Capitolo
1 & selezione OC
Salve!
Mi
scuso per
l’attesa, ma meglio tardi che mai no?
Ho
faticato molto nel selezionare gli OC che mi avete mandato
perché erano tutti
molto interessanti, ma già con tredici personaggi
è dura (diciassette se si
considerano anche i miei) non voglio nemmeno provare a immaginare come
sarebbe
stato tirando in ballo tutti e venti quelli che mi sono arrivati. Ho
selezionato OC il più possibile diversi, perciò
se non trovate qui il vostro è perché
avevo sicuramente già selezionato qualcuno di molto simile.
Detto
ciò
vi lascio al capitolo e alla selezione.
Arianne
Beauchamp
– 18 anni, Discendente da Ade. Studentessa.
Kayla
Edison
– 24 anni, Discendente da Nemesi. Istruttrice.
Theodore
Wild
– 18 anni, Figlio di Dioniso. Studente.
-
Non capisco cosa ci trovino di così speciale nella
California, fa un caldo da star male – considerò
Arianne mentre scendevano
dalle vetture che li avevano condotti fino al Covenant e avevano
finalmente
modo di stiracchiarsi come si doveva.
Il
viaggio dalla Louisiana alla California era stato lungo e
quando lo si passava chiusi in un ambiente di poco più di
tre metri in
compagnia di Theodore e delle sue chiacchiere la cosa poteva farsi
decisamente
estenuante.
-
Ragazze in bikini tutto l’anno – asserì
Theodore convinto,
guadagnandosi le occhiatacce dell’amica e una ben poco
convinta di Kayla, la
loro istruttrice.
-
Spiacente di deluderti, spilungone, ma non ne vedo neanche
mezza in costume. –
Arianne
annuì, osservando gli studenti di Los Angeles fissarli
con curiosità.
-
Sembra quasi che non abbiano mai visto qualcuno proveniente
da un altro Covenant. –
-
Per molti di loro è così -, replicò
Kayla, - specialmente
per i Puri. È raro che lascino le strutture protette in cui
sono nati. –
La
discendente di Ade aggrottò la fronte, perplessa.
-
A New Orleans non è così, noi andiamo e veniamo
con relativa
tranquillità. –
-
Sembra che ai mostri e ai daimon questo particolare lato
della costa piaccia parecchio. –
-
All’improvviso la California non sembra più
così invitante –
bofonchiò il figlio di Dioniso, rabbuiandosi leggermente.
Lui,
proprio come la maggior parte dei Puri, ne sapeva poco e
nulla di combattimenti specialmente se coinvolgevano il corpo a corpo e
non il
ricorso ai poteri di cui disponevano.
-
Cerca di non allontanarti mai da solo, Theo. Non possiamo
girare mezzo Covenant per venirti a salvare il culo. –
-
Agli ordini. –
Rivolse
un beffardo cenno militare che venne liquidato da
Kayla con un buffetto energico dietro al collo.
Theodore
incassò il colpo e si voltò verso Arianne
stringendosi nelle spalle.
-
Siete sempre così nervose. –
-
Parlo per me, ma passare ore in macchina con te farebbe
esaurire la pazienza anche a un santo … e Kayla non lo
è decisamente. –
Non
ebbe nulla da obiettare visto che specialmente la seconda
affermazione era tremendamente vera.
Rastaban
Dahl
– 23 anni, Figlio di Astreo. Amministratore del Covenant.
Maximilian
Smith
– 24 anni, Figlio di Poseidone. Membro del Consiglio.
Alexandra
Clarkson
– 20 anni, Figlia di Ecate. Amministratrice del Covenant.
Alexandra
giocherellò distrattamente con una ciocca scura che
le incorniciava il viso, osservando i suoi colleghi che amministravano
gli
altri Covenant sparsi per il paese. La maggior parte erano oltre i
quarant’anni
e avevano l’aria imbalsamata di chi non vedeva nel suo ruolo
altro che una
scocciatura con la quale tormentare ogni singolo adolescente passasse
sotto le
mani della loro amministrazione.
Le
uniche eccezioni erano lei, che veniva dal Minnesota, e
l’amministratore del Covenant del Montana: Rastaban Dahl.
In
quel preciso istante Rastaban prestava ascolto alle
preoccupazioni espresse dall’amministratore di non sapeva
bene quale Covenant,
annuendo appena con sguardo serio.
Appariva
tranquillo e imperscrutabile come tutte le altre
volte in cui aveva avuto a che fare con lui, ma era evidente che fosse
incuriosito almeno quanto lei dall’inaspettata presenza a
quella riunione di un
membro del Consiglio.
Maximilian
Smith, il figlio di Poseidone proveniente dal
Covenant della Virginia, aveva infatti insistito per essere presente e
appariva
alquanto accalorato riguardo al tema che stavano trattando in quel
momento.
