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Autore: KuroNekw    13/02/2018    0 recensioni
Personale rivisitazione del già noto anime sul videogioco Power Stone!
Cito:
"Anche se ormai la storia pare dimenticata, viene ancora tramandata come una leggenda, in verità da quei giorni passati sono ormai trascorsi più di 500 anni."
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Restarono tutti sbalorditi per più di un minuto, Randall si rialzò dolorante in viso, ma con uno sguardo più furioso che mai! Prima che potesse proferire parola però il saggio si intromise e con un gesto dichiarò concluso lo scontro
-Bene, basta così ho visto abbastanza-
-Come!! Saggio ma cosa va dicendo- sbraitò Randall contrario all’idea 
-Randall, lo sai bene il motivo di tutto questo, ora ne abbiamo la certezza, possiamo porre fine a questa farsa-
A quel punto Randal chinò il capo in segno di resa
Edward si lasciò cadere seduto a terra, un istante dopo Ayame gli si gettò al collo
-Ajo!, Ayame mi fai male- fece lui
-Sei proprio un pazzo!- le disse lei con gioia 
-Tsk tanto lo sanno tutti che lo hai fatto solo per metterti in mostra- gli disse Ryoma, ma sembrava parecchio sollevato anche lui
-un po’- rispose l’amico 
Alexia passò davanti a tutti e 4 gli si mise di fronte e poi fece un inchino
-Mi dispiace aver messo in pericolo le vostre vite, ma dovevamo mettervi alla prova-
Quelle parole ci misero un po’ a giungere, anche perché sembravano senza senso
-COSA!!- Fece Ayame –Alla prova- 
-Lasciate che vi spieghi- si intromise il vecchio –Ma prima, vorremmo dare cure al vostro amico e offrirvi del cibo 
I ragazzi si guardarono, ma non poterono evitare di accettare

Si fece sera, e tutti si ritrovarono nella tenda del saggio per comprendere bene la situazione
-Come ti senti ragazzo?- fece il saggio rivolto ad Edward 
-Ne ho subite di peggio- fece lui altezzoso 
Poi rivolse uno sguardo a Randall ed entrambi si guardarono con ostilità
Il saggio rise nel vedere quel gesto 
-State calmi ora, non avete più motivo di combattere- fece poi
-Si ma ora ci spieghi tutto-! Chiese Ayame impaziente 
In quel momento anche Alexia entrò nella tenda e si andò a sedere vicino al saggio.
La spiegazione durò parecchio, ci furono parecchie domande nel mezzo, e ovviamente i ragazzi si sentirono presi in giro, almeno in un primo momento
Alexia non sarebbe stata sacrificata, un gesto tanto preistorico quanto inutile non sarebbe mai stato messo in atto da loro. Il compito della ragazza era quello di tornare sulla terra ferma e di radunare dei ragazzi in grado di governare il potere delle misteriose Power Stone, per farlo però aveva bisogno di una scusa…qualcosa che unisse tutti per una giusta causa, in quanto sapeva bene che smuoverli alimentati solo da una vecchia leggenda probabilmente non sarebbe servito
-Io sarei venuto ugualmente- Edward interruppe il discorso –cerco quest’isola da tanti anni-
-Da quando tuo padre ti mandò la mappa- continuò il saggio, che rivelò di chiamarsi Barth –ma in ogni caso senza l’aiuto di Alexia non sareste mai giunti qui!- concluse
-in verità noi siamo partiti per comprendere l’origine delle anomalie che avvolgono le nostre isole- disse poi Ryoma
Il vecchio annui
-Certo lo so, lasciate che continui il racconto- 
Il saggio Barth raccontò loro che i guerrieri della leggenda, quelli che 500 anni prima erano caduti preda del male si stavano per risvegliare, per questo il continente era in preda ad eventi insoliti e catastrofi naturali. 
I ragazzi lo avevano già intuito nel paese del fuoco
-Dovevo mettervi alla prova però- disse poi il saggio –dovevo sapere se sarete in grado di governare il potere delle pietre senza cadere vittime del male-
-Le pietre…- Sussurrò Rouge 
-Quindi esistono e sono reali …- continuò Edward
-Si, le pietre del potere sono custodite su quest’isola da ormai 500 anni, fu un mio antenato a spedirci qui, e vi sigillo il potere che i guerrieri bramano- 
Il saggio continuò raccontando che le isole colpite dalle anomalie stavano perdendo potere, per questo erano diventate vulnerabili
che l’unico modo per liberarle completamente oltre a quello di sconfiggere i guerrieri era quello di incastonare sui tempi delle isole la loro pietra così da ristabilire l’ordine in tutto il continente
-Ma così la pietra non sarà facile preda di quei guerrieri?- chiese Rouge 
-Basterà solo un tocco a ristabilire l’equilibrio, poi potrete anche riprenderle. E se sconfiggerete i guerrieri assopiti, allora le generazioni future non dovranno più temere nulla- gli spiegò il saggio
-Mi dispiace davvero tanto avervi mentito…- disse poi Alexia abbassando lo sguardo
ci fu silenzio, i ragazzi divennero pensierosi
-Ora la scelta spetta a voi, quando quei guerrieri si risveglieranno dovrete essere pronti, bisogna richiamare anche gli altri, e sarà compito vostro riunirli tutti- continuò il saggio
Edward si alzò in piedi 
-Bhe che aspettiamo! Ogni istante può essere prezioso- i suoi occhi brillavano di entusiasmo
Anche Ryoma segui l’esempio dell’amico e si alzò
-Avevo proprio voglia di cambiare aria, giorni chiuso in quel monastero- guardò l’amico –io ci sto-
Ayame fece un balzo e si alzò
-Io ho ordini precisi dall’imperatore, quindi lo farò- disse con convinzione
 Rouge annui anche lei era d’accordo con i suoi amici
-Ottimo, davvero ottimo- disse il vecchio –lasciate quindi, che vi accompagni al tempio sacro dell’isola-

