Anime & Manga > Boku no Hero Academia
Segui la storia  |       
Autore: Soul_s24    26/02/2018    2 recensioni
[What if?] [Katsudeku/Bakudeku] {VILLAIN!Deku}
"Potresti farcela anche senza poteri? No, mi dispiace. È qualcosa che non posso dirti."
E se Midoriya Izuku, preso dallo sconforto a causa delle parole di All Might, non provasse a salvare Bakugou, ma sprofondasse nella disperazione più totale?
«Perchè la speranza è l'ultima a morire, ma la prima ad uccidere.»
!WARNING: ANGST-ANGST EVERYWHERE- AND OOC!
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

CHAPTER III: THE BEGINNING


“In questa lezione imparerete come utilizzare le vostre unicità per salvare delle vite!” pronunciò solennemente lo Space Hero, Numero Tredici, posizionato davanti agli studenti.

Bakugou era lì da almeno venti minuti e, oltre a sentire questi futili discorsi da femminucce, non stava facendo assolutamente niente. Percepiva il corpo fremere, carico dalla voglia di mettersi in azione, sfidando i suoi limiti in quei grandi campi di addestramento. Al termine di quella giornata doveva tornare completamente stremato, così tanto da non riuscire più a pensare a niente, se non a buttarsi sotto il getto caldo della doccia e poi tra le coperte, affondando la testa tra i suoi soffici cuscini.
Gli altri allievi ascoltarono lo Space Hero, in un ammirevole silenzio carico di speranze e aspettative, per poi lasciarsi andare, applaudendo commossi all'incoraggiante discorso del docente. Katsuki ghignò, sfregandosi velocemente le mani e sentendole vibrare eccitate, pronto come non mai ad un po' di movimento rigenerativo. Voltò, come spinto da una forza superiore, la testa, focalizzandosi su un punto, lasciato completamente vuoto in mezzo a tutti i suoi compagni.

Quasi riusciva ad immaginarselo, lì con lui, ad ascoltare quei ridicoli discorsi, con le sue solite lacrime, depositate negli occhi luminosi, e le dolci labbra increspate in un tenero sorriso, così fragile ma allo stesso tempo così potente da far sciogliere i cuori di tutte le persone.

Il biondo scosse la testa, imponendosi di concentrarsi e smetterla con quei pensieri ridicoli.
Il professore Aizawa, rimasto fino ad allora quietamente appoggiato su una colonna, alzò il busto, pronto per aggiungere qualcosa.

Ed è sorprendente come la vita ti inganni, come riesca a capovolgere tutto in un battito di ciglia; come la più tranquilla delle giornate possa trasformarsi nella più orribile.

Fu un attimo e la situazione precipitò.
Con un ronzio le luci dell'edificio si affievolirono fino ad arrestarsi. Tutto il sistema elettrico si bloccò, così come le porte e i sensori.
I presenti si irrigidirono confusi e, quando Aizawa capì, i suoi occhi si spalancarono, agghiacciati da una terribile consapevolezza.
In pochi secondi, che parvero scorrere come lenti minuti, da scuri portali, simili come aspetto a dei buchi neri, fecero la loro entrata numerose e inquietanti creature di ogni genere e forma.
Bakugou, sorpreso da quello che stava accadendo, osservando il professore indossare senza esitazione i suoi occhiali gialli, si riprese velocemente dallo sconcerto iniziale e, con molto sangue freddo, preparò la sua mente ed il suo corpo alla battaglia che stava per avvenire in quella stessa struttura per aspiranti eroi.

“Quelli sono super cattivi.”

Le parole di Aizawa percorsero, come un brivido, le spine dorsali degli studenti scioccati.
Sotto i loro sguardi turbati, quelle creature continuavano ad uscire a fiotti dai portali.



Posizionato al centro di tutto quel putiferio, immobile, con la schiena rilassata, leggermente piegata e portata in avanti, Shigaraki scrutava la situazione con aria impassibile.

“All Might non pare essere qui, Shigaraki...” alle sue spalle il portale si rimpicciolì, prendendo delle sembianze quasi umane.


Quando attaccherete All Might non sarà presente.”
Il proprietario di quella voce accavallò sensualmente le gambe da sotto il tavolo, appoggiando tutti e due i gomiti sulla dura superficie legnosa, con i palmi delicati a sorreggergli il viso di porcellana, piegato innaturalmente di lato.

Come fai a dirlo con certezza?”

A quella domanda diffidente, si inumidì le labbra sottili con la lingua.

Solo un presentimento” ridacchiò.

