L’arena:
giorno 4
Libero
Howard – Distretto 1
-
Cosa succede tra quei due? –
Eloise
scosse il capo, aggrottando la fronte mentre cercava di
capire di cosa stessero discutendo animatamente Cassian ed Emerald.
-
Non ne ho la minima idea. Lei non ti ha detto nulla? –
Libero
scosse il capo.
-
È difficile capire bene cosa passa per la testa di Esme e da
quando è entrata nell’Arena sembra troppo
concentrata per chiacchierare. Lui
cosa dice? –
-
Non è molto contento di come stanno andando le cose, si
aspettava di trovare qualcuno in più in questi primi giorni.
–
Annuì.
– In effetti non si sono visti molti Tributi in giro.
È
strano … -
-
Immagino voglia dire che i nostri avversari sono meglio di
quello che pensassimo. –
-
Decisamente e la cosa rende tutti un bel po’ nervosi -,
constatò il ragazzo mentre Esme si allontanava decisamente
stizzita e Cassian
veniva verso di loro alzando gli occhi al cielo, - Ma immagino che
scopriremo
presto cosa hanno in mente. –
Come
a voler confermare le sue parole, Cassian si lasciò
cadere sul terreno accanto a loro e sospirò, evidentemente
stressato dalla
situazione e dal litigio appena terminato.
Eloise
si sporse verso di lui, poggiando delicatamente una
mano sul braccio muscoloso e ricevette in cambio un sorriso stanco e
tirato.
-
Che succede? –
-
Vuole andare a cercare Odair e la Mason. Dice che se
aspettiamo ancora rischierà di trovarla già
morta. –
-
E tu non sei d’accordo – intuì Libero.
-
Ci sono ancora undici Tributi in giro per l’Arena oltre a
noi quattro. Dubito che molti di quelli rimasti riescano a far fuori
uno dei
due perciò non vedo perché dovremmo preoccuparci
di loro quando possiamo
muoverci con molta più cautela. –
-
Ah, immagino che non abbia apprezzato la risposta. –
-
Per nulla, è tremendamente testarda. –
-
Perciò cosa facciamo? –
-
Metà di noi si muove, l’altra rimane qui a
sorvegliare le
provviste. Non mi piace la troppa tranquillità delle ultime
ore, promette male.
–
-
Non piace nemmeno a me -, convenne, - Chi si muove e chi
resta? –
-
Ci muoviamo io ed Esme, tu ed Elly rimanete qui. –
-
Ma … - fece per protestare la ragazza del Nove, venendo
tacitata da un cenno del capo del suo ragazzo.
-
Credimi, è meglio così. L’ultimo turno
l’avete fatto voi
perciò sarete ancora stanchi, avrete il tempo di recuperare
un po’. –
Eloise
si voltò verso Libero, quasi sperasse di ricevere
sostegno da parte sua, ma il ragazzo dell’Uno si
limitò ad annuire lentamente.
A
quanto pareva erano due contro uno.
-
D’accordo -, cedette, - ma se non tornate entro
metà
giornata veniamo a cercarvi. –
Silver
Reynolds – Distretto 6
Silver
prese un morso dalla striscia di carne secca inviatale
dagli sponsor e ne tese una a Edward.
-
Non ho fame. –
-
Certo che hai fame, è un giorno e mezzo che non mangi.
–
-
Sul serio, non ho fame – insistè.
La
ragazza si strinse nelle spalle e mandò giù con
rapidi
bocconi anche quella.
Non
era proprio il caso di sprecare il cibo quando si
trovavano lì dentro da quattro giorni ed erano
miracolosamente ancora in vita.
-
Ti senti in colpa per Arcturus? –
Edward
scosse il capo. – No, meglio lui che noi. –
-
Allora perché hai lo stomaco chiuso? –
-
Immagino sia la tensione … e comunque non psicanalizzarmi,
Allie. –
-
E tu non chiamarmi Allie – lo rimbeccò.