-
Sono assolutamente d’accordo con il direttore Lewisky.
Dobbiamo sincerarci che un così vasto numero di adolescenti
di entrambe le
caste non finisca con il cacciarsi in situazioni poco ortodosse.
–
In
altre parole stare attenti e vigilare affinchè i
Mezzosangue e i Puri non finissero nello stesso letto, tradusse
Alexandra
mentre le si increspavano le labbra in una smorfia tirata.
Facevano
un gran parlare delle Leggi interrazziali, ma lei non
riusciva proprio a capire cosa ci fosse di male se di tanto in tanto
qualche
adolescente dava sfogo ai suoi istinti.
Dopotutto
lei stessa si era avventurata in più di una
scappatella con un Mezzosangue e non c’era stato alcun
risultato disastroso.
-
Sono sicuro che non si presenterà quest’occasione,
Consigliere Smith -, asserì pacatamente Rastaban, - I nostri
ragazzi conoscono
la legge e la rispettano. –
-
Lo spero davvero. Abbiamo già un Apollyon in giro per il
mondo, non ce ne serve davvero un altro. –
Kenneth
Danves
– 23 anni, Discendente da Hybris
Tobias
Brooks
– 25 anni, Discendente da Ecate
-
Conosci già qualcuno tra i presenti? –
Kenneth
scosse il capo, rivolgendo a malapena un’occhiata
all’indirizzo
di Tobias mentre continuava a osservare il resto delle Sentinelle
presenti.
-
Solo qualcuno, ma più che altro per sentito dire. Per
esempio
so che il biondo laggiù è l’unica
Sentinella a essere un Puro tra tutti i
presenti. –
-
Figlio di Apollo? –
Annuì.
I
Puri non avevano la capacità di percepire se la persona che
avevano davanti fosse o meno un Mezzosangue, ma per qualche strana
ragione loro
che erano tali riuscivano perfettamente a distinguere tra le due
categorie di
eredi divini.
-
Quello accanto a lui dovrebbe essere l’Apollyon allora.
–
Kenneth
studiò il profilo del ragazzo castano.
Ciocche
scomposte, occhi color ghiaccio, mascella volitiva,
zigomi alti e spalle larghe.
Decisamente
un bel tipo.
Nessuna
sorpresa che buona parte dei Mezzosangue presenti
passasse il tempo o a fissarlo sbattendo le ciglia e sorridendo oppure
con
sguardo decisamente idolatrante.
-
Non sembra poi così pericoloso -, considerò
Tobias, - Anzi
al di là della bellezza direi che è né
più né meno che un Mezzosangue come
tutti gli altri. –
-
Recita bene -, convenne il discendente di Hybris, - ma sono
pronto a scommettere che quando smetterà di farlo avremo
tutti quanti un’idea
molto diversa su di lui. –
Tobias
inarcò un sopracciglio.
-
Tu credi che si stia volutamente mettendo poco in mostra? –
-
Certo. Immaginati i nostri bei Consiglieri se desse sfogo al
suo potere, se la farebbero sotto in un baleno –
ridacchiò, divertito dalla
scena che si stava rapidamente profilando nella sua mente, - Ho idea
che ci
divertiremmo parecchio quest’anno. –
-
Non avrai intenzione di combinarne una delle tue. –
-
Assolutamente no, sarò un vero angioletto. –
Il
sogghigno sul suo volto non convinse affatto il discendente
di Ecate, che alzò gli occhi al cielo e
bofonchiò: - Sempre il solito. –
Shame
Lust Covet
– 18 anni, Figlio di Afrodite
Daphne
Swan
– 18 anni, Figlia di Afrodite
Aiden
Moore
– 18 anni, Discendente da Ares
-
Francamente non capisco tutto questo baccano solo perché
è l’Apollyon.
–
Daphne
sorrise benevolmente all’indirizzo del suo fratellastro
per parte materna, allontanando una ciocca rossa dal volto con
disinvoltura.
Shame
era così palesemente un figlio di Afrodite che non
appena lo aveva individuato l’aveva raggiunto e portato in
mezzo al gruppo di
studenti e studentesse che le orbitava attorno.
-
Ha del potenziale. –
-
Per quanto mi riguarda è solo un Mezzosangue leggermente
più
dotato degli altri -, la rimbeccò, - ma finchè
rimane da solo non è nulla più
di questo. –
Ovvero
fino a che non fosse spuntata fuori un’altra Apollyon,
cosa che Daphne dubitava avvenisse in tempi recenti.
Le
scappatelle tra Puri e Mezzosangue non erano certo una
novità, lei stessa non aveva mai fatto del sangue un fattore
di selezione, ma
con il livello di paranoia che era stato raggiunto in quel periodo
dubitava che
chiunque fosse si sarebbe fatta troppa pubblicità.
