Mi aggiunsi anche io a guardare fuori dalla vetrata, osservando i passanti che entravano e uscivano  dalla stazione
difronte al palazzo.
Il cielo era limpido, nessuna nuvola, ottima giornata per fare una passeggiata, faceva caldo ma il vento rinfrescava
l'aria. Per un momento mi dimenticai la discussione fatta tra Nobu e Shin. Mi sentii così in colpa.
Shin stava ancora assaporando la sua sigaretta. Era quasi finita.
- Hachi, sai dov'è un posacenere? - con un tono basso.
- Certo Shin - mi alzai e glielo portai.
Lo posai sul tavolo, e Shin spense la sigaretta con molta delicatezza.
- E a te, come va? - tenendo lo sguardo basso.
- Io?! Solite cose...tutto bene.... -
- E con Takumi? - alzò di scatto la testa.
- Bene, non lo vedo spesso, ma sai com'è, con un musicista! Ihih - giocherellando con il lembo del mio vestito.
- Ahhh, Hachi, non sei affatto cambiata, sempre così sentimentale - scuotendo la testa a destra e a sinistra.
Era iniziato alla grande il ritrovo tra vecchi amici, almeno per me.
La porta si aprì, pensavo fosse Nobu, invece no.
- Hey, ragazzi! - con una voce molto entusiasta.
La vidi, era perfetta come sempre, il suo look unico, capelli corti neri, quel trucco pesante che a me non sarebbe
mai stato bene. Era davvero lei, Nana. Iniziai a piangere, che bambina.
- Hachi, non pinagere, non ti do l'osso! - aprendomi un sorriso accecante.
Mi asciugai le lacrime, e mi tuffai tra le sue braccia.
- Nanaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Quanto mi sei mancata! - singhiozzando.
-Anche tu mi sei mancata!-
C'era qualcun'altro.
-Salve a tutti!-
Era lui, proprio lui, Yasu. Mi sciolsi dall'abbraccio di Nana, e andai a salutarlo.
-Ciao Yasu!- con voce un po' tremolante, e abbracciandolo
Nana si accomodò vicino a Nobu, dicendogli qualcosa all'orecchio, e io e Yasu ci sedemmo difronte a loro.
-Manca una persona.....quell'imbecille di Nobu!!!- disse Nana con voce severa ma anche ironica.
-E' andato a comprare le birre!- le risposi.
-Come! Le abbiamo portate noi, Shin non gliel'hai detto?- osservandolo minacciosamente.
-Ehmmmm. No.- allontanandosi il più possibile da Nana.
Ricevette uno schiaffo dietro alla testa, facendolo sbattare contro al tavolino.
-PERCHE' L'HAI FATTO!- stava per piangere.
-Lo sai il perchè, citrullo!- gli rispose crudele.
Intanto che Nana e Shin discutevano, Yasu mi parlò.
-Allora Nana, come va?-
-Non c'è male e te?- con tono curioso.
-Anche, sono un po' stanco con tutti questi concerti, ma è con quello che campiamo!- ironicamente.
-Ihih, gia.-ridendo.
-Yasu, perchè Nana ce l'ha tanto con Shin per non aver detto a Nobu che portavate voi le birre?- voltandomi verso di loro.
-Non posso dirtelo. Se vuoi chiedi a Nana-
- Dai Yasu, lei non me lo direbbe mai!- facendogli gli occhioni.
Non mi ero accorta che Nana e Shin stessero ascoltando quello che stavamo dicendo.
-Hachi! Taci! E tu guai a te, chiaro?!- puntando il dito contro Yasu.
-O...O...Ok Nana- rispose Yasu, un po' impaurito.
Shin, Nana e Yasu si accesero la sigaretta e rimasero zitti.
La porta si aprì, era ritornato Nobu.
-Ecco le birre- dirigendosi verso il frigo per posarle.
Nana diede un calcio sotto al tavolo a Shin, che soffrì in silenzio.
Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo, mi sentivo a disagio.