Come
se quella frase gli avesse fatto venire un lampo di
genio, Edward si voltò verso di lei con una scintilla
curiosa negli occhi.
-
C’è una cosa che non mi hai mai detto e che ho
sempre voluto
sapere. –
-
E sarebbe? – chiese cautamente.
Aveva
una mezza idea di cosa fosse, ma sperava di sbagliarsi
perché
non le andava veramente di rivangare quella parte della sua vita.
-
Perché non vuoi essere chiamata Allison? –
Silver
prese un respiro profondo, giocherellando con la carta
stagnola della confezione della carne essiccata.
-
Quel nome l’ha deciso mia madre e io con lei non voglio
avere nulla a che fare. E poi il color argento mi è sempre
piaciuto, perciò
Silver è perfetto. –
Edward
annuì rimanendo questa volta in silenzio.
Sapeva
tutto della madre Morfaminomane di Silver così come
delle sue crisi maniacali che la portavano a ferire chiunque le si
trovasse
vicino, il che spesso e volentieri voleva dire sua figlia.
Aveva
visto i segni sulla pelle candida di Silver.
Lei
non gli aveva mai detto di aver subito abusi in famiglia,
ma era evidente.
E
Silver sapeva che lui sapeva, anche questo era ovvio.
-
Io credo che … -
Silver
non seppe mai cosa credeva Edward, perché la grossa
pantera che sbucò dalla cima degli alberi saltò
addosso al suo compagno di
Distretto e gli affondò i denti nel collo,
all’altezza della giugulare.
Si
alzò in piedi di scatto, sforzandosi di ignorare le urla di
dolore di Edward e di costringere le sue gambe a muoversi.
Corse
a perdifiato, lontano dalle urla e dai ruggiti dell’animale.
Continuò
a correre anche quando il rumore del colpo di cannone
raggiunse le sue orecchie.
Riley
Mason – Distretto 7
Fu
lei la prima a vedere i due Favoriti sbucare sulla spiaggia
in riva al lago, le armi in pugno e l’aria di chi era
palesemente a caccia.
Scosse
piano Sebastian, indicandoglieli in silenzio, e vide l’amico
allungare la mano ad afferrare il tridente proprio mentre lei faceva
altrettanto con l’ascia.
-
Sono solo loro due? –
-
Solo? Secondo me quei due bastano e avanzano –,
replicò per
tutta risposta Sebastian, - Perché volevi rendergli le cose
ancora più facili? –
-
Possiamo batterli – replicò per tutta risposta.
-
Possiamo provarci -, la corresse, - non sopravvalutarci. –
Riley
roteò gli occhi.
-
Mi raccomando, Seb, non metterci troppo ottimismo. –
Il
sorrisetto che increspò le labbra dell’amico la
fece
sorridere a sua volta.
Era
sempre così tra loro: Seb che diceva una cosa e lei che
puntualmente diceva l’esatto opposto.
Eppure
per qualche strano scherzo del destino andavano
tremendamente d’accordo, quasi come una sorella e un
fratello.
-
Chi prendi? –
-
Cassian, quindi credo proprio che a te tocchi Emerald. –
Già,
in effetti sapeva già da prima di entrare
nell’Arena che
lei e quella bambolona bionda tutta curve si sarebbero scontrate prima
o poi.
E
doveva ammettere, ottimismo a parte, che l’idea non la
entusiasmava affatto dopo aver visto cosa era in grado di fare con la
frusta.
-
D’accordo, allora diamo loro il benvenuto. –
Scattò
in piedi, correndo verso i Favoriti con l’ascia stretta
a sé certa che Sebastian fosse a pochi passi da lei.
Vide
le iridi verdi della ragazza dell’Uno luccicare
soddisfatte mentre un sorriso le solcava le labbra carnose.
Vagamente
consapevole del fatto che anche lei doveva avere
un’espressione
molto simile sul volto, continuò ad avanzare
finchè un rumore sordo e una
colonna di fumo non distolse la loro attenzione.
