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Autore: cioccolatoprego    04/07/2009    1 recensioni
Andando nel mondo di Hyperversum, Ian corona il suo amore, e gli unici insoddisfatti sono i genitori di Daniel. Almeno, così sembra. Chi è quel tipo sullo sfondo che osserva torvo lo svolgersi dei fatti??
Genere: Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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quel tipo sullo sfondo 9 CAPITOLO 9 - Allarme vampiro  

C'era stato un bel trambusto, al castello, quando era scoppiato il temporale, cogliendo tutti di sorpresa. Tutti tranne me, naturalmente. Una volta osservato il cielo, e visto che aria tirava, avevo deciso con molta magnanimità di avvertire gli abitanti del castello. Assodato che nessuno mi ascoltava, avevo buttato giù l'orgoglio - ero davvero preoccupato, e a ragione - e mi ero rivolto ai miei contemporanei. I quali stavano per obbedirmi, senonché alla Stanga erano venuti i soliti scrupoli: come spiegare ai medievali le mie conoscenze? Avremmo dovuto spiegarglielo, insegnandogli a fare le previsioni metereologiche. Questo, che per me era un atto di pura bontà, per il signor Maayrkas equivaleva a cambiare il futuro.
Per una volta, non fu colpa dei pennuti. E neanche degli esagitati medievali. Quando mi alzai dal letto, quasi alle 5 del mattino, era semplicemente perchè avevo sete. Un motivo innocente e del tutto legittimo. E allora, perché mi avevano trascinato nelle stanze in cui riposava il conte, urlando che ero un traditore, un venduto che serviva gli Inglesi? E' presto detto.
Vagavo per i corridoi, cercando le cucine, praticamente alla cieca. Ero seccato, perché mi ero svegliato improvvisamente, con la gola in procinto di andare a fuoco. Avevo cercato di deglutire, di rinfrescarla in qualche modo, ma niente. Forse mi stavo ammalando... Perso nei miei pensieri, non avevo notato una figura, abilmente mimetizzata fra le pareti, e c'ero andato a sbattere. La figura, fino ad allora curva, si era drizzata all'istante, torreggiando su di me. Il mantello chiaro, prima raggomitolato, si spalancò, colpendomi in faccia, per poi continuare a fluttuare intorno alle spalle del proprietario, che si chinò su di me. Io, giustamente, urlai. Fu allora, che la figura sinistra parlò. - Tu, chi sei?
Lo guardai meglio. Era altissimo, con muscoli visibili da sotto il mantello, da cui sfuggivano lunghi capelli neri. Il viso, che presentava i caratteri delicati tipici del granito, spuntava da sotto il cappuccio. Gli occhi chiari mi scrutavano con freddezza e disprezzo. Si chinò ancora di più.
- Aaaah!
- Silenzio, miserabile! Vuoi svegliare tutto il castello?
Nel dirlo, si era guardato alle spalle. In fondo al corridoio, infatti, si stavano aprendo alcune porte, alcune delle quali, orientate a est, facevano entrare la debolissima luce del sole nascente. La figura, infastidita, si riparò il volto con il mantello. E fu allora, che capii.
- Aiuto! Un vampiro!
- Sil... cosa?!
- Via da me! Aiuto!
- Cosa stai farneticando? Guardie!
- Aiutatemi, vi prego!
Non ricevendo soccorso, presi l'iniziativa. Sapendo di non poter fare altro, mi buttai addosso al mostro, con lo scopo di trattenerlo fino all'arrivo dei rinforzi. Ora vi aspetterete che dica che ingaggiai una lotta eroica e tremenda con l'immonda creatura, trattenendola da solo per ore, fino a farla stramazzare sul pavimento, prostrata.
Beh, non andò così. Non appena cercai di colpirlo, il vampiro si scansò, poi mi sferrò un pugno, facendomi cadere a terra come un sacco di patate. Continuammo, sempre con lo stesso ritmo, la nostra lotta: io mi rialzavo, lui mi colpiva, farneticando qualcosa sugli attentati, sull'attaccare un mio superiore, etc. Continuò così, finchè non arrivarono i soldati. Siete delusi? Mi spiace, ma se volete l'eroe, non guardate me. Cercate piuttosto alla voce "Ian Maayrkas".
Fu una fortuna, l'arrivo delle guardie, anche se abbastanza deludente. Infatti, se dopo aver calmato il vampiro mi avevano premurosamente aiutato ad alzarmi, quando riconobbero il mio aggressore si arrabbiarono molto con me, e mi trascinarono - praticamente di peso - fino agli appartamenti di Ponthieu.
