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Autore: cin75    14/02/2018    4 recensioni
Per chi segue le mie storie, sa che c'è una serie, Slice of Life.
Beh!, se in quelle shot tutto avviene nell'arco di qualche giorno, in questa nuova raccolta tutto accade nell'arco di qualche minuto. Come dire: cotto e mangiato!
E come in quella serie, anche in questa, tanti J2 in tanti modi diversi.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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NON VOGLIO CHE TU SIA IL MIO HEATCLIFF

 

Jared aprì piano gli occhi. Era stata una notte decisamente movimentata , quella , tra lui e Jensen. Meravigliosamente movimentata !!!
San Valentino doveva pur avere uno scopo reale oltre che far arricchire fiorai e gioiellieri.

E dopo il loro ultimo “appassionato scontro”, era crollato, sfinito e appagato tra le braccia del compagno.

Ora , nel sonno, in cui era caduto, si era rigirato e si era ritrovato a pancia sotto e il volto sprofondato sul cuscino e girato verso Jensen.

In quella posizione si stava lentamente risvegliando e via via che la sua vista perdeva quel velo di onirica confusione, si rese conto che Jensen era sdraiato su un fianco, verso di lui, il braccio piegato, la mano a sostenergli la testa. Mentre con l’altra lo sforava appena.

Lo stava guardando. Gli stava sorridendo. Lo stava accarezzando.

 

Dio!!, pensò Jared, ormai sveglio. Fa’ che ogni mio risveglio sia così, ti prego!

 

Il giovane si mosse appena dalla sua posizione e si sistemò così da poter guardare meglio il suo compagno. Si spostò di poco, anzi forse , si ritrovò ancora più rannicchiato contro il corpo dell’altro.

“Buongiorno!” fece il più giovane.

“Buongiorno a te!”

“Mi stai guardando?!”

“No!”

“Invece sì!”

“In verità ti sto fissando e non guardando.”

“C’è differenza?!”

“Credo di sì. Penso che la prima sia qualcosa che richiede più concentrazione!”

“E da quanto tempo sei in questo stato di…. concentrazione !?”

“Non è importante!”

“Sì, che lo è. Lo è per me!”

“Jared, non…"

“Andiamo, tu non puoi dirmi che….”

 

“Da tutta la notte!” rispose , spiazzandolo.

 

“Ohw!”

“Ti dispiace!?” gli chiese sorridendo, il biondo.

“Cosa?”

“Che io faccia così?!”

“No!!, credo che sia ….romantico. Ma onestamente penso che sia anche….stancante!”

“Guardarti non mi stanca mai!”

Jared a quel punto capì che c’era qualcosa.

Jensen era, sì, romantico e attento e premuroso ma arrivare a quella sorta di “veglia notturna” …

Doveva esserci qualcosa sotto.

“Ok!” fece con tono più deciso e imitando la posizione del compagno. “Sputa il rospo, Ackles. Dimmi che hai? Che succede? Devi forse farti perdonare qualcosa?” disse, ma senza rimprovero nel tono, anzi, cercò di rimanere sorridente e calmo, anche se dentro quella vocina si faceva più insistente. “Cosa devi….”

“Non voglio che tu sia il mio Heatcliff!” disse all’improvviso , Jensen, spiazzandolo di nuovo. Definitamente.

 

Jared , anche senza volerlo, sentì il sorriso scivolare via dalle sue labbra. Non capiva. Davvero non capiva.

“Jensen, cosa vuoi dire? Cosa...chi...” chiese perplesso.

Jensen sospirò stancamente, come sconfitto da quella sua stessa affermazione tanto sentita quanto assurda.

“No, lascia perdere….è stupido. È solo una cosa….” e si lasciò cadere sulla schiena.

Ma Jared non demordette. Seguì il movimento del compagno come un pianeta segue la sua orbita e in pochi secondi si ritrovò a sovrastare il corpo di Jensen.

“No, tu ora mi dici che cosa volevi dire con quella frase. O giuro che avermi così vicino, per molto tempo, per te, sarà solo un miraggio!” lo esortò anche scherzando. Per alleggerire la situazione.

Jensen gli sorrise e con una mano gli carezzò il volto costantemente dolce anche quando discutevano.

Quella dolce rabbia di Jared era qualcosa di indescrivibile e di cui si era innamorato follemente.

“Riderai di me!”

“No, non lo farò!”

“Sì, riderai di me e io non potrò impedirtelo perché me lo sarò meritato!”

“No, non lo farò!” e gli baciò piano le labbra appena imbronciate.

Quelle labbra costantemente piegate in un sorriso enigmatico, stile Gioconda, come lo definiva Jared, e di cui si era follemente innamorato.

