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Autore: ladyzaphira    30/04/2018    3 recensioni
Sono passati all'incirca tre mesi da quando le tartarughe e il loro fratellino acquisito, Peter, si sono scontrati per la prima volta con i Kraang, nonché tre mesi da quando quest'ultimo ha ottenuto i suoi poteri.
Peter sta cominciando a crearsi una certa fama come vigilante mascherato tra la gratitudine di alcuni e lo scetticismo di altri mentre ancora vanno avanti con le ricerche degli scienziati, tra cui il padre di April, rapiti dai misteriosi cervelli alieni.
Ma altri pericoli mostrano all'orizzonte, pronti a minacciare non solo l'amichevole Spiderman di quartiere ma anche la tartarugosa sua famiglia!! Che dire? Tra pericolosi clan ninja, ingegneri pazzi, nuovi mutanti e molto altro i nostri eroi non avranno certo il tempo di annoiarsi ...
***
Lo so non sono mai stata granché con le intro, ma ecco finalmente il secondo capitolo della serie "A teenager Mutant Ninja Superhero", spero vi piaccia!! ^^
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Raphael Hamato/ Raffaello
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A Teenager Mutant Ninja Superhero'
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“Siamo tornatiiii …!!” gridò Peter, una volta varcata la soglia di casa.
“… E abbiamo portato LA PIZZA!!” gli venne dietro Raphael, tenendone in equilibrio fra le mani ben sei cartoni caldi.
 
“QUALCUNO HA DETTO PIZZA?!”
 
Mikey fu il primo ad accorrere, scattando in piedi dal divano, dove fino a due secondi prima era spaparanzato a leggersi l’ultimo numero del manga “L’attacco dei giganti”, per poi spiccare un portentoso salto in avanti che lo fece atterrare, coprendo quasi sei metri di distanza, davanti ai fratelli.
Il tutto con una velocità tale che sembrò quasi si fosse teletrasportato!!
“Ragazzi, finalmente!!” esclamò l’arancione sfregandosi le mani fra loro, già con l’acquolina in bocca per via del profumo invitante che si annusava dai cartoni “Era ora che tornaste!! Oh, e c’è anche Gwen” fece sorpreso notando la bionda, che a sua volta portava un paio di pizze.
 
“Ehi benda arancione, come butta?” sorrise la ragazza, passando di fianco alla tartaruga con tanto di occhiolino.
 
“Va bene se Gwen si ferma a cenare con noi?” domandò Peter “Sai, l’abbiamo incrociata per caso e abbiamo pensato di invitarla”
“Nessun problema” rispose Mikey, intanto che alleggeriva Raph del suo delizioso carico “Tanto non avevo ancora messo mano ai fornelli, inoltre …” continuò “… Non è l’unica ospite a sorpresa di stasera”
I ragazzi gli rivolsero un’occhiata interrogativa che lo fece ridacchiare.
“Eh!! Aspettate di vedere la faccia ebete di DONNIE e capirete” consigliò, con tanto di occhiolino.
 
Raph e Peter si scambiarono un’occhiata saputa, avendo intuito a quel punto di chi si stesse parlando, mentre Gwen, non avendo compreso l’indizio lasciato dal ninja dei nunchaku si limitò a fare le spallucce per poi dirigersi in cucina.
 
“Oh, tanto per la cronaca” fece Peter prima di seguirla, voltandosi un attimo a guardare l’arancione “Quella della pizza, è stata un’idea di Raph”
 
“Uh?! Davvero?” fece Mikey voltandosi verso il maggiore che sussultò.
La pizza piaceva a tutti i membri della famiglia Hamato, ma solo nel caso di Mikey si poteva dire che fosse l’alimento che più preferiva in assoluto vedere a tavola.
“S-Sì, ecco” iniziò il focoso iniziando a spostare nervosamente il peso del corpo da un piede all’altro “Mikey io …” borbottò faticando a trovare le parole giuste “… Io, insomma, quel che è successo stasera …”
“Va tutto bene Raph” lo anticipò tranquillamente il fratello “So che non sei bravo a chiedere scusa, e neanch’io”
Raphael abbassò lo sguardo, mordicchiandosi il labbro amareggiato.
 
