Fumetti/Cartoni americani > Altro
Ricorda la storia  |       
Autore: MeinfridBlackforest    14/02/2018    0 recensioni
[US]
L'amore ha raggiunto anche Las Vegas.
In questa nuova avventura, Xavin si ricongiungerà con i suoi vecchi amici, i Runaway e insieme a loro, Karolina Dean, la sua ex moglie.
La felicità nel ritrovarsi sarà palpabile quanto la rabbia e i rancori.
Xavin e Karolina impareranno che il tempo ha un peso importante nei rapporti e la domanda sorgerà spontanea:
L'amore da solo può bastare?
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era una notte come tante nella città di Las Vegas e US e Xavin erano impegnati a fare quello che gli riusciva meglio: prendere a calci chi cercava di ostacolarli durante un lavoro.

 “Tu sì che sai come si intrattiene una donna.” Disse Xavin mentre stava combattendo.

“Hai finito con quei file?”

“Ci sono quasi e…ce l’ho, il bastardo teneva le foto insieme a quelle della sua famiglia.” Rispose US

“Bene, allora andiamocene.”

“Ok, aspetta un attimo…”

US afferrò il monitor del computer dove stava lavorando e lo gettò dritto sulla faccia della guardia che si era rialzata.

“Ora possiamo andarcene.”

I due passarono dalla porta principale della compagnia informatica, uscendo come se non fosse accaduto nulla.

Si diressero al locale dove avevano fissato un appuntamento con una cliente.

“Allora…ce le avete?” chiese la donna

“Tutto quanto.” Rispose US.

“Grazie, grazie, mille volte grazie.”

“Non c’è di che, ho anche mandato un virus informatico al bastardo che l’aveva fregata.”

“Siete unici.”

“Non si preoccupi, solo faccia più attenzione la prossima volta.”

“Ok, ancora grazie.” La donna si alzò e se ne andò.

“Bene e anche questa l’abbiamo fatta, torniamo all’agenzia?”

“Ma avevi promesso che mi avresti portato fuori questa sera.” Rispose Xavin.

“Ma ho dell’altro lavoro da…”

Xavin lo guardò accigliata e US capì che sarebbe stato meglio accontentarla, sospirò e chiese:

“Cena e cinema?”

“Si.”

Intanto dall’altra parte di Las Vegas, erano arrivati dei turisti molto particolari.

“Molly, sei certa di aver sentito bene?”

“Te l’ho detto Chase, i telegiornali ne parlavano, non posso essermi sbagliata.”

“Se non la troviamo posso sempre usare un incantesimo per rintracciarla oppure posso riportarci a casa.”

“Opera in questa città non dovrebbe essere difficile ritrovarla, non credi Lina?”

“Tranquilla Julie, mi fido di Molly, se dice di averla vista qui le credo.”

Erano un gruppo di ragazzi molto particolari.

Karolina Dean, Nico Minoru, Molly Hayes, Chase Stein e Julie Power.

Insieme formavano un gruppo di giovani eroi, i Runaway.

I ragazzi erano arrivati in città dopo che Molly, la più giovane del gruppo, aveva sentito delle imprese di un tizio biondo e di un aliena con poteri elementari.

Per la maggior parte di loro si trattava di una coincidenza, ma per Lina poteva essere una speranza, voleva credere che Xavin fosse in qualche modo tornata sulla Terra.

Il destino ebbe modo di farli incontrare di nuovo, quando dal nulla sbucò fuori un enorme robot umanoide intento a distruggere tutto ciò che aveva intorno.

“Perché ogni volta che finiamo in una città a caso si presentano dei guai anche lì?” chiese Molly

“Sarà una ricorrenza.” Rispose Chase

“Liberiamoci di quel affare, Runaways, cercate di non morire!”

Così i ragazzi andarono all’attacco.

Poco distante da loro si trovavano US e Xavin, diretti verso il cinema.

