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Autore: Ms Mary Santiago    30/03/2018    4 recensioni
[STORIA INTERATTIVA – Conclusa]
E se la rivolta durante la terza edizione della memoria avesse avuto un esito decisamente diverso?
Se i Tributi non fossero riusciti a lasciare l’Arena e fossero stati tutti catturati da Capitol?
Se Katniss, Peeta, Johanna, Finnick e tutti gli altri non fossero diventati altro che la riprova che la potenza di Capitol City e del Presidente è immune da ogni forza esterna?
Alla vigilia della quarta edizione della memoria la punizione del Presidente si abbatte su di loro … e su tutti gli ex vincitori.
*
Dal testo:
“In ricordo della ribellione sedata venticinque anni fa, affinchè gli abitanti dei Distretti ricordino che le loro colpe ricadono sui loro figli, in occasione della quarta edizione della memoria i tributi di ogni Distretto verranno sorteggiati tra i figli degli ex campioni nati durante gli ultimi venticinque anni.”
Genere: Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altri, Altri tributi, Bimba Mellark, Bimbo Cresta-Odair, Nuovi Tributi, Tributi di Fanfiction Interattive
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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L’arena: giorno 4

 

 

 

 

 

Libero Howard – Distretto 1

 

 

 

 

 

- Cosa succede tra quei due? –

Eloise scosse il capo, aggrottando la fronte mentre cercava di capire di cosa stessero discutendo animatamente Cassian ed Emerald.

- Non ne ho la minima idea. Lei non ti ha detto nulla? –

Libero scosse il capo.

- È difficile capire bene cosa passa per la testa di Esme e da quando è entrata nell’Arena sembra troppo concentrata per chiacchierare. Lui cosa dice? –

- Non è molto contento di come stanno andando le cose, si aspettava di trovare qualcuno in più in questi primi giorni. –

Annuì. – In effetti non si sono visti molti Tributi in giro. È strano … -

- Immagino voglia dire che i nostri avversari sono meglio di quello che pensassimo. –

- Decisamente e la cosa rende tutti un bel po’ nervosi -, constatò il ragazzo mentre Esme si allontanava decisamente stizzita e Cassian veniva verso di loro alzando gli occhi al cielo, - Ma immagino che scopriremo presto cosa hanno in mente. –

Come a voler confermare le sue parole, Cassian si lasciò cadere sul terreno accanto a loro e sospirò, evidentemente stressato dalla situazione e dal litigio appena terminato.

Eloise si sporse verso di lui, poggiando delicatamente una mano sul braccio muscoloso e ricevette in cambio un sorriso stanco e tirato.

- Che succede? –

- Vuole andare a cercare Odair e la Mason. Dice che se aspettiamo ancora rischierà di trovarla già morta. –

- E tu non sei d’accordo – intuì Libero.

- Ci sono ancora undici Tributi in giro per l’Arena oltre a noi quattro. Dubito che molti di quelli rimasti riescano a far fuori uno dei due perciò non vedo perché dovremmo preoccuparci di loro quando possiamo muoverci con molta più cautela. –

- Ah, immagino che non abbia apprezzato la risposta. –

- Per nulla, è tremendamente testarda. –

- Perciò cosa facciamo? –

- Metà di noi si muove, l’altra rimane qui a sorvegliare le provviste. Non mi piace la troppa tranquillità delle ultime ore, promette male. –

- Non piace nemmeno a me -, convenne, - Chi si muove e chi resta? –

- Ci muoviamo io ed Esme, tu ed Elly rimanete qui. –

- Ma … - fece per protestare la ragazza del Nove, venendo tacitata da un cenno del capo del suo ragazzo.

- Credimi, è meglio così. L’ultimo turno l’avete fatto voi perciò sarete ancora stanchi, avrete il tempo di recuperare un po’. –

Eloise si voltò verso Libero, quasi sperasse di ricevere sostegno da parte sua, ma il ragazzo dell’Uno si limitò ad annuire lentamente.

A quanto pareva erano due contro uno.

- D’accordo -, cedette, - ma se non tornate entro metà giornata veniamo a cercarvi. –

 

 

 

 

 

 

Silver Reynolds – Distretto 6

 

 

 

 

 

Silver prese un morso dalla striscia di carne secca inviatale dagli sponsor e ne tese una a Edward.

