Per il tuo sangue
«La
morte ha il colore dei tuoi occhi».
Lily
sospira: Regulus Black e la sua voce melliflua, il
suo tono beffardo e misurato; veste di garbo e imbratta di melma, è un’erbaccia
che prospera e contamina.
«Non
so di cosa tu stia parlando, Black».
In
un attimo è seduto al suo fianco. Il dito pallido le indica qualcosa sul libro,
e Lily sa che è un veleno mortale, ma è il calore del suo respiro a catturare
la sua attenzione.
«E
ha la puzza del tuo sangue».
Tronfio
e vanesio, fissa la sua mascella contrarsi, gusta ogni attimo d’attesa,
tasselli di silenzio e umiliazione. La vede mettere un punto al tema, e sa che
è il suo occhio che vorrebbe perforare; la guarda piegare pergamene, e sa che è
il suo polso che vorrebbe sbriciolare.
Lily
lo odia. Odia quell’oscura dolcezza che accompagna ogni sua convinzione, odia i
suoi gesti controllati e il suo garbo fallace, quella calma piatta che cela una
tempesta.
«Quanto
vorrei che Walburga si fosse liberata di te prima del tempo!».
La
voce di Sirius trema di piacere mentre sputa acido e
corrode ogni cosa senza controllo. Tira Regulus per
il bavero e lo costringe ad alzarsi, Lily vede chiaramente la sua tempia
pulsare e i suoi occhi bruciare.
«Sei
uno scherzo della natura!».
«Sirius, smettila o finirai nei guai».
«Caro
fratello, ascolta la tua lurida puttana».
Lily
lo odia, ma odia di più se stessa e le parole che le restano conficcate in
gola, i segni della sconfitta che le marchiano il viso. Sa di portarsi dietro
troppo chiaramente i suoi tormenti, le amiche di Petunia sono fantasmi che le
infestano la mente.
«Lily,
allontanati!».
«Non
ho bisogno del vostro aiuto!».
«Vorrei
non fossi mai nato!».
Ferita
a sangue – Sei uno scherzo della natura!
–, marchiata a fuoco – Vorrei non fossi
mai nata! –, la voce di Petunia è ovunque.
«Lily,
posa la bacchetta o…».
«Stupeficium!».
*
Lily
è sporca dentro, le vene nere e rancide e corrose dal sangue, e lui di quel
sangue vorrebbe svuotarla; ma è candida fuori, la pelle d’oro e di neve, ogni
alito è miele sulle sue labbra corrotte, e lui di quel miele vorrebbe bagnarsi.
È
un animale ferito quando lui le si scaglia contro, ma si erge come una regina
quando nessuno la vede, è un turbine di rabbia che al buio cova i suoi rancori
segreti.
È
quella Lily a incendiarlo, a cui non fa altro che pensare, soprattutto nei
momenti meno opportuni.
È
quella Lily che vorrebbe addosso.
*
«Ogni
tanto, Evans, impara a difenderti da sola».
La
coglie di sorpresa, di ritorno dalle serre, e la stringe nelle sue spire. Lily
sente il suo respiro sulla fronte e serra gli occhi, ma sa che sta sorridendo
nel suo modo beffardo, e sa che il suo cuore in tempesta la sta tradendo.
«Ogni
tanto, prenditi quello che vuoi».
Regulus
la libera e lei gli si avventa contro come una Furia, ma poi lo bacia, ed è un
bacio che sa di astio e rimpianti.
«È
sbagliato».
«Per
James?».
«Per
il tuo sangue».
NOTE:
Questa storia è arrivata
quarta al contest “All Together Contest 2.0” di Mary
Black. Il pacchetto che ho scelto è il seguente
ed è stato scritto da Rosmary:
26) Coppia: Regulus Black/Lily Evans
Lily ha sempre sentito di avere qualcosa
in comune con Regulus – entrambi secondogeniti, benvoluti
dalla famiglia e ripudiati dai fratelli maggiori. Ogni volta che Sirius, spalleggiato da James, schernisce o ignora Regulus, Lily rivede Petunia e le
sue normalissime amiche, e la rabbia monta prepotente. A Regulus il sangue di Lily non è mai piaciuto, ma la ama
follemente ogni volta che tratta suo fratello e Potter come feccia – in quei
momenti, lei diviene regale e sembra pura.
Stranamente,
per questa storia non ho nessuno sproloquio da fare. Premetto che il risultato
finale non è dei migliori, ma erano mesi che tenevo in stasi questa flash e
dovevo andare avanti con altre storie per altri contest, e non riuscivo a farlo
senza terminare questa. È un mio grosso limite: devo fare le cose in ordine e
in maniera iper-organizzata, altrimenti vado nel panico
e non concludo niente!
Per
quanto riguarda il pacchetto scelto, posso dire che mi dispiace averlo
pressoché rovinato, perché un input del genere meritava una storia più
elaborata e una maggiore esplorazione dell’introspezione dei protagonisti. Il
limite maggiore (oltre alla mia incompetenza, ovviamente) è stata la lunghezza,
e forse una OneShot sarebbe stata più opportuna.
Unico
lato positivo: sono abbastanza contenta per la caratterizzazione di Lily… a mio
parere, ho fatto qualche leggerissimissimo
miglioramento rispetto alla Lily di Mentre
tutto tace. Nulla di
eccezionale, lo so, ma è l’unico elemento di questa storia che non mi lascia
l’amaro in bocca.
Buona
lettura,
July