-
Il che è comunque abbastanza per farti il culo in qualsiasi
momento -, intervenne una voce maschile decisamente sul piede di
guerra, - Non
che ci voglia molto. Scommetto che ci riuscirei anche io con una mano
dietro la
schiena. –
Shame
aprì bocca per replicare, visibilmente deciso a non
lasciarsi parlare in quel tono, ma Daphne lo precedette.
-
Da bravi ragazzi, qui siamo tutti amici …
quest’opportunità
serve proprio a farci fraternizzare – concluse, soffermandosi
volutamente più a
lungo sull’ultima parola imprimendo una sfumatura di
significati in quelle
uniche poche lettere.
Lo
scintillio nello sguardo di entrambi era ancora poco
amichevole mentre si guardavano, ma poi Shame scrollò le
spalle borbottando che
non ne valeva la pena e anche il nuovo arrivato parve rasserenarsi.
-
Daphne Swan e lui è Shame Covet. –
-
Aiden Moore – replicò, accettando la mano che la
ragazza gli
tendeva.
-
Discendente da Ares? –
Annuì
e il sorriso sul volto di Daphne si allargò ancora di
più.
I
discendenti di Ares erano tra i suoi preferiti.
Muscolosi,
aggressivi, così lontani dal prototipo del Puro
elegante e desideroso di non sporcarsi le mani.
I
partener perfetti a suo giudizio per una storiella senza
troppe aspettative.
E
quel particolare discendente era decisamente attraente con
quegli occhi cerulei, la carnagione dorata di chi passava molto tempo
ad
allenarsi all’aperto e i capelli biondo dorati.
-
Fantastico. –
Brett
Raeken
– 19 anni, Figlio di Apollo
Jackson
Black
– 19 anni, Discendente da Zeus
Ashley
Flowthun
– 17 anni, Discendente da Ermes
-
Mi hai detto di non concentrarmi tutto il tempo sulle
ragazze, ma mi sembra che quello che lo fa sia tu –
constatò Brett, osservando
l’amico che fissava insistentemente verso una zona del
cortile in cui un
gruppetto di studentesse stava facendo conoscenza.
Non
ricevette nessuna delle consuete repliche ironiche e ciò
lo portò a capire che l’amico non lo stava
minimamente ascoltando.
-
Jax … Pianeta Terra chiama Jax, ci sei? –
Lo
vide riscuotersi da quella sorta di torpore e al contempo
vide una delle Mezzosangue voltarsi verso di loro e rifilargli
un’occhiataccia.
-
Per tutti gli Dei, si può sapere che ti prende e
perché quella
ti guarda come se ti volesse uccidere con lo sguardo? –
Si
strinse nelle spalle.
-
Non ne ho la minima idea. –
-
Certo, come sempre, sicuro di non averla già vista da
qualche parte magari senza vestiti addosso? –
-
Io me le ricordo
le facce di chi mi porto a letto. –
Brett
sbuffò.
-
Ancora con questa storia, è successo solo una volta.
–
-
Una che vale per tutta la vita -, lo prese in giro, - visto
che senza di me probabilmente a quest’ora saresti stato fatto
a pezzi da un’innocua
figlia di Demetra. –
-
Avevo la situazione sotto controllo. –
-
Non è affatto quello che ricordo io. –
Il
figlio di Apollo imprecò sottovoce.
-
D’accordo, torna a fissare quella tizia e lasciami in pace.
–
Ashley
tirò un sospiro di sollievo quando vide che
l’Apollyon
aveva ricominciato a chiacchierare con l’amico.
Non
aveva mai avuto esperienze di quel tipo prima di quel
momento, ma era abbastanza sicura di non voler passare più
sotto il controllo
della comunicazione mentale di quel tipo.
Le
metteva ansia e quando era nervosa tendeva a diventare
decisamente poco amichevole.
-
Ash, allora? –
Arrossì
leggermente, resasi conto che il resto delle ragazze
doveva aver proposto qualcosa e aspettava solo il suo assenso.
-
D’accordo, andiamo a sistemare le cose. –
Gretel
Robin
– 16 anni, Discendente da Aidos
Avery
War
– 17 anni, Discendente da Ares
Sofia
Ruiz Blanco
– 17 anni, Figlia di Atena
Gretel
sobbalzò non appena vide le due ragazze che camminavano
verso di lei. Apparivano così determinate e sicure di loro
mentre camminavano a
testa alta e chiacchieravano tra di loro che per un attimo
pregò
silenziosamente che la degnassero anche solo di una misera occhiata.
Le
osservò farsi sempre più vicine, consapevole di
aver
attirato la curiosità delle due.