Tutti uscirono dalla tenda, e sotto gli occhi di alcuni abitanti curiosi, presero un sentiero nascosto nella foresta e seguirono il Saggio e Alexia che ancora provava un senso di colpa per l’accaduto
Arrivarono presso un tempietto, il vecchio inserì il suo bastone in un incavo nella roccia e la porta dinanzi a loro si aprì, appena furono tutti dentro la porta si richiuse lentamente e davanti a loro su un piccolo piedistallo, 7 pietre colorate brillavano di luce propria
I 4 ragazzi rimasero a bocca aperta. Il saggio fece segno loro di avvicinarsi, nessuno proferì parola
-Queste sono le pietre…..di quella vecchia storia che ancora viene tramandata sulla terra- disse il saggio
-Mio padre…- iniziò Edward ma non aggiunse nulla
-Tuo padre era un tipo insistente, non hai idea di cosa mi ha combinato perché io gli mostrassi queste pietre- il saggio lo disse in tono quasi disperato al solo ricordare quel periodo
Edward ammiccò un sorriso
-Bhe lui otteneva quasi sempre quello che voleva- aggiunse
-Già, per questo gli affidai la mappa, sapevo che questo giorno sarebbe arrivato, dovevamo prepararci in anticipo-
Edward lo guardò torvo
-“prepararvi”?- disse –quindi lui lo sapeva- 
Il saggio annui
-Certo…Alexia mi ha raccontato, mi dispiace che sia scomparso, l’avevo mandata sulla terra anche per poter parlare di nuovo con lui -
Ma Edward non disse nulla, preferì evitare di parlare ancora di quell’irresponsabile 
-Dunque, io non potrò insegnarvi ad utilizzare le pietre- Disse il saggio d’un tratto
I ragazzi rimasero meravigliati
-Come no!?- disse Ayame –e noi come facciamo ad usarle-
-Vedete se avessimo potuto usarle noi, non vi avremmo di certo messi in pericolo- il saggio raccolse tutte le pietre in un sacchetto –ma a noi abitanti del cielo ormai, ci è proibito farne uso-
-Quindi andremo alla cieca…- disse Ryoma
-Sono sicuro che saprete come utilizzarle- disse il vecchio Barth e andò verso Alexia
La ragazza prese il sacchetto che il saggio le porse 
-Alexia verrà con voi, lei è in grado di prevedere dove si nasconde il cuore di un anomalia-
-E la nostra Rouge vede nel futuro, così sarà più semplice la ricerca- disse Edward
-Si ma purtroppo non decido io quando…- aggiunse la ragazza
-è un potere interessante- disse il saggio scrutando Rouge, tanto che lei si sentì per la prima volta fuori posto
Alexia intanto aveva timore che loro non si fidassero più di lei, non gli aveva ancora rivolto lo sguardo
-Bene! –Edward sorrise ad Alexia e così fecero anche gli altri -Più siamo più sarà divertente- aggiunse e a quel punto lei si fece coraggio, e ricambiò il sorriso se loro avevano voltato pagina, doveva farlo anche lei

