titolo:
Distress
and Coma
autore:
GazettE_no_Aijin
genere:
triste, sentimentale, malinconico
avvertimenti: slash, OOC probabilmente
Sono le
3.44 del mattino e sto ancora fissando fuori dalla finestra.
E’ ancora
buio, e fuori non c’è praticamente nessuno, ovviamente.
Ma non c’era
verso che riuscissi a dormire, forse per il mal di testa che l’aspirina non ha
tolto per niente, o forse perché fa troppo male sapere che non ci sei.
Aspetto di
vedere l’alba.
Voglio
tornare a vedere l’alba dopo tutto il buio.
Voglio
vedere il sole sorgere ancora e portarsi via questa inutile tristezza, e questi
inutili ricordi.
Anche se in
fondo lo so che non se ne andranno.
Sono le
3.50 del mattino e non c’è nessun motivo per cui qualcuno stia bussando alla
mia porta.
Non so chi
sia, ma non ho alcuna voglia di aprire.
E’ molto
meglio rimanere qui, a guardare lo stesso immobile paesaggio da ore, e
aspettare.
Ma la mia
attesa è interrotta anche dal suono del telefono. Rispondo senza neanche
guardare chi è, pur di far smettere la fastidiosa suoneria che non concilia per
niente il mio mal di testa.
“apri, ti
prego”
“che cavolo
vuoi reita?”
Inutile
dire che sei l’ultima persona che vorrei in casa mia.
“scusarmi
prima di tutto…e poi…ho dimenticato qualcosa da te…”
“non mi
risulta ci sia niente di tuo qui in giro, e le scuse non mi servono a nulla, quindi
sparisci!”
“no,
davvero…c’è qualcosa…e dovrei assolutamente riprenderla”
Giro
rapidamente gli occhi intorno alla stanza, cercando qualcosa che potrebbe
essere suo prima di aprirgli.
Non ha
lasciato niente qui.
Non mi
sembra ci sia niente, eppure mi rimane il dubbio che mi sia sfuggito qualcosa.
E io non
voglio che ci sia assolutamente nulla di suo in casa mia.
Nulla a
parte me.
Non c’è
nulla di suo se non quello che rimane del mio cuore in pezzi.
Quello sarà
suo per sempre.
Attacco il
telefono nervoso, e mi decido finalmente ad aprire la porta con sguardo
irritato “ e va bene, ma muoviti che ho da fare”
“nessuno
può avere qualcosa da fare alle 4 del mattino Aoi!”
“io si! Quindi
vedi di andartene presto!”
Si avvia
velocemente in camera da letto, come se davvero ci fosse qualcosa che ha perso
lì.
Mi passa
per la mente che forse potrebbe essergli scivolato via un anello o qualcosa di
simile, e che forse sta cercando quello, ma c’è una parte di me che sa che non
ha lasciato nulla.
Si è portato via tutto.
Tutto anche di me.
La mia anima, il mio cuore in pezzi.
Potevi portarti via anche questo stupido sentimento.
Potevi portarti via l’amore che provo per te.
A me non serve se non posso avere te.
Quando
qualche minuto dopo ricompari in salotto, improvvisamente lo sento.
Fa male
rivederti qui, esattamente come ieri sera.
Fa male
sapere che è stato solo un gioco, che è stata solo una bella scopata per te, e
che hai detto tante belle parole a cui io ho stupidamente creduto.
Fa male
ancora di più perché so che è colpa mia.
Non avrei
mai dovuto fidarmi.
“non hai dimenticato
nulla, non è vero?” gli dico sperando che non senta il dolore nella mia voce
“no…”
“vattene
allora. Non hai più nulla da fare in casa mia Reita…anzi, non so neanche perché
ti ho fatto entrare!”
“mi
dispiace Aoi, davvero…ma non è come credi”
“non voglio
sentire una stupida scusa qualsiasi”
Non voglio
sentire le tue parole, non mi interessa che cosa ti inventerai.
Perché
avevi promesso.
Avevi
promesso che non te ne saresti andato, che saresti rimasto con me, mi avevi
detto di dormire tranquillo.
Ma
stamattina non c’eri.
C’erano
solo i ricordi, e il mio dolore.
E quello
non puoi cancellarlo con una misera scusa.
“non
inventerò nulla Aoi…è solo la verità che vorrei dirti”
“la
verità…verità è una parola grossa Reita. Una parola che non dovresti dire dopo
ieri sera. Vai Reita…abbiamo tutti e due di meglio da fare che raccontare
stupide storie per sistemare ciò che non può essere sistemato”
“se volessi
mentirti, non sarei qui, non credi?”
“per quanto
mi riguarda puoi essere ovunque, che non mi importerebbe comunque”
“ieri sera
non la pensavi così però…”
“le idee si
cambiano”
“ma
lasciami spiegare almeno…”
“vuoi
raccontarmi la tua bella storiella falsa e ipocrita a che scopo esattamente?
Pensi che ci crederò? Come puoi pretendere che mi fidi di te?”
Non voglio
sentirti.
Non voglio
vederti in casa mia, non voglio vederti in assoluto.
Voglio
rimanere solo adesso.
Vorrei
vivere in eterno nella tua perfetta luce chiara, ma purtroppo non posso.
