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Autore: _ Arya _    18/03/2018    2 recensioni
Killian Jones, 18 anni, è l'unico mago al mondo ad essere stato posseduto da un Obscurus per oltre 14 anni ed essere riuscito a liberarsene. Dopo aver trascorso l'infanzia nell'oscurità, la sua vita è lentamente tornata alla normalità.
È sull'Espresso diretto alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, insieme ad Emma Swan, la giovane e bellissima Salvatrice. Riusciranno, nonostante le loro differenze e divergenze ad unirsi come lo Yin e lo Yang per prepararsi ai tempi bui e la guerra che attende il mondo magico?
La trama segue in parte le vicende di Harry Potter e ci sono dettagli di Animali Fantastici e Dove Trovarli. Non serve necessariamente conoscere nei dettagli la saga per riuscire a seguire perché molte cose cercherò di spiegarle io.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Baelfire, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Neal Cassidy, Neal Cassidy/Baelfire, Regina Mills
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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One step closer




EMMA POV

Amavo Storybrooke ad Halloween, con tutte le strade abbellite da luci e decorazioni, bambini, ragazzi e adulti mascherati con tanti costumi diversi. Era come se ad una città già magica si aggiungesse un po' di magia in più, ed io e i miei amici avevamo voluto rispettare la tradizione scegliendo la Disney. David e Mary Margaret si erano mascherati da Biancaneve e Principe Azzurro, mentre Regina portava una versione tutta sua della strega cattiva, molto sexy. Io avevo optato per Rapunzel, che mi era uscita piuttosto bene con l'incantesimo allungante per i capelli, e Neal era Flynn.
Ci avrebbero riconosciuti solo i nati babbani, ma poco importava: l'avevamo fatto semplicemente per divertirci e per fare qualcosa di diverso. La maggior parte dei maghi avevano scelto i personaggi delle loro storie, mentre altri ancora avevano preferito uscire in borghese. Ad ogni modo era un giorno di festa che avevamo atteso con impazienza e fortunatamente d'ora in poi avremmo visitato Storybrooke una volta al mese! Era davvero bello poterci prendere un giorno di vacanza ed in qualche modo evadere dalla scuola, cosa di cui avevo un disperato bisogno. Troppi pensieri avevano affollato la mia testa, ultimamente, e almeno oggi avrei provato a lasciarli da parte, nonostante l'incontro per formare il gruppo di difesa. Sempre se qualcuno si fosse presentato, certo...
-Che ne dite di andare da Mielandia?- propose David -E' da quando la scuola è iniziata che mi sogno un calderotto caldo!
-Ci sta- lo appoggiò la sua ragazza, ed io non potei che essere d'accordo -Poi voglio andare da Zonko.
-Che cosa? La pura e dolce Biancaneve al negozio di scherzi?- la punzecchiò Regina e, anche se mi sentii un po' in colpa nei confronti della povera Mary, non riuscii a non farmi sfuggire una risata.
-Ci sei proprio entrata nei panni della regina cattiva.- fece alzando gli occhi al cielo- Ad ogni modo tra una settimana è il compleanno del mio cuginetto e adora queste cose. Così l'ultimo anno di attesa gli peserà un po' meno!
-Ooh hai ragione! Gli compro qualcosa anch'io!
Avevo conosciuto il piccolo Leo lo scorso anno, quando gli zii della ragazza l'avevano mandato insieme a lei a trascorrere le ultime due settimane di agosto da David. Era il secondo mago della famiglia Blanchard e l'anno prossimo sarebbe stato il suo turno di ricevere la letterina per Hogwarts. Era un bambino davvero adorabile e dolce, proprio come sua cugina! A differenza di lei era però più furbetto, quindi non facevo fatica a credere che i giochi di Zonko fossero i suoi preferiti. Anche io, Neal e David ne eravamo andati matti quando avevamo scoperto il negozio durante la nostra prima visita a Storybrooke, ormai tre anni fa. Ero abbastanza sicura che quell'anno avessimo comprato tutto ciò che rientrava nel nostro budget, e non era poco. L'estremo entusiasmo pian piano si era affievolito come per tutto, ma ancora mi piaceva esplorare gli scaffali in cerca di qualche novità. In più, avevamo una bella collezione di Polvere buio pesto e un Cappello scudo a testa: oltre ad essere divertenti erano anche molto utili in caso di pericolo. I Fondenti Febbricitanti invece li avevo usati una volta durante il quarto anno per saltare le lezioni dopo un'umiliante sconfitta a Quidditch.
-Ok. Abbiamo tempo per Mielandia, Zonko e magari un giro da Mondomago- rifletté Regina -Ho bisogno di passare al negozio di piume e in quello di vestiti ma si può fare nel pomeriggio.
Annuii, anche se non sapevo quanto tempo sarebbe durato il fatidico incontro da Granny's. Almeno ne avremmo approfittato per pranzare e bere una burrobirra calda. Forse ne avrei comprato una confezione, dato che purtroppo non rientrava nel menù di Hogwarts.
-Emma... nel pomeriggio ti va di prendere una cioccolata da Rabbit's Hole? So che la fanno buonissima e penso ti piacerà.
-Ook... dici da soli?
-Dice da soli- rispose Regina al posto suo -In quel posto per coppiette non ci entrerei comunque, le decorazioni sono troppo sdolcinate e potrei sentirmi male.
Le risposi con una risata, ma un po' la pensavo come lei. Conoscevo il Rabbit's Hole, ci ero stata con Jefferson a San Valentino. Era un po' troppo anche per i miei gusti, però che la cioccolata fosse ottima era vero, e anche le torte... per una volta si poteva fare. Anche se, certo, andare con Neal in un posto così romantico un po' mi metteva ansia... nonostante nell'ultima settimana avessi cercato di fare il possibile perché tutto fosse come prima, i miei sentimenti contrastanti erano purtroppo allo stesso punto. Nonostante avessi cercato di evitare Jones il più possibile, mi bastava incrociare il suo sguardo per una frazione di secondo perché la mente volasse a quell'abbraccio.
-Va bene- sorrisi comunque -Magari come ultima cosa prima di tornare, così avremo digerito il pranzo...
-Ho proprio la ragazza più romantica del mondo, eh?- mi prese in giro Neal, prima di stringermi a sé e stamparmi un lieve bacio sulle labbra. Ricambiai, ma scambiai anche un'occhiata con Regina, la quale continuava a non approvare quella che secondo lei era diventata una “farsa”. Forse avrei dovuto provare a parlarne con Mary, magari lei l'avrebbe vista da un'altra prospettiva e mi avrebbe aiutato a trovare una soluzione – che non fosse lasciare il mio splendido ragazzo. Per cosa poi! Il mio affetto per lui non era mai calato.
-Va bene, forza... iniziamo ad andare da Mielandia prima di perdere mezza mattinata a organizzarci!

