Dopo qualche minuto Alaindelon si fermò, il suo corpo si aprì e il gruppo poté finalmente uscire. Osservarono l'ambiente in cui si trovavano: si trattava di una grotta di roccia viola con un sacco di torce appese alle pareti.
- Questo posto ha un'aura strana - mormorò Yuka.
- Perché ci troviamo in una delle tante grotte del Mondo dei Demoni - spiegò Hilda.
Improvvisamente si accesero anche altre torce e l'ambiente si rivelò molto più grande di quanto sembrasse: sul pavimento c'era un enorme specchio circolare e dietro di esso un tavolo di roccia su cui era distesa Aoi priva di sensi. Sopra di lei fluttuavano le Cinque Spade Sacre da cui partiva un raggio di luce bianco che andava a finire sulla sua pancia.
- AOI! - urlò Tatsumi.
Stava per raggiungerla, quando apparvero Haku e i suoi a sbarrargli la strada.
- Ti consiglio di non farlo se ci tieni alla tua pellaccia! - esclamò quello in rosso.
- Lasciate andare subito la signorina Aoi! - esclamò Nene.
- Non ne abbiamo la minima intenzione dolcezza - ghignò quello in verde.
- Già, senza il bambino che porta in grembo non potremo mai realizzare il nostro piano - aggiunse Haku.
- Non sei cambiato per niente... - disse Tatsumi - ANCHE DOPO TUTTI QUESTI ANNI SEI ANCORA IL MOSTRO CHE HA UCCISO MIO FRATELLO!
Haku sembrò un po' sorpreso, ma poi tornò sicuro come prima e disse: - Va bene, tanto ormai posso anche dirlo.
Si tolse il cappuccio rivelando il suo viso abbronzato e pieno di tatuaggi, con gli occhi neri e i capelli azzurri pieni di mèches viola.
- Sì, hai ragione: sono io, il vecchio amico di Reiki che l'ha ucciso!
- Perché... DIMMI PERCHÈ L'HAI FATTO! - urlò Tatsumi con la voce piena di rabbia e dolore.
- Perché ha cercato di ostacolarci. Vedete, lo specchio sul pavimento è il nostro Oracolo, ci permette di vedere ciò che vogliamo e risponde a tutte le nostre domande. All'epoca ci disse che in futuro ci sarebbe stato qualcuno dotato di grande forza che avrebbe potuto controllare il potere del Principe dei Demoni e che, di conseguenza, poteva fermarci. Purtroppo però l'Oracolo non è sempre preciso, quindi non sapeva dirci chi tra te e tua sorella Misaki fosse quella persona, così divenni amico di Reiki per avvicinarmi a voi... E uccidervi. Quando Reiki scoprì cosa volevamo fare disse che avrebbe fatto di tutto per fermarci, quindi gliel'abbiamo fatta pagare. Era così patetico mentre diceva che eravate tutta la sua vita e che vi avrebbe protetto a qualunque costo! Ora però abbiamo tutto quello che ci serve e appena le Spade avranno prosciugato l'energia vitale della tua mogliettina e il potere del tuo marmocchio potremo creare un nuovo mondo!
Tatsumi si sentiva ribollire il sangue: suo fratello era sempre stato il suo eroe, un modello da seguire, teneva a lui e a Misaki più che a qualsiasi altra cosa al mondo... E quei mostri gliel'avevano portato via! Solo perché volevano arrivare a lui! E come se non bastasse avevano aggredito Kanzaki e ora cercavano anche di portargli via sua moglie e suo figlio!
- No... Adesso... NE HO DAVVERO ABBASTANZA!
Subito cercò di colpire Haku, ma lui schivò il colpo e gli tirò un pugno nello stomaco, scaraventandolo contro una parete. Tutto intorno a lui divenne sfocato e infine buio...

Tatsumi pian piano riaprì gli occhi e si accorse di non essere più nella grotta: si trovava in un ambiente completamente bianco di cui non si vedeva la fine e non c'era neanche il pavimento, come se stesse fluttuando nell'aria. Improvvisamente vide una strana figura venire verso di lui.
- Chi sei?! Cosa vuoi?! - gridò.
Quando la figura fu davanti a lui e divenne perfettamente visibile, Tatsumi si sentì mancare: quel sorriso dolce e fiero, quegli occhi scuri e forti, quei capelli castani e ribelli, quell'anello rosso al naso, quel cuore coperto da rovi tatuato sul braccio... Li avrebbe riconosciuti ovunque.
- R... Reiki.