Patton
Powell – Distretto 10
-
Il vulcano! Il vulcano sta eruttando! –
L’urlo
di Asher lo spinse a mollare lo zaino pesante che aveva
afferrato e a richiamare Farad.
-
Torniamo indietro, non ne vale la pena. –
Tuttavia
il ragazzo dell’Undici sembrava essere troppo
lontano, o forse solo troppo concentrato, per udire le sue parole
perché nella
sua corsa verso quella miniera di provviste poste al centro della
Cornucopia si
era imbattuto in quello dell’Uno.
-
Farad! –
Tentò
di nuovo, ma i due ragazzi si giravano attorno
studiandosi come avrebbero fatto due leoni che lottavano per il
territorio.
Libero
non l’avrebbe mai lasciato allontanarsi con i
rifornimenti in mano e Farad non sarebbe mai scappato come un codardo.
-
Pat, dobbiamo andarcene – insistè Asher, a qualche
metro da
lui insieme a una Kainene decisamente impaurita.
Indeciso,
Patton notò che anche la ragazza del Nove era nei
pressi della Cornucopia e guardava alternativamente il suo alleato e il
vulcano
che dava cenni sempre più impazienti come se fosse preda dei
suoi stessi dubbi.
Fuggire
e salvarsi o intervenire e aiutare il proprio alleato?
-
Ellie, di qua! –
La
voce maschile e profonda, che Patton riconobbe
immediatamente come quella della sua nemesi, attirò
l’attenzione della bionda
verso i margini della tundra.
Nella
loro pragmaticità sembrava che Cassian ed Emerald,
appena arrivati lì con il fiato corto per la corsa, non
avessero dubbi al
riguardo.
Meglio
la salvezza che intromettersi nel duello.
Eloise
si voltò un’ultima volta verso Libero e poi corse
verso
i due Favoriti, sparendo con loro nei meandri della tundra.
-
Pat! –
Tornando
a concentrarsi sulla situazione presente, Patton
scosse il capo e abbandonò l’idea di correre loro
dietro.
Non
poteva scommettere di essere più veloce della lava di un
vulcano.
Sembrava
che anche Libero e Farad si fossero resi conto
dell’inutilità
di uno scontro, ma erano troppo vicini per sperare di allontanarsi
dalla
Cornucopia ora che la lava aveva preso a correre velocemente lungo le
pendici
del vulcano.
Patton
voltò loro le spalle, correndo più velocemente
che
poteva, e raggiunse Kainene e Asher nei pressi del confine con
l’area desertica
dell’Arena.
Quando
giunse accanto a loro, due colpi di cannone lo spinsero
a voltarsi di nuovo verso la Cornucopia ormai invasa dalla lava.
I
Tributi rimasti all’interno dell’Arena erano
ufficialmente
la metà.
Eloise
Walfard – Distretto 9
-
Aspetta, credo che ci sia qualcuno. –
Emerald
si fermò alle sue parole, rivolgendolesi con aria
interrogativa.
-
Cosa te lo fa dire? –
Le
indicò la vegetazione attorno a loro, mostrandole il punto
in cui i rami più bassi erano stati spezzati e nascondevano
a fatica tracce di
sangue e orme di stivali.
-
Qualcuno è passato di qui e a giudicare dalla
quantità di
sangue non deve essere messo affatto bene. –
-
I due dell’Otto? –
-
Molto probabile visto che non li abbiamo trovati da nessuna
parte. –
Cassian
fece loro cenno di spostarsi e s’intrufolò
silenziosamente tra la vegetazione della tundra, sfruttando la sua
altezza per
individuare all’istante i due Tributi.
-
La ragazza è ferita a un fianco, sembra un morso o qualcosa
del genere – annunciò.
-
Chi li toglie di torno? – domandò Emerald,
mettendo mano
alla frusta.
-
Io prendo il ragazzo -, sentenziò Cassian, - mentre la
ragazza è di chi la vuole. –
-
La prendo io. –
La
sua risposta doveva aver sorpreso sia Emerald che Cassian,
perché
entrambi si voltarono a guardarla con sorpresa.