“Ma so anche che non mi faresti mai del male” concluse inaspettatamente Mikey, dandogli un bacio sulla guancia.
 
Raphael sorrise, rincuorato dalle parole e soprattutto dal gesto del più giovane.
Simili effusioni non erano mai state estranee in quella famiglia, e tutti e cinque i ninja sin da piccoli, chi più chi meno, non si erano mai fatti problemi ad esprimere il proprio affetto per gli altri anche attraverso questi piccoli gesti.
 
Non vi era assolutamente niente di malizioso, semplicemente erano abituati così e non vi vedevano nulla di male.
 
“Sono contento che tu sia tornato tutto d’un pezzo” ammise Mikey con un sorriso dolce.
 
“Io sono solo contento che sia finito tutto bene” rispose il rosso, salvo poi sibilare quando, varcando la porta della cucina, intruppò accidentalmente uno dei numerosi lividi che si era procurato quella sera sullo stipite “Più o meno”
 
L’ospite a sorpresa si rivelò essere nient’altri che April O’neil, la quale a sua volta non si aspettava di certo di trovarsi davanti la sua migliore amica, a maggior ragione visto che era a causa di quanto avvenuto quel giorno a scuola se era andata a trovare rifugio dai suoi particolari amici.
April non era quel tipo di ragazza che di solito viene presa di mira dalle bulle e se anche capitava qualche screzio era sempre stata capace di difendersi da sola, ma da quando suo padre era stato rapito, eh, diciamo che il suo equilibrio emotivo ne aveva risentito abbastanza da attirare le attenzioni sgradite di chi, per sentirsi forte, se la prendeva con i più deboli.
O comunque con chi appariva come tale.
 
Era per questo motivo che Gwen si era sentita in dovere di difenderla, finché la vicenda non era finita come era finita.
 
Con una sospensione di quattro giorni per lei ed un senso di colpa pesante come un macinio per April che per tutta la giornata non aveva fatto altro che rimuginare sul fatto che l’amica fosse finita nei guai solo perché lei non era stata abbastanza forte per proteggersi da sola.
 
Viste così le cose, era ovvio che la rossa sentisse il disperato bisogno di sfogarsi con qualcuno.
 
Qualcuno a parte Gwen che fosse a conoscenza della verità.
 
“Quindi se ho ben capito questo tipo, Casey Jones” esordì Leo, tagliandosi il quarto spicchio della sua pizza ai quattro formaggi “Un ragazzo di appena 18 anni”
“19, a voler essere precisi” lo corresse Gwen “Ha perso un anno”
“Si è messo in testa di sgominare un’intera banda di delinquenti, da solo?” concluse l’azzurro.
Peter annuì, addentando una fetta di boscaiola.
“Non abbiamo idea se il suo obbiettivo era effettivamente quello o perché lo faccia, però devo dire che sembrava DAVVERO risentito verso quella gentaglia” spiegò dopo averne ingoiato un boccone.
 
“Credo di conoscerlo io il perché” intervenne timidamente April “Cioè, non conosco Jones di persona ma …” esitò “… Sapete come è il liceo, no? Le voci circolano”
“Cosa sai di questo tipo April?” domandò Raph visibilmente interessato.
“Circa un paio di anni fa sua madre è morta di cancro” rivelò la rossa “Da quel momento in poi le cose in casa hanno cominciato a degenerare poiché suo padre … non so, forse perché non è riuscito a metabolizzare la perdita della moglie, ha cominciato a sfogare la sua frustrazione sul figlio, in modo violento
 
“Caspita, deve essere dura” commentò Mikey dispiaciuto, non riuscendo ad immaginare come un padre potesse anche solo pensare di alzare un dito sui propri figli.
“Questo però non spiega perché si sia messo la maschera per andare a fare il vigilante” considerò Donatello, il quale sedeva, ovviamente, accanto ad April dividendo la sua pizza al salame piccante con lei.
 
Peter, Raph e Gwen non immaginavano che ci sarebbe stata anche lei a cena e di conseguenza erano tornati con una pizza in meno del previsto.
 
