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Autore: Soul Mancini    10/02/2018    6 recensioni
Da quando ho imparato a scrivere, a sei anni, non ho mai smesso di buttare giù tutto ciò che mi passava per la mente. La scrittura è sempre stata una mia grande passione.
Questa raccolta è un viaggio attraverso gli scritti della bambina che ero, dai temi scolastici alle poesie dedicate ai parenti; racchiuderò qui tutto ciò che ho creato tra i cinque anni delle elementari e i primi anni delle medie.
Non c'è un genere preciso per questa raccolta, si passa dal comico al sentimentale, si va dal soprannaturale all'autobigrafico e... sarà divertentissimo!!! :D
- Gli scritti saranno riportati esattamente come in origine, non cambierò nemmeno una virgola se non per questioni di privacy e alla fine di ogni capitolo troverete un mio commento.
Buona lettura!!! :3
Genere: Comico, Poesia, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Storia Bosco

(Capitolo 4)





Dave

Feci accomodare la nuova arrivata, ma non ebbi il coraggio di farmi avanti. Mi maledissi perché qualunque altra persona sarebbe andata vicina e le avrebbe parlato.Ma non fui io a fare la prima mossa; infatti Margot le si avvicinò e cominciò a parlarle.

Guardavo impietrito la scena: come poteva una ragazzina di tredici anni avere più coraggio di me?

Poi Margot si avvicinò a me e mi disse all’orecchio:

- Isabel si fida di te. Ora devi andare da lei e parlarle. Lo so che è una cosa difficile, ma è un passo che solo tu puoi fare, devi solo raccogliere tutto il coraggio che hai e farti avanti. Io ti starò vicino. Vai!

In quel momento capii che Margot, anche essendo cosi piccola, sapeva sostenere le persone e incutere fiducia come non lo era mai stato capace nessun altro.

Quando la mia consigliera si allontanò, avvertii un nodo alla gola: io non avevo tutto quel coraggio. Oltretutto Isabel era una ragazza ed ero parecchio imbarazzato. Ma sapevo che dovevo farlo, così, come d’istinto mi avvicinai e cominciai a parlare.

Mi sentivo andare a fuoco e non capivo più niente. Avevo tanta vergogna e mi sentivo inchiodato al pavimento.

Le raccontai la mia storia e lei sembrò esserne molto interessata.

Ma rimasi ancora più colpito quando mi raccontò il suo passato; non aveva mai visto i suoi veri genitori ed era sempre stata schiava di persone che non le avevano mai manifestato affetto.

Vedevo che nel mentre che raccontava il suo passato era molto agitata e quasi piangeva.

Mi sentii in dovere di darle sostegno e di tranquillizzarla.

Le presi la mano e le dissi di lasciarsi il passato alle spalle.

Quando mi accorsi che tutti gli altri erano andati fuori, le proposi di raggiungerli e uscimmo dalla capanna.

Erano tutti seduti a chiacchierare e io presi posto accanto ai miei amici.

Eleonor era seduta in un angolino e si guardava intorno con il broncio. Ciò mi diede molto fastidio: che cosa aveva quella vecchia cornacchia in contrario alla nuova ospite?

- Ehi, Dave!-. la voce di Carlo mi distolse da quei pensieri.

- Eh? Ehm, sì?-, farfugliai, cadendo dalle nuvole.

- Non pensi che dovremmo costruire un letto alla nuova?-, chiese, facendo un cenno verso Isabel.

- Si. Dopo lo facciamo, ma… chiamala Isabel.

Lei mi fece un sorriso imbarazzato e mi parse di sentirle mormorare un “grazie”.

Così la ragazza si accomodò su un ceppo poco distante dal mio.

Tutti chiacchieravano allegramente, compreso me. Le uniche eccezioni erano Eleonor, che stava in un angolino con le braccia incrociate sul petto e il suo solito broncio e Isabel, che ascoltava in silenzio.

Quando il sole fu quasi al centro del cielo, Clarisse disse:

- Beh, dobbiamo pranzare. Thomas e Margot andranno a raccogliere frutta e verdura, Jeremy e Carlo andranno a procurarci la carne, Eleonor accenderà il fuoco per cucinare, io e Isabel andremo dentro a sistemare la casa e ad apparecchiare e tu, Dave, andrai a costruire una sedia per la nostra nuova compagna. Altrimenti rimarremo senza pranzo. Al lavoro!

A quelle parole tutti ci mettemmo all’opera. Avevamo perso la cognizione del tempo.

Chissà come si sarebbe trovata quella nuova ragazza nella nostra famiglia. Avrei tanto voluto poter leggere nel pensiero per sapere cosa pensava di ognuno di noi.

Ero più che certo che si sarebbe trovata bene con tutti, ma Eleonor mi preoccupava parecchio. Da quando era arrivata da noi era sempre stata sgarbata con tutti e aveva sempre disprezzato Clarisse perché era troppo carina e non sopportava l’idea di non essere la più bella. Mi aveva raccontato che viveva in una famiglia ricca, una delle più ricche del suo paese. Era viziata e vanitosa e parlava ai camerieri come fa la regina agli schiavi. Era convinta di essere una principessa e voleva sempre di più. Adesso che viveva con noi non era cambiata di una virgola, solo che adesso al posto di usare i vestiti da principessina fatti apposta da una sarta specializzata, usava quelli che tesseva Clarisse.

Ora che era arrivata Isabel, che era ancora più carina, Eleonor avrebbe iniziato una battaglia inutile, perché la vedeva come una minaccia, non come una sorella.

Assorto in quei pensieri, finii di montare l’ultima gamba della sedia.

Quando ebbi finito, corsi dagli altri e iniziammo il pranzo.


♥ ♥ ♥


Ragazzi... mamma mia...

Secondo voi a undici anni avevo la cognizione di storia con più pov? Cioè... non è che a ogni cambio di punto di vista dovevo raccontare la stessa scena venti volte in duemila modi diversi, magari dovevo MANDARE AVANTI LA TRAMA!... magari...

Tralasciamo la punteggiatura, i trattini dei dialoghi che a volte sono attaccati alle parole e a volte no, il “sì” che ogni tanto è scritto con l'accento... ma poi la formulazione delle frasi è spaventosa -.-

Vi rendete conto che ho già pubblicato quattro capitoli di questa robaccia e non è successo praticamente NIENTE??? Sono ferma alla stessa scena da secoli!!!

E poi sapete spiegarmi perché le prime frasi del capitolo sono formattate giustificate e tutto il resto no? Io boh, penso che boh... o.o

Confidiamo nel quinto capitolo? Diamo fiducia alla piccola Soul? Vedremo la settimana prossima XD

Intanto ringrazio i superstiti che ancora non mi hanno mandato al diavolo nelle recensioni. Ragazzi, preparatevi: questa raccolta ha ancora tanto da dirvi! :3

STAY TUNED, STAY TRASH!!!



   
 
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