 

***


KILLIAN POV


Non avevo mai visto una città completamente magica, e Storybrooke era un vero incanto. Bambini che volavano sulle loro scope giocattolo travestiti da mostriciattoli, negozi con le vetrine più strampalate e strane creature che se ne andavano in giro indisturbate. Avrei potuto giurare di aver visto un vampiro – un vero vampiro, non un uomo in costume. Poi avevamo incrociato delle mezze Veele, come Ashley le aveva chiamate – infastidita. Io e Peter eravamo rimasti incantati al loro passaggio, quasi rapiti dalla loro incredibile bellezza. I loro capelli erano di un biondo così chiaro da apparire argentato, gli occhi un misto di lilla e grigio, e le labbra carnose e rosse. Ci avevano sorriso e, se non fosse stato per la ragazza, probabilmente le avremmo seguite. Fortunatamente era bastato che sparissero dalla nostra vista per riprenderci e, una volta riacquistato un minimo di lucidità, avevo subito pensato che Emma fosse più bella. Più vera. E i suoi occhi non avevano nulla da invidiare a quelli delle due creature.
-Senza offesa, ma ho sempre detto che voi uomini siete il sesso debole.
-Esistono anche i Veela maschi, carina!
-Ah sì? Ecco! Noi almeno abbiamo resistito, lei sarebbe già scappata con uno di loro.
-Tu zitto Jones! Dopo quel che hai fatto a Zelena devi solo ringraziare di non esserti messo contro tutta la Casa!
-Non devo ringraziare proprio nessuno per aver fatto la cosa giusta.- replicai tranquillo, ignorando la sua occhiata avvelenata. Zelena era dovuta rimanere perché saltare quell'uscita faceva parte della sua punizione: aveva dovuto scegliere questo o farsi sostituire alla partita dell'indomani. Tuttavia avevamo ripreso ad avere rapporti quantomeno civili, così Peter e Ashley mi avevano proposto di andare con loro. Se gli avrei fatto compagnia tutto il giorno, ancora non lo avevo deciso e speravo di riuscire a farlo entro le prossime tre ore. Nel frattempo avrei approfittato per farmi mostrare dove fosse Granny's, in caso avessi deciso raggiungere Regina, Emma e gli altri.
-Andiamo da Zonko, un po' di gas strozzante potrebbe esserci utile per mettere KO i Tassorosso domani alla partita.
-Non so se è una buona idea, se lo facciamo domani non possiamo rifarlo coi Grifondoro. E io muoio dalla voglia di infilare una pasticca vomitevole alla Swan nel succo di zucca a colazione!- suggerì Ashley con una risata e l'altro si unì a lei. Io, invece, fui invaso da un senso di rabbia che si stava dimostrando difficile nascondere.
-Che cos'è questa storia? Volete seriamente vincere così?
-E se fosse?- incrociò le braccia la bionda, con aria di sfida -L'importante è vincere.
-Possiamo vincere anche lealmente, sai. Sia domani che contro i Grifondoro.
-Come sei acido Jones!- intervenne anche Peter in sostegno della sua amica -Sei sicuro di essere un Serpeverde?
-Io sì. Non so voi però, perché vedo che l'onore vi manca.
-Ritira immediatamente. Non ci fai paura solo perché sei più grande, sai?
-O perché sei stato un Obscurus. Smettila di fare sempre il superiore, perché non lo sei.
-Io veramente credo di sì.- strinsi i pugni, solo perché stendere una ragazza non rientrava nella mia etica; -E tra parentesi, dovreste avere paura di un Obscurus... è così che è morto mio padre. Faceva il gradasso e io ho perso le staffe. Divertitevi! Io ho da fare, ci vediamo in giro forse.
Detto questo mi voltai senza neanche aspettare di vedere le loro reazioni, ma speravo di averli spaventati a dovere perché era ciò che meritavano. Non ero né delicato né suscettibile, quindi erano liberi di fare insinuazioni sul mio passato senza che mi offendessi... ma che lo facessero solo per nascondere la loro codardia, non lo potevo accettare. Ero stato uno stupido ad unirmi a loro in primo luogo, ed in secondo ad uscirci insieme. Probabilmente mi sarei divertito molto di più con i due fratelli, battitori della nostra squadra, che me l'avevano anche proposto. Era ora di smetterla di sbagliare con le persone, ed iniziare a fidarmi del mio istinto. Mi avrebbe causato problemi? Forse. Ma il nonno aveva ragione: era meglio sbagliare con la propria testa. E, in fondo, avevo deciso cosa fare fin dal momento in cui Regina me ne aveva parlato.
Prima, però, avevo bisogno di spedire una lettera e dato che non potevo e non volevo aspettare di tornare al castello, avrei cercato la guferia. E dato che stare da solo non era un problema e anzi, mi piaceva, avrei esplorato tranquillamente il villaggio e tutti i negozi per conto mio.
Forse era meglio così.


Ciao nonno,
scusami se sono breve... volevo risponderti con calma ma non voglio aspettare. Storybrooke è davvero incantevole, spedita questa lettera ho intenzioni di esplorarla come si deve. È bello che ci siano posti del genere, in cui i maghi non debbano nascondersi! Ad ogni modo, ho pensato a ciò che mi hai detto e ho deciso di accettare il tuo consiglio. Forse mi sto spingendo un po' oltre rispetto a ciò che mi hai detto di fare, ma so che è la cosa giusta. Te ne parlerò di persona, non è appropriato per una lettera.
A presto,
Killian

 

