Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: Summer11    21/02/2018    1 recensioni
Brittany: BASTA!! Oliver, se te ne vai adesso non tornare mai più!
Oliver: Mi dispiace Britt, io ti amo, ma non sono pronto per questa cosa. E' troppo grande!
-Brittany riprese a piangere mentre Oliver si voltava per andare via. Alex non si trattenne e urlò.-
Alex: NON TORNARE MAI PIU', CHIARO?
Oliver: Stanne certo!
-Quella fu l'ultima risposta di Oliver, che, voltava l’angolo, anche lui con le lacrime che gli scendevano sul viso. Probabilmente non l’avrebbe più dimenticata, pensò.-
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Unconventional Family
Capitolo 54
-Stesso sangue non significa Famiglia.-



-Una volta realizzato ciò che stava succedendo, Lily cadde giù dal paradiso schiantandosi sul terreno, così si allontanò dal ragazzo e sussurrò.-

Lily: No, Dan!
Daniel: Okay, scusami. Però questo lo posso fare!

-Lui le accarezzò il volto per poi avvicinarla a sé e stringerla in un grosso abbraccio. Sapeva che la ragazzina non voleva andare oltre per via di Josh, non voleva ferirlo. Sapeva anche che l’ex fidanzata aveva bisogno di lui. La sentì riprendere a piangere ma solo Lily sapeva che non solo piangeva per le condizioni di Alex ma anche perché le mancavano quei momenti con Daniel che delicatamente le baciò la fronte dopo che lei si strofinò gli occhi sul petto del ragazzo.
Brittany e Oliver intanto uscivano dalla stanza di Alex e vedendo Daniel e Lily, Brittany sorrise.-

Brittany: E’ un bravo ragazzo!
Oliver: Sì, sono contento che protegga nostra figlia
Brittany: Daniel è l’Oliver della situazione!

-Si sedettero sulle poltroncine della sala d’aspetto e Brittany appoggiò la testa sulla spalla di suo marito.-

Oliver: No, Daniel è molto più sveglio di come lo ero io, non farà il mio stesso errore. Non se la lascerà scappare!

-Lui appoggiò il braccio sulle spalle di Brittany proprio mentre Lily e Daniel si staccavano dall’abbraccio. Lei guardò il ragazzo.-

Lily: Grazie!
Daniel: Non devi ringraziarmi. Lo hai visto?

-Le asciugò le lacrime e Lily sospirò annuendo con la testa.-

Lily: E’ strano vederlo così… Così indifeso. E sai qual è la cosa che più fa rabbia? Che non possiamo fare niente. Possiamo solo stare qui seduti ad aspettare che si svegli. E’ orribile vivere nell’ansia
Daniel: Lo so piccolina. Però dovete avere un po’ di pazienza, si sveglierà!
Lily: Speriamo! Povera diddi Rachel, è distrutta e cerca di tirare fuori il sorriso per i bambini. Ha una forza incredibile
Daniel: E’ vero!

-Si sedettero sulle poltroncine guardando Rachel e i gemelli, poi Daniel prese la mano a Lily e l’accarezzò mentre i pensieri della ragazza scorrevano liberi come l’acqua di un fiume.-

Lily: Io non ce la farei se succedesse a...

-Improvvisamente si accorse di star parlando troppo, così decise di chiudere la bocca anche se Daniel sapeva bene come finiva quel suo pensiero.-

Daniel: A me, giusto?

-Sapeva bene ciò che Lily provava per lui perché per lui era lo stesso. Nessuno dei due aveva smesso di amare l’altro. La ragazzina, imbarazzata, girò la faccia vedendo i suoi genitori cercando di cambiare discorso.-

Lily: Andiamo dai miei!

-Daniel non voleva insistere, voleva solo farle capire che lui c’era e sapeva ciò che lei provava. Così lasciò perdere quel discorso. Sapeva che Lily aveva bisogno di tempo. Si alzarono e andarono da Oliver e Brittany, che Daniel salutò. Lily si sedette sulle gambe di sua madre che l’abbracciò stringendola a sé. La ragazzina poi parlò.-

Lily: Avete novità?
Brittany: No tesoro, è così come lo hai lasciato tu
Lily: Che attesa estenuante! Sentite, se volete io e Daniel possiamo andare a prendere Dylan all’asilo!
Brittany: Non preoccuparti. Ho chiamato Chad e Austin, andranno loro a prendere Dylan e lo terranno fino a stanotte. Lo riporteranno a casa dopo cena
Lily: Oh!

-Proprio in quel momento Oliver puntò il dito verso l’entrata.-

Oliver: Pulce, eccoli!