“Ora per favore, parla con me!” lo esortò dolcemente.

“Ieri, in classe, stavo facendo leggere ai miei studenti alcune parti di Cime Tempestose...”

“Siete al Romanticismo?!”

“Sì.”

“E allora?”

“Una della ragazze spiegando la paura di Catherine di amare Heatcliff ha letto una semplice frase che..”

“Un attimo...un attimo!!” lo interrompe perplesso Jared. “Catherine e Heatcliff non riescono ad amarsi per diversità sociali, cosa...cosa c’entrano con noi?!”

“No..non è quello. È la frase scelta che mi si infilata in testa e non so perché non riesco a mandarla via.” spiega Jensen, rammaricandosi di quella sua “colpa”

“Dimmi!”

“…..” e Jensen era decisamente perplesso.

“Dimmi la frase!” lo esortò Jared.

“Ma no...non...”

“Dimmi la frase, Jensen.” ripetè con decisione.

Jensen chiuse gli occhi per ripescare quelle parole e poi li riaprì e si ritrovò immerso nello sguardo di Jared.

 

Catherine tenne gli occhi fissi su Heatcliff quasi come temesse di vederlo svanire.” recitò. “Ed io...io non voglio che tu...che tu sia il mio Heatcliff.”

“Jensen….”

“Ti amo talmente tanto che non voglio chiudere gli occhi perché ho paura che quando li riaprirò tu...tu possa essere svanito. Ti amo in un modo così profondo che a volte credo che sia impossibile amare così e allora non chiudo gli occhi perché potresti essere solo il frutto della mia immaginazione. Ti amo talmente tanto che mi convinco che solo nei sogni un tale amore possa esistere e allora tengo gli occhi fissi su di te perché temo che tu possa svanire come può svanire un sogno alle prime luci dell’alba!” e questo, Jensen, lo disse tutto di un fiato, perché , aveva paura di non riuscire ad arrivare alla fine di quello che riteneva essere un discorso assurdo.

Jared per un po’ non disse niente.

Poi…

Un movimento. Leggero. Quasi impercettibile. Una carezza prima sulla guancia e poi piano sulle labbra. Poi, l’indice di Jared che, delicato, seguiva il bel profilo di Jensen. Fronte, naso, guance, labbra, mento, collo. E poi le labbra di Jared che quasi timide baciavano quelle di Jensen.
No!, non era timidezza. Era dolcezza. Era reverenza. Era venerazione.

 

Jared , poi, si allontanò appena da quel bacio e sorrise dolcemente allo sguardo trasognante che vedeva illuminare il volto del compagno.

“Ora voglio che tu mi ascolti, Jensen.” disse in un dolce sussurro. “Amore mio, voglio che tu ascolti ogni mia parola.” ripetè con più decisione ma senza sembrare arrabbiato o solo amareggiato.

Jensen annuì soltanto. Deglutì appena.

Jared , allora, gli incorniciò il viso con le mani.

“Ti amo. Amo ogni tuo difetto. Ogni tuo pregio. Amo il modo in cui sei capace di imprecare come uno scaricatore di porto durante il football e recitare poesie romantiche o struggenti un secondo dopo. Amo il modo in cui mi guardi. In cui mi parli. In cui mi ascolti. Io ti amo ed è così grande l’amore che ho per te che non mi permetterà mai di svanire. Io ci sarò sempre. Quando avrai gli occhi chiusi e vorrai riaprirli per guardare il mondo e per guardare me.” disse, concludendo quella sua dolcissima dichiarazione con un bacio altrettanto dolce.

Per un po’ Jensen non disse niente e così Jared.

Stettero in silenzio, fronte contro fronte. Respiro nel respiro.

Fu Jensen a spezzare quel momento.


“Nel silenzio della notte,
io ho scelto te.
Nello splendore del firmamento,
io ho scelto te.
Nell’incanto dell’aurora….”

Ma Jared lo sorprese.
….io ho scelto te.
Nelle bufere più tormentose,
io ho scelto te.
Nell’arsura più arida,
io ho scelto te.
Nella buona e…..”

Proseguì ancora Jensen.
….nella cattiva sorte,
io ho scelto te.
Nella gioia e nel dolore,
io ho scelto te…..”

E poi come i più romantici degli innamorati, finirono insieme quella poesia.
Nel cuore del mio cuore,
io ho scelto te.”***

 

Ed ogni dubbio, reale o meno, fu cancellato definitivamente.
E sì!! Decisamente San Valentino voleva e doveva significare di più di fiori e oro!!


 



PS: *** La poesia è di Charles S. Lawrence, Ho scelto te.
PPS: Buon San Valentino a tutti!!!!

Cin.

   
 
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