 

Come aveva previsto, d'altronde. Basterà uccidere tutti quegli insetti per farlo accorrere.” pronunciò Tomura, con tono incrinato e divertito. Cambiò, però, repentinamente umore: “A proposito, dov'è quel moccioso, Kurogiri?” continuò serioso e, se non ci fosse stata quell'inquietante mano a coprirgli quasi interamente il volto, si sarebbero visti, tra le labbra secche e screpolate, i suoi denti digrignarsi, irritati. Il suo collò cominciò a prudere e le dita si mossero impercettibilmente.
Shigaraki non aveva neanche avuto bisogno di girarsi per controllare se lui fosse presente.

Come se non lo conoscesse abbastanza, quel moccioso.

“Arriverà” rispose semplicemente Kurogiri, fiducioso. Ed era vero, sarebbe arrivato, non li avrebbe mai abbandonati. Ma era stato lui ad architettare quel piano, prevedendo ed elaborando le mosse che avrebbero compiuto tutti quegli eroi inutili. E, ovviamente, meritava un'entrata d'effetto, degna della sua mente laboriosa.
Un bambino che si da le arie.
Pensò Shigaraki, ma nonostante ciò, sogghignò sotto la mano a cui tanto teneva morbosamente. L'avrebbe voluto ridurre in cenere, quel marmocchio, ma non poteva fare a meno di reputarlo indispensabile nella squadra, per la sua riconosciuta intelligenza e la sua abilità nell'osservazione. Molti giorni erano passati da allora, ma ancora ricordava perfettamente il fulmine in quel cielo piovigginoso, che era improvvisamente piombato davanti al suo cospetto, in quel bar malandato e ammuffito. Un tenue ed instabile fulmine, con un potenziale dirompente. E Tomura, furioso, lo sapeva benissimo, non era neanche servito vedere come il Maestro lo aveva raccolto delicatamente dal putrido suolo, accarezzandolo come uno dei più fragili gigli. L'aveva capito e basta, forse intuendolo da quei penetranti occhi stanchi, ricolmi di disprezzo e lucenti di pazzia. Quelle gemme verdognole erano così simili alle sue; così rigonfie di dolore da farlo ridere senza freni.

Già lo odiava, ma niente avrebbe ripagato la dolce visione di quei candidi petali, contaminati dal peccato cremisi.

 

 

“Hanno inibito i sensori e tutto l'impianto elettrico.” osservò Todoroki. “È un attacco a sorpresa accuratamente studiato. Anche troppo.”
“Numero Tredici, proteggili.” disse soltanto Aizawa, mentre lo Space Hero, come ordinatogli, si mise sulla difensiva davanti agli studenti. Tutto quello che stava accadendo era terrificante, ma Bakugou non provava paura, o almeno, non lo mostrava. Aveva un'insana voglia di combattere, di ridurre tutto in cenere, e questo bastava per fargli dimenticare il panico che aleggiava nell'aria.
“Non penserà di fare tutto da solo, eh sensei!?” ringhiò, pronto all'azione, ma il professore, non ascoltandolo minimamente, si era già lanciato contro i nemici.

 


“Sta andando tutto come programmato, decisamente troppo facile.” borbottò Shigaraki, annoiandosi a guardare le sue pedine, annientate da Eraserhead.

“Disperdili.” ordinò rivolto a Kurogiri, che non se lo fece ripetere due volte e scomparve come fumo dissolto nell'aria gelida.

 

 

A questo punto Kurogiri li disperderà.” le labbra si mossero suadenti.

Mi raccomando, niente chiacchiere inutili, o Numero Tredici proverà a risucchiarti.” spiegò, rivolto al Warp Gate, portandosi teatralmente un dito affusolato al mento spigoloso.

I cupi occhi smeraldini, circondati da profonde occhiaie, intercettarono il collega.

Ricordati le informazioni che ti ho detto, Kurogiri.”

 

 

 

 

Bakugou, stringendo i denti, aveva obbedito alla sua razionalità, che, a discapito del corpo fremente dalla voglia di combattere, l'aveva spinto a seguire gli altri, nella corsa verso l'uscita da quell'ormai campo di battaglia. Volse la testa di lato, guardando, dietro di sé, la figura sfuggente del professore Aizawa farsi sempre più piccola, mentre cercava di proteggerli, nel fragore causato dallo scontro.