-Videro i parenti di Alex entrare. Suo padre, sua madre e sua sorella con la sua famiglia, marito e figlia. Per Lily, vedere Alice, fu un altro stress dato che le due ragazze si conoscevano molto bene. Lily guardò sua madre preoccupata e Brittany la tranquillizzò.-

Brittany: Tesoro, stai tranquilla. Oggi si penserà solo ad Alex!

-Tutti si alzarono dalle poltroncine e si avvicinarono salutando la famiglia, informandoli poi della situazione. Le due ragazzine si guardarono l’un l’altra.-

Alice: Lily...
Lily: Alice…

-L’attenzione di Alice poi fu catturata dalla presenza di Daniel. Subito riguardò Lily.-

Alice: Non mi presenti il tuo amico?

-Daniel si avvicinò allungando la mano.-

Daniel: Daniel, piacere!

-Subito Alice la strinse sorridendo.-

Alice: Il piacere è mio! Comunque vado a salutare zia Rachel e i miei bambini!

-Lei superò i ragazzi mentre Lily, a quell’affermazione, alzava il sopracciglio destro indignata.-

Lily: “I miei bambini?!” Ma se nemmeno li conosce! Che ipocrita. Quelli sono i MIEI bambini!

-Daniel sorrise, era felice che Lily si distraesse dal pensiero fisso di Alex. Lui la guardò.-

Daniel: Da quanto vedo non scorre buon sangue!
Lily: No, per niente. Fin da bambine!
Daniel: Era la tua nemica di Fallbrook?
Lily: No, a Fallbrook non avevo “nemici”. Lei abita a Bonsall. Da Fallbrook dista circa dieci minuti in macchina. E comunque per precisare, lei odiava me. Era gelosa, anche se ad essere sinceri un pochino aveva ragione, ero io la preferita di diddi Alex
Daniel: SEI, vorrai dire!

-Entrambi sorrisero guardando Alice prendere in braccio Emily.-

<<<
Fallbrook, California. Agosto 2005.


Lily: Mamma devo proprio?!
Brittany: Sì, tesoro!
Lily: Non mi va’!
Brittany: Lo so, fallo per diddi Alex. Vuoi lasciarlo solo nelle grinfie di Alice?!

-Quella sera, Lily, di ormai sette anni, vagava per la camera da letto di sua madre cercando disperatamente di farle cambiare idea.-

Lily: Ma avevamo già detto di sì a Megan e poi anche la signora Lewis si offenderà!

-Brittany chiuse le ante dell’armadio girandosi verso sua figlia sorridendo.-

Brittany: Ci hai provato, amore! Chiamerò io la signora Lewis e mi prenderò le colpe
Lily: Uffi!

-La bambina si lasciò cadere sul letto di sua madre scoraggiata ma dopo qualche secondo si rialzò mettendosi a sedere.-

Lily: Ora che ci penso, ho un mucchio di compiti delle vacanze da fare. Non è proprio possibile!

-Brittany la guardò fingendosi confusa, voleva proprio stare al gioco per vedere fin dove si spingesse sua figlia.-

Brittany: Strano, pensavo che tu Megan li aveste già finiti. Posso chiamare la signora Lewis per chiederle se sono davvero così eccessivi e poi…

-Lily sentendo sua madre alzò le braccia in aria.-

Lily: Okay mamma, mi arrendo. Sia chiaro, lo faccio solo per diddi Alex!
Brittany: Non chiedo di meglio!

-Brittany sorrise e mentre si guardava allo specchio pettinandosi i capelli lisci, Lily parlò.-

Lily: Hai dimenticato di mettere dentro l’armadio questo vestito!

-La bambina si avvicinò a sua madre mostrandole quel vestitino corto molto provocante.-

Lily: Devi metterti questo vestito per andare a lavoro stasera?

-Brittany la guardò con la coda dell’occhio e vedendo il vestito, subito si agitò prendendolo dalle mani di sua figlia.-

Brittany: Ma no, tesoro. Conosci bene la mia divisa da lavoro!
Lily: Perché allora il vestito era pronto sul letto?
Brittany: Ho semplicemente dimenticato di metterlo nell’armadio

-Lily guardò bene sua madre che metteva a posto il vestito.-

Lily: Mamma, ti sei messa il trucco in faccia?!

-Brittany alzò gli occhi al cielo, sua figlia era davvero una bambina acuta. Doveva prendere proprio quella qualità da sua madre? Pensò Brittany prima di trovare una scusa che convincesse quell’angelo dagli occhi blu.-

Brittany: Sì, ma solo un pochino. Volevo provare questo nuovo colore ma nemmeno si nota!
Lily: Io lo noto!

