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Autore: 9Lou_Lou9    06/04/2018    1 recensioni
Ecco com'ero: strana.
Era una cosa inevitabile, se ne accorgevano tutti.. Insomma, sempre sola e per i fatti miei. Amavo la mia quiete e nessuno doveva interromperla.
Lui, però, lo fece.
Sono Lilith Dubois, e questa è la mia vita.
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Shannon Leto, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era la sua, l'avrei riconosciuta ovunque.
Intanto Cam continuava a parlare ed io non lo stavo proprio ad ascoltare...
"Lilith" credo cercasse di riprendere la mia attenzione, mentre io stavo a guardare dietro di me.
"Ehi, c'è nessuno li?"
"Oh... Ehi, scusa Cam, mi sono distratta..."
"Si, ho notato... Allora, perché non vuoi parlare di Jared? Cioè non vorrei essere invadente, però è strano"
"Cosa è strano, Cam?"
"Beh conoscere una celebrità e non volerne parlare..."
"Storia troppo lunga. Invece sai qualcosa di Sophie? Non mi ha più scritto e poi alla festa l'ho vista due minuti e successivamente è sparita"
"Anche a me non risponde per ora... Infatti volevo parlarti di lei"
"Dimmi tutto!" Cam e Sophie? 
"Alla festa lei era un po' brilla e non so come ma nella confusione ci siamo baciati".
"Veramente? Ma perché non me lo hai detto subito?"
Sophie e Cam, chi l'avrebbe mai detto!
"Beh diciamo che avevi i tuoi problemi con l'alcool e non mi sembrava il caso. Solo che dopo il bacio... È sparita".
"Ah. Ma allora non evita solo me"
Da dopo la festa non l'avevo più vista e a quanto pare non ero l'unica.
"Forse è presto ma le opzioni sono due: o vuole evitarmi oppure non saprei"
"Si ma è strano... Lei non sta rispondendo a nessuno"
Volsi lo sguardo ancora indietro per vedere se c'era ancora, e non se n'era andato.
"Ehi Cam, facciamo una passeggiata?"
"Certo!"
Nella mia testa mi dicevo "non devi farlo", "è sbagliato", ma non riuscivo a fermare il mio impulso.
Uscimmo da Starbucks e andai quasi di fianco la macchina. 
Appena fui vicina cercai di intravedere il suo viso dietro quei vetri oscurati.
Era lì, era dentro la macchina e mi stava guardando.
Rallentati il passo e lo fissai, mentre lui stava fissando me ma niente, due passi in più e la sua macchina era già dietro di me.
"Dai fra due minuti scende" mi ripetevo in testa, "dai qualche altro passo e adesso mi ferma", continuavo a darmi speranze.
Ma poi girai l'angolo e Jared non scese, e mi crollò il mondo addosso.
Non so perché, anzi lo sapevo, ero stata io a rovinare tutto, e dovevo aggiustare quel che avevo rotto ma... Avevo paura. Non volevo forzare la mano, non volevo essere invadente.
Il fatto che lui fosse "Jared Leto" mi bloccava in qualsiasi aspetto.
E quando lui non scese, nonostante tutto mi avesse visto... Mi ha ucciso.
"Lilith, mi sa che devo andare, ho appena ricevuto un messaggio da mia madre e mia sorella non può rimanere sola a casa"
"Tranquillo Cam, va pure! Grazie per la compagnia e ti farò sapere al più presto di Sophie!"
Però in quel momento non avevo voglia di pensare a Sophie... 
La mia testa era indirizzata verso un'unica persona...
Tornando a casa pensai a quelle notti, a lui che recitava Baudelaire, a quella sera al ristorante e a quel bacio.
Perché cazzo ho rovinato tutto?
Stavo per arrivare a casa ma, persa nei miei pensieri non stavo bene a guardare dove andavo.
"Ehi attenta!"
E fu così che in meno di cinque millisecondi mi ritrovai sopra il ragazzetto biondo, il mio simpaticissimo vicino.
"Oh! Scusa io... Io non volevo, non ero molto attenta e..."
Che scena pietosa, avevo un tono di voce che non mi apparteneva, come se fossi insicura pure della mia stessa esistenza.
"Ehi tranquilla, non è successo niente! Tu piuttosto stai bene?"
Eh?! Che era successo? Improvvisamente sorride e fa il gentile con me?
"Si, si, sto bene, grazie"
"Menomale! Comunque io sono James, piacere"
Non capivo. Adesso mi porge pure la mano?
"Lilith"
"Volevo scusarmi per ieri, a volte io e la mia sorellastra siamo un po' intolleranti al casino"
"Beh, ho notato. Comunque meglio che io vada adesso, ci si vede"
E lo liquidai. A me non piaceva quel tipo.
Entrai in casa ma sotto la porta di ingresso c'era un bigliettino.

*È stato bello conoscerti, addio.*

Nessuna firma, stessa calligrafia. Era lui e mi ha appena detto addio.
Scoppiai a piangere, come si fa a perdere Jared Leto? Solo perché ho esitato a rispondere lui se n'è andato dalla mia vita. 
Per sempre.
Non sapevo che fare, entrai in panico, non avevo voglia di far nulla. 
Ma già era sera e sapevo cosa fare, anche se non dovevo.
Mi misi in giardino e presi il mio Bourbon.
Prendendo il cd che mi ha regalato, e la cassa fuori, mi sedetti a terra e iniziai a bere.
"Te ne sei andato" e lo ripetevo ad alta voce.
"Devo lasciarti andare".
"Addio".
Le ripetevo in modo da autoconvincermi di stare bene, e che ormai dovevo chiudere con questa storia.
Ma più le dicevo più le lacrime scorrevano giù dal mio viso.
Era l'una e ancora la mia bottiglia non era finita. Non avevo nemmeno mangiato, ma non riuscivo ancora a smettere di pensare.
Non potevo crederci, ma ora la testa iniziava a girarmi e allora decisi di stendermi totalmente in quell'erba umida.
Fissai la bottiglia ma vidi qualcosa.
Qualcosa che già conoscevo.
Non poteva essere lui, di nuovo, non qui.

  
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