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Autore: Halosydne    29/06/2009    3 recensioni
C’è un ragazzo affacciato alla finestra dell’aula di Difesa Contro le Arti Oscure.
E’ l’unico dentro la stanza, tutti i suoi compagni sono usciti almeno venti minuti prima, al suono della campanella che segna l’inizio della pausa pranzo.
Lui no.
Lui è rimasto lì, immobilizzato da ciò che ha intravisto nel parco sotto di lui.
A diciannove anni di distanza, Severus Piton si trova a rivivere la stessa scena.
Il mio tributo a due coppie che adoro, e ad un personaggio che ho di recente fortemente rivalutato.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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Momenti che ritornano´

Ai deja-vu.

 

 

C’è un ragazzo affacciato alla finestra dell’aula di Difesa Contro le Arti Oscure.
E’ l’unico dentro la stanza, tutti i suoi compagni sono usciti almeno venti minuti prima, al suono della campanella che segna l’inizio della pausa pranzo.
Lui no.
Lui è rimasto lì, immobilizzato da ciò che ha intravisto nel parco sotto di lui.
Un ragazzo e una ragazza sono sotto una quercia, le borse dei libri abbandonate ai loro piedi, insieme a quello che sembra un cestino pieno di panini. Il ragazzo ha i capelli nerissimi sparati in tutte le direzioni, il cravattino rosso-oro allentato negligentemente sulla camicia bianca, alla quale sembra aver dimenticato di abbottonare un paio di bottoni. I suoi occhi color nocciola sembrano divertiti da qualcosa che la ragazza dai lunghi capelli rosso scuro ha appena detto, con il viso imbronciato e gli occhi verdissimi che brillano, ridenti. Ma Severus non saprà mai cosa Lily abbia appena mormorato a James Potter.
La rossa, ancora fintamente offesa, ripesca un libro dalla sua borsa e ci si nasconde dietro. Il ragazzo sembra pensarci un po’, poi si avvicina silenziosamente a Lily e inizia a farle il solletico. Lontano e in alto com’è, Severus può solo immaginare cosa la ragazza stia tentando di dire a Potter, ostacolata dal gran ridere e dallo stesso James, che continua imperterrito a farle il solletico. Poi la rossa sembra recuperare le forze, afferra il ragazzo per la cravatta e avvicina il suo volto a quello di lui.
Severus Piton guarda le labbra dei due ragazzi unirsi in un bacio, e fugge via dall’aula, giù per le scale fino al suo letto nel Dormitorio di Serpeverde.
Sa che l’ha persa per sempre.


Diciannove anni dopo.

C’è un uomo affacciato alla finestra dell’aula di Difesa Contro le Arti Oscure.
E’ solo in quella che è ormai la sua stanza, tutta la scolaresca è a pranzo.
L’uomo scruta soprappensiero il parco, finché il suo sguardo non cade su due figure sedute all’ombra di un albero, di quell’albero.
La ragazza poggia la testa sulla spalla del ragazzo, che è ad occhi chiusi, come se pensasse che la magia di quel momento possa esistere solo in un sogno, però gioca con la mano di lei, sorridendo tra sé.
Il volto di Severus Piton è una maschera di dolore e solitudine mentre Harry si china a baciare Ginny.

 

   
 
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