I ragazzi, con la fronte aggrottata dal sudore e gli occhi ridotti a sottili fessure, riuscivano a intravederla, quella salvezza. Era così vicina da poterla quasi afferrare allungando il braccio. Le dita, però, non riuscirono neanche a sfiorarla.
Il tempo parve rallentare fino a bloccarsi.
In pochi secondi il muro di nebbia scura si frappose tra i ragazzi e quell'ormai futile via di fuga, imprigionandoli.
Katsuki, tra le urla agghiaccianti dei suoi compagni, vide solo le tenebre.


Il respiro si bloccò in gola, istintivamente aprì la bocca per prendere quanto più ossigeno potesse. Non appena le sue labbra si dischiusero, la sua lingua tastò solo l'acqua, che agevolmente si fece strada attraverso la gola, soffocando in una morsa inarrestabile i suoi polmoni.
I suoi occhi si aprirono di scatto, le iridi cremisi oscillarono febbrilmente e Katsuki, nonostante la vista offuscata, si rece conto, atterrito, di essere sommerso dall'acqua. I suoi arti si mossero automaticamente, muovendosi freneticamente verso l'alto, cercando di raggiungere la superficie per poter finalmente respirare, mentre i suoi polmoni bruciavano dolorosamente senza tregua. Dopo degli ultimi febbrili movimenti, sentì i suoi muscoli abbandonarlo, rifiutandosi di rispondere ai suoi comandi. L'oscurità avvolse la sua mente e, lentamente, Katsuki cominciò a perdere conoscenza, affondando sempre più verso l'abisso. In un ultimo sprazzo di lucidità, dei capelli rossicci invasero la sua visuale e il suo corpo venne afferrato con forza e strattonato.

 

 

 

“Bakugou! Oi!”

Una voce seccantemente acuta lo riscosse. Il corpo, intorpidito e disteso su una dura superficie, venne sfiorato, finalmente, dall'aria fresca. Il suo torace si riscosse, facendogli tossire convulsamente tutta l'acqua che si era annidata nelle membra, mentre provava ad alzarsi, caricando il peso sugli avambracci.
“Respira, per fortuna.” si inserì nelle sue orecchie un'altra voce fastidiosamente conosciuta. Le palpebre si aprirono lentamente, venendo abbagliate dalla luce. Bakugou le sentì pesanti come dei macigni, mentre i suoi muscoli contratti tremavano impercettibilmente. Il suo sguardo si spostò verso le due irritanti figure dinanzi a lui.
“Brò, stai meglio!?” si chinò verso di lui Kirishima.
“Non starmi tanto appiccicato, pezzo di merda” ruggì con voce roca e graffiante il biondo, prendendo grandi respiri e scostando bruscamente l'altro con una gomitata, alzandosi a fatica.
“Presumo di sì” sbuffò Iida, rispondendo alla domanda di Kirishima, mentre rigirava gli occhi verso l'alto.
“Dove cazzo sono?” Katsuki si guardò intorno. Era su una fottuta nave.

Ma che diavolo...

“Quel super cattivo ci ha dispersi tutti. Io sono finito sulla nave, mentre voi in acqua. Kirishima ti ha salvato dall'affogamento, portandoti qua” spiegò breve e coinciso Tenya, sistemandosi gli occhiali con l'indice della mano destra.
Katsuki ignorò bellamente il suo compagno, dirigendosi verso il bordo della nave, guardando i cattivi,che aspettavano immersi nell'acqua, simili ad avvoltoi che attendono in agguato, pronti a gustare i rimasugli delle carcasse putrefatte.
“Siamo proprio in un bel guaio, eh?..” ridacchiò, visibilmente preoccupato, Kirishima, massaggiandosi la nuca.
“Basterà farli fuori tutti!”
Le labbra del biondo si deformarono in un ampio ghignò, mostrando gli affilati e pericolosi incisivi. Contrariamente alle sue aspettative, però, dalle sue mani non si generò nessuna delle straordinarie esplosioni di cui andava tanto fiero.
“Eh!?” esclamò, portandosi il braccio davanti al viso, osservando di sbieco il suo enorme guantone a forma di granata. Lo scosse violentemente, infuriato nel vedere dell'abbondante acqua sgorgare dall'interno del costume.
“Merda!” urlò, rosso in volto dalla rabbia. “Maledetti stronzi! Ora vedrete come vi ammazzo bastardi!” continuò, sporgendosi dal parapetto, agitando il pugno in aria, mentre i nemici lo guardavano come se fosse un fenomeno da baraccone.
“Calmati Bakugou.” lo afferrò per la spalla Iida, tirandolo verso l'interno della nave.
“Non dirmi cosa fare, deficiente!” Katsuki gli sputò quelle parole acide dritte in faccia, scansando brutalmente la mano stretta e appoggiata sulla sua spalla, guardandolo corrucciato dal basso della sua statura.
Nonostante le parole furiose rivolte verso il compagno, Bakugou, con le braccia conserte, si ammutolì, pensieroso.

