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Autore: Summer11    18/03/2018    2 recensioni
Brittany: BASTA!! Oliver, se te ne vai adesso non tornare mai più!
Oliver: Mi dispiace Britt, io ti amo, ma non sono pronto per questa cosa. E' troppo grande!
-Brittany riprese a piangere mentre Oliver si voltava per andare via. Alex non si trattenne e urlò.-
Alex: NON TORNARE MAI PIU', CHIARO?
Oliver: Stanne certo!
-Quella fu l'ultima risposta di Oliver, che, voltava l’angolo, anche lui con le lacrime che gli scendevano sul viso. Probabilmente non l’avrebbe più dimenticata, pensò.-
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Unconventional Family
Capitolo 58
-Presentazioni.-


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4 anni prima. Dicembre.
Berklee College, Boston, Massachusetts, Stati Uniti.


-Quel giorno, prima delle vacanze di Natale, Lily e Theo si trovavano in mensa. In quel mese erano diventati grandi amici nonostante le loro differenze caratteriali. Ridevano a crepapelle e Theo si divertiva davvero tanto a prendere in giro Lily.
Facevano la fila per scegliere il pranzo mentre avevano un’animata conversazione.-

Theo: Io continuo a pensare che questo fidanzato sia immaginario!

-Lily lo guardò.-

Lily: Perché mai dovrei inventarmi una storia del genere?
Theo: Per tenere lontano gli altri ragazzi
Lily: Daniel è reale! E’ una persona in carne ed ossa!
Theo: Io non l’ho ancora visto. Conosci il detto “vedere per credere”? Credo per esempio, che tu abbia una migliore amica perché l’ho vista e me l’hai presentata
Lily: Oh, sei così testardo! E’ stata solo fortuna e poi quello è stato l’unico weekend che tu abbia mai passato al college!

-Lily guardò la donna della mensa.-

Lily: Salve, potrei avere dei taco ripieni di pollo, formaggio, salsa di guacamole, sour cream e insalata? Oh e anche dei nachos con formaggio e salse. Da bere, l’acqua andrà benissimo

-La signora annuì dando a Lily tutto ciò che aveva chiesto. Theo la guardò storto e lei subito parlò.-

Lily: Ehi, che c’è?! Mi va il messicano!
Theo: Ho visto!

-Lui scoppiò a ridere e quando fu il suo turno, ordinò del pollo arrosto, delle verdure, del pane, della frutta e dell’acqua da bere. I ragazzi si andarono a sedere in mensa con i loro vassoi e Lily, riprendendo il discorso, parlò.-

Lily: Comunque non è colpa mia se tu ogni weekend parti all’avventura e torni la domenica sera. Ecco perché non hai mai visto Daniel. In questi mesi è venuto come minimo quattro volte e io sono andata da lui due volte
Theo: Io continuo a non crederci...
Lily: Ho delle foto. Hai visto le foto!
Theo: Potresti anche averle photoshoppate
Lily: Andiamo, è già tanto se riesco ad accendere un computer! Come potrei mai usare un programma così difficile come photoshop così perfettamente?
Theo: Potrebbe averti aiutato qualcuno
Lily: Scusa, e poi tutte le volte che io parlo al telefono?
Theo: Potrebbe essere un amico!
Lily: Un amico che chiamo “amore” per tutto il tempo?!
Theo: Ehi, io non giudico!
Lily: Per quanto continuerai con questa storia?
Theo: Finché non lo vedrò con i miei occhi!
Lily: Beh, allora smettila di scappare tutti i weekend dal college. Oh, mi è venuta un’idea!

-Lily prese il suo cellulare e dopo qualche secondo guardò Theo.-

Lily: Prendi il tuo cellulare ed entra su facebook!

-Il ragazzo lo fece e trovò la richiesta d’amicizia di Lily. Lui l’accettò.-

Lily: Ora potrai vedere la mia vita. I miei amici, il mio fidanzato e la mia famiglia!

-Theo guardava le foto della ragazza notando delle foto insieme a Rebecca.-

Theo: Oh, questa è la ragazza che ho visto qua al college?
Lily: Esatto. Rebecca. E’ stato bellissimo averla qua per tutto il weekend

-Lui sorrise.-

Theo: Già!

-Lily lo guardò aggrottando la fronte, dandogli una gomitata.-

Theo: Aio! Sei gelosa per caso?
Lily: Cosa? No! Rebecca è fidanzatissima e poi non pensa di certo a te!
Theo: Secondo me sei gelosa
Lily: Mai. HO UN FIDANZATO!!
Theo: Ancora non l’ho visto dal vivo!
Lily: OH MIO DIOOO!

-Entrambi scoppiarono a ridere mentre Lily, disperata, si accasciò al tavolo della mensa.-
>>>

-Quel venerdì pomeriggio, dopo essere andato a prendere Dylan a scuola, Oliver lo riportò a casa e mentre varcavano la soglia della porta, Dylan si lamentava.-

Dylan: Mangiare da soli è una noia mortale. Preferisco non mangiare

-Oliver sorrise, appendendo la giacca all’appendiabiti.-

Oliver: E pensa che il tuo mese di punizione è appena iniziato!

-Dylan si buttò a terra melodrammaticamente.-

Dylan: Trafiggimi con una spada, ora!

