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Autore: Eledhel    09/05/2018    0 recensioni
[IronStrange - Avengers Infinity War - Tony Stark/Stephen Strange]
È passato un anno, Thanos è stato sconfitto e le perdite dell’universo sono state recuperate. La vita è tornata normale, ma non per tutti. In quella guerra due anime si sono trovate, salvandosi reciprocamente dagli incubi e dai tormenti diventando finalmente una cosa sola.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Tony Stark/Iron Man
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Le loro labbra si incontrarono leggere, quasi a sfiorarsi in un soffio, gli occhi chiusi per assaporare ogni istante e le mani esitanti a toccare il corpo l’uno dell’altro.
Tony si fece più audace approfondendo quel bacio, se Strange non avesse voluto quel contatto lo avrebbe già scansato facendolo precipitare in chissà quale altra dimensione. A quell’idea un mezzo sorriso gli comparve sulle labbra e Stephen lo vide aprendo leggermente gli occhi.
Tutto quello piaceva allo stregone e se ne stupì. Aveva intuito che c’era un certo feeling tra loro due fin da quando si conobbero un anno prima, durante la battaglia contro Thanos. In poche ore erano riusciti a fidarsi ciecamente l’uno dell’altro e quando gli salvò la vita su Titano, non lo fece solo perché lo aveva previsto in una delle tante visioni del futuro, ma perché lo voleva veramente; teneva a quell’uomo borioso e tormentato, così simile a lui, tanto da sacrificare la gemma del tempo che aveva giurato di proteggere e custodire per la vita. Già, per la vita… quella vita che aveva perso così tante volte contro Dormammu, fino all’ultima per mano di Thanos, guardando Tony negli occhi, cercando di rassicurarlo che non c’era altra scelta.
Strange schiuse inconsciamente le labbra e Tony lo colse come un invito a qualcosa di più prendendogli il viso tra le mani e affondando la lingua nella sua bocca. Stephen si abbandonò a lui senza pensare, assaporando le attenzioni che gli stava dando l’uomo.
Le mani di Tony scesero sulle sue spalle, per poi fermarsi sul suo petto cercando di aprire la complicata veste blu notte dello stregone, senza però riuscirci imprecando.
«Lascia che ti faciliti le cose.» sussurò Strange con voce profonda al suo orecchio.
Con un movimento impercettibile della mano la veste scomparve lasciandolo con solo il medaglione sul petto nudo.
Tony lo guardò stupito, ancora poco abituato a quel tipo di poteri, si riscosse quando anche la sua maglietta scomparve e vide Stephen avvicinarsi a lui per baciarlo nuovamente. I suoi occhi chiari si muovevano magnetici sopra di lui, gli accarezzò il petto con le dita, sfiorando la cicatrice sensibile di dove un tempo si trovava il Reattore Arc. Le mani dello stregone tremavano, Tony non sapeva il perché, presumeva fosse per la tensione o l’imbarazzo che potevano essersi creati, ma poi posò gli occhi su di esse notando gli intricati disegni creati dalle cicatrici e intuì che il tormento dentro a quell’uomo potesse essere dipeso anche da quel dolore e chi se non lui avrebbe potuto capirlo? L’angoscia, il terrore, la rabbia, la disperazione, il fallimento, la perdita, facevano parte di entrambi. Tony prese quelle mani tra le proprie e se le portò alle labbra, baciandole. Ne baciò le dita, ogni singola linea. Stephen serrò gli occhi cercando di fermare le lacrime che si facevano strada sul viso. Erano lacrime liberatorie per aver trovato qualcuno al quale affidarsi così tanto, così profondamente.
Il bacio di Tony che ne seguì fu un balsamo, che per quell’attimo andò a lenire il suo tormento.
Per una notte entrambi non ebbero incubi, per una notte nessun demone divorò la loro anima, per una notte si trovarono liberi, incatenati l’uno all’altro.
   
 
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