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Autore: Yurha    12/02/2018    1 recensioni
Quando gli incontri casuali possono cambiare la vita.. In meglio o in peggio?
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jack McCoy, Mike Cutter, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5
 

Erano lì, sotto il pesante piumone, abbracciati.
Lui le accarezzava i capelli mentre lei era accoccolata al suo petto.
«Connie, sei veramente una donna magnifica.» disse stringendola a sè.
Lei sorrise e gli baciò il petto. «Tu sei magnifico, sei perfetto.. Troppo perfetto.» disse mentre si metteva a pancia sotto, tenendosi sui gomiti. «Non sarai mica un serial killer, vero?» chiese scherzosa.
«Mhm.. Potrebbe anche essere. Non si conosce mai qualcuno abbastanza.» rispose ridendo.
Connie lo guardò. «Non muoverti, arrivo subito.» disse alzandosi e andando verso la sala.
William, sentendo la notifica delle mail, prese il cellulare.
Il suo cuore ebbe un tuffo.
Connie tornò con il bicchiere di Scotch in mano e notò che Will aveva un’espressione felice.
«Come mai quella faccia?» chiese sdraiandosi di nuovo e coprendosi con la pesante coperta.
«Ho appena ricevuto la notizia che aspettavo. Mi hanno assunto e comincio domani mattina.» disse girandosi verso di lei, sorridendo e baciandola.
«Fantastico Will, sono davvero felice per te!» rispose lei felicissima e prendendo un sorso di Scotch per poi passare il bicchiere a lui.
«Dato che comincio domani, devo alzarmi presto. Credimi, vorrei davvero tanto restare qui con te e ci starò non appena mi trasferirò nella nuova casa, te lo giuro piccola.» disse baciandola sulla fronte e alzandosi per rivestirsi.
«Will, è troppo presto se ti dico che ti amo?» chiese lei sottovoce, quasi imbarazzata.
Lui si fermò da ciò che stava facendo e la guardò dolce. «No, non è troppo presto.»
Lei sorrise e si alzò dal letto per accompagnarlo alla porta.
«Ti chiamo domani per farti sapere com’è andata.» disse baciandola di nuovo.
«D’accordo. Buonanotte mio dolce William.»
«Notte mia meravigliosa Connie, sognerò i tuoi dolci baci finchè non ti avrò di nuovo tra le mie braccia.» disse prima di avviarsi verso l’ascensore.