-Oliver rise e quando videro Brittany entrare in salotto, lui baciò sua moglie e aiutò suo figlio ad alzarsi da terra. Brittany strinse il suo bambino a sé, poi li guardò.-

Brittany: Ho sentito Lily al telefono due ora fa!

-Oliver la guardò deluso.-

Oliver: Avrei voluto parlarci anche io…
Brittany: Non ci siamo trattenute al telefono, è stata una chiamata veloce e mi ha detto…

-Dylan la guardò.-

Dylan: Ti ha detto??
Brittany: Che si stava per imbarcare sull’aereo che la porterà qui!
Dylan: SIIII!

-Oliver guardò sua moglie con un sorriso.-

Oliver: A che ora devo andare a prenderla in aeroporto?!
Brittany: Verso le 19:00!

-Brittany poi lo guardò.-

Brittany: E’ strano che tu vada a prendere Lily in aeroporto. In questi anni c’è sempre andato Daniel e li abbiamo sempre visti varcare la porta insieme. Sarà strano vederla arrivare da sola
Oliver: Già! L’importante però, è che torni da noi!
Brittany: Oh, sì!

-Dylan guardò i suoi genitori.-

Dylan: Io voglio che Lily e Daniel si vogliano ancora bene!

-Brittany lo guardò accarezzando quel visino così innocente.-

Brittany: Tesoro, ma loro si vogliono ancora bene. E’ solo che hanno deciso di prendere strade diverse
Dylan: Mi manca Daniel!
Brittany: Credo che manchi a tutti quanti

-Brittany gli schioccò un bacio sulla guancia, poi guardò Oliver.-

Brittany: Ho parlato con Alex, gli ho detto di Lily e ovviamente lui la vuole vedere appena arriva. Perciò gli ho proposto di cenare tutti insieme e lui mi ha detto che possiamo riunirci a casa loro!
Oliver: Credo sia un’ottima idea. Noi ci andiamo da questo pomeriggio?

-Brittany annuì prendendo per mano suo figlio mentre Oliver saliva le scale per andare a cambiarsi.-

Brittany: Forza signorino, facciamo i compiti subito così poi andremo da Alex e Rachel e non dovremo preoccuparci degli esercizi durante il weekend!

-Dylan la guardò sgranando gli occhi e subito si lamentò.-

Dylan: COSA?!! NO MAMMA, TI PREGO
Brittany: Dylan non riniziare!

-Brittany sapeva bene dove Dylan voleva andare a parare. Lo guidò fino alla cucina mentre lui parlava.-

Dylan: Ma perché non può venire Sam qui? Lo invitiamo a casa, che problema c’è? Solo lui però!
Brittany: No tesoro, andremo noi. Alex e Rachel ci hanno invitati per cena, anche loro non vedono l’ora di riabbracciare Lily!

-Il piccolo sbuffò.-

Dylan: Perché mi fai questo?
Brittany: Non stai andando al patibolo, Dyl!!
Dylan: Andare lì è peggio del patibolo!

-Brittany scosse la testa sedendosi al tavolo della cucina, aprendo lo zaino di Dylan. Pensò che suo figlio fosse una vera e propria “drama queen”, probabilmente l’unico tratto caratteriale “Green” che Dylan prese da lei. Ovviamente il bambino non aveva smesso di parlare.-

Dylan: Non mi va di vedere quell’antipatica di Stremily!
Brittany: Non chiamarla così, non è carino! Ogni volta è sempre la stessa storia. Noi ci andremo e tu farai il bravo, fine della storia
Dylan: Ma non è giusto!

-In quel momento Oliver entrò in cucina vestito con abiti sportivi.-

Oliver: Che succede qua?

-Sua moglie lo guardò esasperata.-

Brittany: Prova ad indovinare!

-Oliver scosse la testa capendo di cosa suo figlio e sua moglie stessero discutendo, prese dal frigo una bottiglietta d’acqua, dicendo…-

Oliver: Siamo alle solite!

-Ed ecco che Dylan non riusciva a tenere la bocca chiusa.-

Dylan: Io non la sopporto!

-Oliver guardò suo figlio.-

Oliver: Non è un buon motivo per non essere gentili. Se tu e Samuel sarete gentili con lei, anche lei lo sarà con voi
Dylan: No, è una strega!

-Brittany sgridò suo figlio.-

Brittany: Dylan! Non è carino dire queste cose. Il problema non è solo Emily, anche tu e Samuel non siete bravissimi con lei. Perciò finiscila e prendi i quaderni!

-Il bambino sbuffò guardando, poi, suo padre.-

Dylan: Papà, vai a correre?
Oliver: Sì!
Dylan: Ti prego, posso venire con te?

-Brittany riportò suo figlio alla cruda realtà.-

Brittany: Hai i compiti da fare, signorino!

-Dylan la guardò e poi sorrise.-

Dylan: Ora che ci penso... Oggi non ne ho!
Brittany: Ah, non ne hai? Apriamo il quaderno e vediamo!

-Lei apriva il quaderno ma Dylan lo chiuse velocemente guardando sua madre.-

Dylan: Non ne ho, mamma. Non ti fidi di me?
Brittany: Esatto Dylan, non mi fido di te!

