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Autore: Mian22    16/05/2018    1 recensioni
Un sacco di ottime intenzioni e un'incapacità cronica di metterle in pratica.
La storia della mia vita.
Genere: Comico, Demenziale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono una persona egoista.

È arrivato il momento di ammetterlo.

La cosa non mi infastidisce più di tanto, anzi a tratti sono quasi orgogliosa.

Non sono orgogliosa di essere capace di pensare solo a me stessa, più che altro lo sono di aver finalmente messo al proprio posto un'altra tessere del puzzle che costituisce il mio Io.

Da sempre ho cercato di delinearmi senza mai riuscirci fino in fondo.

Dunque ogni volta che scopro, o meglio mi rendo conto di una sfumatura del mio carattere, provo una sensazione di compiacimento e soddisfazione.

Potrei anche scoprire di essere una matta senza speranza ma sono sicura che sentirei comunque i brividi dietro la nuca e quel familiare senso di successo.

Sembra strano. Forse non è normale, forse non è così per tutti.

Nessuno di noi è l'emblema della generosità, ma nessuno è nemmeno un mostro egoista: ci troviamo in una zona intermedia e ci muoviamo verso un lato o verso l'altro a seconda di diversi fattori.

Mi sono semplicemente resa conto che spesso preferisco essere la persona più importante per me.

Anche quando faccio qualcosa per gli altri, il mio obiettivo è ottenere altro in cambio.

«Come hai fatto a non renderti mai conto di questo aspetto del tuo carattere?» starete pensando. 

Ho sempre sostenuto di essere molto altruista addirittura in maniera esagerata e magari in certe occasioni lo sarò anche stata.

Quello che è cambiato è il fatto che prima rifiutavo l'idea di essere considerata egoista, non potevo proprio contemplarlo.

Lo sono, tutti lo siamo, anche quelli che cercano di farmi sentire in colpa per questo. 

L'ho realizzato una sera, per una cosa davvero banale.

Ero seduta sul letto della mia camera.

Ad un certo punto la mia coinquilina entra nella mia stanza e mi ricorda che dobbiamo fare un cartellone divertente per una nostra compagna che si sarebbe laureata a breve e che io mi sarei dovuta occupare della stesura del testo visto che sono abbastanza precisa.

Ho risposto che non ne avevo nessuna voglia ma che se avesse voluto, avrei potuto farle compagnia.

Lei ha declinato l'offerta e con il suo sguardo tra l'impettito e l'incazzato ha sbattuto la porta e se n'è andata.

In un primo momento mi sono preoccupata del fatto che avrebbe potuto ritenermi un'egoista.

Poi ho capito che l'avrebbe sicuramente pensato semplicemente perchè in quel momento ho agito da egoista.

E la preoccupazione ha lasciato il posto alla rabbia.

Perchè un altro essere umano, esattamente imperfetto come me, avrebbe dovuto farmi pesare il fatto che in quel momento non volevo fare qualcosa per qualcun altro?

Mi sono resa conto che odierei molto di più essere quel tipo di persona che spara sentenza su tutti. 

Non mi piace pormi al di sopra degli altri, è una cosa che non sopporto ma soprattutto non sopporto che lo si faccia con me.

Quindi si, sono stata egoista, lo sarò ancora ma francamente ringrazio per questo, perchè potrei essere molto peggio di così.

 
 
 
 
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