- Che sta succedendo? - mugugnò il conte, infastidito.
- Quest'uomo - affermò uno dei soldati - ha osato attaccare il nobile conte Jean!
- Signor conte! - esclamai - Stia attento! C'è un...
- Silenzio!
Mi girai. La voce, fredda e sgradevole, non poteva che appartenere alla Terribile Creatura.
- Signor conte! - ripetei, disperato - Quella è una mostro pericoloso!
Ponthieu, però, non sembrava dello stesso parere. Mi guardò con severità. - Monsieur Bond, considero molto offensivo da parte vostra dare del mostro a mio fratello. Avete cinque minuti per spiegarvi, poi conoscerete le nostre segrete.
- Aspetti! - esclamò qualcuno, a sorpresa.
Il conte alzò un sopracciglio. - Monsieur Maayrkas?
E chi altro poteva essere, se non Ian Maayrkas, l'impiccione per eccellenza? - Cugino! Aiutatemi, vi prego! Sono vittima di un tremendo malinteso! - urlai. E se mi buttano in una segreta, sta pur certo che sarai coinvolto anche tu... cugino, aggiunsi con gli occhi.
La Stanga capì benissimo il sottinteso, e fece una smorfia. - Vi prego, mio signore. Sono sicuro che sia stato tutto un errore.
- Un errore? - ripetè il vampiro - Quest'uomo mi ha aggredito, dandomi del mostro! E inoltre, che ci faceva in giro a quest'ora? Sono sicuro che è una maledetta spia!
- Ero andato a bere!
- A bere?!
- Si! Avevo, anzi, ho sete!
L'intera sala mi guardò incredula. Maayrkas cercò di salvare il salvabile. - Vedete, mio cugino deve bere molto spesso, perché si disidrata facilmente. Non essendo pratico del castello, deve essersi perso, e, dopo aver visto il conte Jean (anche lui alzatosi ad un'ora strana)...
- Sono molto mattiniero!
-... deve aver pensato di avere a che fare con un nemico! E' una persona molto scrupolosa, sapete?
- Capisco. - sebbene non sembrasse molto convinto, dall'espressione di Ponthieu capii che il peggio era passato.
- E' molto scrupoloso, dite? E secondo voi è affidabile?
No, sarebbe stata la risposta sincera, ma questo Ian non poteva dirlo. - Ma certo, mio signore. Forse non sembra, ma è un gran brav'uomo!
- Davvero? Bene, allora: Vostro cugino vi accompagnerà nel viaggio verso Arras.
Maayrkas sembrò strozzarsi. - Come desidera, mio signore.
- Se è affidabile come dite, allora sarà di grande aiuto. Se invece non lo è... mi sentirei molto più tranquillo a pensarlo con voi, monsieur.
Ma certo! Affidiamo il perfido Jimmy al Grande Gigante Gentile!
- Potete andare. - il conte ci congedò.
Una volta usciti, aggredii il mio neo-carceriere. - Cos'è questa storia?! Dov'è che dovrei andare?! Con te, poi!
Il G.G.G. tirò un bel respiro. - Il conte di Ponthieu sta organizzando le nozze di dama Isabeau con suo fratello minore, Jean Marc. Lui è stato per dodici anni in un monastero, come chierico, e adesso deve andare dal vescovo di Arras, perché venga definitivamente sciolto dagli ordini monastici. Io, così come il barone di Mariecour, vigileremo su di lui, perchè devi sapere che molto probabilmente il giovane conte è stato relegato in convento da suo fratello, a causa di una scelta politica sbagliata. Non per niente, colui che lo ha ordinato cavaliere, Renaud de Dammartin, presto passerà sul fronte inglese. Compito nostro, tenerlo lontano dalle tentazione, vigilando anche su dama Isabeau, che verrà con noi. Tutto chiaro?
- Chiarissimo, signor generale. - risposi, scocciato. Tutto quello sproloquio, e qual era il succo? In viaggio con Rambo, l'Angelica, la Mummia e il vampiro. Che allegra brigata.
Un viaggio col vampiro. Sarebbe stato davvero lungo.

Ecco il nuovo capitolo, spero che non abbiate aspettato troppo! Il prossimo, in cui assisteremo all'agguato a Couronne, lo pubblicherò fra non molto. Fortunatamente ora potrò scrivere un po' di più, dato che ho trionfalmente finito la scuola (per ora), e partirò solo fra un po'. Nel frattempo, ringrazio tantissimo Maggie_Lullaby, per la sua come sempre splendida recensione, e elyxyz, che ha commentato "Dove effetto seta".
E grazie a tutti voi che leggete! Buone vacanze!

  
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