-Lei aprì il quaderno mentre suo figlio sbuffava. Oliver sorrise vedendo quella scena che spesso si ripeteva in casa. Dylan le trovava tutte pur di non fare i compiti, quanto si assomigliavano pensò, poi guardò il bambino scompigliandoli i capelli.-

Oliver: Potrai venire con me la prossima volta. Possiamo chiederlo anche ad Alex e Samuel, okay?

-Il bambino lo guardò pensieroso cercando di capire dove fosse la fregatura, poi però si arrese.-

Dylan: Mmh, okay! Prendi anche Reddy ora?
Oliver: Sì, gli faccio sgranchire un po’ le zampe. Allora, io esco. Ci vediamo dopo!

-Baciò Brittany per poi uscire di casa proprio mentre sua moglie sfogliava il quaderno di Dylan.-

Brittany: Oggi nessuna annotazione della maestra. Che novità!
Dylan: Mi sono comportato bene!

-Lui sorrise mettendo in mostra i suoi dentini da latte mancanti. Brittany lo accarezzò dolcemente e iniziarono a svolgere i compiti insieme.

Un’ora e mezzo più tardi, dopo che Oliver rientrò a casa e si fece una doccia, tutti erano pronti ad uscire per andare in casa McKay.-

Brittany: Bene, allora andiamo?

-Oliver annuì mentre Dylan all’ultimo secondo salì su per le scale.-

Dylan: Aspettate, prendo la pistola a pallini!

-Brittany scosse la testa, iniziando ad avviarsi alla macchina.

In casa McKay, Rachel parlava con la sua bambina.-

Rachel: Emy, ci siamo capite?
Emily: Sì, però quei due non mi devono scocciare!

-Il campanello suonò e Rachel andò ad aprire facendoli entrare, salutando tutti.-

Rachel: Ciao!

-Subito Dylan guardò Emily facendole la lingua e lei ricambiò con una smorfia. Tutti si sedettero sul divano e il bambino chiese della sua anima gemella.-

Dylan: Rachel, dov’è Sam?
Rachel: Alex è andato a prenderlo all’allenamento di basket!

-Rachel guardò il suo orologio.-

Rachel: Oh, in effetti dovrebbero già essere qui!

-Proprio in quel momento, Alex entrò in casa con un Samuel sconsolato dietro sé. Oliver li guardò.-

Oliver: Ecco, appunto!

-Sia Alex che Samuel salutarono tutti e Brittany accarezzò il suo figlioccio che era tale e quale ad Alex alla sua età. Brittany ricordava il suo amico molto bene.-

Brittany: Tesoro, cos’è successo?
Oliver: Già, sei zitto zitto! Noi non ti riconosciamo più

-Samuel guardò Oliver.-

Samuel: Diddi, la mia squadra ha perso oggi!
Oliver: AH, è tosta da mandare giù!

-Alex guardò Oliver.-

Alex: Gliel’ho detto anch’io. Si rifaranno presto!
Oliver: Certo!

-Oliver diede una pacca sulla spalla a Samuel, il quale si sedette a fianco al suo migliore amico.-

Samuel: Dyl, quando entri in squadra con noi?
Dylan: Non posso ancora
Samuel: Perché?

-Oliver guardò i bambini.-

Oliver: E’ troppo piccolo, l’anno prossimo potremo iscriverlo
Brittany: Benedetto l’anno prossimo!

-Disse Brittany facendo scoppiare tutti a ridere. Samuel poi guardò sua madre.-

Samuel: Mamma ho fame!
Rachel: Oh tesoro, hai ragione. E’ ora della merenda. Chi ha fame?

-Dylan, Samuel ed Emily alzarono la mano e seguirono Rachel in cucina che gli preparò un panino alla nutella e gli diede un succo di frutta. Samuel e Dylan alla pera, Emily alla pesca e mentre tornavano in salotto…-

Dylan: Sei sempre la solita! Perché tu alla pesca?
Emily: Non mi piace quello alla pera e poi fatti gli affari tuoi!

-Alex prese Emily sulle sue gambe mentre Samuel e Dylan si sedevano vicini sul divano a fianco a Rachel. L’uomo li guardò.-

Alex: Non iniziate!

-Samuel scosse la testa poi guardò Dylan mentre facevano fuori tutta la merenda.-

Samuel: Dyl, hai portato la bici?
Dylan: No, papà deve togliere le rotelle!

-Lui sorrise e Samuel gli diede il cinque, poi Rachel abbracciò Dylan.-

Rachel: Wow Dylan, è un bel gran passo avanti!

-Emily guardò Dylan sogghignando.-

Emily: Aveva ancora le rotelle?!

-Il bambino la guardò seriamente.-

Dylan: Ho portato con me la pistola a pallini, ti avviso!

-Inutile, Emily non gliel’avrebbe mai data vinta.-

Emily: Tanto è finta, come quella di Sam. Non mi fa niente!

-Gli fece la linguaccia e Dylan subito si alzò, partendo all’attacco.-

Dylan: Vediamo se anche le mie mani non ti fanno niente!

-Oliver fermò suo figlio prendendolo per la maglietta.-

Oliver: BASTA!

-Brittany guardò severamente il bambino.-

Brittany: Dylan, ma vuoi scherzare?! Guai a te se ti vedo un’altra volta anche solo provare a sollevare le mani su qualcuno. Hai capito bene?!

