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Autore: Spensieratezza    19/02/2018    5 recensioni
sequel della storia "Ritorno a un'altra fiaba" e terza storia collegata al ciclo delle fiabe! Jared e Jensen hanno lasciato il mondo di Aladdin e Jasmine. Che cosa li aspetta a questo punto? Saranno riusciti a ritornare a casa?
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Come nelle favole'
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Si trovavano su un pavimento freddo, ma non gelato, con la testa appoggiata ad esso. Erano sdraiati.

“Jensen..ehi, Jensen..”

Jared lo cercò a tentoni con la mano, malgrado il buio profondo. Per fortuna lo trovò.

“Sono qui, Jared.”

“Che cos’è tutto questo buio?”
 
Sembrava che qualcuno li sentì, perché delle luci si accesero chissà dove.

Topolin topoletto

“Jensen?” chiese Jared, rivolgendosi al compagno.

“si è ficcato sotto al letto..”

“Jensen, ho paura..”

E la mamma poveretta..

“Anch’io, Jared..” ammise l’altro.
 
 

A cantare, videro ora, era stata la parodia di un topolino gigante, come quelli della wald disney. Lo videro appollaiato su un trespolo che li guardava radioso, poi prese a scomparire. Tutto scomparì  e si ritrovarono in una stanza da letto con una signora che passava la scopa sotto al letto. Sentirono poi un “ahi" sommesso e sofferente.

“Gli ha tirato una scopetta..” recitò Jared.

“Cosa??” chiese Jensen guardandolo allucinato.

“è una filastrocca.” Disse Jared.

“Ma di che cosa stai parlando??” chiese Jensen stralunato e confuso.

“Siamo dentro una filastrocca, Jensen. Una di quelle fllastrocche che si recitava da bambini.”

“Dio, ma non dovevamo tornare a casa? E comunque ora capisco di avere avuto ragione ad odiare le filastrocche.”
 
Si guardarono intorno e la canzoncina era tornata.

Corri corri all’ospedale

È cascato per le scale
 
Videro il povero topolino, cascare malamente per una scalinata.

“Jared, cosa diavolo dobbiamo fare?”

“Credo che dobbiamo aiutarlo, Jensen.”

“Ma come facciamo? Scompare alla velocità della luce.”
 


Corri corri in farmacia

Gli han detto pussa via
 
“Aspetta, ehi! Non te ne andare!” gridò Jared al topo, che aveva le sembianze del topolino della walt disney, ma molto più piccolo, uscire dalla farmacia sconsolato.
 
Corri corri al camposanto

Gli hanno detto grazie tante

Questa volta si trovavano in un campo pieno di fiori di primavera, sembrava il paradiso.



“Ehi!! Ti vuoi fermare?” intervenne questa volta Jensen.
 
Corri corri al cimitero

“Adesso basta, ASCOLTACI.” Disse Jensen parandoglisi davanti.
 
Topolino stette a guardarli confusi.

“Voi chi siete?”



Jensen guardò Jared confuso. “Siamo degli amici. E tu non devi andare in nessun posto in cui non vuoi.”

“No. Non capite. Io devo andare al cimitero. Devo seguire la filastrocca.”
 
Jensen cercò Jared con lo sguardo, invocandogli aiuto.

“No che non devi. È una cosa che ho sempre pensato ma che non ho avuto il coraggio mai di dire, perché ero un bambino. Questa filastrocca, che tra l’altro non ha ALCUN SENSO, è una merda assoluta!!”
 
Il povero topolino restò a guardare Jared sconvolto, mentre da qualche parte si sentiva un rombo come di un tuono, anzi, di mille tuoni.

“La morte di un povero topolino in una stupida filastrocca, oltre a non avere nessun senso, è anche orribile e senza logica e quel che è peggio è che viene presa sul ridere e poi parliamoci chiaro, la madre del topo chi sarebbe? Una donna o mamma topa che brandisce una scopa? E poi nessuno volterebbe le spalle a qualcuno che è dolorante o ferito, quindi tu non devi…morire.”
 
Jensen restò a fissare Jared con sguardo pieno di orgoglio e amore per le parole che aveva detto.

Il piccolo topolino, restò a fissarlo e poi sorrise grato.

“Grazie. Non facevo che ripetere in loop queste scene. Nessuno mai si è indignato per me così tanto. Ora sono libero.”
“Lo sei sempre stato.” Disse Jared.

Il topo lo guardò perplesso.

“Sai, esistono numerose varianti, di questa filastrocca. Numerose varianti in cui viene cambiato il finale più volte, a tal punto in cui non si riconosce più quale sia quella vera. Credo che in molti abbiano preso a cuore la tua sorte, anche se si tratta di una filastrocca. “
 
Il piccolo topolino era commosso.

“Suppongo che allora..non ho più bisogno di ripetere questo loop all’infinito. E allora cosa farò? Non so.. credo che deciderò. Vi ringrazio, amici.”
 
Il piccolo topolino, quindi sparì.
 


Jared e Jensen si guardarono sbalorditi.

“Sei straordinario, Jared. L’ho sempre saputo.”

“Non dirlo. E se avessi fatto un altro danno irreparabile?”

“hai fatto felice quel povero topo.”

“Non sappiamo le conseguenze di questo gesto. E poi non dovevamo tornare a casa? Cos’è questo posto?”
“Guarda!”
 
Si materializzò a quel punto un enorme libro con delle pagine luminescenti.
 
“Io lì non ci entro, Jared. Dammi pure del codardo.”

“Neanch’io ci entro.” Disse Jared.
 
Ma il libro li attirò dentro alle sue pagine come un enorme mulinello, facendoli gridare.






















Note dell'autrice: 

questa filastrocca è uno dei traumi della mia infanzia xd non l'ho mai accettata appieno xd ps questa cosa delle favole non durerà a lungo, ve lo prometto, anche perchè conoscendomi, mi stufo presto xd

ps desy non avercela con me, prometto che non ti ho presa in giro, questa cosa dei personaggi delle fiabe durerà davvero pochissimo, al massimo due o tre capitoli e poi si cambia del tutto scenario, ho cercato di non metterli, ma non ce l'ho proprio fatta, mi sembrava doveroso fare almeno due o tre capitoli su fantasia e realtà, ci tenevo
   
 
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