Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Rivaille_02    31/01/2018    1 recensioni
«Sono Levi Ackerman, il vostro professore di educazione fisica. Vi anticipo che, alla fine di tutte le lezioni, dovrete pulire la palestra. Anche se non ci sarò le ultime ore, dovete pulirla. Ci siamo capiti, mocciosi?» spiegò severo. Il professor Levi era un maniaco della pulizia. Non c’è stata classe che non abbia pulito la palestra quando c’era lui.
«Sì prof!» risposero i ragazzi intimoriti dall’insegnante. Solo Eren sembrava non averne paura. Al contrario, quando i loro sguardi si incrociarono, arrossì.
Genere: Sentimentale, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Armin Arlart, Eren Jaeger, Levi Ackerman, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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Ogni notte sempre il solito sogno. Lui e Levi, da soli, in spiaggia a guardare il tramonto per poi baciarsi appassionatamente. Un sogno che purtroppo veniva sempre interrotto dalla voce di Mikasa che gli diceva di andare a scuola. Quando si dirigeva lì pensava a lui, mentre aspettava il suono della campanella pensava a lui, in classe pensava a lui. Durante la lezione di ginnastica desiderava con tutto il cuore chiudersi in bagno con lui e baciarlo.
Ogni giorno sempre i soliti pensieri. Ogni giorno sempre la solita agonia. Ogni giorno sempre le solite domande.
“Quando potrò parlarci di nuovo in privato?”, “Quando potrò tornare a casa sua?”, “Quando potremo tornare a stare insieme?”.
Levi se ne accorgeva sempre durante le sue lezioni che Eren stava soffrendo come lui. Lo capiva. Lo sentiva. L’unico giorno in cui avevano provato a parlarsi, Mikasa si era messa in mezzo ricordandogli le parole del padre.
Ad un certo punto, Levi non si fece più vivo a scuola. Nessuno sapeva il perché. Eren aveva anche provato a chiedere ad Hange e al preside ma entrambi sostenevano di non sapere niente. Era come sparito. I giorni senza potergli parlare erano un’agonia, ma ora che non poteva nemmeno più vederlo o avere sue notizie lo era ancora di più. I genitori lo invogliavano a stare con i compagni, Mikasa provava a farlo uscire con lei e con Armin, ma il ragazzo non riusciva a non pensare al perché Levi lo aveva abbandonato.
Dopo un po’ di giorni dalla sua scomparsa, Eren iniziò a convincersi che doveva stare anche con gli altri suoi compagni di classe.
Nel frattempo, Levi era tornato a Rose insieme a Isabel e Furlan. Di certo non si era arreso all’idea di stare con il suo ragazzo, aveva solamente bisogno di allontanarsi un po’ per pensare a come tornare da lui, a farlo di nuovo suo. Proprio per questo aveva chiesto aiuto ai suoi due migliori amici, che ormai considerava la sua famiglia.
«È una situazione complicata, fratellone» commentò Isabel all’udire la storia dell’amico.
«E tu vorresti tornare a Maria per stare con lui, Levi?» chiese Furlan sedendosi accanto a lui. Annuì. «Allora ascolta, fra due settimane noi e quegli altri della Liberio ci scontreremo di nuovo a Maria. Approfittane». Levi girò la testa.
«Posso davvero tornare durante una situazione come quella?» domandò preoccupato. Gli altri due lo guardarono confusi: non era da lui rifiutare offerte come quella.
«Quando vorresti tornare là sennò? Un’occasione così ci ricapiterà fra altri due o tre mesi e, da quanto stai soffrendo, non penso che tu voglia aspettare così tanto. Dico bene?» provò a convincerlo Furlan. Levi guardò prima il ragazzo e poi Isabel, come per chiedere conferma, come se non credesse che fosse possibile una cosa del genere. Avrebbe davvero potuto rivedere Eren quella notte? Avrebbe davvero potuto farlo suo di nuovo? Ma la cosa che più gli faceva paura era come avrebbe fatto a portarlo con sé. Come avrebbe potuto portarlo a Maria senza che nessuno se ne accorgesse. Come? Il padre l’avrebbe di sicuro fatto arrestare, l’avrebbe di sicuro fatto finire in una di quelle celle fredde, con scarso cibo, vuote. L’avrebbe di sicuro fatto finire in prigione, quel posto in cui avevano luogo violente risse fra i prigionieri se le celle si aprivano. E lui sapeva che non sarebbe sopravvissuto a tutto ciò. Non avrebbe potuto sopravvivere senza vedere il suo Eren, sapendolo preoccupato a morte per lui. Il solo pensiero lo terrorizzava. No, non sarebbe potuta accadere una cosa simile se c’erano loro, Furlan ed Isabel, al suo fianco. Di sicuro avevano un piano se gli avevano proposto quella cosa. E infatti, appena Levi accettò, i due gli spiegarono per filo e per segno quel che avrebbe dovuto fare. Anche se era un po’ preoccupato dalla reazione di una “certa persona”, prese un bel respiro ed espresse la sua opinione.
«Andrei in capo al mondo per poter stare con il mio Eren» disse marcando l’aggettivo “mio”. I due amici lo guardarono soddisfatti. Non c’era altro da fare che far passare quelle due settimane.
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ANGOLO AUTRICE
Ehilà! Scusa tantissimo per l'enorme ritardo >_< ho avuto gravi problemi ed ero talmente stressata che non avevo immaginazione e, di conseguenza, non ho potuto scrivere... SCUSATE ANCORA!!!
E NIENTEH! Mi scuso per il capitolo corto ma forse è meglio così per la suspance eheh~
Fatemi sapere cosa vi è piaciuto o, se avete delle teorie sul piano dei nostri tre amichetti, scrivete pure! Sono curiosa di leggere le vostre opinioni :3
Detto questo, al prossimo capitolo!
-Erika-
 
   
 
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