Videogiochi > Dragon Age
Segui la storia  |       
Autore: Daistiny    31/05/2018    0 recensioni
Attraverso gli incubi e le ombre di un passato che avrebbe reclamato un segreto, e di un leone nero i cui occhi d'ambra celavano una misteriosa richiesta. Non sarebbe basta la lama nera di una spada e l'oscuro elmo per chi con gli occhi l'anima non sapeva vedere.
Soffrendo nel silenzio per il peso di un peccato, di chi si era perso nella disperazione e di chi nel cuore celava la belva.
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Cullen, Mabari, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Verso Redcliffe


Ormai non smetteva di nevicare ed Chantal avanzava lentamente bella neve a grandi passi, era felice di vedere tutta quella distesa bianca e gli abeti ricoperti di neve che inclinava appesantendone i rami.
Un simile vegetazione non l'aveva mai vista nemmeno quando era stata in viaggio verso il monte sacro, sedere della chiesa. Chantal anche se era stata educata a quel culto  fin dalla tenera età, per diciassette anni c'aveva creduto... poi aveva scoperto, con la guerra e la caduta del suo regno, quale fosse la vera natura di quelli che il suo popolo chiamava "Dei".

Esseri di puro spirito racchiusi in un'armatura intarsiata i cui profondi occhi gialli si perdevano in un oscurità senza fine.
Chantal li aveva incontrati quegli esseri chiamati "Dei".. aveva udito le loro parole, la loro presenza, le avevano raccontato della sua stirpe e delle sue leggi divine. Ma soprattutto le avevano raccontato  di chi era in realtà.
 Profondamente riluttante Chantal  aveva deciso di  non accogliere il lascito di quegli dei così arroganti e poco misericordiosi.

Noah l'aveva accompagnata fino alla città sacra, regno e dimora degli antichi dei. Edifici sconosciuti immersi nella nebbia sul lago del tempo.
L'uomo  aveva difeso la ragazza dai mostri in un lontano passato erano gli antichi guardiani di quella che una volta era la splendida città sacra. Il giudice l'osservava silenzioso la figura della sua compagna di viaggio, si domandava perchè  ella lo aveva voluto lì con lei, quando ormai lui non faceva più parte di quel mondo.

Chantal lo aveva richiamato a se... tramite un antica magia divina, proponendogli un patto.
Il giudice sarebbe stato il suo compagno di viaggio, il suo difensore. A suggellare quel patto, la ragazza  aveva fatto comparire d 'avanti  all'uomo una antica lancia nera dalle decorazioni dorate.

Ancora una volta l'uomo avrebbe indossato una nuova armatura nera simile a quella che indossava quando era ancora un giudice  fedele dell'impero. La armatura aveva un elmo dalle sembianze taurine,un probabile rimando al suo passato, mentre il resto della restante armatura era diversa da quella precedente.

E mentre Noah si stava interrogando sui vari perchè, sentì la voce della sua compagna chiamarlo insistentemente.

-Noah!  Vieni a vedere...- disse la principessa indicando con un dito verso est. Il sole stava iniziando ad affacciarsi su quelle montagne innevate mentre il cielo da scuro si stava facendo sempre più chiaro.

Senza rendersene conto le due persone uscirono dalla foresta. Per ritrovarsi su rapidi sentieri di montagna in cui salendo più su, la vegetazione e gli alberi si facevano più radi.
Chantal era rapita da quel ambiente, così diverso, così insolito, la ragazza si domandava più volte se quelle montagne fossero abitate visto il rigido clima.
Noah si era girato nella direzione indicata dalla principessa e silenzioso aveva visto l'alba sorgere, ma viste simili montagne. Eppure lui un paesaggio simile l'aveva visto solo nella sua amata terra , nel loro viaggio verso Nord l'avevano sfiorata appena.

