Il tuo cuore fa balzi improvvisi quando vedi segnali familiari; dappertutto ci sono segnali di lui. Immagini che cammini in riva al mare, con il vento che ti scompiglia i vestiti; immagini il suono della sua voce che ti racconta della sua vita e il suono della tua che racconta di sogni perduti... Ti perdi nel desiderio di ciò che non hai e nel tormento di non poterlo avere, gli sguardi che intrecci ti emozionano e spaventano insieme e lo stomaco si attorciglia tra l'istinto e la forza opposta al tuo istinto: la consapevolezza dell'errore. C'è qualcosa di più forte di te che ti spinge a fare qualcosa di più, di più di ciò che sei, o credi di essere... E in un momento rimetti in discussione tutta la tua vita, le tue certezze vacillano e i tuoi muri, ai quali sempre ti sei poggiata, crollano, incredibilmente friabili e sottili. C'è solo nel tuo cuore il tormento? O anche nello sguardo che si intreccia al tuo? Se così fosse, tale tormento sarebbe più dolce, forse più sopportabile, se non al corpo almeno alla mente, che riuscirebbe a darsi un po' di pace. Vorresti perderti ancora in quegli occhi senza aver paura nuovamente ed arrenderti...