Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: Ma_ma san    03/05/2018    2 recensioni
"..Ecco, ora mi sveglierò e scoprirò che è stato tutto un sogno. Finalmente tutti i miei sforzi, le mie lacrime, i miei dubbi sono spariti in un attimo...."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Masumi Hayami, Maya Kitajima
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il gazebo era venuto una meraviglia, oltre ogni mia più rosea previsione. Maya sarebbe rimasta folgorata da tale bellezza e il loro profumo l’avrebbe ubriacata, aiutandomi a farla cadere tra le mie braccia. “Hijiri, dobbiamo provare le luci adesso”. Appena fu acceso l’interruttore, tante piccole lampadine bianche illuminarono l’intreccio ramato del gazebo, come un esercito di lucciole che volano nei prati d’estate. “Ora si che è tutto perfetto. Non vedo l’ora che il mio grande amore torni a casa per scoprire cosa le ho riservato per questa sera”. Ora non restava altro che aspettare il suo ritorno, senza farsi prendere dal panico. Stavo contando i minuti che mancavano…non ero agitato….”Non sono agitato…non sono agitato né preoccupato….non sono calmo però…Oh cielo aiutami a sopravvivere a tutto questo, all’attesa”. Hijiri mi portò un bicchiere di brandy con ghiaccio ed andai in salotto a sorseggiarlo. “Magari potrei distrarmi leggendo un bel libro”. Ne presi uno a caso e dopo mezz’ora ero ancora alla prima pagina. Non serviva proprio a niente…..------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Il soggiorno-relax era finito, purtroppo. Nel salone di bellezza erano stati tutti carinissimi con noi. Mi avevano acconciato i capelli in alto, fermandoli con un nastro di raso lilla; poi mi avevano fatto una maschera per il viso e dopo ero stata truccata e mi avevano fatta pure la manicure e la pedicure con uno smalto perlato luccicante che adoravo. Anche Mizuky era stupenda, con la sua treccia alta con fermaglio pieno di brillantini. “Sai Mizuky, se avessi una corona in testa sembreresti una regina”. Iniziò a ridere di gusto e quasi mi offesi. “Maya, scusami, ma non credi di esagerare un tantino?”.----------------------------------------------------------Il ragazzo addetto ai bagagli, si era avvicinato portando le nostre borse, mentre Hijiri entrò nella hall. Mizuky gli fece un cenno e, mentre veniva nella nostra direzione, vidi i suoi occhi sgranarsi e fissare quelli della sua amata. “Mizuky, tesoro, sei stupenda” e lei abbassò lo sguardo. Le si avvicinò, la strinse forte a sé e la baciò. Divenni rossa io per lei. “Scusami Maya, anche tu stai veramente bene”. “Grazie Hijiri, sei gentile. Masumi non è venuto con te?”. “No, mi spiace. E’ rimasto alla villa”. Rimasi molto delusa, dispiaciuta; mi era mancato e avevo voglia di vederlo. Cosa mi stava succedendo? “Maya, andiamo. Abbiamo un’ultima cosa da fare”. Scacciai quei tristi pensieri e mi alzai.-----------------------------------------------------------------L’auto si fermò davanti ad un bellissimo negozio di abbigliamento. Io e Mizuky entrammo e, subito, una commessa si avvicinò e ci chiese se avessimo avuto bisogno di aiuto. “Si, grazie, signorina. Siamo venute a cercare un abito per la mia amica, che sia bello, elegante, ma non troppo esagerato, perché non è da lei e soprattutto comodo. “Maya di che colore lo vorresti?”. Non so perché, ma aprii la bocca e dissi senza pensarci…”Viola, lo vorrei viola, per favore”. Mizuky sorrise e la commessa ci fece accomodare sul divanetto e sparì nel retro. “Mizuky mi dici cosa sta succedendo? Perché tutto questo mistero, tutte queste attenzioni per me? Cosa sta combinando Masumi? Perché ne sono certa, che c’è lui dietro a tutto questo, o sbaglio?”. Prima che potesse rispondermi, la commessa ritornò con diversi abiti da farmi provare. Erano tutti bellissimi, a modo loro, ma uno in particolare risaltava sugli altri. La sua tonalità di viola era diversa dalle altre e mi ricordava qualcosa d’ importante, qualcosa che partiva da dentro l’anima e mandava come dei flash al mio cervello.---------------------------------------------------------Delle visioni di fiori, di rose scarlatte….che strano.--------------------------------------------------------Lo provai e anche Mizuky rimase senza parole. Era un monospalla di seta, corto sul davanti fino al ginocchio e lungo dietro; in vita c’era una fascia di cristalli luminosi e, come scarpe, scelsi un paio di sandali adorni anch’essi di cristalli come la cintura. “Ora è il tuo turno Mizuky. Scegli qualcosa anche per te, non vuoi farti bella per Hijiri?”. Maya era sempre dolce e premurosa, un lato del suo carattere che, per fortuna, non aveva perso. “Hai ragione, voglio stupirlo”. Diedi un’occhiata in giro, tra i vari manichini e vidi qualcosa di spettacolare, almeno per i miei gusti. Feci cenno a Maya, che si volse nella direzione che le avevo indicato. La vidi sgranare gli occhi. “Mizuky, con quel vestito farai venire un infarto al povero Hijiri” e risi. “Dev’essere tuo. Vai e provalo”. Andai in camerino e quando uscii a specchiarmi vidi una donna che faticavo a riconoscere. Era bella, sensuale, non vedevo più la perfetta segretaria. Un sorriso m’ illuminò il viso. “Per fortuna che lui è rimasto in auto, resterà folgorato, letteralmente”. ---------------------------------------------------------------------------Mi guardai un’ultima volta allo specchio, perché forse volevo essere certa che quell’immagine non fosse frutto di una mia fantasia. Più mi guardavo e più mi piacevo. Forse era stato il vestito a scegliere me e non il contrario. Era un tubino nero, con chiusura attorno al collo, lungo fino sopra al ginocchio e lasciava la schiena scoperta fino in fondo. Un po’ audace, forse, ma non mi sarei tirata indietro. Le scarpe erano un classico open-toe di un bel rosso e con un tacco vertiginoso. Al collo lasciai la collana che Hijiri mi regalò per il mio compleanno. “Maya, cosa ne pensi? Non credi che abbia esagerato, vero?”. “Scherzi, sei perfetta; vedrai che cadrà ai tuoi piedi, ne sono sicura. Pagammo e ritornammo alla macchina. Appena fuori del negozio incrociai lo sguardo del mio uomo. Si era bloccato, mi fissava con due occhi che , per poco, non gli uscivano fuori dalle orbite. Lo vidi deglutire e aprire la bocca, ma non riusciva a parlare. Ci aprì lo sportello e Maya entrò per prima. Lui continuava a fissarmi in silenzio, poi mi avvicinai a lui, fino a sfiorarlo, e gli sussurrai all’orecchio:..”Mi sembra di vedere che ti piaccia il mio vestito….vedremo se, stasera, ti piacerà anche il resto” e lo baciai, cogliendolo di sorpresa. Poi salii in macchina e partimmo. Solo allora capii cosa avevo detto e cosa avevo fatto e divenni rossa vergognandomi di tanta sfrontatezza.
  
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