Fortunatamente però il viola non ebbe il minimo problema a dividere la sua con la ragazza, insieme a qualche fetta concessa gentilmente da Splinter che, a differenza dei giovanotti lì presenti, non sentiva certo il bisogno di abbuffarsi.
 
“Infatti la storia non finisce qui” riprese April “Perché sembra che il signor. Jones oltre che in casa abbia avuto problemi anche con la sua attività”
“Perché? Che lavoro fa il padre?” domandò Gwen.
“Fino a qualche mese fa gestiva un negozio di articoli sportivi”
“Fino a qualche mese fa?” Raph inarcò un sopracciglio “Non dirmi che questo poveraccio ha pure perso il lavoro”
 
“Non esattamente” sospirò April “Pare che il negozio sia saltato in aria”
 
“Saltato in aria?!” fecero Peter e Mikey in coro.
 
“Wow, dopo tutte queste disgrazie non mi sorprende che l’amico ce l’abbia con il mondo” disse Leo scuotendo la testa.
“Sì, ma perché prendersela proprio con i dragoni?” rifletté Donnie.
 
“Non ne ho idea, ma a questo punto è evidente che questo tipo ha bisogno di qualcuno che lo aiuti” mormorò Raph “Avete visto cos'è successo oggi, e se un giorno anche lui perdesse completamente il controllo e se la prendesse con un’innocente? Non è detto che lassù trovi qualcuno abbastanza coraggioso da fermarlo prima che avvenga l'irreparabile”
 
Il maestro Splinter, che fino a quel momento aveva ascoltato la conversazione senza mai intervenire, decise di prendere la parola.
“Che cosa proponi quindi di fare allora, figlio mio?”
“Beh, di fermarlo” decise il rosso convinto “I dragoni purpurei meriteranno sicuramente tutto quello che Casey ha fatto loro, ma lui è uno e loro sono giusto un TANTINO di più”
 
“Quindi intendi accettare la sfida che ti ha lanciato e presentarti da lui, venerdì sera” fece Leonardo.
 
Il ghignetto di Raph fu una risposta più che sufficiente.
 
Fu così che la sera dell’incontro a Central Park arrivò.
I ragazzi, consapevoli che quella fosse una sfida tra teste calde particolarmente orgogliose, si guardarono bene dal presentarsi, limitandosi a seguire Raph a distanza più che altro per tenersi pronti nel caso uno dei due, se non entrambi, avessero rischiato di farsi male seriamente.
Questa volta a vincere fu Raphael che in questo modo poté, in un certo senso, obbligare Casey a farsi spiegare quale fosse il motivo di tanto odio nei confronti dei dragoni.
Come raccontato da April, dietro a quella furia distruttiva vi era soprattutto la distruzione del negozio del padre anche se il ragazzo, non conoscendolo, si mantenne sul vago senza lasciar trapelare altri particolari sulla sua travagliata situazione familiare.
 
In compenso affermò senza esitazione che dietro a quell’ulteriore disgrazia vi erano proprio i Purple Dragons, i quali avevano posto un ordigno artigianale all’interno del negozio per punire il padre, reo di essersi rifiutato di pagarli in cambio di “protezione”.
 
Di lì in avanti era intuibile che i rapporti con il genitore fossero ulteriormente peggiorati.
 
Non servì altro a Raphael per comprendere che quello di Casey fosse un movente più che valido per desiderare di picchiare quei malviventi fino a farli implorare pietà.
 
“Devi stare attento, la rabbia è distruttiva” affermò il focoso “Il confine tra vittima e carnefice purtroppo è più sottile di quanto sembra e basta un niente per superarlo” continuò corrucciandosi al ricordo di quanto accaduto con il fratello minore “Sai, mio padre una volta mi ha detto che il vero guerriero trova l’equilibrio in quello che fa”
 
Casey storse la bocca.
“Il tuo vecchio sembra un tipo in gamba …” commentò piano, pensando con rammarico al suo, di padre.
 