Quel' atmosfera gli ricordava casa, Noah ebbe un assaggio di nostalgia, di quando ancora spensierato correva con suo fratello tra i boschi vicino al suo villaggio di Roland.
Chi sa se qualcuno viveva lì, ma Noah era alquanto disilluso su questa idea, più tosto si chiedeva quando ancora dovevano viaggiare, le loro provviste stavano per terminare ed a meno che non volevano rimanere senza cibo dovevano subito cercare qualche animale, che fino a quel momento se ne erano visti pochi.
La vista di quelle montagne rapiva l'attenzione di Chantal, che osservava la meraviglia di quel creato così diverso dal suo regno, totalmente l'opposto.

Il vento freddo le  sferzava in faccia folate gelide mentre scompigliandole i lunghi capelli  neri ed ondulati, raccolti in una lunga treccia per comodità, la stessa osservava il cielo farsi più chiaro.
L'oscurità di quella notte lasciava posto ad un paesaggio silenzioso e bianco, con le sue immense vallate e poco più in là in lontananza, Chantal poteva osservare un immenso lago ghiacciato, con al centro quello che sembrava essere una torre nera.

La ragazza rimase sorpresa nell'osservare quella strana struttura stagliarsi in un posto come quello, ancor più strano era che fino a qualche ora prima non se ne era accorta forse perchè troppo concentrata ad osservare il paesaggio innevato di quelle montagne.

In lontananza la torre sembrava un così piccolo edificio eppure alla vista di Chantal quel grosso edificio le dava strani presagi, non buoni, eppure la sua curiosità di saperne di più al riguardo a quell'edificio in mezzo al lato la spingeva sempre più verso di esso.
Anche Noah aveva notato la strana torre e la sua struttura ed non era per nulla interessato a visitarla, quel posto non gli piaceva, ma soprattutto si domandava cosa ci facesse un edificio di quelle grosse dimensioni in mezzo ad un lago, per di più ghiacciato durante quel periodo del anno.

L'uomo già si aspettava da Chantal, che questa le avrebbe proposto di visitare quella struttura, presto o tardi. Ma ancora non era il momento giusto per avventurarsi in quel posto, prima dovevano trovare un posto dove riposarsi un pò' e poi decidere dove dirigersi.
Noah aveva saputo da alcuni viandanti che.aveva incontrato qualche tempo prima dove ora si trovavano , che non lontano dalla loro posizione attuale vie erano alcuni villaggi.

Honnleat più a sud del lago e un altro villaggio Redcliffe ad est in parallelo alle sponde del lago di Calenhad. Il villaggio di Redcliffe era più vicino a dove i due individui si trovavano, ora pero i due dovevano scegliere dove dirigersi.

-My Lady dobbiamo scegliere dove andare... e solamente dopo se desiderate potremo andare un'occhiata a quella strana torre nera.- disse Noah osservando la figura della sua compagna.

-Noah... preferirei che mi chiami  Chantal  e mi diate del tu e non del voi... e se potete evitate i vari appellativi.

 Si limitò a ricordargli la ragazza, ma per l'uomo dimenticare tutte quelle cose che in quarantanni di vita avevano fatto parte della sua posizione era presso che impossibile. Le abitudini non di potevano dimenticare così facilmente.
Entrambi lo sapevano, erano lì per dimenticare due esistenze a cui non sentivano più di appartenere.

-Fa un effetto strano...- aggiunse lui guardando lei. 

-Per me fa più strano chiamarti Noah che non con quel altro nome... - Chantal abbasso per un attimo lo sguardo mentre fissava quelli ambrati di lui, era così maledettamente identico a suo fratello se non fosse per gli occhi e l'espressione perennemente arrabbiata.

-Mi avete conosciuto e chiamato sempre con quello... è normale che vi sembri strano... fa strano anche a me sentirmi chiamare nuovamente Noah.- 
Rispose lui avvicinandosi alla ragazza e con una mano guantata di nero sfiorò appena il volto di lei.