***


EMMA POV


Avevamo fatto bene a scegliere Granny's per l'incontro, il locale era quasi vuoto o – perlomeno – non c'erano studenti di Hogwarts. Merito della festa di Halloween in piazza, a cui ci saremmo sicuramente uniti se entro un'ora non si fosse presentato nessuno. Era un vero peccato non potessimo rimanere al villaggio dopo il tramonto, però; avevamo sempre adorato Granny, e per la cena era prevsita una festa in maschera che si preannunciava molto divertente. Avevamo letto il programma appeso all'ingresso e comprendeva buon cibo e tanti giochi a premi. Le regole della scuola prevedevano tuttavia che rientrassimo entro le 17.30, per partecipare poi alla cena a tema della scuola. Non che ci dispiacesse, le decorazioni e tutto il resto erano sempre stati da togliere il fiato...
-Ecco qua. Cinque burrobirre e biscotti di zucca, giusto?- chiese conferma la sorellina della Lucas, Lucy, appena arrivata con un vassoio pieno. Aveva iniziato a lavorare come cameriera dalla nonna l'anno della nostra prima visita in paese. Allora aveva solo quindici anni, dopo i GUFO aveva lasciato la scuola perché voleva aprire un negozio d'arte magica e aveva bisogno di soldi.
-Esatto, grazie!- confermai -Quando arriveranno gli altri ordineremo il pranzo!
-Bene ragazzi, a dopo!
A costo di sembrare ingorda mi buttai subito sulla mia burrobirra calda, ne avevo bisogno. Nonostante indossassi un abito lungo, era un po' scollato e la stoffa piuttosto leggera. Forse avrei dovuto dare ascolto a Regina e andare dalla sarta di paese per un incantesimo scaldante: purtroppo era troppo complicato perché potessimo applicarlo da soli, non eravamo specializzati in stoffe.
-Stai gelando, te l'avevo detto. Ti prenderà un colpo...- commentò Neal, avvicinando la sedia alla mia per circondarmi con un braccio. Feci di tutto per nasconderlo, non volevo ammettere nulla, ma quel calduccio improvviso unito al calore del locale e della birra fu un vero toccasana.
-Non mi ammalo facilmente... e col sole si stava bene, dai!
-Sì, peccato che ci sarà stato sole neanche un quarto del tempo...
-Eh vabbé. Stasera doccia calda e magari ci mangiamo davanti al fuoco qualche dolce scroccato a cena... domani è domenica!
-Sì, è un bel piano. E domani sapremo anche con chi dobbiamo giocare.
-Secondo me vinceranno i Serpeverde- intervenne Mary -Il cercatore dei Tassorosso è malato, il sostituto non è tanto veloce.
-Ok, forse, ma che ne sappiamo se Jones è bravo invece? Sappiamo tutti che Zelena l'ha preso in squadra come scorciatoia per portarselo a letto...
-E' bravo- fece Regina, a sorpresa -Sbruffone ma bravo, ho visto un allenamento. E tra parentesi non stanno neanche più insieme, lei a malapena gli parla...
La notizia mi rasserenò più di quanto avrebbe dovuto: durante i giorni passati ad ignorarlo avevo detto alla mia amica di non voler sapere niente di lui, ma ora questa notizia... non stava più con Zelena. Ovviamente mi ero accorta che non sedessero vicino in sala grande e non si scambiassero più effusioni in pubblico, ma chi mi assicurava che non recuperassero in privato? Allora aveva davvero aperto gli occhi su quella vipera. Improvvisamente la burrobirra divenne ancora più buona, ed i miei sforzi vani. Era impossibile non pensare a lui, maledizione!
-Vabbé- cercai di tagliar corto per cambiare discorso -Pensate che qualcuno verrà? È mezzogiorno e dieci. Forse è stata una cazzata, non dovevo accetta...
Il mio discorso fu interrotto dalla porta che si apriva, e un gruppetto di studenti in maschera iniziò ad entrare. C'erano Anna, sua sorella e Kristoff, il portiere di Tassorosso nonché suo ragazzo. Tuttavia non erano soli: erano seguiti da Jefferson, August e inaspettatamente Aurora, Philip e Mulan.
-Ehi ciao!- salutò Jeff -Siamo i primi? Cavolo Emma, stai benissimo!
-Grazie!- esclamai con un sorriso, ignorando l'occhiataccia di Neal: ultimamente mi sembrava sempre più geloso! Nonostante io e Jeff fossimo stati insieme, non c'era più tensione ed imbarazzo tra noi: ci volevamo ancora bene, ma solo come buoni amici.
