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Autore: Spensieratezza    29/03/2018    5 recensioni
Sequel della storia "L'ultima riga delle favole." e quarta storia collegata al ciclo delle fiabe.
Questa storia racconta il dolcissimo legame tra Jared e suo fratello Dean. Una storia romantica e struggente, piena di sentimento.
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Come nelle favole'
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Jared e Jensen avevano appena assistito alla morte del minore, quando era suo fratello. Credevano che non si sarebbero mai più ripresi  da quello shock e invece, inaspettatamente, arrivò un altro ricordo e forse lo shock fu più grande, fu che aveva una sfumatura e un’atmosfera completamente diversa dal precedente.
 
 
Dean e Jared stavano litigano sulla spiaggia, illuminata e riscaldata dal sole.
Jared stava facendo a Dean una scenata.
 
“Da quando hai incontrato questa Christine, sembra l’amore della tua vita, sembri perso di lei e non sembra invece che sia una che..NON RIDERE..non sembra proprio una con cui hai intenzione di fare un’avventura da un’estate.”

“è la mia prima ragazza. Potresti anche essere felice per me.” disse Dean.

Jared lo guardò socchiudendo gli occhi. “Tu lo sai che noi lunedì dobbiamo tornare a casa, vero? Gliel’hai detto? Lo sa?”

Dean si guardò i piedi sprofondare dentro la sabbia. Jared si incantò a guardarli.


“Dean!” lo richiamò Jared, arrabbiato.

“Senti, possiamo anche rimanere un’altra settimana! Sono sicuro che non ci sono problemi.”

“Come? Siamo già rimasti un MESE.” Disse lui.

“E quindi che ti costa una settimana in più? Jared? Non voltarmi le spalle, quando ti parlo!” disse, visto che il maggiore se ne stava andando.


Jared, con lo sguardo rabbioso e gli occhi che lanciavano fiamme, disse:

“ Io me ne torno a casa. Stasera. Tu cosa farai?”

“Stai scherzando??”

“No. Rispondimi quando ti parlo.”

“Io..ho..ho già detto a Christine che mi fermo un’altra settimana..”

“Bene, scegli lei, allora. Ho capito.”
“Jared!”
 


I Jared e Jensen del presente osservarono Dean restare a guardare Jared, che si prese le scarpe e le portò via, nascondendo le mani all'interno, mente a piedi nudi, andava via.

“Vuoi sapere che cosa avevo pensato quel giorno?” chiese Jensen.

“Dimmi.” Disse Jared.

Jensen si voltò verso di lui e gli sorrise.

“Quel giorno ti guardai andare via, con la tristezza nel cuore. Avevo sempre sostenuto che la speranza era la droga dei mediocri, ma alla fine c’ero cascato anche io, immaginando che l’amore esistesse davvero e camminasse a piedi nudi sulla sabbia, tenendo le mani affondate dentro le scarpe.” Disse Jensen, guardando il suo sé del passato e poi girarsi dandogli le spalle, con il volto rigato dalle lacrime.

“Jensen..” disse Jared, toccandogli le spalle.
 
 
I due ragazzi del presente, sparirono di nuovo e al suo posto, un nuovo ricordo.
 
Dean aveva raggiunto di corsa Jared nella corsa sfrenata per impedirgli di prendere il treno. Alla fine riuscì a raggiungerlo e i due si abbracciarono.

Fu un abbraccio meraviglioso. Sentito.

“Jared..mi dispiace di averti trascurato..per Christine. Ti prego, resta. Partiamo insieme.”

“Non posso, sciocchino. Ho già avvisato mamma che sarei tornato. Lei ha bisogno di noi. Sai che papà non c’è mai per lavoro.”

“Allora voglio venire con te. Non ci sto se tu non ci sei.”

“Ho detto di no! Ormai hai già detto a Christine che starai da lei. Credimi, siamo a posto così. Ti aspetto, fratellino. E cerca di divertirti, right?”

Dicendogli così, però, Dean notò che evitò di fare il solito ammiccamento allusivo o di guardarlo negli occhi.
 




I due persero ancora tempo a salutarsi mentre Jared era già su treno e proprio quando il treno cominciò a muoversi e a fischiare facendo un rumore infernale, a Dean venne in mente una cosa, mentre cercava di riprendergli le dita della mano che gli era sfuggita, dal finestrino.
 