-Questo nome che per tanto tempo odiato e rinnegato... eppure tu mi guardi sempre come se fossi lui.-

-Avevi promesso che non avresti tirato più fuori l'argomento.-Gli fece presente lei, appoggiando la sua mano su quella di lui.

-Allora indicami dove vuoi andare... Honnleat o Redcliffe? Io punterei più a quest'ultimo è più vicino ed è semplice arrivarci. Dista a qualche ora invece Honnleat è più interno e dista molto da qui.- 

-Vada per Redcliffe... visiteremo Honnleat un'altra volta.- disse Chantal fissando il suo compagno. 

-Dobbiamo fare anche rifornimenti, la selvaggina qui è pessima. - disse il cavaliere guardandosi a torno, lungo il loro cammino avevano spesso trovato oltre ai comuni animali, altre strane creature.

Una specie di incrocio tra conigli e un maiale, un Nug così era definito dalla gente di quel posto. Chantal e Noah li trovavano stranissimi non si avvicinavano nemmeno lontanamente ad un coniglio.
La ragazza trovava che da dove proveniva i conigli che conosceva lei erano sicuramente molto più gradevoli alla vista di quelle bizzarre creature rosa.

I due cacciarono per diverse ore finchè alla fine dovettero accontentarsi di alcuni nug che Chantal aveva colpito con arco e frecce. Noah si era occupato di provvedere di accendere il fuoco e procurarsi della legna, in quel posto si moriva letteralmente di freddo.
Accendere un fuoco senza usare la magia o incantesimi come "Fire" erano davvero scomodo, Noah lo sapeva bene ma sapeva cosa doveva fare e di certo non voleva richiedere l'aiuto di Chantal ogni qual volta c'era bisogno di usare la magia.

Non voleva nemmeno usare nemmeno i frammenti di quel che rimaneva della crisalide. Considerava quella pietra troppo pericolosa anche se Chantal gli aveva mostrato come usarla, preferiva non ricorrere al suo uso.
Quando l'ex giudice vide Chantal tornare all'accampamento con i nug le fece alcune domande.

-Non avevi detto che queste creature non erano adatte?

-Vuoi morire di fame? Non saranno buoni Behemoth ma sappiamo che sono commestibili.

-No... sai che non sono tipo da lamentarmi a diversamente da te. 

-Grazie.- commentò Chantal con voce sarcastica mentre Noah le porgeva la mano chiedendole di passargli i nug.

-Tu non ti sei ancora abituata a queste cose, lascia che ci pensi io a prepararli... scommetto che non ne hai idea di cosa fare. - sospirò Noah guardando la sua compagna di viaggio, ma Chantal non prese bene quel commento anzi ribatte a tono all'ex giudice.

-Ti sbagli! Dimentichi che sono una cacciatrice... quindi so come si "pulisce" una preda, non è la prima volta che me ne occupo!

-Quindi non  hai paura di sporcarti le mani?- l'uomo la fisso negli occhi sollevando un sopracciglio.

-No! - disse Chantal con decisione, il tono della sua voce non vacillava mentre guardava fisso l'uomo.

-Non è certo la prima volta che mi trovo a fare queste cose.- gli ricordò lei. -Anche se non possiamo usufruire della tecnologia qui... non vuol dire che non sappia come funzionano metodi più tradizionali. Questo posto è come un jagd.

-Dici?... Oltre alla tua educazione ti hanno insegnato anche questo?- continuò lui osservando il modo di fare della ragazza, che sembrava voler aver ragione a tutti i costi.

-No... sono state altre persone.- Commentò lei pensando ai sui vecchi amici che aveva lasciato ad Archdes dietro di lei.

-Immagino... ma sai ancora molto poco di quella che è la vita, ma puoi sempre imparare. - sospirò lui mentre prendeva un nug e iniziava a pulirlo.