-
È giusto che anche io faccia la mia parte
nell’alleanza, no?
–
-
Ne sei sicura? –
Fissò
le iridi scure del ragazzo, che la scrutavano quasi
volessero leggerle dentro, e annuì.
-
Sì. –
-
Allora andiamo, Esme rimani a coprirci le spalle. –
S’intrufolarono
in silenzio, stando attenti a non pestare rami
né spostare sassi.
D’altro
canto il ragazzo era così concentrato nel tentare di
arrestare l’emorragia della compagna che probabilmente non si
sarebbe accorto
di loro nemmeno se avessero proceduto verso di loro urlando come matti.
Cassian
l’afferrò da dietro, dislocandogli il braccio con
cui
maneggiava la spada, e mise mano a uno dei coltelli che portava alla
cinta per
recidergli rapidamente la gola.
Poi
accennò al pugnale di Eloise.
Il
messaggio era chiaro.
Un
lavoro rapido e pulito, una recisione netta e tutto sarebbe
finito in fretta.
Si
chinò sulla ragazza ormai svenuta per la perdita di sangue
e si disse che dopotutto era già praticamente morta, le
avrebbe solo
risparmiato altro dolore.
Le
recise la gola velocemente, sorprendendosi della facilità
con
cui la lama affondò nella carne tenera e delicata del collo.
Non
sapeva nemmeno lei che sensazione si era aspettata che
facesse sgozzare qualcuno, ma di sicuro era convinta che sarebbe
apparsa
diversa da quella.
A
quanto pare si era sbagliata.
Quando
il rumore dei due colpi di cannone smisero di risuonare
nella tundra, si voltò verso Cassian.
-
E adesso che facciamo? –
-
Ci accampiamo qui e aspettiamo. –
Uccidere
e aspettare.
Sembrava
che nell’Arena non si facesse altro.
Spazio
autrice:
Salve!
Come
avrete notato ormai sono rimasti solo in dieci all’interno
dell’Arena,
perciò so già che mi odierete ma devo chiedervi
di mandarmi un messaggio
privato con il nome dei 5 OC che volete vedere morti.
Vi
anticipo inoltre che mancano esattamente tre capitoli alla fine
perciò
nel prossimo vedremo la semifinale, in quello successivo la finale e
nell’Epilogo
il viaggio della vittoria del vincitore.
Detto
ciò, ci sentiamo con il prossimo aggiornamento.
Stay
tuned.
XO XO,
Mary
Classifica:
24) Ivy
(D 5) uccisa da Emerald
23) Aiden
(D 7) ucciso da Cassian
22) Ryan
(D 12) ucciso da Luke
21) Amber
(D 2) uccisa da Farad
20) Ayla
(D 4) uccisa da Edward
19) Arcturus
(D 5) ucciso da Sebastian
18) Luke
(D 3) ucciso da Rose
17) Juanita
(D 10) uccisa da Charity
16) Rose
(D 12) uccisa da Juanita
15) Edward (D 6) ucciso da una
pantera ibrido
14) Libero (D 1) ucciso
dall’eruzione
del vulcano
13) Farad (D 11) ucciso
dall’eruzione
del vulcano
12) Derek (D 8) ucciso da
Cassian
11) Callista (D 8) uccisa da
Eloise
Totomorte:
1
uccisione a carico:
Emerald
(D 1)
Farad
(D 11)
Luke
(D 3)
Edward
(D 6)
Sebastian
(D 4)
Rose
(D 12)
Juanita
(D 10)
Charity
(D 3)
Eloise
(D 9)
Due
uccisioni a carico:
Cassian (D 2)
Alleanze
aggiornate
I
Favoriti:
Cassian
(D 2)
Emerald
(D 1)
Eloise
(D 9)
Il
dinamico duo:
Sebastian
(D 4)
Riley
(D 7)
I
lupi solitari:
Charity
(D 3)
Silver
(D 6)
I tre
moschettieri:
Kainene
(D 11)
Patton
(D 10)
Asher
(D 9)