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Autore: giugiu18    24/02/2018    0 recensioni
Mary Margaret Swan fa l’infermiera per un salario modesto nell’ospedale di Storybrooke, dove trascorre la maggior parte della vita. Allo stesso tempo lei educa da sola sua figlia adolescente con cui non riesce ad andare d’accordo. Emma evita sua madre, diventa sempre più strana e non vuole discutere il suo comportamento. Chi aiuterà l’adolescente messa nei guai?
Genere: Angst, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Emma Swan, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Parte 4

     Il 10 novembre, venerdì
 
     “Mary? Mary Margaret Swan?” l’infermiera faceva la spesa al supermercato quando sentì una voce dietro le sue spalle. Le sembrò che la conoscesse, questa voce.
     Si voltò e vide una donna. Erano passati tre anni circa, la sua pelle era abbronzata, i capelli scuri le erano cresiuti, lo stile dell’abbigliamento diventò più elegante, ma Mary non aveva dubbi, riconobbe subito la sua amica.
     “Regina Mills!” sorrise lei e la abbracciò. “Non mi aspettavo di rivederti qui, a Storybrooke”.
     Parlavano tanto del più e del meno. Swan si informava alla sua vecchia amica su Boston, e Regina le raccontò in dettagli della sua vita nella grande città. Camminato per tutto il supermercato, pagarono i loro acquisti alla cassa, ed esser uscite dal locale si diressero verso quartiere dove abitava Mary Margaret.
     “Emma come sta?” all’improvviso chiese l’amica. “Non vedo l’ora di vedere quanto è cresciuta!”
     “Ah, Emma...” Mary si oscurò in volto. “Non so cosa le stia succedendo, Regina. È sempre piena di rabbia, non controlla gli scatti d’ira, si comporta da maleducata. Diventa sempre più grande, ma meno ubbidiente!”   
     “E come lei mostra la sua disubbidienza?”
     “Sembra selvaggia. Rinuncia a mangiare, sta sempre in letto, quando le dico di alzarsi e fare qualcosa, mi dice insolenze. Manca a scuola da due settimane... Capisco che alla sua età fa figo essere una ribelle, ma, Regina, quello che fa è proprio insopportabile!”
     “Hai provato a parlarle?”
     “L’ho fatto mille volte, ma non mi vuole ascoltare, accende sempre la sua musica così forte che non riesco a sentire neppure me stessa! Oddio, spero che i suoi capricci passeranno il prima possibile!” nel frattempo si avvicinarono al portone di casa.
     “Vuoi un caffè?” propose Mary.
     “Volentieri!”
 
     Lo zaino stava prorio là dove Emma lo lasciava dopo esser tornata da scuola, però le lezioni non erano ancora finite e Mary Margaret accompagnò sua figlia alla fermata quel mattina personalmente. La ragazza di nuovo saltava le lezioni. Delusa, Mary scosse la testa e offrì a Regina di avviarsi in cucina, ma improvvisamente si sentirono i singhiozzi intermittenti dal salotto. Tutte e due si affrettarono ad entrare nella stanza.
     Emma, sdraiata per terra, si abbracciava le ginocchia e guardava la parete davanti con gli occhi vitrei, umidi di lacrime, incapaci di distinguere una qualunque cosa. Il corpo magro si scuoteva dagli attacchi di panica. Vicino alla ragazza c’era un pacco di sedativi, sparsi in pillole sul pavimento.
     Regina, scioccata, si gettò ad Emma senza pensare. Si inginocchiò accanto alla ragazza ed, avendo guardato con attenzione, trasalì: sul collo, vicino alla gola, e sotto i braccialetti, spostati dal polso, si vedevano le macchie scure dei lividi che sporcavano la pelle della giovane. I loro sguardi si incrociarono. Regina vide che Emma piano piano cominciava a riconoscerla ed un istante dopo la ragazza si strinse alla donna, abbracciandola il più forte possibile e piangendo a dirotto mentre Mary Margaret guardava tutte e due, stupita dal comportameto della figlia.
     Regina, dopo essersi ricordata di ciò che le aveva raccontato la sua amica, inorridì. A differenza di Mary, lei non aveva bisogna di fare due piu due per comprendere quale incubo sopravisse la ragazza ai suoi diciasette anni.
     “Ah, quanto mi dispiace, tesoro!” disse sottovoce la donna, sentendo venire un groppo in propia gola. “Mi dispiace così tanto!”
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     A questo punto finisce il primo capitolo. Appena avrò scritto il seguito, lo pubblicherò. Fatemi sapere se vi piace la storia :) Cosa ne pensate? Come vi sembrano le protagoniste? Chi vi è più simpatica, più vicina e perché? Qualcuno di voi ha mai avuto i problemi con i genitori / figli? Come li risolvete? Grazie di seguire la storia :) A presto!
   
 
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