-Comunque sì, siete i primi. Venite dai... vi facciamo spazio.
Neanche il tempo di dirlo che Lucy sventolò la bacchetta ed al nostro tavolo né unì altri due aggiungendo sedie per tutti. Dopo aver salutato calorosamente i miei amici strinsi la mano a quelli che conoscevo di vista o poco più. Perfino Mulan mi era quasi estranea, nonostante fosse di Grifondoro: era al settimo anno ed era sempre stata piuttosto riservata.
-Beh, uhm... grazie per essere venuti...
-Prima di parlare di cose serie aspettiamo un altro po' per vedere se si aggiunge qualcuno- suggerì Regina, intervenendo in mio soccorso. Grazie al cielo c'era lei, da sola non sapevo se me la sarei cavata... non ero molto brava con queste cose. Con le persone in generale.
-La prima burrobirra la offro io- proposi quindi -O insomma, qualsiasi cosa vogliate bere.
-Burrobirre vanno bene per tutti, no? Quindi 8 burrobirre? Grazie Emma!- Anna prese la situazione in mano e dato che tutti furono d'accordo, Lucy si allontanò per dare le ordinazioni al bancone. Mi ringraziarono tutti, ma era il minimo che potessi fare... ancora mi sentivo in imbarazzo a chiedergli di venire a farsi istruire da me, praticamente. Mulan ed Elsa erano anche più grandi di noi, sicuramente padroneggiavano incantesimi ben più difficili di quelli che conoscevo io, Torneo o no. Dovevo ammettere che si trattava di un bel gruppo, però... io e i miei amici ne avevano parlato solo a Jeff, August e Anna, quindi dovevano essere stati loro a portare gli altri quattro.
In più, avevano dei costumi fantastici! Poteva essere infantile, secondo qualcuno, ma io l'avevo trovata sempre una bella tradizione. Fin da piccola, quando per un giorno mi era concesso di essere chiunque volessi, avevo sempre scelto personaggi a cui avrei voluto somigliare ed in qualche modo mi avevano fatto sentire più forte.
Per fortuna le burrobirre arrivarono in fretta a tenere occupati i nuovi arrivati perché, nonostante mi fossi preparata con l'aiuto di Mary e Regina, non sapevo bene cosa dire. Avevamo chiesto loro di aspettare, non aveva senso che iniziassi un discorso... o forse sì? Sarebbe davvero arrivato qualcun altro? In fondo otto persone erano molto più di quanto mi aspettassi, perché avevamo voluto mettere in chiaro che non sarebbe stata una cosa completamente legale – anche se voluta dai prof.
-Del mio anno penso verrà Andrew, sembrava interessato- ruppe il silenzio Mulan -E credo porterà suo fratello Henry, terzo anno.
-Oh... fantastico! Grazie per... avergliene parlato.
-Penso sia una bella idea- scosse le spalle la ragazza -Se l'unico modo per prepararci è farlo in segreto, va bene così. E so che saresti una brava insegnante.
La porta si aprì nuovamente giusto in tempo, prima che sprofondassi nell'imbarazzo: non avevo la minima idea che una delle studentesse più brillanti della nostra casa avesse questa stima di me. Dopotutto, girava voce che fosse già stata accettata alla formazione per gli Auror! Di solito le persone idonee venivano prese una volta superati gli esami, per quanto ne sapevo.
L'attenzione di tutti ricadde inevitabilmente sui nuovi arrivati, ed io per poco non mi slogai la mandibola: non solo era un gruppo piuttosto grande, ma c'erano persone che non mi sarei mai aspettata di vedere! Arthur, Gwen e Marian. Com'era possibile?
Erano quindi seguiti da Robin, che ci salutò calorosamente e scoccò un sorriso particolarmente acceso a Regina, poi Megara, Herc, Andrew, Henry, Violet, Merida, Eric, Ariel, Jasmine e Aladdin, Lily, Alice e Grace. Era incredibile veder riunirsi così tanta gente, tutta proveniente da casa diverse... mancavano solo i Serpeverde, ovviamente, ma avevamo Regina come “rappresentante” della casa. Era... fantastico. Semplicemente da non crederci!
Lucy dovette aggiungere tanti altri tavoli per far accomodare tutti, ed essendo il locale vuoto, a parte noi, su suggerimento di sua nonna decise di chiuderlo. Era chiaro che sapessero cosa stessimo facendo, la Lucas non poteva averglielo detto essendo stata lei stessa a suggerirci il locale per il primo incontro.