“A-aspetta. Sul treno..quel giorno, non ti ho risposto.” disse Dean, riferendosi a quando giorni fa, Jared gli aveva detto di amarlo, ma Dean non lo aveva preso sul serio, pensando che scherzasse, per non sconfessare lui il suo cuore martellante nel petto, aveva detto di dover andare al bagno e quand'era tornato, non ne avevano più parlato.

“Come, non ho sentito.” disse Jared, disturbato dal rumore.

“Volevo dirti…  che ti amo anch’io..” disse Dean, piangendo.

“Non ti sentoooo.”

“Ti AMO ANCH’IOOOOOOO!” gridò Dean, mentre rincorreva il treno che velocemente se ne stava andando.

“ME LO DICI QUANDO TORNI A CASAAAAA!”
 
 
Il ricordo svanì e Jared e Jensen si stavano baciando appassionatamente.

Quando il bacio finì, fu Jared il primo a prendere il discorso.

“E pensare che credevo che non me l'avessi detto. Ma perchè non me l'hai detto più? Neanche quando abbiamo visto quel ricordo?” disse Jared. * (vedere capitolo 11 Dean e Jared sul treno e le risposte non date)

“Forse avevo dimenticato anche io. Forse avevo voluto dimenticare.” Disse Jensen, abbracciandolo.

I due si abbracciarono di nuovo, in maniera più sentita.

“Mi hai risposto. E sono felicissimo di averlo sentito, questa volta.” Disse, prendendogli il viso tra le mani.

“Sono solo felice che l’hai sentito.” Disse Jensen.

“E io sono felice di quel bacio che ci siamo scambiati..di quei DUE baci..anche se una volta eri ubriaco e l’altra..”Jared stava per tornare triste e Jensen gli alzò il mento e sorrise.

 “ Jared, credo di ricordare anche un’altra cosa..altri..baci.” disse Jensen.

“Altri…oddio!” disse Jared.
 
 
 
 




*

Jared e Dean erano al Casinò di Las Velgas, in cui si stavano facendo scommesse stupide, dove era possibile rivincere i soldi che si erano persi al gioco d’azzardo, facendo scommesse.

Le ragazze della compagnia non sapevano che Jared e Dean erano fratelli e proposero al “ragazzone alto come un’alce, tutto arrabbiato “ di avvicinarsi al banco scommesse per cercare di rivincere quello che aveva perso giocando al poker.
 
“Ti va di vincere i soldi che hai perso e forse vincere qualche extra?”

“Sarebbe fantastico! Che devo fare? Prostutuirmi?” chiese Jared balzandoso alle ragazze vestite come delle matrioske.

Le matrioske risero e acconsentirono, indicando Dean.

“Bacia il tuo amico.” Dissero indicandolo.
 
 
 
Jared sgranò gli occhi e allo stesso tempo vide Dean terrorizzato. Evidentemente neanche lui se lo aspettava, Dean fece per parlare e Jared alzò una mano per impedire che protestasse.

Ci sto.” Disse, facendo quasi venire un infarto al povero Dean.

Le ragazzine cominciarono a ridere eccitate, mentre Jared si avvicinava a Dean, sperando che quello sguardo non volesse dire che voleva incenerirlo all’istante.

“Ti ha dato di volta il cervello?” gli sussurrò.

“Schhhh. Le facciamo contente con un bacetto a stampo. Fidati di me.”

“Sarà meglio che sia a stampo. “ disse Dean, non potendo evitare un sorriso e il suo cuore che cominciava a martellargli furiosamente nel petto.

Erano passati mesi da quando aveva baciato Jared da ubriaco. Ricordava perfettamente quella volta e il pensiero che Jared non aveva mai voluto parlarne, gli aveva fatto male e ora se ne usciva con questa cosa. Forse però poteva approfittarne.
 
 
 
Jared si avvicinò a Dean, mentre le ragazze cominciavano a far scattare il cronometro, eccitate e ridacchiando e battendo le mani.

“A proposito, è mio fratello minore, quindi il bacio vale oro, se avete inteso quello che intendo.”

Dean sembrava che stesse per avere un mancamento e le ragazze qualcosa a metà tra uno svenimento e un orgasmo.

 
 
Ma sei impazzito??” gridò Dean, mentre Jared evitava accuratamente di guardarlo e guardò le ragazze con le braccia conserte per avere una conferma, loro dissero che andava più che bene ed erano molto curiose.

Dean era basito. Quel pazzo aveva davvero interesse ad andare fino in fondo??

Jared si avvicinò di più come a far capire che faceva sul serio.

Dean lo guardò nervoso, mentre Jared gli dava un bacio a fior di labbra, lasciandolo perplesso e..deluso? Era stata più l’attesa a fargli palpitare il cuore che quella pessima imitazione di un bacio?
 