-Dylan fece un verso di rabbia e Oliver lo trascinò verso di sé facendolo sedere a fianco a lui. Anche Rachel guardò sua figlia severamente.-

Rachel: Emy finiscila pure tu, non fare l’antipatica!

-La bambina guardò sua madre e poi fissò Dylan.-

Emily: Okay! Comunque le donne non si toccano nemmeno con un fiore, non lo sai?

-Brittany guardò Rachel trattenendo una risata per quell’uscita così seria della bambina. Dylan veniva tenuto ancora da Oliver ma non perdeva occasione per replicare.-

Dylan: TU SEI UNA STREGA, STREMILY!
Emily: BAMBINO DELLE CAVERNE! TORNA NELLA TUA GROTTA CON LE SCIMMIE!

-Alex non poteva più sopportare quei litigi, ne aveva avuto abbastanza, così alzò la voce.-

Alex: BASTA! Adesso andate tutti a giocare, senza uccidervi possibilmente. Non vogliamo sentire grida, pianti, parole offensive e tanto meno vedere pestaggi. Vi avviso che non mi interesserà di chi sarà la colpa, starete in punizione tutti e tre, senza tv, senza giocattoli e per te signorina…

-Alex guardò la sua bambina. Odiava sgridarla, era sempre dalla sua parte ma in quel momento doveva essere imparziale.-

Alex: ...Senza libri fino all’arrivo di Lily all’ora di cena!

-I bambini sbuffarono e Emily guardò suo papà.-

Emily: Il fatto che diddi Lily arrivi così tardi non è già una punizione sufficiente, papino?!

-Alex non poteva resistere a quegli occhioni scuri e quella dolce vocina che gli scaldava il cuore, però cercò di rimanere fermo sulle sue condizioni.-

Alex: Io vi ho avvisati!

-Samuel si alzò dal divano, anche lui non ne poteva più dei litigi tra i due bambini. Guardò Dylan.-

Samuel: Noi andiamo a giocare nel cortile posteriore!

-Dylan lo seguì voltandosi poi per guardare la bambina.-

Dylan: Già, non ci seguire!
Emily: Ma chi vuole seguirvi? Io vado nella mia cameretta, non voglio nemmeno vedervi!

-Samuel e Dylan uscirono fuori mentre Emily saliva al piano superiore nella sua camera, quella che anni prima apparteneva a Lily. Alex provò a cambiare la targhetta su quella porta ma la bambina non volle, così decisero di aggiungere solo il nome della piccola e ormai la targhetta diceva “Lily & Emily”. La bambina l’adorava. Brittany guardò i suoi amici.-

Brittany: Mi chiedo se andranno mai d’accordo!
Rachel: Ah, non lo so!

-Oliver poi cambiò argomento.-

Oliver: Rach, quand’è la partita di pallavolo di Emy?
Rachel: Domenica mattina!
Oliver: Bene, Lily sarà felice di poter vedere la partita. Ad Emy sta piacendo la pallavolo?

-Alex guardò il suo amico e rispose.-

Alex: Le piace molto. In squadra con lei ci sono anche delle sue compagne di classe, quindi è al settimo cielo

-Oliver sorrise e Rachel continuò.-

Rachel: Abbiamo anche constatato che lo sport è un ottimo modo per farli scaricare. Tornano a casa distrutti!

-Alex rise sentendo sua moglie parlare.-

Alex: Già. Non hanno voglia nemmeno di litigare tra loro poi!

-Tutti risero, poi Rachel guardò Brittany.-

Rachel: Emy sarà davvero felice quando saprà che Lily potrà venire a vedere la sua partita. Mia figlia pende dalle labbra della vostra!

-Tutti risero, poi Alex parlò.-

Alex: Ieri Daniel è passato a salutarla. E’ proprio un buon diddino acquisito!

-Brittany lo guardò.-

Brittany: Già, è un bravo ragazzo. E’ sempre gentile e c’è per i bambini anche se lui e Lily si sono lasciati!

-Rachel scosse la testa.-

Rachel: Ancora non capisco cosa abbia preso a Lily

-Brittany guardò la sua amica.-

Brittany: Nessuno sa cosa le frulli in quella testa quest’ultimo anno! Comunque, per la festa dei gemelli è tutto pronto?!
Rachel: Sì, il catering arriva domani verso l’ora di pranzo e io e Alex ci siamo già preparati psicologicamente per il macello che 30 bambini scatenati faranno dentro e fuori questa povera casa

-Oliver li guardò.-

Oliver: Non credo che i gemelli abbiano la vostra stessa preoccupazione
Alex: No, appunto. Loro semplicemente non vedono l’ora
Brittany: Come è giusto che sia d’altronde!

-Tra una chiacchiera e l’altra il tempo volò.

Finalmente, alle 19:00 l’aereo di Lily atterrò, e dopo aver ritirato il suo bagaglio si avviò all’uscita sentendo il suo cuore battere forte. Fu sempre più vicina quando ricordò che ad aspettarla fuori non ci sarebbe stato Daniel. Quella era la prima volta che lei tornava a casa e Daniel non l’accoglieva a braccia aperte. Lei sospirò pensando che prima o poi avrebbe dovuto abituarsi all’idea. Le cose erano decisamente cambiate.
Decise di pensare positivo, in fondo doveva mostrare a tutti di essere felice.
Uscì dalla porta con un sorriso sul viso e ad attenderla agli arrivi c’erano Oliver e Alex. Lei subito corse ad abbracciarli. I due uomini non potevano che esser felici per il ritorno della ragazza. Era mancata proprio a tutti.

