4. Montesquieu - Disprezzo
«Il Principe».
Forse, come titolo, sarebbe stato più appropriato «Il tiranno».
In quelle pagine trovava esplicitati tutti i sintomi più comuni della malattia dello Stato nel suo tempo: l’uso arbitrario della violenza, dell’inganno, della spregiudicatezza e, in generale, degli onori attribuiti a un sovrano1. Come poteva esserci libertà, prosperità, se i poteri non venivano divisi, ma attribuiti a una sola entità, con il diritto di non sottostare alle sue stesse leggi?2
Semplice: non poteva.
E quel libro non si sforzava neanche di negarlo, ma anzi sacrificava il bene dei cittadini per un presunto bene superiore.
Machiavelli era nemico della moralità, del libero pensiero. Ma, soprattutto, era nemico dello Stato.
1Machiavelli riteneva, appunto, che il Principe dovesse «Simulare e dissimulare», non tenere conto della parola data, usare la violenza quando necessario e non preoccuparsi della moralità poiché «I mezzi saranno ritenuti opportuni e da ciascuno lodati». Questo, per quanto riguarda la figura di un tiranno E dello stato repubblicano, in realtà, dato che egli stesso era sostenitore della republlica (ma questo suo lato verrà approfondito nella prossima drabble): essendo gli uomini «tristi» colui che vuole fare in ogni cosa la parte del buono «conviene ruini infra tanti che non sono buoni». La visione sull'umanità di Machiavelli era molto disincantata e, come tale, anche i consigli dati al Principe lo erano altrettanto.
2Come probabilmente saprete già, Montesquieu è tra i primi che, nella sua opera «Lo spirito delle leggi», parla della divisione dei poteri come unico strumento per garantire la libertà dello stato e dell'individuo: malgrado egli stesso riconosca come forma migliore di governo la monarchia costituzionale, infatti, ritiene appunto che sia necessario affiancare il potere esecutivo del sovrano a uno legislativo e uno giudiziario, indipendenti dal primo, in modo tale da garantire i diritti dei singoli. Una visione simile era chiaramente inconciliabile con quella di Machiavelli.
Questa volta le note erano più corte, fortunatamente
Mi scuso per l'attesa lunga due settimane ma ho avuto un periodo abbastanza infernale per quanto riguarda impegni vari, spero ri riuscire ad aggironare con più continuità prossimamente: spero anche che la drabble vi sia piaciuta e vi anticipo che la prossima tratterà di un intellettuale che, per una volta, darà un parere molto positivo sul pensiero machiavelliano.
Nonostante ciò, neanche in quel caso posso dire di essere d'accordo con lui.
Mi auguro di avervi incuriositi e vi incoraggio, come al solito, a lasciarmi le vostre opinioni.
A presto!
L_A_B_SH