Gli scarti della creatura vennero buttati nel fuoco in modo da non lasciare in giro nessuna traccia per lupi o strane creature, che si aggiravano per quelle zone.
Dopo aver pulito i Nug, una parte di essi venne cotta mentre l'altra, le cose che non servivano e che si potevano rivendere per ricavarne un ricavo fu messa da parte.

La carne dei Nug venne arrostita sul fuoco e condita con un condimento che Chantal portava sempre con se chiuso in un sacchetto. Il condimento era una mix di sale e varie erbe aromatiche , salvia, timo, rosmarino ecc.. il tutto dava alla carne un sapore decisamente particolare e rendeva il tutto più commestibile.

Quello era l'unico lusso che i due si potevano permettere in fatto di cibo, ormai si erano abituati a mangiare quel che trovavano, il più delle volte il cibo non aveva un buon sapore ed era abbastanza scialbo.
Ma con quel condimento se mescolato al cibo, rendeva il sapore decisamente più gustoso.
Finito di consumare il pasto Noah spense il fuoco, mentre Chantal recuperò le sue cose e quelle del suo patner.

I due passavano insieme dei beni momenti alternati a momenti dove il silenzio faceva da padrone e a parlare erano i loro sguardi. Noah e Chantal nonostante i loro caratteri e modi di essere così diversi , riuscivano a trovare un punto di incontro.
Erano entrambi ben affiatati e molto complici, soprattutto Chantal era in particolar modo molto legata a Noah, gli stava sempre a canto e non se ne separava mai.

Ogni volta che ne aveva l'occasione faceva sempre in modo di ritrovarsi tra le braccia di lui, amava in particolar modo poggiare la sua testa sul suo petto ed ascoltare il suo battito insieme ai suoi respiri.
Tutto ciò le ricordava che lui era vivo e non morto. Lui era diventato per lei qualcosa di estremamente prezioso.

Noah era di poche parole, ma diversamente dal suo gemello quando qualcosa lo toccava esprimeva fortemente i suoi desideri e non si faceva condizionare da quelli altrui.
Per lui Chantal era molto importante, era qualcosa che doveva proteggere qualcosa a cui da molto tempo era abituato.

I suoi occhi ambrati incrociavano spesso e volentieri quelli di lei, e col tempo che passava al suo fianco si accorgeva quanto Chantal lo desiderasse.
Ciò lo faceva dubitare molto, se ciò che Chantal cercava e voleva era veramente lui o suo fratello.  Lui era suo sostituto, la sua metà, il suo gemello.

Tutto ciò agli occhi di Noah risaltava come "essere il surrogato di Basch", se lui non era disponibile allora c'era Noah... sempre meglio che non averlo.
Noah non poteva accettare questa cosa, lui non era il suo gemello e ne mai lo sarebbe stato. Ma di questo a Chantal non ne parlava, la desiderava troppo per lasciarla andare, non averebbe tollerato una seconda volta di essere abbandonato da un proprio caro.

Chantal tra le sue mani diventava qualcosa che non aveva mai visto, i suoi sguardi, le sue carezze e i suoi baci era qualcosa che avidamente ed egoisticamente bramava.
Lei era diventata la sua ossessione, così come lo era stato Basch al suo tempo. Chantal era il suo prezioso tesoro e se Basch non era stato in
grado di apprezzarlo, se lo avrebbe preso lui.




Eccoci con questo capitolo, i nostri due protagonisti stanno facendo una piccola sosta sulle montagne gelate e si stanno dirigendo a Redcliffe, Chantal intravede la torre del Circolo del Ferelden e vorrebbe visitarla... chissà se lo farà.
In tanto i nostri due protagonisti hanno ancora una lunga strada da fare... e il prossimo capitolo sicuramente sarà molto più lungo. 
Mentre si scopre qualcosa in più sul loro conto.
Al prossimo capitolo.

Daistiny









   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Dragon Age / Vai alla pagina dell'autore: Daistiny