 

La tavola imbandita di piatti di hamburger con patatine e anelli di cipolla ad accompagnare le burrobirre, mi faceva sentire quasi più coraggiosa. Il cibo rendeva tutto più facile e forse mi avrebbe aiutata a tenere un discorso di senso compiuto senza balbettare. Anche se avere tutti questi occhi puntati addosso, in attesa, non mi aiutava a mantenere l'ansia ai minimi livelli.
-Allora.- mi schiarii la voce come una perfetta imbecille -Vi ringrazio per essere qui. Siete molti più di quanti avrei potuto immaginare... insomma, ero convinta che il 99% della scuola mi considerasse pazza. Escludendo voi la percentuale scende abbastanza...
La battuta funzionò e in pochi istanti tutti i presenti si unirono in una risata; Neal mi strinse la mano sotto il tavolo ed io ricambiai con forza. Era così bravo ad infondermi coraggio...
-D'accordo, prima che mi scordi ciò che ho da dirvi- ripresi -L'idea viene dall'alto, diciamo... ma al momento non posso dire nulla. Se decidiamo di fare questa cosa comunque saprete tutto.
-Ti interrompo un attimo- intervenne Regina -Chiariamo subito una cosa: chi non se la sente può andare via, perché questo “progetto” non è legale. O meglio, non verrebbe approvato dal Ministero, il motivo potete immaginarlo.
-Già. Giusto. Quindi se non ve la sentite... nessuno è costretto, ecco. Potete andare anche ora...
Alcuni si guardarono tra loro, Arthur, Gwen e Marian principalmente... eppure nessuno sembrò intenzionato ad alzarsi. Forse non sarebbe andata poi così male: se erano qui nonostante le premesse, dovevano essere abbastanza motivati.
-Nessuno? Sicuri?
-Non sono scemo- fece Arthur -Diffidente? Certo, non avevo ragione di fidarmi di te per una cosa così... surreale. Ma solo un ritardato può pensare che quell'evasione sia un caso, o che sia stata guidata da Lancelot. Ad esclusione, se il Ministero dice balle... dovresti avere ragione tu.
-Wow grazie, gentile da parte due considerarmi il male minore!- ironizzai, ed Anna e Mary si fecero scappare una risata, mentre gli altri rimasero semplicemente in silenzio a guardarci. Ad ogni modo, mi faceva piacere fosse lì: voleva dire che qualcuno stava iniziando ad aprire gli occhi... e lo stesso valeva per le mie “carissime” ex compagne di stanza che mi avevano fatto il favore di lasciarla libera per me e Mary.
-Com'è lui?
-Lui...
-L'Oscuro- rettificò Grace.-Insomma... com'è... fatto?
-Oh- borbottai, non aspettandomi quella domanda, per quanto banale e ovvia potesse essere -E'... insomma, nel corpo di un uomo sulla sessantina. Non è il suo originale. A guardarlo non fa così paura, ecco... sembra una persona normale, non è che ti uccide con uno sguardo. Però è... è come se si percepisse la sua oscurità. Era piuttosto potente per essere appena tornato in vita. Non vi aspettate una grande insegnante perché non lo sono: sinceramente non so neanche come faccio ad essere ancora in vita. Più che bravura o coraggio credo sia fortuna. Ho usato un Expelliarmus contro un Avada Kedavra e se non ci fosse stata una strana connessione tra le nostre bacchette, probabilmente adesso non sarei qui.
Solo quando mi fermai per una pausa mi resi conto del totale silenzio che era calato: qualcuno tratteneva addirittura il respiro. Poi realizzai che quella fosse la prima volta in cui parlavo della notte al cimitero dopo mesi, e senza avere un crollo emotivo. La prima e unica volta che avevo dovuto spiegare tutto in presenza del Preside e dei miei amici ero ferita, tremante ed in preda ad un pianto interrotto occasionalmente da singhiozzi. In vita mia, non ero mai stata male come quel giorno.
-Però per arrivare alla Coppa hai superato tutte le prove del labirinto. A 11 anni l'hai battuto salvando la Pietra Filosofale, a 12 hai ucciso un basilisco con una spada e tutto il resto. Non puoi essere tanto male, no?- fece Jefferson, strappandomi un sorriso. Anche se la faceva più grossa di quel che era: forse non era stata tutta fortuna, ma per buona parte sì.