Il loro dannato piano, come aveva già detto il bastardo a metà, era stato ben architettato. Ma per cosa avevano organizzato tutto questo?

Qual'era lo scopo?

Vi supervisioneremo io, All Might e un'altra persona. Così è stato deciso.”

La frase detta quella stessa mattina dal professore Aizawa gli ritornò prepotentemente in testa.

 

All Might.

 

Dov'era All Might?

 

In quell'istante tutto gli fu chiaro.
La sua bocca si mosse da sola, dando vita al pensiero che aveva solcato la sua mente.

“Vogliono All Might.”

Kirishima e Tenya lo guardarono perplessi.
“Eh?” proruppe il rosso confuso.
Iida appoggiò il mento sulla sua mano, riflettendo “In effetti, stamattina, Aizawa sensei ha detto che ci sarebbe stato anche All Might oggi...”
Eijirou fece scorrere lo sguardò dal biondo al ragazzo occhialuto. “Ma perché dovrebbero volere proprio All Might?” arricciò le labbra, dubbioso.
“Sveglia, coglione.” sibilò Bakugou, digrignando i denti, fissandolo seriamente “All Might è l'eroe numero uno, è il simbolo della pace. Quale cattivo non vorrebbe farlo fuori?” domandò retoricamente, spostando la sua attenzione ai nemici, ancora appostati immobili in acqua.
“Quelle merde là sotto sicuramente avevano pensato ad una battaglia sottomarina”
Kirishima si pietrificò “Hanno organizzato il tutto conoscendo la struttura...Si sono davvero dati da fare...”
Katsuki si guardò i guantoni, ancora bagnati. Spalancò gli occhi.
“Sanno delle nostre unicità.”
Quella gelida consapevolezza congelò sul posto tutti e tre i ragazzi.
“Se l'acqua entrasse nei miei motori...” Tenya parlò tenendo lo sguardo fermo ad un punto imprecisato.
“La mia unicità non serve a niente in questo contesto...” continuò Kirishima, le mani strette in dei pugni serrati.
“Questa stupida roba è inutilizzabile!” la voce di Bakugou fuoriuscì gutturale e ringhiante, mentre gli umidi guantoni a forma di granata venivano strappati e lanciati con forza da qualche parte sulla nave.




Mi sono stufato! Vediamo di finirla!”

 

Un macabro suono metallico tuonò improvvisamente, accompagnato dai fumi plumbei provenienti dall'interno della nave.
L'imbarcazione, cominciando a vibrare, si inclinò pericolosamente, frantumandosi in due. I ragazzi, per non rischiare di cadere nell'acqua, si accovacciarono.
“Hanno spezzato la nave!” gridò Kirishima, per farsi sentire nonostante il forte rumore.
“Dobbiamo fare qualcosa immediatamente!” rispose Tenya, con il sudore ad imperlargli le tempie.

Bakugou digrignò i denti. Pensa Katsuki, pensa. Dannazione.

Cosa farebbe lui?

Le sue mani, strette al tal punto da far sbiancare le nocche, si aprirono. Il ragazzo osservò i suoi palmi, ormai asciutti dall'acqua ma sudaticci. Le sue labbra si piegarono in un ghigno che lasciava poco spazio all'immaginazione.


“Pronti per volare, deficienti?”

 

 

 

 

Image and video hosting by TinyPic

 

 

 

 

 

Angolo HHHHHELP

Eccomi qua! Scusatemi per il leggero ritardo, ma con i vari impegni e l'influenza (“qualche stronzo mi ha attaccato l'influenza” come direbbe qualcuno che conosciamo bene >-<) non sono riuscita a completare il capitolo in tempo. Devo dire che la stesura è stata davvero critica, nonostante abbia in mente tutta la storia -fino alla fine-, non sapevo come descrivere le varie situazioni.
Fatemi sapere se questo capitolo è venuto di schifo (molto probabilmente si) oppure vi è piaciuto!
Aggiornerò, FORSE, la prossima domenica, non lo dico con sicurezza perché non voglio illudervi T.T.

(Scriverò con certezza la data dell'aggiornamento sul mio profilo di wattpad, quindi se volete passate a dare un'occhiata ogni tanto → https://www.wattpad.com/user/Soul_s24/activity)

BACINI FOR EVERYONE!

Alla prossima <3

Image and video hosting by TinyPic
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Boku no Hero Academia / Vai alla pagina dell'autore: Soul_s24