-La ragazza venticinquenne, si avvicinò a sua figlia, le accarezzò il visino e poi spingendola verso la porta della camera, parlò.-

Brittany: Perché non vai a prepararti lo zainetto per il pigiama party a casa di diddi Alex e diddi Rachel?

-La bambina sbuffò e parlando andò in camera sua. Sua madre poteva ancora sentirla.-

Lily: Alice mi prenderà in giro anche oggi! E’ il contrario di diddi Alex, antipatica, fastidiosa e io vorrei picchiarla!

-Lily e Alice si odiavano da sempre. Brittany e Alex provavano spesso a farle incontrare ma ogni volta si finiva sempre con delle urla. La ragazza scosse la testa sorridendo.-

Brittany: Non riusciresti a fare del male nemmeno ad un insetto!

-Brittany rise, finirono entrambe di prepararsi e andarono all’appartamento di Alex e Rachel, la quale aprì la porta di casa con entusiasmo.-

Rachel: Buonasera!!

-Subito Lily l’abbracciò.-

Lily: Ciao diddi! Dov’è diddi Alex?
Rachel: Nello studio. Alice non è ancora arrivata!
Lily: Per fortuna!

-Sia Lily che Rachel sorrisero e la ragazza si spostò dalla porta per far passare la bambina che corse a salutare Alex. Poi, Rachel guardò Brittany che sorrideva.-

Brittany: Vi posso augurare solo buona fortuna avendole tutte e due in casa. Che pazzi!
Rachel: Senza i due “pazzi” non potresti andare all’appuntamento che… A proposito, non vorrai andarci con la divisa da lavoro?!
Brittany: No, certo che no. La tua figlioccia stava per scoprire tutto, dovevo camuffare in qualche modo!

-Rachel scosse la testa guardando la sua amica.-

Rachel: Alla fine che vest…
Brittany: Quello color miele!
Rachel: Ottima scelta! Farai sicuramente impazzire Gabriel!
Brittany: Impazzirebbe di sicuro se sapesse di Lily! Come Ian e Dwight!
Rachel: Prima di tutto, quei due erano degli idioti e secondo, tu e Gabriel vi state frequentando da pochissimo tempo, non c’è bisogno che tu glielo dica per il momento. Comunque sia, tieni!

-Rachel diede in mano a Brittany una scatolina e continuò.-

Rachel: Pillola del giorno dopo. In caso arrivaste a quel punto e so che se lo farete vorrai usare il preservativo ma prendi anche questa poi. Okay?

-Brittany annuì sorridendo, poi si ricordò che anche Rachel avrebbe affrontato qualcosa di importante.-

Brittany: Quando farai il test?
Rachel: Stanotte, quando le bambine saranno a letto!

-Entrambe le ragazze sorrisero e poi si abbracciarono. Brittany strinse forte a sé Rachel.-

Brittany: Buona fortuna amica mia!
Rachel: Buona fortuna anche a te!

-Rachel guardò Brittany raggiungere l’ascensore, poi tornò dentro chiudendo la porta. Vedendoli, rimase affascinata dalla scena. Alex aveva appena preso a sacco di patate Lily che rideva a testa in giù.-

Alex: E poi l’orco cattivo rubò la principessaaaa
Lily: DIDDIIIIIIII
Alex: Credo che la cucinerò al forno, sarà appetitosa!

-La fece cadere delicatamente sul divano e si girò verso Rachel sorridendo.-

Alex: Da che parte iniziamo?

-Anche Rachel ridendo si avvicinò al divano.-

Rachel: Io credo inizierò dal pancino, sembra così invitante!

-Entrambi iniziarono a fare il solletico alla bambina che piangeva dal ridere.-

Lily: DUE CONTRO UNA NON VALEEE
Alex: Allora io mi accontenterò dei piedini!
Lily: NOOO. VI PREGOOO

-Con quelle gambine Lily scalciava da tutte le parti continuando a ridere fin quando sentirono il campanello suonare. Alex corse ad aprire la porta mentre Lily si alzava accoccolandosi su Rachel che la accarezzò e baciò.-

Alex: Ringrazia il campanello bimba!
Rachel: Sì, tesoro sei fortunata oggi!

-Alex aprì la porta mentre le sue ragazze ridevano. Videro Alice abbracciare Alex.-

Alice: Zio Alex!!
Alex: Ciao Alice!

-La bambina entrò dentro e salutando Rachel, spinse giù Lily dalle gambe di sua zia.-

Alice: Ciao zia Rachel
Rachel: Ciao bella!