-Non dico di essere uno schifo nella Difesa, è solo che... non è così figo come sembra. Non sono un'eroina o quant'altro.
-Sai anche evocare un Patronus completo- mi interruppe Mulan.
-Sì...
-Non li abbiamo nemmeno nel programma del settimo anno, Emma. È uno degli incantesimi più avanzati che ci siano.
Quella constatazione mi fece arrossire fino al midollo perché effettivamente non avevo idea di come ribattere. Aveva ragione, era un incantesimo difficile che ormai padroneggiavo alla perfezione... ma ero anche certa che chiunque avrebbe potuto imparare! Soprattutto quando l'alternativa era farsi risucchiare l'anima da un mare di Dissennatori.
-Va bene. Forse sono portata, però...
-Scusa se ti interrompo. Ma prima ci convochi per parlarci di una classe che vuoi guidare per insegnarci a combattere l'Oscuro, poi ci dici che non sai fare niente e che è stata quasi tutta fortuna. Che cosa ci facciamo qui a questo punto?
-Gwen.
-No Mary, Gwen ha ragione...- sospirai, per nulla offesa ma sicuramente punta sul vivo -Ho esagerato, d'accordo. Però è per farvi capire che... che la fortuna conta parecchio in queste occasioni. La capacità certo è importante, saper evocare un incantesimo scudo o resistere alla Maledizione Imperius è importante, ma anche il mago più bravo del mondo può finire male se la fortuna non è dalla sua.
-Ma la fortuna non si insegna- mi fece notare Marian, a sostegno della sua amica -Quindi puoi effettivamente insegnarci qualcosa di utile? O è tutto fumo e niente arrosto? Perché sinceramente è ciò che sembra.
-Smettetela voi due!- esclamò Robin, mentre sotto il tavolo stringevo la mano di Neal così forte da fargli probabilmente male; -Ha detto subito che se volete potete andarvene. Lasciatela finire prima di sparare giudizi, no? Tra l'altro un incantesimo scudo e un Patronus non sono robette da niente, io sarei interessato ad imparare. E credo di non essere l'unico.
Se non fossi tesa come una corda di violino, non avessi un ragazzo e lui non fosse interessato alla mia migliore amica, probabilmente l'avrei baciato. Non mi sarei aspettata che intervenisse così in mio sostegno, nonostante fossimo abbastanza amici: era sempre stato un ragazzo pacato. O almeno, disinteressato a futili e discussioni.
-D'accordo!- esclamò quella, che non sembrava minimamente toccata -Allora dicci Emma, puoi insegnarceli questi incantesimi? Dicci se questo corso può effettivamente esserci utile a sopravvivere. Perché se lo è mi interessa, altrimenti preferirei evitare dato che mi bastano e avanzano tutti i compiti con cui ci riempiono.
Odiai vederli tutti in attesa di una mia risposta, soprattutto perché non potevo dar loro ciò che volevano. Non potevo promettere che ciò che avremmo fatto li avrebbe fatti sopravvivere ad un eventuale attacco di Rumple o dei Mangiamorte. Non potevo garantire che se gli avessi insegnato ciò che sapevo, sarebbero diventati invincibili! E forse le due ragazze avevano anche un po' ragione... cosa diavolo ci facevo lì?! E pensare che fino a cinque minuti fa mi ero convinta che forse non fosse la peggiore delle idee... che stupida!
-Scusatemi, ho bisogno di prendere aria. Datemi cinque minuti.
Detto questo mi alzai di corsa e quando i miei amici mi imitarono feci loro cenno di non muoversi: volevo rimanere sola. Cinque minuti come avevo detto, non di più... ma ne avevo bisogno. L'aria fredda e il silenzio erano ciò che mi ci voleva per riordinare le idee prima di decidere se mandarli tutti a festeggiare o prendere in mano le redini. In più ero accaldata e mi sentivo poco bene, su di me lo stress aveva un effetto peggiore dell'influenza.
Un vento che doveva essersi alzato da poco mi colpì in pieno volto, facendomi sentire subito meglio. Un improvviso senso di vertigini mi costrinse tuttavia a chiudere gli occhi, e nel momento stesso in cui feci un passo avanti per arrivare alla panchina, mi scontrai violentemente contro qualcosa.
Qualcuno.
Il solito qualcuno.