Connie arrivò presto in ufficio, aveva moltissime cose da fare, tra le quali smistare i nuovi casi tra tutti gli assistenti disponibili a darle una mano.
Il lavoro di Sostituto Procuratore Esecutivo era molto duro da affrontare se non si aveva la giusta esperienza ed infatti, Connie Rubirosa non era ancora pronta per quel ruolo.
Sospirò. “Spero che Jack abbia trovato qualcuno perchè altrimenti, giuro che entro la fine della settimana faccio una strage..” pensò.
Le porte dell’ascensore si aprirono e trovò la guardia all’ingresso degli uffici intento a compilare dei moduli.
«Buongiorno Guy.» disse salutandolo.
Lui la guardò ed il suo sguardo si illuminò. «Buongiorno signorina Rubirosa, ha visto che bel sole oggi? Sembra quasi primavera.» rispose sorridendole.
«Hai proprio ragione. Tieni, per te una bella tazza di caffè nero con pochissimo zucchero.»
«Grazie, è sempre così gentile con me.» disse prendendo la tazza con entrambe le mani.
«Ti ho già detto di darmi del tu, così mi fai sentire vecchia.» rispose ridendo ed andando verso la sua scrivania sopra cui appoggiò la borsa, la ventiquattrore e, sulla poltrona, il pesante cappotto, quindi riprese le tazze rimanenti ed andò verso l’ufficio di Jack.
«Buongiorno Gwen, ecco a te un caffè d’orzo con molto zucchero.» disse sorridendo.
La segretaria di Jack, Gwen, era intenta a parlare al telefono ma coprì la parte inferiore della cornetta e mimò un “ti ringrazio tanto”, poi sorrise e ne prese un sorso.
Infine, bussò alla porta dell’ufficio di Jack.
«Avanti.» disse lui con la sua voce profonda.
Connie entrò e chiuse la porta. «Buongio.. Oh, non sapevo che fossi occupato.» disse lei vedendo un uomo seduto con le spalle rivolte verso di lei.
Sentendo la sua voce, quell’uomo sgranò gli occhi e sollevò appena la testa.
Jack lo guardò in modo strano. «Mike, qualcosa non va?» chiese ma l’uomo di nome Mike deglutì e sussurrò «no, va tutto bene.»
Jack sospirò e mise le mani nelle tasche dei pantaloni. «Connie, già che sei qui, posso dirti che da oggi sei ufficialmente sollevata dai tuoi incarichi di temporaneo Sostituto Procuratore Esecutivo e torni ad essere l’Assistente Procuratore Esecutivo. Ti presento il tuo nuovo capo.»
L’uomo si alzò e si girò verso di lei.
Entrambi restarono con gli occhi sbarrati.
«Lui è il nuovo Sostituto Procuratore Esecutivo della contea di New York, Michael William Cutter.»
«Connie?!» disse lui stupito.
«Will?!.. O Mike??» rispose molto confusa.
Jack li guardò entrambi con un’espressione interrogativa. «Vi conoscete già? Molto meglio. Ora andate, ho una telefonata importante.» disse sentendo il telefono squillare.
Uscirono dall’ufficio del capo ed entrarono del nuovo ufficio di Mike dalla porta laterale di servizio, proprio di fronte all’ingresso dell’ufficio di Jack.
Appena lui chiuse la porta dietro di sè, Connie alzò le mai.
Michael, con le mani nelle tasche dei pantaloni, la guardava e sorrideva, palesemente divertito dall’ironia della sorte.
«Spiegami una cosa.. Ho fatto l’amore con il mio capo?! Potevi dirmi che..»
«Bhè, chi poteva sapere che fossi proprio tu la mia assistente? Jack non ti ha mai menzionata. Quando ci siamo conosciuti non potevo sapere chi tu fossi.» disse cercando di giustificarsi anche se era ancora più divertito di quanto non lo fosse già.
Connie sospirò, cercando un senso in tutto ciò che era accaduto in soli tre giorni.
Lui si avvicinò a lei, ma lei fece un passo indietro.
«Cos’è, ora vuoi fare finta che non sia successo nulla? Ricordo che hai detto di amarmi.» disse lui cambiando tono da divertito a seduttore ed avvicinandosi ancora di più a lei.
«Will..»
«Mike.» precisò con mezzo sorriso sulle labbra e prendendola tra le sue braccia.
«Mike, in ufficio non è proprio il caso.» disse mentre la stringeva a sè.
«Ma è proprio questo che rende le cose molto più interessanti, non credi?.» rispose prima di premere le sue labbra sopra quelle della sua nuova assistente.

Jack si ricordò di non aver detto al suo nuovo sostituto un’ultima cosa, quindi bussò ed entrò nell’ufficio di Mike, ma appena mise il naso dentro, alzò le sopracciglia e restò a bocca aperta per la scena che si ritrovò davanti.
Connie e Mike, ancora presi da quel lungo bacio, si girarono di scatto verso la porta, con un’espressione a dir poco attonita.
Jack, dopo un momento di sbigottimento, si ricompose e si schiarì la voce. «Vedo che avete saltato ogni tipo di convenevole.. Ora però datevi una mossa e cominciate a lavorare, c’è molto da fare qui.. E Mike, ho dimenticato di dirti che.. Bhè.. non importa..» disse con il suo caratteristico tono autoritario ma allo stesso tempo divertito.
Richiuse la porta e tornò nel suo ufficio, con mezzo sorriso compiaciuto sulle labbra.

  
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