Intanto un’ora dopo, in casa McKay, tutti i bambini giocavano nel cortile mentre Rachel cercava di mantenere la calma in cucina con Brittany.-

Rachel: Un bicchierino, Britt! Avevo detto un bicchierino, non una tazza intera! Adesso il pandispagna si romperà perché è troppo zuppo!
Brittany: Sì, ma un bicchierino non mi sembrava sufficiente
Rachel: Devo ricordarti che in 25 anni di amicizia non hai fatto un singolo progresso in cucina?! Non puoi inventarti le dosi, tu non hai quell’occhio!
Brittany: Non essere così severa con me!

-Rachel scosse la testa proprio mentre Alex, Oliver e Lily entravano in casa e in silenzio la ragazza si avvicinava alla cucina sorridendo. Sua madre e sua diddina non sarebbero mai cambiate. Entrava in cucina proprio mentre le donne buttavano nella spazzatura ciò che rimase della torta. Lily le sorprese da dietro.-

Lily: Siete sempre le solite!

-Subito le donne sentendo quella voce si voltarono e sorridendo abbracciarono Lily. Brittany prese le mani di sua figlia.-

Brittany: Finalmente! Iniziavamo a perdere le speranze

-Sua madre, riabbracciò Lily mentre Rachel le accarezzava i capelli.-

Rachel: Questi capelli ti ricrescono alla velocità della luce. Poi mi dici che prodotto stai usando per avere questa lucentezza!
Lily: Oh diddi. Non li avevo tagliati tanto
Rachel: Beh, un po’ più corti delle spalle
Lily: Già. Comunque, ti manderò la foto della confezione della maschera per capelli. E’ bellissimo tornare a casa e sentire il vostro profumo!

-Rachel e Brittany la riabbracciarono, poi Lily parlò mentre Oliver e Alex raggiungevano le donne in cucina.-

Lily: Dove sono i mostriciattoli?

-Oliver la guardò sorridendo.-

Oliver: Nel cortile posteriore, giocano a basket!
Lily: Non credo che Emy stia giocando a basket con le pesti

-Lily sorrise uscendo poi nel cortile. Subito vide i due bambini, soprattutto Dylan lamentarsi con Samuel.-

Dylan: SAAAAM PERO’ NON VALE! Hai sempre tu il pallone!!

-Sia lui che Samuel nemmeno si accorsero di lei, ma qualcun altra era già corsa verso la propria madrina. Emily le saltò addosso e Lily la prese in braccio.-

Emily: DIDDIIII!
Lily: Tesoro, ciao!

-La bambina si strinse al collo della ragazza sussurrandole nell’orecchio.-

Emily: Mi sei mancata! E domani è il mio compleanno!!
Lily: Anche tu patatina e tanto. Lo so, sono tornata a posta per il vostro compleanno!

-La strinse di nuovo a sé, le baciò la fronte e la mise a terra, guardando poi quei due piccoli mostri.-

Lily: Pesti, voi non mi salutate?!

-Lily si avvicinò acchiappando i due bambini, stringendoli in un abbraccio.-

Samuel: Ciao Lily!
Dylan: Ciao sorellona!

-Quell’abbraccio per Samuel stava diventando decisamente troppo lungo.-

Samuel: BASTA CON GLI ABBRACCIIII!!

-Il bambino era entrato in quella fase per cui abbracci e baci erano severamente vietati. Sopportava gli abbracci e i baci di Lily solo perché le voleva davvero tanto bene. Videro Brittany affacciarsi alla porta e chiamarli.-

Brittany: Bambini, la cena è pronta. Forza, a lavarvi le mani

-Lily rise guardando sua madre.-

Lily: Anche io sono inclusa nei “bambini”?

-Brittany le accarezzò il viso.-

Brittany: Mi vuoi far piangere?!

-Lily l’abbracciò.-

Lily Certo che no!
Brittany: Sembrano essere passati secoli da quando tu avevi la loro età!
Lily: Era tutto un altro mondo. Sono felice che loro stiano crescendo tutti insieme!

-I bambini corsero in casa con Samuel che si strofinava il pancino passando davanti a suo padre.-

Samuel: Mmh, ho una fame da lupi. Mangerei una mucca intera!

-Alex rise insieme ad Oliver.-

Alex: Non avevo dubbi!

-Dieci minuti più tardi si sedettero tutti a tavola. Lily si sedette tra Emily e Dylan, quella era una regola.

Solo verso le 21:00 gli Hunt tornarono a casa. Oliver andò a mettere a letto Dylan che era esausto da tutta quella lunga giornata. Ci impiegò 10 minuti e tornò al piano inferiore mentre Brittany e Lily lo aspettavano di sotto mentre bevevano un bicchiere di vino e Lily raccontava le novità. Oliver si unì a madre e figlia e in quel momento Lily decise di sputare il rospo.-

Lily: A proposito di scuola… Ricordate il mio amico Theo, quello di cui vi parlo sempre?