Tornarono al villaggio dove passarono la notte. Il mattino seguente
-Siete quindi pronti?-
Lo sguardo dei ragazzi era più determinato che mai
-Tu ti senti bene?- fece Ryoma all’amico
-Alla grande- Disse il ragazzo facendo roteare il suo braccio in segno positivo -hanno delle erbe mediche favolose- 
-Già, per questo me ne sono fatta dare qualcuna- Ayame mostrò loro un enorme sacco 
-Qualcuna?!- puntualizzò Ryoma –gli hai svaligiato la dispensa-
-Bhe loro ci mettono in pericolo, in qualche modo devono pur ripagare – disse lei in tutta tranquillità
-se siete pronti vi trasporteremo sulla prima isola-
Tutti si girarono verso il saggio
-Come trasportare?- fece Rogue
-Come credete sia arrivata sull’isola del sole la prima volta- disse loro Alexia sorridendogli – Possediamo una pietra in grado di trasportarci su ognuna delle isole maggiori- poi si girò verso Randal – è anche in grado di farci levitare per qualche minuto-
I ragazzi rimasero sorpresi, le meraviglie che questa civiltà nascosta da tutti da più di 500 anni nascondeva, erano tantissime
-Sfortunatamente possiamo usarla solo per il teletrasporto- aggiunse poi Alexia –purtroppo si esauriscono subito-
-Non importa, ci risparmierà comunque tanta fatica- disse Ryoma
-uhmmm- mugugnò Edward
-Che ti prende?- gli fece l’amico
-ho come l’impressione di dimenticare qualcosa
Ryoma ci pensò per pochi secondi
-Sarà la tua impressione!- gli fece poi
-Mah, sarà- si convinse l’amico e lanciò un occhiata verso Randall, che sussultò quando si accorse di essere osservato
-Quando torno, voglio imparare quelle tecniche straordinarie- gli fece Edward con un sorriso, che però fu ricambiato solo in parte, essendo Randall un tipo particolarmente orgoglioso
-BENE!- fece il saggio con voce solenne -La prima isola secondo la visione di Alexia, è quella del Vento!, raggiungete quindi la città di Tong-Ang e siate prudenti, buona fortuna- disse infine, e in un attimo i ragazzi sparirono sotto gli occhi di tutti


Isola del vento
-tsk, e io che mi aspettavo vulcani in eruzione- disse Ryoma sarcastico quando i loro piedi ebbero toccato l’isola del vento
-O…..O NO!!!- Disse Edward ad alta voce e parzialmente preoccupato
Tutti si girarono verso di lui
-Che succede!?- gli chiese Alexia
-Abbiamo dimenticato….Kraken e la nave….- Tutti ammutolirono, e Alexia assunse un espressione sempre più confusa
Su quella nave, lasciata ad attendere sotto l’isola di Sora, un vecchio pirata starnutì

Da qualche altra parte invece, nelle profondità di una grotta, un uomo ghignava malevolmente, davanti a lui 7 persone scattarono al suo segnale, pronti a portare la rovina su tutto il continente.
La corsa contro il tempo era appena iniziata


FINE PRIMA PARTE







Commento finale 
Ed eccoci alla fine della prima parte di questa storia, scusate se ci ho messo mesi a pubblicarla, nonostante fosse salvata sul mio pc! 
Dunque sto avendo difficoltà con il continuo....in quanto ho troppe idee e poca ispirazione. Spero ugualmente di completarla come si deve.
Intanto se avete piacere sul mio Deviantart Mery54, potete ammirare le copertine dei vari capitoli disegnate dalla bravissima ED-FOKK3R
Spero che fin qui la storia vi sia piaciuta! mi farebbe piacere sapere con una recensione, alla prossima!
  
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