Se non mi è
concesso essere felice, allora è meglio se te ne vai.
Non voglio
vivere in un falso inganno creato nella speranza di essere felici.
Non voglio
soffrire.
Ho sempre
avuto paura di stare male, e non voglio che ciò accada.
Vorrei solo
poter dimenticare le tue parole, vorrei poter dimenticare tutto.
Stupidi sentimenti.
A che cosa servono se ti fanno solo soffrire?
“non me lo
aspetto infatti…non dato quello che pensi…sei convinto che sia andato da Ruki
stamattina vero?”
“che ti
frega che cosa credo io!”
“smettila di
comportarti come un bambino Aoi! Lo sai che mi frega eccome…perché mi importa
tutto di te, anche la cosa più stupida diventa importante se riguarda te..”
“smettila,
non rifilarmi queste belle parole perché non servono più…”
“va bene
allora, lasciami dire almeno che avrei voluto che sapessi una cosa, ma
purtroppo non ho avuto modo di dirtela. Lo so, immaginavo che non mi avresti
ascoltato perché non è nel tuo modo di comportarsi, ma ci tenevo a dirtelo,
quindi…se mai vorrai sentirla, se mai crederai che sarà abbastanza importante
da poterti rubare 5 minuti di tempo, sarò sempre qui, aspetterò sempre.”
Le 4.30 del
mattino, inizio a veder sorgere il sole.
La sua
pallida luce chiara illumina debolmente il salotto e si posa su di noi con un
riflesso rosa.
Anche ieri
ero sveglio per te all’alba.
Ma ieri tu
non c’eri.
Ancora tu
in casa mia, un’altra notte, ancora tu che te ne andrai, ma questa volta lo
voglio io.
Perché non
potevi restare ieri?
Non sarebbe
stato perfetto se non te ne fossi andato?
Di certo
ora non sarei qui all’alba a sentire le tue parole che mi fanno così male.
Come se
ogni parola fosse talmente affilata da tagliarmi in profondità, come se
aprissero tante piccole ferite sulla mia pelle, e tante ne apriranno ancora.
Sanguino,
ed è colpa tua.
Vattene
adesso, non voltarti, non girarti a guardarmi, non voglio farti vedere che sto
piangendo, ancora una volta, per te.
Non voglio
farti vedere che anche se adesso ti sto allontanando da me, tutto ciò che
vorrei è che rimanessi con me per sempre.
Non posso
negare che una parte di me vuole terribilmente sapere quella che tu definisci
la verità, vuole solo un piccolo motivo in più per credere alla storia che mi
racconterai, e far tornare tutto a posto, farti tornare con me.
Ma non
voglio più dar retta al mio cuore, l’ho già fatto una volta, e mi ha portato a
piangere alle 5 di mattina, mentre esci da casa mia.
Mi volto
verso il tavolo per prendere le sigarette e noto distrattamente delle piccole
gocce che scivolano lungo i vetri delle finestre come le mie lacrime scivolano
sulle mie guancie.
Fisso per
un secondo la scatoletta aperta con dentro l’ultima aspirina.
Tu sei la
causa del mio mal di testa.
Tu sei la
causa del mio dolore, e del mio amore.
Strano come
dolore e amore siano sempre legati a doppio filo.
Piove.
E il
pallido riflesso rosa e oro dell’alba è stato portato via completamente da
nuvoloni neri e carichi di pioggia.
Torno a
fissare fuori dalla finestra l’acqua che cade.
Ha un qualcosa
di rilassante.
Cade come
cadono uno per volta tutti i pezzi di me che non possono stare insieme senza di
te.
Perché manca
il pezzo più importante.
Manca il
mio cuore.
Perché l’hai
portato via tu.
Poi portarti via anche
il sole, Reita?
Poi portarti via la
tua luce, oltre al mio cuore?
Sono proprio poco in ritardo ne? Non
soffocatemi plis *fa gli occhi dolci*
Ho iniziato a scriverlo alle 2 del
mattino, e ho finito alle 5.30 nel pieno del temporale. Ho messo spesso l’ora,
che corrisponde a quella che vedevo io ogni volta che guardavo l’orologio.
Devo ringraziare il tempo che mi ha
ispiratoXD
Per qualche motivo che non so mentre
scrivevo continuavo ad ascoltare “Sumire” che all’inizio mi pareva non c’entrasse
nulla con la storia, poi diciamo che ci ho ripensatoXD
Voglio ringraziare qui chi ha
commentato “Forever Love” e mi scuso si non averlo fatto primaçOç
Grazie a chi ha letto il vecchio
capitolo, che ormai risale a secoli fa
Grazie a GothicGirl, sono veramente
felice di riuscire a farti entrare così tanto nella storia, sono felice che ti
prenda e grazie per i complimenti*O* spero che ti piaccia anche questo
capitolo, che è in un ritardo paurosoXD
ancora, grazie^^
Grazie a Rukisan, l’essere
infascettato is goneXDD ma torna, eh se tornaXD Non uccidermi plis *fa occhietti dolci* e non
sembri una pazza isterica, tranquillaXD
ho aggiornato non in ritardo, di più, ma aggiornerò più in fretta da
questa settimana promesso*O* grazie per i commenti che lasci sempre, aspetto
presto di sentire cosa pensi di questo capitolo*O*