-I suoi genitori annuirono e lei continuò.-

Lily: Domani mattina arriverà qui a Los Angeles. Sarebbe dovuto venire con me ma purtroppo non c’erano più posti sul mio volo. Andrò a prenderlo domani in aeroporto. Voglio che voi lo conosciate di persona

-Brittany la guardò perplessa.-

Brittany: Stai con questo ragazzo, adesso? La faccenda con Daniel sembra essere ancora molto fresca…
Lily: Mamma, io e Daniel ci siamo lasciati. Pensavo che tu volessi che io voltassi pagina!
Brittany: Io penso sia difficile voltare pagina così velocemente dopo una relazione di 9 anni. Voglio dire… Tu e Daniel, le vostre anime sono sempre state legate
Lily: Sì, ma è finito tutto!
Brittany: Non hai risposto alla mia domanda. Stai con questo ragazzo ora?
Lily: In un certo senso. Ci stiamo lavorando e comunque Theo mi fa fare un sacco di cose che non ho mai nemmeno immaginato di poter fare. Mi apre gli orizzonti senza troppe pressioni

-Oliver la guardò.-

Oliver: Che tipo di cose?
Lily: Ieri mi ha portato ad una lezione d’arte dove abbiamo realizzato delle sculture con i rifiuti. E’ stato fantastico. All’inizio ero arrabbiata con lui perché a quell’ora avevo una lezione, però poi quando abbiamo iniziato a fare la nostra scultu…

-Brittany si accigliò.-

Brittany: Ti ha fatto saltare la lezione?
Lily: Sì, beh, me lo posso permettere. Posso anche saltare qualche lezione per “vivere” la mia vita

-Oliver si sedette vicino a sua figlia.-

Oliver: L’importante è che questo “vivere la tua vita” non ti faccia dimenticare i tuoi obbiettivi
Brittany: Tuo padre ha ragione, tesoro. Ormai sei all’ultimo anno e a breve ti laureerai. Una volta laureata potrai fare tutte le esperienze che vorrai!
Lily: No, perché dovrò iniziare a lavorare
Oliver: Principessa, lavorare sarà un’altra grande ed emozionante avventura!

-Lily guardò i suoi genitori.-

Lily: Adesso vi suona tutto male e strano, però sono convinta che quando domani vi presenterò Theo, piacerà tanto anche a voi. Papà pensa che sto andando ad allenarmi in palestra grazie a Theo!
Oliver: Tu in palestra?
Lily: Sì, già da tre mesi buoni. Alla fine del mese vuole portarmi a fare dei corsi di arrampicata così potemmo andare a scalare una montagna!

-Brittany la guardò preoccupata.-

Brittany: Tesoro, scalare le montagne è molto pericoloso. Devi avere anni di allenamento ed esperienza in arrampicata per poter fare una cosa del genere
Lily: Mamma, non preoccuparti. Theo dice che sarà facilissimo. Lui lo sa, lo ha già fatto tante volte!
Brittany: Ma tu no!
Lily: C’è sempre una prima volta e onestamente con Theo non mi annoio mai. Mi sprona a spingermi oltre il mio limite. Mi sembra di essere un’altra persona
Brittany: Forse perché davvero stai cambiando

-Lily guardò Brittany. Non capiva cosa intendesse sua madre con quella frase. La ragazza bevette l’ultimo sorso di vino alzandosi poi dal divano.-

Lily: Cambiare è una cosa positiva! Comunque si è fatto tardi. Domani mi aspetta una lunga giornata e dovrò alzarmi presto. Buonanotte!

-Baciò sia sua madre che suo padre e si avviò al piano superiore nella sua vecchia camera.-

Brittany e Oliver: Buonanotte!

-Brittany poi guardò Oliver.-

Brittany: Cosa ne pensi?
Oliver: Penso che quel ragazzo le stia facendo il lavaggio del cervello
Brittany: Non ha nemmeno specificato se stanno insieme o no. Ma se non stanno insieme, loro… Sì, loro…
Oliver: Pulce ti prego, fammi andare a letto perché il pensiero che mia figlia abbia un rapporto puramente sessuale con un ragazzo, non credo di poterlo sopportare!

-Brittany lo abbracciò.-

Brittany: Ora non giungiamo a conclusioni affrettate. Domani mattina lo conosceremo. Non è giusto giudicare questo ragazzo così. Mi fido di nostra figlia
Oliver: Sì, forse hai ragione!

-Lui la baciò ed entrambi decisero di andare a letto. Lily aveva ragione, la giornata seguente sarebbe stata davvero impegnativa.

La mattina, la ragazza uscì di casa alle 7:00 e disse ai suoi genitori che sarebbe stato carino fare colazione tutti insieme quando sarebbe tornata con Theo. Brittany e Oliver accettarono così aspettarono.
Dylan si svegliò verso le 8:00, scese in salotto ancora in pigiama e accese la televisione per poi urlare.-

Dylan: MAMMA, POSSO MANGIARE I PANCAKES SEDUTO SUL DIVANO?