Jared rispose con un ridolino allo sguardo disgustato di Dean e infatti una delle ragazze disse:

“Ma cos’era? Un bacio quello? Buuuuu.”
 
Jared la guardò male e borbottò qualcosa che Dean non capì,perché poi si trovò subito addosso le labbra incollate del fratello e ogni suo pensiero svanì, soprattutto quando la sua lingua incrociò la sua, in un tripudio di sensi talmente forti da stordirlo e farlo quasi svenire.

Il bacio divenne subito lussurioso e bagnato, con Jared che ci dava dentro e produceva versi osceni nella sua bocca, toccandolo languido e voglioso, anche per fare un po’ di scena con le ragazze, che avevano cominciato a buttargli soldi a palate sul tavolo.

Jared però neanche guardava i soldi, avvinghiato a Dean com’era. Fu il minore a staccarsi all’improvviso da quella specie di assalto.

 
 
Lo fece più per mancanza d’aria e perché si sentiva la testa come se stesse per svenire, più che perché voleva davvero respingerlo.
 
“Stai bene?” gli chiese infatti Jared, cercando di sostenerlo, temendo una sfuriata, o una specie di disconoscimento fraterno.

“Sono..nostri..questi?” chiese Dean spalancando la bocca, notando quanti soldi ci fossero su quel tavolo.
 
Le ragazze non la finivano di gridare e di complimentarsi per lo show che avevano mostrato loro e così Jared per essere carino, offrì a loro dei drink azzurri, gelati.

Ma neanche così, le ragazze volevano lasciarli andare via. Dopo i drink li pregarono di andare con loro a fare festa sulla spiaggia. A mangiare mashmellows e a fare il bagno al mare.
 
 
Jared guardò Dean per avere un consenso e a Dean venne da ridere. Non erano fidanzati ma era come se lo fossero, lui stava chiedendogli il permesso, quando quella volta in albergo con quella sgualrdrina, non lo aveva fatto. Uno stuolo di ragazzette aveva appena visto due fratelli baciarsi e li aveva pagati fior di quattrini per quello, ma cosa più importante e bella, aveva appena baciato suo fratello maggiore. Era tutto un meraviglioso sogno da cui non aveva voglia di svegliarsi troppo presto. Quindi sì, avrebbe fatto di tutto per prolungare quella serata meravigliosa.

“Beh, quello che succede a Las Vegas, resta a Las Vegas, no?” disse Dean scrollando le spalle.

Jared annuì, ma non fece una delle sue proverbiali battute. Dean aveva l’impressione che non avrebbero mai parlato di quel bacio meraviglioso ma suppose che forse era meglio così.

E fu con tutto l’amore di questo mondo che, ritirati quei soldi, disse a suo fratello maggiore all’orecchio:

“Con questi ci paghi i tuoi studi. Volevi diventare uno scienziato, no?”

Jared lo guardò quasi commosso e gli tremò il labbro. Dean sperò che potesse intuire parole d’amore per lui, in quella frase.
 
 
 
La nottata sulla spiaggia fu una cosa meravigliosa. Come una fiaba. Come un sogno. Soprattutto perché mentre nuotavano tutti insieme, Dean si sentiva come a casa. Non sapeva neanche quanto avevano bevuto tra tutti. Notò che le ragazze si baciavano tra di loro e che richiedevano baci a Jared che non si tirò indietro e forse fu l’alcool a lasciar soprassedere Dean o forse il fatto che la felicità delirante per il bacio appena scambiato con suo fratello, gli avrebbe fatto perdonare qualsiasi cosa. Sentiva delle lacrime scendergli tra le guance ma per la prima volta sapeva che non era per gelosia ma per felicità.

Jared nonostante aveva baciato anche loro, non lo perdeva d’occhio, poi tornò da lui e inaspettatamente lo baciò di nuovo. Un bacio dolce e sensuale insieme. Dean ricambiò il bacio, abbracciandolo.
 
Quando tornarono in spiaggia, mangiarono i marshamalow, restando vicini. Un’intimità dolce e accogliente, diversa dalle altre, ma non fecero mai parola di quella serata. Mai. Non volevano rischiare di rovinare quel bel ricordo.
 
 
 
*

Jared e Jensen si risvegliarono su quella stessa spiaggia, sopra la sabbia. Avevano rivissuto tutto da protagonisti. Avevano sabbia sul viso, sui capelli ed erano in costume, bagnati. Avevano gli occhi che brillavano.