Doveva
sembrare parecchio stramba mentre le osservava in
silenzio quasi non avesse mai visto due ragazze prima di quel momento.
Adesso
che erano più vicine riusciva chiaramente a notare i
tratti distintivi di ognuna. La prima aveva lunghe onde mosse e
selvagge
castane dai riflessi ramati e occhi verdi come quelli di un gatto, la
seconda
invece lisci capelli corvini e penetranti iridi grigie.
-
Ti serve una mano? –
Si
voltò verso la ragazza dagli stupefacenti occhi verdi che
le sorrideva incuriosita.
-
Ehm, in realtà cercavo i dormitori ma non so dove
… sì,
direi che mi sono persa. –
Magnifico,
probabilmente aveva appena dato loro la conferma di
che razza di timida patologica fosse.
-
Anche Sofia è nuova di qui, la stavo giusto accompagnando a
vedere i dormitori … Se vuoi puoi unirti a noi. –
Annuì,
abbozzando un sorriso riconoscente, e prese a camminare
al loro fianco.
Dalla
loro conversazione scoprì che la ragazza che le aveva
rivolto la parola si chiamava Avery e che era una discendente di Ares
mentre la
mora veniva dal Covenant del New Mexico, era una Pura ed era figlia di
Atena.
Fu
proprio quest’ultima a indirizzarle la prima domanda che la
portò a essere parte integrante della conversazione.
-
E tu come ti chiami? –
-
Gretel -, mormorò imbarazzata, - vengo dal Nebraska e sono
una discendente di Aidos. –
Sofia
e Avery si scambiarono un’occhiata veloce come a dire che
adesso tutto assumeva immediatamente un significato ben preciso.
Aidos
era lo spirito della vergogna e della modestia, perciò
il fatto che una sua discendente fosse tanto timida aveva perfettamente
senso.
-
E non conosci nessun altro qui? –
Scosse
il capo in silenzio.
Non
aveva mai viaggiato e neppure mai stretto amicizia con
qualcuno in particolare al Covenant; era abituata a starsene da sola ed
essere
ignorata anche se voleva disperatamente delle amiche.
-
Allora ti adottiamo noi -, asserì Avery con allegra
determinazione, - non possiamo mica rischiare che continui a perderti
in giro
per il Covenant, no? –
Le
strizzò l’occhio con fare complice e Gretel fu
sicura di
essere diventata rossa come un peperone, ma nessuna delle due ragazze
diede
segno di soffermarcisi troppo sopra.
Forse
quell’esperienza cominciava a dare dei frutti positivi.
Covenant
dell’Alabama
Kenneth
Danves
– 23 anni, Mezzosangue discendente da Hybris. Sentinella.
Bisessuale.
Covenant
del Canada
Shame
Lust Covet
(PV Eugene Simon) –
18 anni, Puro figlio di Afrodite. Studente. Eterosessuale.
Covenant
della Louisiana
Arianne
Beauchamp
(PV Jenna Dewan Tatum)
– 18 anni, Mezzosangue discendente da Ade. Studentessa. Eterosessuale.
Kayla
Edison
(PV Ivana Baquero) – 24
anni, Mezzosangue
discendente da Nemesi. Istruttrice.
Bisessuale.
Theodore
Wild
(PV Lucky Blue Smith) – 18
anni, Puro
figlio di Dioniso. Studente.
Eterosessuale.
Covenant
della Virginia
Maximilian
“Nate” Abel Smith
– 24 anni, Puro figlio di Poseidone. Membro
del Consiglio. Eterosessuale.
Covenant
del Montana
Rastaban
Dhal
(PV Cillian Murphy) – 23
anni, Puro
figlio di Astreo. Amministratore
del Covenant.
Eterosessuale.
Covenant
del Massachusetts
Tobias
Brooks
(PV Dominic Sherwood)
– 25 anni, Mezzosangue discendente da Ecate. Guardia. Bisessuale.
Covenant
del Nebraska
Gretel
Robin
(PV Ella Purnell) –
16 anni, Mezzosangue discendente da Aidos. Studentessa. Lesbica.
Covenant
dell’Illinois
Aiden
Moore
(PV Chris Zylka) –
18 anni, Mezzosangue discendente da Ares. Studente. Eterosessuale.
Covenant
del New Mexico
Sofia
Ruiz Blanco
(PV Cindy
Kimberly) – 17 anni, Pura figlia di Atena. Studentessa.
Eterosessuale.
Covenant
della Georgia
Ashley
Flowthun
(PV Jessica Alba) –
17 anni, Mezzosangue discendente da Ermes. Studentessa. Eterosessuale.
Covenant
del Minnesota
Alexandra
Clarkson
(PV Dua Lipa) – 20
anni, Pura figlia di Ecate. Amministratrice
del Covenant.
Bisessuale.