-Brittany si avvicinò a lui.-

Brittany: Hai davvero tantissima fame ora?
Dylan: No, non tantissima. Però devo fare colazione
Brittany: Faremo colazione tra un’oretta quando Lily e il suo amico arriveranno qua
Dylan: Il suo amico? Quale amico? Jordan? Jordan e Rebecca vengono qui?
Brittany: No tesoro. E’ un amico del college. Non lo abbiamo mai visto
Dylan: Oh. Ma non sarà mica il suo nuovo fidanzato?!

-Brittany sospirò.-

Brittany: Spero proprio di no!

-Dylan riprese a guardare i cartoni quando poi si ricordò qualcosa mentre Oliver dopo essersi preparato scendeva le scale.-

Dylan: Mamma, papà ma sapete che giorno è oggi?! E’ il compleanno di Sam!

-Brittany lo guardò alzando il sopracciglio destro.-

Brittany: E di Emy!
Dylan: Sì, certo certo! Ma più di Sam perché lui è più grande

-Oliver guardò suo figlio ridendo.-

Oliver: Sono gemelli!!
Dylan: Ma Samuel è nato prima!

-Brittany scosse la testa sorridendo.-

Brittany: Forza fagiolo, andiamo a prepararci, così faremo colazione con Lily e Theo e poi dopo aver aiutato Lily a scegliere i regali, potremmo andare al compleanno dei gemelli. Guarda, papà è già pronto!
Dylan: Va bene! Non vedo l’ora di dare il nostro regalo a Sam!

-Il bambino sorrise seguendo poi sua madre per le scale.

Un’ora più tardi, Lily varcava la soglia di casa insieme a Theo.-

Lily: Sono tornataa! E ho una fame da morire!!

-Oliver fu il primo a mostrarsi, uscendo dalla cucina.-

Oliver: Ci contavo. Ho preparato cibo per un esercito!

-Lui si avvicinò ai ragazzi tendendo la mano a Theo.-

Oliver: Sono Oliver, il padre di Lily!

-Theo la strinse e lo guardò con un sorriso sicuro.-

Theo: Cosa ancora più importante, sei l’ex cantante degli stormy waves! Sono stato ad un vostro concerto. Fantastico! Comunque io sono Theo
Oliver: Grazie. E’ stata una vita fa ma fare il padre è decisamente più eccitante!

-Lui aveva già inquadrato Theo dalla prima frase che uscì dalla sua bocca e voleva decisamente vedere fin dove quel ragazzo si spingesse.-

Theo: Beh, punti di vista!

-Oliver aggrottò la fronte e grazie al cielo ad interrompere quel momento di tensione che comprimeva Lily, fu il piccolo Dylan che scendeva le scale con la sua collezione di viscidi ragni mollicci appiccica-tutto che avevano già creato diverse macchie sui muri della casa.
Il bambino si avvicinò a Theo osservandolo bene, poi gli mostrò i suoi ragni.-

Dylan: Ciao, io sono Dylan! Lily è la mia sorellona!
Theo: Lo so!
Dylan: Guarda i miei ragni! Se vuoi li puoi toccare. Si appiccicano a tutto, sai?

-Per dimostrarglielo, Dylan gliene lanciò uno addosso e Theo lo schivò.-

Theo: Ehi nano, questa camicia sai che costa più di te? Scommetto che quei ragni spazzatura macchiano!
Dylan: Sei proprio un tonto. Perché hai pagato un sacco di soldi una camicia così brutta?!

-Il bambino scoppiò a ridere e mentre Lily iniziava decisamente a pentirsi della decisione di far conoscere Theo alla sua famiglia, Oliver avvicinava suo figlio a sé. Theo non gli piaceva proprio.
Finalmente anche Brittany scese al piano inferiore. Doveva ammettere che Theo era proprio un bel ragazzo, ma doveva capire se fosse degno della sua bambina. Sì avvicinò e si presentò stringendo la mano a Theo. Finalmente si sedettero tutti a tavola, iniziarono a mangiare e un’altra conversazione iniziava grazie a Brittany.-

Brittany: Quindi Theo, cosa studi al college?
Theo: Business della musica. E’ una laurea che mi permette di fare dei bei soldoni!

-Oliver lo guardò.-

Oliver: La musica però dovrebbe essere una passione!
Theo: Pensando in questo modo non si diventa importanti e ricchi, però. Sai Oliver, Lily mi ha costretto a guardare il tuo programma e francamente l’ho trovato deludente. Mi sarei aspettato di più da uno del tuo livello. Tra l’altro tu non sei nemmeno presente!

-Lily scosse la testa senza speranza mentre Oliver che si stava portando il boccone alla bocca, abbassò la forchetta guardando Theo.-

Oliver: Ho fatto da tutor solo nella prima edizione che tra l’altro ha visto la ragazza della mia squadra vincere. Io, al contrario, credo che sia un programma ben realizzato
Theo: Far partecipare dei poveracci con nessuna base teorica di musica è una cosa alquanto imbarazzante. Tutto il programma è un’intera pagliacciata. Quei ragazzi non faranno mai strada, si mangeranno tutti i soldi del premio e poi ciao e arrivederci!

-Oliver stringeva i pugni di rabbia, sentiva di odiare quel moccioso sbruffone. Brittany lo percepì, così guardò suo marito.-

Brittany: Olly, tesoro, potresti aiutarmi in cucina? Portiamo della frutta a tavola!