“Vedo come delle piccole stelle dentro i tuoi occhi.” Disse Jared, tenendogli il viso tra le mani e guardandolo.

“Io le stelle le vedo sempre, quando guardo te.” Disse Jensen con gli occhi ancora più brillanti.

E sotto le stelle, con ancora i costumi bagnati indosso, Jared baciò ancora il suo Jensen.
 
 
 
 
*

Altro giro, altra giostra, ma questa volta anche perché, il prossimo ricordo era ad un lunapark.

Jared e Jensen stavano rivivendo di nuovo i loro ricordi da protagonisti e stavano passeggiando vicini al lunapark come due fidanzatini.

Guarda, Jared, la bocca della verità!! Ci andiamo??” chiese Dean, tirandogli il braccio.

Jared alzò gli occhi al cielo e accompagnò il fratello vicino alla famigliare costruzione in pietra, tanto bella quanto inquietante.
 
Dean mise la mano dentro l’apertura della bocca in pietra ed attese, ansioso come un bimbo.

Quando uscì il biglietto, lui lo prese febbrile, per poi restare con lo sguardo perplesso.

“Che c’è? Ti ha detto che ti sposerai e avrai quattro figli? Tranquillo fratellino, esiste sempre il divorzio.” Disse Jared, prendendolo in giro.

Dean lo guardò male e lesse il biglietto.

"Amara è la verità."

Jared allargò appena gli occhi, perplesso anche lui.  
 
"Che significa?” chiese Dean.

 
 
“Che per una volta questa giostra è stata sincera. E che ti hanno fregato una sterina.” Disse Jared ridendo. “Vediamo a me che dice.” Disse mettendo una sterlina anche lui.
 
Dean era nero, ma attese il turno del fratello, che ritirò il biglietto entro poco, lo guardò basito e poi scoppiò a ridere.

“Si vede proprio che siamo fratelli!!” disse e mostrò il biglietto anche a Dean, su cui le parole:

“Amara è la verità.” Campeggiavano a lettere nere scarlatte sul foglietto.
 
 
 
“Mi aspettavo di più…” brontolò Dean, mentre Jared raccoglieva entrambi i foglietti e gli faceva fare un volo facendo un pieno canestro nel bidone della spazzatura.

“Beh, sono tutte mangiatrici di soldi queste macchine. Vieni fratellino, regaliamo i nostri soldi in qualcosa di più proficuo come delle frittelle guarnite di nutella e diventiamo noi grandi mangiatori di ciambelle.” Disse Jared, mettendogli un braccio attorno alle spalle.
 
 
 
 
 






















Note dell'autrice: 

ragazziiiii ditemi cosa pensate di tutti questi baci, pleaseeee!!! E poi anche di quello che succede a fine capitolo! ^^ ci tenevo tanto a scrivere di quest'altro bacio dato per una scommessa e anche al fatto che Dean avesse detto poi effettivamente a Jared, che lo ama! A questo proposito, la scena del treno di quando si salutano, è presa dall'albo di dylan dog n 74 Il lungo addio. Come anche le scene di quando Jared sul treno dice a Dean che lo ama! Scusatemi ma ho amato quell'albo e vedo quelle scene perfette per i j2!! 

Mi sono sforzata di fare un capitolo lungo per non farvi aspettare troppo prima di svelarvi tutto, vi dico già da adesso che i j2 torneranno a casa . La loro VERA CASA e abbandoneranno questo viaggio onirico a brevissimo, tra due capitoli magari. E la cosa mi emoziona tantissimo, infatti sto facendo fatica ad arrivare alla fine, non vorrei quasi scrivere questi ultimi capitoli e saltare direttamente a quelle scene, proprio perchè quello che accade dopo, è diecimila volte più emozionante ed intrigante. E quindi niente, per adesso non posso proprio dirvi di più, spero di arrivare al più presto ad un certo punto!!

altra cosa importante!! Mi sono documentata e il MARE A LAS VEGAS dicono che C'è XD ho letto su internet!! xd e poi altra cosa:

La frase:

Avevo sempre sostenuto che la speranza era la droga dei mediocri, ma alla fine c’ero cascato anche io, immaginando che l’amore esistesse davvero e camminasse a piedi nudi sulla sabbia, tenendo le mani affondate dentro le scarpe.”  è una frase che AMO ed è del libro: l'ultima riga delle favole. Un libro che ho amato così tanto da aver dato anche il titolo al mio sequel precedente ^_^ <333
   
 
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