- Non ho fame. –

- Certo che hai fame, è un giorno e mezzo che non mangi. –

- Sul serio, non ho fame – insistè.

La ragazza si strinse nelle spalle e mandò giù con rapidi bocconi anche quella.

Non era proprio il caso di sprecare il cibo quando si trovavano lì dentro da quattro giorni ed erano miracolosamente ancora in vita.

- Ti senti in colpa per Arcturus? –

Edward scosse il capo. – No, meglio lui che noi. –

- Allora perché hai lo stomaco chiuso? –

- Immagino sia la tensione … e comunque non psicanalizzarmi, Allie. –

- E tu non chiamarmi Allie – lo rimbeccò.

Come se quella frase gli avesse fatto venire un lampo di genio, Edward si voltò verso di lei con una scintilla curiosa negli occhi.

- C’è una cosa che non mi hai mai detto e che ho sempre voluto sapere. –

- E sarebbe? – chiese cautamente.

Aveva una mezza idea di cosa fosse, ma sperava di sbagliarsi perché non le andava veramente di rivangare quella parte della sua vita.

- Perché non vuoi essere chiamata Allison? –

Silver prese un respiro profondo, giocherellando con la carta stagnola della confezione della carne essiccata.

- Quel nome l’ha deciso mia madre e io con lei non voglio avere nulla a che fare. E poi il color argento mi è sempre piaciuto, perciò Silver è perfetto. –

Edward annuì rimanendo questa volta in silenzio.

Sapeva tutto della madre Morfaminomane di Silver così come delle sue crisi maniacali che la portavano a ferire chiunque le si trovasse vicino, il che spesso e volentieri voleva dire sua figlia.

Aveva visto i segni sulla pelle candida di Silver.

Lei non gli aveva mai detto di aver subito abusi in famiglia, ma era evidente.

E Silver sapeva che lui sapeva, anche questo era ovvio.

- Io credo che … -

Silver non seppe mai cosa credeva Edward, perché la grossa pantera che sbucò dalla cima degli alberi saltò addosso al suo compagno di Distretto e gli affondò i denti nel collo, all’altezza della giugulare.

Si alzò in piedi di scatto, sforzandosi di ignorare le urla di dolore di Edward e di costringere le sue gambe a muoversi.

Corse a perdifiato, lontano dalle urla e dai ruggiti dell’animale.

Continuò a correre anche quando il rumore del colpo di cannone raggiunse le sue orecchie.

 

 

 

 

 

Riley Mason – Distretto 7

 

 

 

 

 

Fu lei la prima a vedere i due Favoriti sbucare sulla spiaggia in riva al lago, le armi in pugno e l’aria di chi era palesemente a caccia.

Scosse piano Sebastian, indicandoglieli in silenzio, e vide l’amico allungare la mano ad afferrare il tridente proprio mentre lei faceva altrettanto con l’ascia.

- Sono solo loro due? –

- Solo? Secondo me quei due bastano e avanzano –, replicò per tutta risposta Sebastian, - Perché volevi rendergli le cose ancora più facili? –

- Possiamo batterli – replicò per tutta risposta.

- Possiamo provarci -, la corresse, - non sopravvalutarci. –

Riley roteò gli occhi.

- Mi raccomando, Seb, non metterci troppo ottimismo. –

Il sorrisetto che increspò le labbra dell’amico la fece sorridere a sua volta.

Era sempre così tra loro: Seb che diceva una cosa e lei che puntualmente diceva l’esatto opposto.

Eppure per qualche strano scherzo del destino andavano tremendamente d’accordo, quasi come una sorella e un fratello.

- Chi prendi? –

- Cassian, quindi credo proprio che a te tocchi Emerald. –

Già, in effetti sapeva già da prima di entrare nell’Arena che lei e quella bambolona bionda tutta curve si sarebbero scontrate prima o poi.

E doveva ammettere, ottimismo a parte, che l’idea non la entusiasmava affatto dopo aver visto cosa era in grado di fare con la frusta.