-Rachel le diede un bacio in fronte. Poi guardò tutte e due le bambine mentre Alex riaccompagnava sua sorella all’ascensore.-

Rachel: Forza bambine, salutatevi
Lily: Ciao Alice
Alice: Ciao Lilian
Lily: E’ Lily il mio nome!
Alice: No, è solo un diminutivo. Me lo ha detto mamma
Lily: Ma tutti mi chiamano Lily, anche a scuola
Alice: E io voglio chiamarti con il nome intero
Lily: Mi da fastidio
Alice: Pazienza Lilian

-Rachel alzò gli occhi al cielo separandole.-

Rachel: Ora basta!!

-Alex tornò in casa e sedendosi sul divano prese Lily sulle sue gambe.-

Alex: Oggi io e Rachel vi portiamo in un posto speciale!
Lily: Dove?

-Rachel continuò.-

Rachel: Andiamo al cinema a vedere….
Alex: BAMBINE, RULLO DI TAMBURI!

-Entrambe le bambine ridendo batterono le mani sulle proprie ginocchia e Alex parlò.-

Alex: Lilo e Stitch 2!!
Lily e Alice: SIIIIIIII!

-Le bambine scoppiarono di gioia abbracciando Alex e Rachel. Poi Alex continuò.-

Alex: Però prima andremo a cena al McDonald’s!!

-Rachel guardò il suo fidanzato.-

Rachel: Alex, ma proprio al McDonald’s?

-Lily subito la supplicò.-

Lily: Dai diddi, per favore! Per favore!!
Alex: Andiamo tesoro, per Brittany non ci saranno problemi!
Rachel: Ma che ci penso a fare? Brittany è quella ragazza che fa mangiare cibo cinese a Lily da quando aveva un anno. Ma chi voglio prendere in giro?! E vada per il McDonald's!
Lily: SIIIIIIIIIIII

-Tutti sorrisero quando Alice parlò.-

Alice: Io non posso andare
Alex: Perché no?
Alice: La mamma non vuole!

-Alex guardò sua nipote e sorrise.-

Alex: La tua mamma non lo saprà mai se non glielo dirai!
Alice: Se lo scopre sarà colpa tua!
Alex: Mi assumo tutte le responsabilità

-Lui sorrise ancora e poi uscirono di casa. Mezz’ora più tardi, tutti erano seduti al tavolo del McDonald's con un bel panino davanti. Lily e Alice presero l’happy meal con la sorpresa, Alex un crispy Mcbacon e Rachel una semplice piadina al pollo. Tutto andava abbastanza bene quando poi a un certo punto Alice parlò.-

Alice: Lilian passami il ketchup subito!

-Lily, ormai si era rassegnata a venir chiamata così da Alice. La bambina dagli occhi blu, non era una tipa che amava litigare, anzi meno problemi aveva e meglio era. Alex però, sentendo quelle parole, s’innervosì e bloccò Lily che passava la salsa a sua nipote.-

Alex: NO. Ferma un momento. Prima di tutto il suo nome è Lily
Alice: E’ un diminutivo!
Alex: Sì, ma tutti la chiamano “Lily” ed è abituata ad essere chiamata così, Lilian è una formalità. E secondo… Dov’è finita l’educazione? Si chiede per favore!

-Alice diventò subito rossa.-

Alex: Mi dispiace Alice, ma non ci si comporta così!
Alice: Scusate

-Farfugliò la bambina mentre Alex continuava.-

Alex: Non voglio più sentirti chiamarla “Lilian”, chiaro? Ci metto poco a portarti dalla nonna altrimenti

-Rachel pensò che Alex ci stesse andando giù pesante. In fondo Alice era solo una bambina e lui era eccessivamente protettivo nei confronti di Lily. Così la ragazza parlò con un tono di rimprovero abbracciando Alice che si appoggiò a lei.-

Rachel: ALEX!

-Alex guardò la sua ragazza cercando di giustificarsi.-

Alex: Sai che la prepotenza non mi piace!

-Lily intervenne guardando Alice.-

Lily: Io ti scuso!

-Alice sorrise e lo stesso fece Alex che era fiero della sua figlioccia.-

Alice: Grazie!

-Disse poi Alice e anche Alex parlò.-

Alex: Anche io ti perdono
Alice: Ti posso abbracciare?
Alex: Certo! Vieni qui

-Alex sorrise e Alice si alzò correndo ad abbracciarlo.
Dopo aver finito di mangiare, andarono a vedere il film e solo alle 21:30 tornarono a casa con le bambine che sbadigliavano. Una volta entrati in appartamento, Rachel parlò.-

Rachel: Forza, laviamo i denti e andiamo a letto, così vi riposerete un po’
Alice: Ma noi non abbiamo sonno!!

-Disse Alice sedendosi sul divano.-

Lily: Sì, per una volta sono d’accordo con lei!