Arnold Jones, un tempo un uomo fiero e rispettabile ma che ora perfino il suo stesso figlio stentava a riconoscere.
A malapena un’ombra di ciò che era stato.
 
“Ma che scenetta romantica!!” esclamò d’un tratto una voce sconosciuta, seguita da una serie di rumori quali passi, sferragliate di catene e tubi di ferro trascinati.
Le teste calde si ritrovarono di punto in bianco circondati da più di una ventina di delinquenti, e non delinquenti qualunque.
“Ma che diavolo …?!” fece il focoso.
“… Dragoni purpurei” sibilò Jones, calandosi la maschera sul viso e stringendo il manico della mazza così forte da farsi sbiancare le nocche.
 
“Sapevamo che ti avremmo trovato qui, vigilante da strapazzo” fece uno dei teppisti.
 
“Ah sì?! Beh, una vera sfortuna, PER VOI!!” ringhiò l’amante dell’Hockey.
“Piano Casey” cercò di mitigare Raph “Però sono d’accordo, è una vera sfortuna per voi idioti, vero ragazzi?”
 
Leo, Mikey, Pete e Donnie, che fino a quel momento avevano assistito alla scena appostati tra i rami degli alberi vicini atterrarono vicino alla coppia.
 
“Che …? Amici tuoi?” domandò il moro sorpreso.
“Non esattamente” ghignò Raph con orgoglio “Sono miei fratelli”
“Davvero? In effetti noto una certa somiglianza, più o meno” Casey lanciò un’occhiata all’unico essere umano apparso insieme alle tartarughe “Ehi!! Ma tu non sei lo stesso dell’altra volta?”
“Oh, mi fa piacere che ti ricordi di me” ironizzò Peter, portandosi una mano al cuore intanto che con l’altra impugnava la Kusarigama.
 
“A questo punto manca solo la pazza del taglierino” considerò Jones.
“Già, e credimi ci è costata non poca fatica per convincerla a NON venire” fece il castano, intuendo al volo a chi si stesse riferendo.
 
Tra l’altro si poteva dire che avesse tutti i torti visto che ormai sapevano cosa avesse combinato Gwen a scuola.
 
Lo scontro fu tanto intenso quanto breve, come prevedibile che fosse un “Ninja mutanti addestrati vs delinquenti”.
Peter non si sprecò nemmeno ad usare le ragnatele, mentre lo stesso Casey, i cinque dovettero ammetterlo, per essere un ragazzo senza alcuna preparazione se la cavò alla grande, battendosi con la forza ed il coraggio degni di un leone inferocito.
“Sai una cosa Case?” incominciò Raph “Sono felice di averti conosciuto” affermò, una volta che anche l'ultimo dragone fu a terra, svenuto.
 
Era sincero.
 
“Anche tu non sei male” borbottò il ragazzo, seppur ancora vagamente diffidente “Non ho idea di chi o cosa tu e i tuoi fratelli siate, ma se anche voi avete intenzione di ripulire le strade da questi farabutti, forse …” gli porse una mano “… Ci si può beccare in giro”
 
Raphael annuì energicamente con la testa, stringendogli la mano.
 
“Contaci, amico!!”

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Settimo capitolo!! ^^
Dopo un breve momento fluff tra Mikey e Raph (spero che ti sia piaciuto Marlena_Libby!! ^^) attraverso April ora sappiamo perché Casey sembra avercela con il mondo, anche se dopo tutto ciò che ha passato un pò c'è da capirlo.
Per il suo background infatti ho realizzato un miscuglio fra la serie animata del 2003 (con la faccenda del negozio del padre) e la versione a fumetti redatta da
 "
IDW Publishing", un editore di fumetti americano, (dove Casey in realtà è già uno studente universitario con tanto di borsa di studio sull'Hockey, anche se per esigenze di trama ho preferito inserirlo all'ultimo anno di liceo con più o meno il design del 2012, e ha perso la madre a causa di un cancro).
Beh, che altro dire? Ci vediamo al prossimo capitolo cooooon ...
... LIZARD!! Alias Dr. Curt Connors ^^
Grazie come sempre per seguire questa serie!!


 
  
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