- D’accordo, allora diamo loro il benvenuto. –

Scattò in piedi, correndo verso i Favoriti con l’ascia stretta a sé certa che Sebastian fosse a pochi passi da lei.

Vide le iridi verdi della ragazza dell’Uno luccicare soddisfatte mentre un sorriso le solcava le labbra carnose.

Vagamente consapevole del fatto che anche lei doveva avere un’espressione molto simile sul volto, continuò ad avanzare finchè un rumore sordo e una colonna di fumo non distolse la loro attenzione.

 

 

 

 

 

Patton Powell – Distretto 10

 

 

 

 

 

- Il vulcano! Il vulcano sta eruttando! –

L’urlo di Asher lo spinse a mollare lo zaino pesante che aveva afferrato e a richiamare Farad.

- Torniamo indietro, non ne vale la pena. –

Tuttavia il ragazzo dell’Undici sembrava essere troppo lontano, o forse solo troppo concentrato, per udire le sue parole perché nella sua corsa verso quella miniera di provviste poste al centro della Cornucopia si era imbattuto in quello dell’Uno.

- Farad! –

Tentò di nuovo, ma i due ragazzi si giravano attorno studiandosi come avrebbero fatto due leoni che lottavano per il territorio.

Libero non l’avrebbe mai lasciato allontanarsi con i rifornimenti in mano e Farad non sarebbe mai scappato come un codardo.

- Pat, dobbiamo andarcene – insistè Asher, a qualche metro da lui insieme a una Kainene decisamente impaurita.

Indeciso, Patton notò che anche la ragazza del Nove era nei pressi della Cornucopia e guardava alternativamente il suo alleato e il vulcano che dava cenni sempre più impazienti come se fosse preda dei suoi stessi dubbi.

Fuggire e salvarsi o intervenire e aiutare il proprio alleato?

- Ellie, di qua! –

La voce maschile e profonda, che Patton riconobbe immediatamente come quella della sua nemesi, attirò l’attenzione della bionda verso i margini della tundra.

Nella loro pragmaticità sembrava che Cassian ed Emerald, appena arrivati lì con il fiato corto per la corsa, non avessero dubbi al riguardo.

Meglio la salvezza che intromettersi nel duello.

Eloise si voltò un’ultima volta verso Libero e poi corse verso i due Favoriti, sparendo con loro nei meandri della tundra.

- Pat! –

Tornando a concentrarsi sulla situazione presente, Patton scosse il capo e abbandonò l’idea di correre loro dietro.

Non poteva scommettere di essere più veloce della lava di un vulcano.

Sembrava che anche Libero e Farad si fossero resi conto dell’inutilità di uno scontro, ma erano troppo vicini per sperare di allontanarsi dalla Cornucopia ora che la lava aveva preso a correre velocemente lungo le pendici del vulcano.

Patton voltò loro le spalle, correndo più velocemente che poteva, e raggiunse Kainene e Asher nei pressi del confine con l’area desertica dell’Arena.

Quando giunse accanto a loro, due colpi di cannone lo spinsero a voltarsi di nuovo verso la Cornucopia ormai invasa dalla lava.

I Tributi rimasti all’interno dell’Arena erano ufficialmente la metà.

 

 

 

 

 

Eloise Walfard – Distretto 9

 

 

 

 

 

- Aspetta, credo che ci sia qualcuno. –

Emerald si fermò alle sue parole, rivolgendolesi con aria interrogativa.

- Cosa te lo fa dire? –

Le indicò la vegetazione attorno a loro, mostrandole il punto in cui i rami più bassi erano stati spezzati e nascondevano a fatica tracce di sangue e orme di stivali.

- Qualcuno è passato di qui e a giudicare dalla quantità di sangue non deve essere messo affatto bene. –

- I due dell’Otto? –

- Molto probabile visto che non li abbiamo trovati da nessuna parte. –

Cassian fece loro cenno di spostarsi e s’intrufolò silenziosamente tra la vegetazione della tundra, sfruttando la sua altezza per individuare all’istante i due Tributi.

- La ragazza è ferita a un fianco, sembra un morso o qualcosa del genere – annunciò.

- Chi li toglie di torno? – domandò Emerald, mettendo mano alla frusta.