-Concordò Lily sfregandosi gli occhi.-

Rachel: Ma sarete più comode a letto!

-Rachel le spinse leggermente sulla schiena, incoraggiandole ad andare nella stanza degli ospiti.
Solo dopo mezz’ora, riuscirono a mettere le bambine a letto e dopo averle dato la buonanotte, Alex e Rachel uscirono dalla stanza andando in camera loro. Intanto nella stanza degli ospiti, al buio, qualcuno non voleva prendere sonno. Alice, infatti, si era appena rigirata a letto per guardare Lily e parlò.-

Alice: Mi annoio, ti racconto una storia di paura?
Lily: No, non mi piacciono. Dormi ora!
Alice: Fifona! Hai paura se non dormi nel lettone con la tua mammina?
Lily: Non è vero! Non mi piacciono e basta
Alice: E’ come se ti sentissi già piangere
Lily: Smettila, non ho paura!
Alice: Hai paura anche del buio?!!
Lily: No!

-Alice le fece il verso del pollo e Lily sempre più seccata le diede il permesso.-

Lily: Raccontala allora!

-Alice sorrise soddisfatta iniziando il suo racconto.-

Alice: Questa me l’ha raccontata lo zio Alex. Sai, prima che loro si trasferissero in questo appartamento, qui ci abitava una signora anziana insieme a suo nipote Jack che non aveva più i genitori. Una notte Jack fu svegliato da un rumore strano, come uno scricchiolio del parquet. Inizialmente fece finta di niente pensando che la nonna stesse andando a letto, poi però sentì sbattere delle porte. Sollevò di scatto la testa dal cuscino e vide un'ombra che spuntava dentro la sua camera che era proprio questa qua!

-Lily deglutì, iniziando a spaventarsi. Era una gran fifona per questo genere di cose. Alice si sedette a gambe incrociate sul letto, accendendo la lucetta sul comodino, poi continuò il suo racconto.-

Alice: Così Jack, si alzò dal letto per vedere chi fosse, quando delle mani lo presero e lo rapirono. La nonna, sentendo tutto quel baccano si alzò e venne in questa camera, disperata pregò i ladri di lasciare andare suo nipote, disse che avrebbe chiamato la polizia, mentre Jack continuava a piangere dalla paura
Lily: Povero Jack!

-Disse Lily tristemente.-

Alice: Sai cosa accadde? I ladri si spaventarono sentendo la parola “polizia”, così persero il controllo e partì un colpo di pistola che ferì Jack facendolo sanguinare a morte. La nonna urlò e i ladri di bambini che ormai avevano ucciso Jack che gli serviva, presero in ostaggio la nonna per tapparle la bocca. Legarono la signora con una corda, la infilarono dentro un sacco e portandola con loro uscirono dalla finestra. Nessuno riuscì mai a trovarli, neanche la polizia. Guarda la finestra è proprio quella lì!

-La indicò a Lily che ormai era terrorizzata.
E se i ladri di bambini avessero scoperto che lei ed Alice erano in quella casa? Le avrebbero rubate proprio come volevano fare con Jack? Iniziò ad avere i brividi mentre Alice continuava.-

Alice: Zio dice che in questa stanza, qualche volta si sente ancora il debole pianto di Jack!
Lily: Cosa?!!
Alice: Paura Lilian?

-Le chiese Alice con un ghigno sul viso, ma Lily per non darle soddisfazione…-

Lily: Nemmeno un po’!
Alice: Sei coraggiosa allora. Buonanotte!

-Alice si rimise sotto le coperte e si girò spegnendo la lucina. Anche Lily s’infilò completamente sotto le coperte e al buio continuò a pensare.-

Lily: “E se arrivano i ladri di bambini? Devo stare attenta a tutti i rumori. Se riuscissero a prenderci non vedrei più la mamma. No, no. Ti prego fa che i ladri non vengano oggi”.

-Intanto nella camera da letto principale, Alex stava seduto a letto quando Rachel uscì dal bagno. Lei subito corse ad accoccolarsi tra le braccia del suo fidanzato che l’accarezzò.-

Alex: Allora?!

-Rachel scosse la testa debolmente mentre una lacrima le scivolava per il viso. Il suo fidanzato la strinse a sé dandole un bacio sulla testa.-

Alex: Oh amore mio. So quanto ci speravi!

-Rachel alzò lo sguardo verso il suo fidanzato.-

Rachel: E se non riuscissimo mai ad avere un bambino perché ho qualcosa che non va’?!
Alex: Tesoro, rilassati! Questo è solo il primo tentativo
Rachel: Lo so, però io vorrei davvero un bambino da te. Un bambino con i tuoi occhi, i tuoi capelli e la tua simpatia!
Alex: Io vorrei un bambino con i tuoi occhioni da cerbiatto, i tuoi capelli scuri e tutta la tua dolcezza!