 

KILLIAN POV


Automaticamente afferrai la persona di fronte a me, sia per sorreggermi che per impedirle di cadere. Certo che mi aveva dato proprio una bella testata! Era così difficile per la gente guardare dove metteva i piedi?!
Fui pronto a farglielo notare, ma bastò che incrociassi gli occhi color smeraldo che da giorni mi tormentavano per perdere le parole.
-Ancora tu?! Vuoi proprio uccidermi?!
-Wow. Prima cosa, sei tu che non guardi dove vai. E seconda cosa... non avevamo superato la fase dell'“appena ti vedo ti urlo contro”?
La ragazza rimase a guardarmi interdetta e solo in quel momento realizzai che fosse molto più pallida della sua carnagione naturale. E nonostante ciò, era la Rapunzel più graziosa che potesse esserci: il lungo abito rosa le calzava a meraviglia, così come i capelli fin quasi ai piedi, adornati da fiori colorati che le incorniciavano il viso.
-Mi dispiace. Hai ragione.
-Cosa cosa, Swan?- sorrisi, al che non perse tempo e tornò a mettere il broncio.
-E' colpa tua se torno ad urlarti contro.
-Ti senti bene?
-Cosa?
-Sei più bianca della vela di una nave, tesoro.
-Pure la battuta a tema, Capitan Uncino?
Feci un inchino teatrale senza spegnere il sorriso, poi però tornai a puntare lo sguardo su di lei mentre si accomodava sulla panchina di legno di fronte al locale. Era il caso che mi preoccupassi?
Non sapendo cosa fare presi posto anch'io, osando spostare una lunga ciocca dorata dietro l'orecchio per vederle meglio il viso. Trattenne il fiato ma non mi scostò, invece rimase a guardarmi: sperai ardentemente che non potesse sentire i forti battiti all'interno del mio petto.
-Sul serio Emma, tutto a posto?
Annuì sospirando, poi distolse lo sguardo per chiudere gli occhi e poggiarsi contro lo schienale.
-Ho solo bisogno di un po' d'aria. Cosa ci fai tu qui?
-Non era da Granny l'appuntamento?
-L'appuntamento?
-Regina mi aveva detto qui a mezzogiorno. È finito? So di essere in ritardo ma...
A quel punto si ritirò su per guardarmi confusa: era chiaro che Regina non le avesse detto di aver invitato anche me, a giudicare dal suo stupore.
-Regina?
-Regina- annuii, sorridendole nuovamente. Continuava a squadrarmi meravigliata, soffermando lo sguardo sull'uncino per poi tornare a riflettere quel meravigliosi smeraldi nei miei occhi. E non fu diverso dalle altre volte: quel contatto mi bastò per rievocare la paradisiaca sensazione che avevo provato nello stringerla tra le mie braccia. Dio, cosa mi stava facendo quella ragazza?
-Perché sei venuto?
-La risposta mi sembra scontata, che dici?
Non rispose, restò semplicemente a guardarmi fisso. Come se facesse fatica, ma allo stesso tempo non volesse interrompere la connessione. D'accordo, in fondo avevo preso la mia decisione... a questo punto, potevo essere sincero.
-Perché ti credo, Swan.
-Cosa...
-Lo so che Rumplestiltskin è tornato, Emma, ti credo. Ti ho sempre creduto, anche quando leggevo i giornali in cui ti davano della bugiarda. Non ho mai avuto dubbi.
-Davvero? Potevi dirmelo.
-Lo so... ma lo sto facendo adesso.
Gli sguardi. Il nostro continuava ad essere un gioco di sguardi... eppure era così assordante. Era come se esprimessero fiumi di parole in piena che per qualche ragione entrambi continuavamo a tacere. Non mi ero mai sentito tanto connesso a qualcuno, in vita mia, e nonostante continuassi a non spiegarmi perché proprio lei... avevo accettato che fosse così e basta.
-Vuoi entrare?
-Tu ti senti meglio?
-Sto bene. Avevo solo bisogno di una pausa, qui dentro c'è gente ancora più irritante di te...
-Proprio non ce la fai ad essere carina con me, eh?
-Mi dispiace, è più forte di me...- finalmente sorrise, illuminandosi più del sole -Entriamo o hai cambiato idea, Capitan Uncino? E negherò di averlo detto, ma la tua versione è decisamente molto più affascinante dell'originale.
-Grazie, milady!- mi alzai, inchinandomi di nuovo e porgendole galantemente la mano per aiutarla ad alzarsi. Lei la accettò con una mezza risata e si tirò su.
-Io invece non riuscirei mai a negarlo. Sei la Rapunzel più bella che abbia mai conosciuto! Se fossi Capitan Uncino, credo che ti rapirei e ti porterei sulla mia nave, e non mi lascerei fermare da nessun Flynn!
-Se mi portassi sull'Isola Che Non C'è, potrei non avere nulla da ridire... Capitano.