-Oliver annuì seguendo sua moglie in cucina dove chiusero la porta. Lily guardò Theo.-

Lily: Ma che diavolo fai? Abbi un po’ di rispetto
Theo: Sto solo dicendo la mia, magari tuo padre decide di migliorare il suo programma
Lily: L’unica cosa che deciderà sarà se ucciderti a mani nude o avvelenarti il piatto!

-Theo sbuffò e Dylan, ancora a tavola, parlò.-

Dylan: Io lo spingerei dentro la bocca di un vulcano!

-Sia Lily che Theo lo guardarono scuotendo la testa e Dylan si spiegò.-

Dylan: Che c’è?! Mi stai antipatico!

-La ragazza si portò le mani in testa, quelle presentazioni andavano di male in peggio.

Intanto in cucina, Brittany parlava con suo marito.-

Brittany: Olly, dobbiamo dare una possibilità a questo ragazzo. Lily ci tiene!
Oliver: Lo so, ma l’hai sentito? E’ solo un brutto piccolo sputasentenze
Brittany: Sì, l’ho sentito, però è anche vero che è un ragazzino. Non scendiamo al suo livello. Ora, fai un bel respiro!
Oliver: Non voglio che un idiota del genere giri intorno a mia figlia e a casa nostra!
Brittany: UN BEL RESPIRO PROFONDO!

-Oliver la guardò e sospirò.-

Oliver: D’accordo. Gli darò un’altra chance prima di iniziare ad odiarlo per il resto della vita

-Brittany sorrise e lo baciò.-

Brittany: E’ tutto ciò che chiedo!

-Presero la frutta e tornarono in sala da pranzo. Theo parlò.-

Theo: Scusa Oliver se ti ho mancato di rispetto

-Oliver lo guardò capendo che quelle scuse erano davvero false comunque decise di passarci oltre.-

Oliver: Non preoccuparti!

-Lily cambiò argomento.-

Lily: Theo, finalmente puoi vedere la casa a cui io sono tanto affezionata!
Theo: Me la immaginavo diversa!

-Brittany si incuriosì guardandolo.-

Brittany: Ah sì?

-Theo annuì e continuò.-

Theo: Io fossi in Oliver non riuscirei ad adattarmi a questa piccola casetta. Voglio dire, con i soldi che sicuramente porta a casa, ci esce qualcosa di molto meglio di questa microcasa. Le stalle dei miei cavalli sono molto più grandi! Poi c’è da dire che è molto semplice. Ma è bello vedere persone importanti e benestanti come voi vivere tanto umilmente!

-Lui disse "semplice" proprio nel senso dispregiativo del termine e questa volta fu Oliver a vedere gli occhi di Brittany uscire fuori dalle orbite. Lei amava quella casa e aveva fatto tanti sacrifici per poterla comprare e quel ragazzo ci stava decisamente sputando sopra. L’uomo si avvicinò a sua moglie e le sussurrò.-

Oliver: Respiro profondo!!

-Brittany lo fece mentre Theo continuava a parlare.-

Theo: Comunque Lily c’è molto affezionata e attaccata. E’ attaccata a questa casa quasi quanto è attaccata a voi. Non c’è niente che io non sappia. So vita, morte e miracoli di tutta la vostra famiglia, Lily non fa che riempirmi la testa tutto il tempo
Lily: Dai, Theo!

-Lei lo spinse leggermente e lui continuò.-

Theo: E’ vero. Credo che quello che abbia per voi sia un attaccamento morboso. E’ decisamente troppo e soprattutto anormale

-Brittany subito aggrottò la fronte sentendo Theo, e Lily cercò di correre ai ripari.-

Lily: Lui lo vede così perché a casa sua è tutto molto più distaccato
Theo: No, il punto è che tu sei proprio una mammona e una cocca di papà!

-Brittany era sempre più indignata e lo stesso Oliver che cercava di non spaccare la faccia a quel ragazzino arrogante. Lily lo guardò.-

Lily: Beh sì, un po’ lo sono. Non ci posso fare niente!
Theo: Spero che la mia influenza ti aiuti a migliorare. Plasmare un po’ il tuo carattere ti renderebbe davvero perfetta come una dea! “Lily, dea della perfezione”!

-Lui sorrise baciandola profondamente davanti a tutti a tavola. Lily si staccò immediatamente imbarazzata. Non riusciva più a gestire quella colazione, così guardò i suoi genitori.-

Lily: Beh, direi che si è fatto tardi. Venite tutti con me a scegliere i miei regali per Sam ed Emy?

-Brittany si alzò dal tavolo con gli occhi che sputavano fuoco. Nessuno poteva permettersi di trattare sua figlia come un soprammobile. Avrebbe aspettato ancora un po’, però poi avrebbe fatto sicuramente le sue considerazioni a Lily.-

Brittany: Forse è meglio!

-Disse solo Brittany alzandosi da tavola. Quella sarebbe stata davvero una lunga, stressante ed estenuante giornata ed era solo appena cominciata.-


Ciao Meraviglie <3
Come state? Ecco che anche questa domenica posto il nuovo capitolo.
Cavolo fuochi e fiamme questa volta. Ve lo aspettavate?
Nuove impressioni?
Come sempre aspetto i vostri messaggi.
Grazie per le ultime recensioni che mi avete lasciato.
Buon inizio settimana a tutti.
Un bacione
Sum <3

  
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