-Entrambi si sdraiarono a letto abbracciandosi e Alex continuò.-

Alex: Forse è meglio che sia andata così questa volta!

-Rachel lo guardò aggrottando la fronte e Alex si affrettò a spiegare.-

Alex: Adesso siamo così concentrati sulle nostre carriere, insomma, sarebbe anche bello poter contare su un bello stipendio da parte di entrambi, non credi? Sarebbe bello viaggiare ancora un po’ per conto nostro e poi avere i soldi necessari per viaggiare con tutta la famiglia…

-Rachel lo guardava.-

Rachel: Immagino di sì…
Alex: Diamoci ancora un po’ di tempo per fare le cose insieme, solo io e te. Avanziamo con le nostre carriere e tu cerca di diventare la responsabile di quel museo che ami tanto. Se decidiamo di avere dei bambini ora, non riusciremo più a salire di livello
Rachel: Perché pensi solo al lavoro?
Alex: Non è questione di lavoro in fondo. Se facciamo dei bambini, io voglio godermeli. Io voglio ricordarmi ogni istante e non voglio perdermi niente delle loro vite per colpa del mio stress dovuto al lavoro. Ma se noi facciamo la parte più difficile delle nostre carriere ora, tra qualche anno potremmo goderci i nostri bambini senza troppi stress dovuti al lavoro. Abbiamo solo 25 anni, siamo giovani!

-Rachel sorrise. Non aveva mai visto le cose sotto quella prospettiva.-

Rachel: Forse hai ragione. E’ meglio aspettare!

-Alex sorrise e l’accarezzò, poi la sentì parlare ancora mentre spegnevano le luci.-

Rachel: E’ stato bello oggi. Siamo stati davvero bene!
Alex: Già. Devo ammettere che quel cartone animato non era niente male!

-Rachel scoppiò a ridere per poi baciare Alex e addormentarsi una tra le braccia dell’altro.
Verso mezzanotte, la ragazza sentì una manina toccarle il braccio e il sussurro di Lily nell’orecchio.-

Lily: Diddi!
Rachel: Tesoro…

-Rachel alzò la testa e vide Lily piangere, poi la sentì parlare.-

Lily: Non voglio che i ladri di bambini mi prendano. Per favore posso dormire con voi?

-Anche Alex si svegliò, sbadigliò e accese la luce.-

Alex: Bimba, cosa succede?

-I ragazzi la fecero sedere al centro del letto chiedendo spiegazioni e Lily raccontò la storia di Alice.-

Alex: Bimba, non è vero! In questa casa non c’è nessuno spirito. Questo è un palazzo super nuovo con appartamenti super nuovi. Non sai che ci spillano un sacco di soldi per questa ragione?!

-Alex sorrise facendo sorridere anche Lily mentre Rachel accarezzava la bambina e la rassicurava.-

Rachel: E’ vero, tesoro!
Lily: Io volevo essere coraggiosa però la storia mi ha fatto paura!

-Rachel rise.-

Rachel: Ne avrebbe fatta anche a me!

-Alex sospirò pensando ad Alice, poi parlò.-

Alex: Certo che Alice è allucinante! E’ proprio una strega come mia sorella
Rachel: Dai Alex! E’ solo gelosa perché passi più tempo con Lily che con lei che è tua nipote di sangue
Alex: Beh, Lily la vedo tutti i giorni. Alice la vedo solo per le feste o qualche giorno così, non ci sono paragoni. E poi anche caratterialmente non mi ci trovo, capisci?
Rachel: Lo so!

-Lei abbassò lo sguardo, vedendo Lily addormentata sul lettone. Sorrise guardando il suo fidanzato.-

Rachel: Oggi abbiamo un’ospite

-Anche Alex sorrise mettendo Lily sotto le coperte.-

Alex: Vorrà dire che ce ne faremo una ragione!

-Spense la luce, baciò Rachel e si addormentarono di nuovo.-
>>>

-In ospedale Alice teneva ancora Emily in braccio che voleva scendere a tutti i costi.-

Alice: Sei proprio bella!
Emily: Lasciami, voglio andare da diddi
Alice: Okay, okay! Chi è?

-Alice non sapeva chi fossero le madrine e i padrini dei gemelli perché al battesimo non si era nemmeno presentata. Comunque mise Emily a terra che corse da Lily, la quale la prese in braccio. La bambina parlò.-

Emily: Diddi?
Lily: Dimmi, tesoro!
Emily: Hai visto papà?
Lily: Sì!
Emily: Quando si sveglia?
Lily: Non lo so Emy, spero presto!