“Grandioso, parliamo di cena e mangiamo Hot-Dog per strada.”

“Volevi andare a vedere il film e per arrivare in orario questo è il pasto più rapido che c’è.”

“Hai ragione.”

Xavin poi se ne uscì con una domanda strana.

“Sai US, il lavoro di questa sera, mi ha fatto venire un dubbio.”

“Noi due siamo brava gente oppure dei mercenari?”

“Dovrai ammettere anche tu, che da quando abbiamo terminato la collaborazione con la polizia abbiamo solo casi di sicurezza personale e informatica, la maggior parte dei nostri soldi ora vengono da idioti o da bastardi che potrebbero fare a meno dei nostri servizi.”

“Idioti? Bastardi? Ma che brutte parole, noi non aiutiamo gente del genere, noi semplicemente…ci facciamo pagare per correggere i piccoli errori di distrazione.”

“In una città come Las Vegas dici poco.” Disse Xavin sorridendo.

Ovviamente udirono le grida della gente e decisero di andare a controllare.

Allora videro il robot e con esso anche cinque giovani che lo stavano combattendo.

US era pronto ad entrare in azione mentre Xavin li osservò e li riconobbe.

“Non ci credo…sono qui.”

“Chi?”

“I Runaway, i miei amici.”

“Ok, li saluteremo una volta che avremmo finito, ora aiutiamoli.”

Chase venne lanciato contro il muro dal robot, non avrebbe mai avuto il tempo di reagire.

 Xavin si diresse a tutta velocità verso di lui e mentre il robot stava per sparare il suo raggio, Xavin si frappose e alzò lo scudo invisibile.

Tutti intorno riconobbero quei poteri, rimanendo stupiti, soprattutto Chase.

“Chase, non resisterò a lungo, spara un raggio contro i generatori di quel coso!”

Il ragazzo si riprese dallo stupore e colpì il robot, mandandolo in confusione.

Seguì un attacco di Karolina che con le sue lame solari tagliò le gambe del robot, mentre Nico con un incantesimo distrusse i cannoni del robot.

Il robot, in preda alla confusione sferrò un colpo alla giovane Molly, ma per la “Principessa del potere” quello non era niente e lo bloccò per dare la possibilità a Julie Power di colpirlo con un pugno ad alta velocità.

“Xavin, finiamolo!” gridò US

L’aliena sollevo il robot usando la telecinesi e lo schiacciò, comprimendolo in un ammasso di rottami, lasciando a US il compito di tagliarlo a metà.

La battaglia era vinta, ora rimaneva solamente l’imbarazzo generale.

Xavin si era finalmente riunita a i Runaway e la prima con cui si doveva confrontare era Karolina.

La ragazza rimase immobile, fissando Xavin con gli occhi spalancati.

“Ehm…ciao Lina.” Disse timidamente Xavin

Ma Karolina non rispose, il suo sguardo si fece accigliato e si incammino verso di lei.

“Senti, mi dispiace non averti avvertito che…”

Karolina abbracciò Xavin con tutta la sua forza e tra le lacrime gli disse:

“Chi se ne frega, sei tornata!”

Xavin si trovò in confusione, non sapeva se ridere o piangere, inutile dire che fece entrambe le cose.

Molly poi gridò: “Abbraccio di gruppo!”

Così Xavin si ritrovo quasi tutti Runaway addosso, felice di aver ritrovato i suoi compagni.

Julie Power si presentò a Xavin stringendole la mano:

“Piacere, sono Julie Power.”

“Io sono Xa…”

“Xavin, lo so bene, Lina mi ha parlato tanto di te.”

“Davvero? Ottimo.”

Le domande dei Runaways si accumularono.

Quando sei tornata? Come sei tornata? Come hai fatto a liberarti?

“Andiamo, lasciatela respirare.” Disse Karolina.

Poi tra i fumi della battaglia e la polvere si udì qualcuno tossire.

