Nella mente mia contaminata
sprofondo con fare silente
in un abisso d'inquietudine,
luogo prossimo a
un mesto, olocausto
personale.
Dalle fredde correnti
di questo fiume
mi lascio paralizzare,
in cerca di puro riparo
scivolo, della vita mia
alligno gli ultimi istanti
A lasciare ho provveduto
per questo mondo lacerato
la mia indelebile traccia,
quella luce in più
per chi mi ha amato,
forte a sè ora abbraccia.
Scelte istintuali pericolose
che provocano encomiabili sofferenze,
grida pesanti e così impotenti
nel donare al proprio cammino
un sinfonico senso
con i suoi invidiabili acuti
In questo sforzo di personale purezza
son spirito d'una strada dissolta
persone determinate batteranno;
che infine la mia storia trascini via
da qualunque rigagnolo corrotto
i miei più cari affetti, voi.
Considerazioni e premesse sull'intero progetto
Forse da un lato può essere stato ipocrita portare avanti questo progetto dopo il 20 Luglio 2017, però ho voluto cominciare per raccontare una relazione tra me e questo gruppo: i Linkin Park.
Seguo i Linkin Park ufficialmente dal 2007 (What I've done, che pezzo) ma li conoscevo prima grazie principalmente alla pubblicità martellante di "Meteora" e ai cosiddetti AMV su Dragon Ball con canzoni come Numb (la prima in assoluto), Forgotten, anche Breaking the habit.
Suona un po' strano di aver conosciuto un gruppo così, ma è la pura verità che vi posso raccontare.
I Linkin Park sono degli artisti poliedrici: hanno fatto capolavori che racchiudono più generi musicali, hanno fatto canzoni discutibili, pazzi falsi dai quali hanno imparato e li hanno resi dei trasformisti musicali piuttosto apprezzabili.
Quando si parla di band in generale, per me il "vocalist principale" ha sempre ricoperto un ruolo piuttosto importante perché è quello che ti racconta con un testo, la sua interpretazione e le sue sensazioni, tutto ciò che un gruppo ha da dire, in uno schema di dialogo, conversazione ed empatia.
Quello che è riuscito a fare Chester Bennington è essere riuscito a farmi sentire bene con i miei problemi e le mie paranoie, accogliendomi come se fosse una persona più esperta pronta a insegnarmi qualcosa di nuovo che non riuscivo a visualizzare perché frustrato, infelice.
Quindi quando qualcuno di così ispiratore decide di terminare il proprio percorso in quel modo per molti vigliacco ma in realtà molto coraggioso e sofferto (almeno per me) è una brutta notizia che ti fa riflettere su tutto quello che è significato quel tempo passato tra loro, la loro musica e te.
Ogni album della loro discografia è riuscito a lasciarmi qualcosa a livello di contenuti e considerando che mi piace comporre dei piccoli componimenti, ho pensato di riassumere tutto quello che di buono e sincero c'è all'interno del tutto, scrivendo una poesia per ogni album ufficiale in studio.
È una raccolta tributo a questi ragazzi, alla fragilità corrosiva di Chester e tutto quello che è significato e continuerà a significare con il tempo che scoprirò qualcosa di nuovo, riascoltando e riascoltando la musica in certe occasioni, così varie, così tante.
Grazie Chester, un anno senza di te e il tuo sentimentalismo è stato tremendamente difficile.
Forse da un lato può essere stato ipocrita portare avanti questo progetto dopo il 20 Luglio 2017, però ho voluto cominciare per raccontare una relazione tra me e questo gruppo: i Linkin Park.
Seguo i Linkin Park ufficialmente dal 2007 (What I've done, che pezzo) ma li conoscevo prima grazie principalmente alla pubblicità martellante di "Meteora" e ai cosiddetti AMV su Dragon Ball con canzoni come Numb (la prima in assoluto), Forgotten, anche Breaking the habit.
Suona un po' strano di aver conosciuto un gruppo così, ma è la pura verità che vi posso raccontare.
I Linkin Park sono degli artisti poliedrici: hanno fatto capolavori che racchiudono più generi musicali, hanno fatto canzoni discutibili, pazzi falsi dai quali hanno imparato e li hanno resi dei trasformisti musicali piuttosto apprezzabili.
Quando si parla di band in generale, per me il "vocalist principale" ha sempre ricoperto un ruolo piuttosto importante perché è quello che ti racconta con un testo, la sua interpretazione e le sue sensazioni, tutto ciò che un gruppo ha da dire, in uno schema di dialogo, conversazione ed empatia.
Quello che è riuscito a fare Chester Bennington è essere riuscito a farmi sentire bene con i miei problemi e le mie paranoie, accogliendomi come se fosse una persona più esperta pronta a insegnarmi qualcosa di nuovo che non riuscivo a visualizzare perché frustrato, infelice.
Quindi quando qualcuno di così ispiratore decide di terminare il proprio percorso in quel modo per molti vigliacco ma in realtà molto coraggioso e sofferto (almeno per me) è una brutta notizia che ti fa riflettere su tutto quello che è significato quel tempo passato tra loro, la loro musica e te.
Ogni album della loro discografia è riuscito a lasciarmi qualcosa a livello di contenuti e considerando che mi piace comporre dei piccoli componimenti, ho pensato di riassumere tutto quello che di buono e sincero c'è all'interno del tutto, scrivendo una poesia per ogni album ufficiale in studio.
È una raccolta tributo a questi ragazzi, alla fragilità corrosiva di Chester e tutto quello che è significato e continuerà a significare con il tempo che scoprirò qualcosa di nuovo, riascoltando e riascoltando la musica in certe occasioni, così varie, così tante.
Grazie Chester, un anno senza di te e il tuo sentimentalismo è stato tremendamente difficile.