- Io prendo il ragazzo -, sentenziò Cassian, - mentre la ragazza è di chi la vuole. –

- La prendo io. –

La sua risposta doveva aver sorpreso sia Emerald che Cassian, perché entrambi si voltarono a guardarla con sorpresa.

- È giusto che anche io faccia la mia parte nell’alleanza, no? –

- Ne sei sicura? –

Fissò le iridi scure del ragazzo, che la scrutavano quasi volessero leggerle dentro, e annuì.

- Sì. –

- Allora andiamo, Esme rimani a coprirci le spalle. –

S’intrufolarono in silenzio, stando attenti a non pestare rami né spostare sassi.

D’altro canto il ragazzo era così concentrato nel tentare di arrestare l’emorragia della compagna che probabilmente non si sarebbe accorto di loro nemmeno se avessero proceduto verso di loro urlando come matti.

Cassian l’afferrò da dietro, dislocandogli il braccio con cui maneggiava la spada, e mise mano a uno dei coltelli che portava alla cinta per recidergli rapidamente la gola.

Poi accennò al pugnale di Eloise.

Il messaggio era chiaro.

Un lavoro rapido e pulito, una recisione netta e tutto sarebbe finito in fretta.

Si chinò sulla ragazza ormai svenuta per la perdita di sangue e si disse che dopotutto era già praticamente morta, le avrebbe solo risparmiato altro dolore.

Le recise la gola velocemente, sorprendendosi della facilità con cui la lama affondò nella carne tenera e delicata del collo.

Non sapeva nemmeno lei che sensazione si era aspettata che facesse sgozzare qualcuno, ma di sicuro era convinta che sarebbe apparsa diversa da quella.

A quanto pare si era sbagliata.

Quando il rumore dei due colpi di cannone smisero di risuonare nella tundra, si voltò verso Cassian.

- E adesso che facciamo? –

- Ci accampiamo qui e aspettiamo. –

Uccidere e aspettare.

Sembrava che nell’Arena non si facesse altro.

 

 

 


 

 Spazio autrice:

Salve!

Come avrete notato ormai sono rimasti solo in dieci all’interno dell’Arena, perciò so già che mi odierete ma devo chiedervi di mandarmi un messaggio privato con il nome dei 5 OC che volete vedere morti.

Vi anticipo inoltre che mancano esattamente tre capitoli alla fine perciò nel prossimo vedremo la semifinale, in quello successivo la finale e nell’Epilogo il viaggio della vittoria del vincitore.

Detto ciò, ci sentiamo con il prossimo aggiornamento.

Stay tuned.

XO XO,

Mary

 

 

Classifica:

 

24) Ivy (D 5) uccisa da Emerald

23) Aiden (D 7) ucciso da Cassian

22) Ryan (D 12) ucciso da Luke

21) Amber (D 2) uccisa da Farad

20) Ayla (D 4) uccisa da Edward

19) Arcturus (D 5) ucciso da Sebastian

18) Luke (D 3) ucciso da Rose

17) Juanita (D 10) uccisa da Charity

16) Rose (D 12) uccisa da Juanita

15) Edward (D 6) ucciso da una pantera ibrido

14) Libero (D 1) ucciso dall’eruzione del vulcano

13) Farad (D 11) ucciso dall’eruzione del vulcano

12) Derek (D 8) ucciso da Cassian

11) Callista (D 8) uccisa da Eloise

 

 

Totomorte:

 

1 uccisione a carico:

Emerald (D 1)

Farad (D 11)

Luke (D 3)

Edward (D 6)

Sebastian (D 4)

Rose (D 12)

Juanita (D 10)

Charity (D 3)

 Eloise (D 9)

 

Due uccisioni a carico:

Cassian (D 2)

Alleanze aggiornate

 

I Favoriti:

Cassian (D 2)

Emerald (D 1)

Eloise (D 9)

 

Il dinamico duo:

Sebastian (D 4)

Riley (D 7)

 

I lupi solitari:

Charity (D 3)
 

Silver (D 6)

 

I tre moschettieri:

Kainene (D 11)

Patton (D 10)

Asher (D 9)

 

   
 
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