-In quel momento, Alice si avvicinò a Lily e con tono sprezzante parlò.-

Alice: Quindi sei tu sua diddina!
Lily: Sì!

-Disse Lily con orgoglio e sicurezza.-

Alice: Sarai felice!
Lily: Sì, lo sono parecchio!

-Alice la guardò, era abbastanza gelosa.-

Alice: E comunque, tutti questi titoli che tu e la tua famiglia date alla mia famiglia e viceversa, “diddini” pff, non sono altro che aria fritta. Non siete una famiglia. Siete amici, ma nient’altro vi lega. O almeno, non qualcosa forte come il sangue! Io sono loro cugina. Noi siamo una famiglia!
Lily: Purtroppo per loro sì! Non mi interessa avere il loro sangue mi interessa che i nostri cuori battano allo stesso tempo, cosa che già fanno. Comunque, dovresti pensare ad Alex invece di cercare di essere migliore di me in ogni cosa. Finiscila, non abbiamo più sette anni!
Alice: Come ti permetti?
Lily: Senti Alice, lascia perdere. Non sono dell’umore adatto!

-Lily la superò con Emily ancora in braccio, per poi avvicinarsi agli adulti mentre Daniel seguiva la sua fidan… Oh, ex fidanzata.
Quando l’orario di visita finì, ognuno tornò a casa propria. Austin e Chad riportarono Dylan in casa Hunt già addormentato. Anche Lily quella sera era molto stanca e dopo aver dato la buonanotte ai suoi genitori alle 22:00 andò a letto. Si sdraiò ma non riuscì a prendere sonno, rimase sdraiata a pensare. Verso le 23:00 le arrivò un messaggio, prese il telefono e lo lesse. Era Daniel. “Mi mancava il tuo profumo, mi mancava abbracciarti, mi manchi tu. Ho sbagliato, lo so, ma sappi che ti aspetterò, ti aspetterò per tutta la vita se dovesse essere necessario. Se mi darai la possibilità rimedierò, te lo prometto! Buonanotte piccolina, ti penso sempre <3 :*”-

Lily: "Oh Dan, come faccio a guardarti e non provare più niente per te? Ti amo come se fosse il primo giorno…"

-In quel momento la ragazza sentì come dei piccoli singhiozzi che le fecero dimenticare i suoi pensieri. Si alzò e si affacciò in camera dei suoi genitori senza farsi vedere, era da lì che proveniva il rumore. Li vide, Oliver abbracciava Brittany che cercava di piangere nel modo più silenzioso possibile. La donna aveva trattenuto quelle lacrime per tutto il giorno, doveva essere forte, per Rachel e per Lily ma ora non ce la faceva più, aveva bisogno di piangere e sfogarsi.-

Brittany: N-non è giusto, Olly!
Oliver: Lo so, pulce. Alex è forte si riprenderà
Brittany: Per me non è un semplice amico, è il fratello che non ho mai avuto. I-Io vorrei poter fare qualcosa. Non voglio stare a guardare, voglio che si svegli diavolo!

-Continuò a piangere non più tanto debolmente, iniziava a perdere il controllo mentre Oliver l’accarezzava e la stringeva a sé.-

Oliver: Tutti lo vogliamo
Brittany: E se non si svegliasse? Ho detto a Lily di non pensarci nemmeno. Come ho potuto dirle una cosa del genere se neanche io ci credo, eh?! Sono una pessima madre, una bugiarda

-Lily si voltò appoggiandosi al muro. Si sentì uno schifo. Come aveva fatto a non pensarci? Anche sua madre stava malissimo per Alex, non aveva pensato minimamente a come potesse sentirsi Brittany, aveva pensato solo a se stessa, senza consolare sua madre che conosceva Alex da molto più tempo di lei. Con questo pessimo stato d’animo decise di tornare a letto, forse era la cosa migliore da fare. Oliver intanto continuava a stringere sua moglie tra le sue braccia.-

Oliver: Sch! Ora sei turbata, sfogati pure
Brittany: Come potremmo vivere tutti senza Alex? Rachel, i bambini. E’ tutto così triste. E’ impossibile. Dimmi che non è vero!

-Stancamente, la donna alzò la testa dalla spalla di Oliver che le asciugò le lacrime mentre lei smetteva di singhiozzare e tirava su con il naso.-

Oliver: Lo so amore, non doveva succedere!

-Solo verso mezzanotte, dopo una camomilla calda riuscirono tutti e due ad addormentarsi.