“Presentazioni?” chiese US

“Oh scusa, US ho il piacere di presentarti i Runaway.”

“La strega asiatica è Nico, il figone biondo è Chase, la bionda fatta di energia solare è Karolina, la bionda genera arcobaleno è Julie e per ultima, ma non per questo meno importante, Molly.”

“Ciao, come va?” chiese la ragazzina.

“Piacere di conoscere tutti voi.”

Venne il momento per Xavin di fare delle domande agli amici.

“Però è una sorpresa, cosa ci fate qui?”

“Molly aveva sentito di un tizio biondo e di un aliena mutaforma che proteggevano Las Vegas e mi è venuto il dubbio che fossi tu, così ci siamo messi in marcia e il resto lo sai.”

“Bene, perciò avete intenzione di rimanere?”

“In realtà, non abbiamo un posto dove passare la notte e Nico era pronta a farci tornare a casa con un incantesimo.”

US si intromise nel discorso e disse:

“Ho un idea, perché non vi prendete una settimana di vacanza e rimanete a dormire da noi, ci sono molte camere da letto e modestamente è una bella casa.”

“Io la trovo un idea fantastica!” disse Molly

“Aspetta un attimo Molly.” Disse Nico

“Sei sicuro che non daremo fastidio?” chiese Karolina

“Dici sul serio US?” Chiese Xavin.

“Certo, vedetela come una vacanza per una famiglia che si è riunita, sarà anche un ottima opportunità per conoscerci meglio.”

“Io ci sto.” Disse Chase

“Anche io.” Disse Julie

“Allora, direi che è deciso, Xavin, aiutami a trasportare quel robot, ho bisogno di analizzarlo in laboratorio, chiamo lo Star Rig e ce ne torniamo a casa.”

US richiamo il camion volante mentre Xavin lo trasportò il robot dentro usando la telecinesi.

“Un camion volante…tu hai un camion volante?!” gridò Chase.

“Si.”

“Scusa, so che ci conosciamo da poco ma…potrei…”

“Guidarlo? Va bene, dipende se hai già guidato macchinari strani.”

“Affermativo.”

“Allora è tutta un'altra storia, mettiti pure ai comandi, gli altri salgano su.”

US si avvicinò al comunicatore e si mise in contatto con Al.

“Ehi Al.”

“Si signore?”

“Prepara una paio di stanze, abbiamo degli ospiti.”

“Devo preparare anche la cena?”

“Credo di sì.”

Così Chase riportò tutti quanti alla sede dell’agenzia Odyssey guidando lo Star Rig e appena scesero giù per parcheggiare, sia lui che Molly esultarono.

“È Stato Pazzesco!!”

“Mi fa piacere che ti sia piaciuto Chase, ora saliamo, Al ci ha preparato la cena, spero vi piacciano gli Hamburger.”

Karolina si vide costretta ad alzare la mano per un avvertimento.

“Tranquilla Karolina, Xavin mi ha parlato del fatto che sei vegetariana, Al ha già pensato a tutto.”

Il gruppo salì fino al piano terra dell’agenzia e non poté fare a meno di dire “Wow”

US cominciò a fare il giro turistico dell’agenzia.

“L’agenzia Odyssey conta ben sei piani, anche se al momento ne possiede solo quattro dato che abbiamo avuto dei dispiacevoli battibecchi con un bastardo che ha cercato di ucciderci.”

“Al secondo piano ci sono le stanze degli ospiti e le sale svago, videogiochi, giochi da tavolo, tv, tutto ciò che volete.”

“Al terzo piano abbiamo la cucina, la sala pranzo e le palestre, se avrete voglia di allenarvi ho creato anche una piccola versione della stanza del pericolo.”

“Infine al quarto piano c’è il laboratorio, per il resto è tutto in ristrutturazione, potete andarci, ma non ve lo consiglio, si gela.”

“Detto questo andiamo a tavola, Al ci sta aspettando.”