 

Angolo dell'autrice;
Ciao! Come promesso, ecco un capitolo piuttosto decisivo... finalmente ci sono le basi per tante cose.
Emma ha scoperto che molte più persone di quanto credesse le credono e la sostengono, anche se qualcuno non è ancora del tutto convinto. Ma comunque, ha raccontato loro qualcosa ed iniziato a spiegare il senso di quella riunione.
Intanto Killian ha deciso finalmente di scollarsi la compagnia poco gradevole e ha preso la sua decisione, incappando in Emma proprio al momento giusto! E' riuscito a farle tornare il buon umore e farla ridere, e anche se si sono evitati per un po' di tempo, hanno riscoperto che la connessione che avevano sentito non è cambiata... forse adesso sarà più facile anche per Emma, sa finalmente che lui le crede. E sicuramente avranno più occasioni per passare tempo insieme.
Ad ogni modo, ho iniziato a scrivere anche l'altra storia, e vi chiederei un consiglio. Alterno di settimana in settimana, o mantengo regolarmente questa ogni settimana e posto l'altra quando riesco? (A volte potrebbe essere in settimana, a volte potrebbe passare più tempo, visto che qui ho molti capitoli pronti e lì no).

Avete visto la nuova puntata? Se non lo avete fatto, smettete di leggere!
Questa volta mi è piaciuta molto, sarà perché Alice è il personaggio nuovo che più adoro! Hook e la Alice giovane erano carinissimi comunque, le scene tra loro sempre dolcissime, mi sciolgo! Killian ha fatto uno sbaglio, è vero, per una volta tanto avrebbe dovuto ascoltare Rumple... ma perdere tutto per un errore, povero! E' veramente triste la storia di lui e Alice. E Tilly penso sia innocente! Spero possa presto ritrovarsi con suo padre, lei e Rogers già sono adorabili così! Mentre Eloise non la sopporto... vorrei che lui aprisse gli occhi su di lei ed ascoltasse i consigli di Tilly! Vediamo che succederà ora, sono curiosa.
E sono contenta che tanti del cast torneranno per l'ultima puntata... speriamo di avere anche la nostra Emma!
Ed ora la finisco o diventa più lungo del capitolo xD
Alla prossima, grazie sempre a tutti!
   
 
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