Fu una nottata movimentata per tutti, nessuno riuscì a dormire come si deve. In casa McKay, Rachel, era seduta al centro del letto, con la schiena e la testa appoggiati sulla testata del letto. Era lì ferma a pensare e a pregare mentalmente. Ai lati del letto dormivano beatamente i suoi bambini, non se l’era sentita di dormire da sola quella notte. Poteva solo sperare che Alex si svegliasse al più presto.

Verso le 4:00 del mattino, Brittany si svegliò non trovando Oliver a letto, vide solo il suo pigiama. Scese al piano inferiore e sentì dei battiti. Arrivò in cucina e questi furono sempre più forti e vicini. Uscì dalla porta laterale che portava al cortile posteriore e vide suo marito vestito sportivo e Red dalla sua cuccia che lo guardava. In silenzio Brittany si sedette sulla panchina ad osservare Oliver mentre continuava a tirare a canestro e a sbagliare con le cuffiette della musica nelle orecchie. Lui, aveva bisogno di staccare, non voleva più pensare, ecco perché teneva al massimo il volume del Ipod. Tirava a canestro dalle 3:00, e quando sbagliò l’ennesimo tiro, preso dalla rabbia sbatté il pallone con forza contro la staccionata, perdendo così le cuffiette dalle orecchie. Si sentì pesante e si buttò per terra con delle lacrime che gli marcavano quel viso perfetto. Sbatté i pugni per terra sussurrando.-

Oliver: Ma perché?!

-Brittany subito si alzò, andò da lui e si sedette per terra. Gli accarezzò i capelli. Lui la guardò, asciugandosi velocemente le lacrime.-

Oliver: Come mai sei già sveglia?
Brittany: Non riuscivo a dormire e non ti ho trovato a letto. Puoi smettere di fare quello duro, stiamo soffrendo tutti quanti. E’ sempre stato il tuo migliore amico è normale che anche tu stia male. E’ permesso di piangere anche a te
Oliver: Non serve a niente! Piangere non farà svegliare Alex
Brittany: Ma ti permette di sfogarti e di stare un po’ più tranquillo
Oliver: Come si può stare tranquilli, eh? Possono succedergli un mucchio di cose! Potrebbe risvegliarsi senza l’uso delle gambe o che ne so magari rimane sordo e dannazione, questo fine settimana dovevamo giocare con questo maledettissimo canestro nuovo di zecca che ho montato in giardino!

-Improvvisamente Brittany capì che Oliver non aveva fatto altro che pensare ad Alex, ogni minuto e ogni secondo. Era disperato, gli mancava il suo migliore amico. Così lei gli prese le mani.-

Brittany: Amore, si sveglierà e starà bene! Ne sono sicura. Al più presto vi starete di nuovo sfidando su un campo da basket e verrà in casa discografica per sentire nuovi gruppi

-Lei gli accarezzò il volto. Aveva visto tante volte gli occhi blu di sua figlia piangere, ma raramente quelli di Oliver. Quelle che avevano appena ripreso a scendere erano lacrime di dolore, erano lacrime che urlavano ad Alex “Mi manchi”.-

Oliver: Voglio essere forte per te, Lily e Rachel anche...
Brittany: Tu lo sei già, tesoro! Lo sei stato per tutti noi. Ma piangere non vuol dire non essere forte, significa essere umano

-Lui si asciugò le ultime lacrime.-

Oliver: Alex non avrebbe mai pianto se fosse successo a me!

-Brittany rabbrividì a quell’affermazione, però parlò.-

Brittany:Ti sbagli, io credo che avrebbe reagito proprio come stai facendo tu!

-Lo abbracciò e lo baciò dolcemente.-

Brittany: Forza, torniamo a letto!

-Oliver annuì, si alzò e seguì sua moglie dentro casa. Quella giornata li aveva distrutti.-



CIAO MERAVIGLIE <3
Scusate se non sono riuscita a postare sabato o domenica! Ho avuto una settimana abbastanza piena. Parte della mia famiglia è venuta a trovarmi a Londra e sono stata con loro cinque giorni, poi ovviamente, mi hanno contagiato l’influenza e il fine settimana l’ho passato a letto tra febbre e brividi. Avrei tanto voluto postare ma non ne avevo le forze.
Comunque spero vi farà piacere sapere che questo fine settimana posterò anche un altro capitolo!
Così non saremmo troppo in ritardo con la tabella di marcia.
Che ne pensate di questo capitolo?
Grazie mille a tutti per le recensioni a quelli vecchi e nuovi! Mi fate davvero sentire come se la mia storia valesse!
Allora, ci sentiamo questo fine settimana con un nuovo capitolo.
Bacioni,
Sum <3

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Summer11