In cucina, Al era vestito con la sua solita tutta da bidello e portava un cappello da cuoco.

“Mettetevi pure a tavola, cucinerò gli hamburger a secondo dei vostri gusti, avete solo da chiedere, mentre per Karolina Dean, ho una variante molto interessante.”

Mentre tutti ordinavano, Karolina si ritrovò un normalissimo panino con hamburger sul piatto.

“Ok…quale dovrebbe essere la variante?”

“Assaggialo.”

“Ma sembra un normalissimo Hamburger.”

“Assaggialo.” Replicò Al

“Ma…”

L’aura oscura di Al la spaventò e la convinse.

“Ok, ok, lo mangio.”

Karolina diede il primo morso con cautela e allora sentì la variante.

“Ha l’aspetto della carne ma non è carne, di che cosa è fatto?”

“Impasto di fagioli rossi.” Disse Al

“Sul serio? Fantastico!”

Tutti i Runaway mangiarono con voracità e Molly chiese:

“Scusi signor Al, da quanto tempo è che fa il cuoco? Perché questa carne è cotta perfettamente!”

“L’ho anche macinata io e non sono solo cuoco, sono anche bidello, ristrutturatore, guardia del corpo, sono utile qualunque siano le vostre esigenze.”

“In pratica sei il suo maggiordomo?”

“Un specie signorina Molly.”

Molly rivolse il suo sguardo confuso su US.

“US, perdona tutte le mie domanda, ma hai sei piani di un edificio e un solo servitore?”

“Lui non è un servitore, è un amico.” Rispose US

A un certo punto Karolina chiese un favore a Julie.

“Posso assaggiare le tue patatine strane?”

“Certo.”

“Posso prendere un pezzo del tuo hamburger di fagioli?”

“Ovvio.”

Anche US seguì l’esempio e chiese a Xavin:

“Posso prendere le tue patatine?”

“Fai pure.”

“Posso prendere un pezzo del tuo hamburger?”

“Assolutamente no.”

Karolina non capì il perché della risposta di US.

“Perché non vuoi darglielo?”

“Xavin è allergica hai peperoni, il mio hamburger è impastato con pezzi di peperone.”

“Sei allergica?”

“L’ho scoperto un paio di giorni fa, non mi danno un grande fastidio ma US non vuole farmi rischiare.”

“Capisco.”

Dopo la cena, si scambiarono storie e aneddoti su come Xavin fosse tornata sulla terra e delle avventure che avevano vissuto a Las Vegas.

Il modo in cui US era riuscito a ingannare tutto il popolo dei Majesdaniani fece salire ulteriormente la stima dei Runaway nei suoi confronti.

E rimasero a bocca tempo quando scoprirono come era finita tra lui e Argus.

Passarono il resto della serata nella sala dello svago, guardando film e giocando ai videogiochi.

Venne il momento di andare a dormire e a tutti venne assegnata una stanza.

“Chase, Nico e Molly, le vostre camere sono quelle, spero che le troviate spaziose.”

“Il massimo sarebbe trovare un cioccolatino sopra il cuscino.” Disse Molly

“Lina, Julie, la vostra è una camera matrimoniale, godetevela.”

“Figo.” Disse Julie

“Ok, allora noi vi diamo la buona notte, ci vediamo domani mattina.”

Ma Karolina notò una cosa.

“Scusa, te e Xavin dove dormite?”

“Abbiamo una matrimoniale, dormiamo insieme.”

Dopo un breve silenzio.

“Intendete che avete i letti separati?”

“No.”

“Letti a castello?”

“No.”

“Intendete…”

“Che dormiamo insieme perché stiamo insieme.”

Xavin abbracciò US mentre dalla camera di Molly si udì un grido, seguito da una frase:

“Sul mio cuscino c’è un cioccolatino!”

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Altro / Vai alla pagina dell'autore: MeinfridBlackforest