. «Già, come a te piace sentirmi parlare in latino, a me piace sentirti parlare spagnolo.. direi che è uno scambio equo, non trovi?» rispose stringendola di nuovo a sè.
Lui la guardò, era bellissima come non mai ed improvvisamente Mike si sentì pervadere da un'infinito affetto, amore e dolcezza per lei, tanto da pensare seriamente di non volerla lasciare mai più.
«Ho sentito parlare di te per la prima volta quando ero una stagista. Mi ricordo che in quel periodo mi avevano assegnata all'archivio e, mentre io ed altre otto o nove stagiste eravamo letteralmente sommerse da cartoni e cartoni di documenti da riporre, un giovane Assistente Procuratore arrivò nell' "Acheronte", come lo chiamavamo noi, per ritirare dei pacchi per il capo.» cominciò lei distraendolo da ciò che stava pensando.
«Ci sono passato anch'io in quell'inferno.. solo una montagna di scatoloni e un fastidiosissimo odore stantio di umidità e muffa. È una tradizione, gli stagisti ci devono passare almeno un anno e mezzo prima di essere smistati sul campo.» disse lui.
«Già, pensavo di poter rimuovere quel periodo della mia vita ma c'è un dettaglio che non posso dimenticare, quel giovane assistente.. All'epoca aveva dei cortissimi capelli castani, un'espressione dolce ma allo stesso tempo seria e distaccata ed occhi che sembravano riuscissero a leggere dentro, erano disarmanti, quasi di ghiaccio. Quando quel giovane passò davanti a noi con "Caronte", il Capo Archivista, ci guardò con mezzo sorriso e le altre ragazze che erano con me hanno iniziato a sbavare come dei San Bernardo su una succulenta bisteccona, facendo anche commenti abbastanza spinti.
Come loro, anche io rimasi fulminata da quell'uomo, aveva molto carisma ed era bello come un angelo. Chiesi ad una delle ragazze se sapesse chi era e lei rispose che si trattava dell'Assistente Procuratore Esecutivo Michael Cutter.. Chi l'avrebbe mai detto che anni dopo sarei diventata l'assistente di un uomo tanto intelligente quanto sexy..» continuò lei passando la punta dell'indice sulla clavicola di lui.
Mike rise ancora e la guardò dritta negli occhi. «Oh.. così mi trovi sexy anche quando ho i miei momenti di follia in ufficio?» chiese sempre ridendo.
Connie sorrise. «Se ti riferisci ai momenti in cui parli da solo camminando avanti, indietro o intorno la scrivania con le mani in tasca oppure con in mano la mazza o la palla da baseball oppure anche quando, in quel modo, ti metti a cantare pensando che non ci sia nessuno, si, sei ugualmente sexy ai miei occhi, mio caro Cutter, sempre e comunque.» rispose spostando l'indice sulle labbra di lui.
«Oh, ti ringrazio mia bellissima assistente.» disse lui sporgendosi in avanti per baciarla dolcemente.
In quel momento, quando tutta l'adrenalina si abbassò, Mike sentì un piccolo bruciore tra il collo e la spalla.
«Penso che questo lascerà un segno..» disse sulle sue labbra, ma Connie in quel momento non capì a cosa poteva riferirsi.. poteva essere la serata trascorsa o poteva essere quel piccolo morso che gli aveva dato poco prima.
Fece per parlare ancora ma lei lo anticipò.
«Mike, ti ricordi in ufficio, quando ti ho detto che questa volta non ti avrei seguito?»
«Si..?» rispose interrogativo.
«Bhè, sappi che mentivo, ti avrei seguito, avrei accettato qualsiasi situazione, sia che avessimo continuato con quella stupida battaglia persa o meno, avrei accettato ogni tua decisione, perchè io e te siamo legati. Ti ricordi? Il primo giorno ci siamo promessi che si vince e si perde insieme, in ogni caso ed in ogni situazione saremo sempre insieme. Ti seguirò fino in fondo Michael, puoi sempre contare su di me, SEMPRE, e non devi dubitarne mai.» confessò Connie prima di stringerlo forte e baciargli dal collo alla spalla.
Mike non seppe cosa dire, era senza parole.
«È la seconda volta che lascio Michael Cutter senza parole.. Potrei abituarmici, sai?» scherzò lei.
Mike sorrise. «Signorina Rubirosa, posso chiederle una cosa?»
«Tutto ciò che vuole Procuratore.»
La guardò cercando di trattenre un sorriso. «Ogni tanto potrebbe indossare ancora la biancheria che aveva quest'oggi? Così.. magari.. quando vanno via tutti..» disse sorridendo malizioso.
Lei gli diede un leggero buffetto sul petto. «Signor Cutter..!»
Mike lasciò andare una risata, poi si alzò per poter tirare sopra di loro la pesante coperta.
I loro corpi si stavano raffreddando, quindi l'abbracciò di nuovo e cominciò a lasciare una scia di baci dalla spalla all'orecchio.
«Mike ma..!»
Lui sorrise diabolico.
«Secondo Round signorina Rubirosa..» disse con voce calda e bassa al suo orecchio.
Fineeee xD
Ciao a tutti :)
Spero che la mia prima storia con rating Arancione vi sia piaciuta e, tranquilli, ci sarano sicuramente altre Fanfiic con questi due biricchini come protagonisti e non solo xD
Grazie per aver dedicato il Vostro tempo a questa lunga lettura e Vi auguro di cuore una buona mattina / buon pomeriggio / buona serata / buona notte in base a quando leggerete questa ending :D
Alla prossima,
Yurha =D <3