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Autore: Spensieratezza    25/07/2018    2 recensioni
Spin off della storia Harry Potter 2.0 Peter Minus, dopo esser stato riconosciuto come ennesima vittima di Voldemort, nonchè scagionato dal'accusa di tradimento, è desideroso di recuperare il rapporto con Ron, per questo, con la scusa di andare a trovare Charlie, il fratello maggiore di Ron, propone al suo ex padrone, una vacanza da soli in Irlanda!
Riusciranno i due ex amici a ritrovare l'armonia perduta?
*Peter Minus a causa della passata maledizione imperius, ha la stessa età di Ron *
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Charlie Weasley, Peter Minus, Ron Weasley
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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- Questa storia fa parte della serie 'Harry Potter 2.0'
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Alla fine dopo una buona pasta ai funghi, i genitori se ne andarono, abbracciando prima Ron, poi Peter, come se fosse un altro figlio acquisito.
Rimasti soli, decisero di fare una passeggiata in mezzo alla natura. Peter aveva portato un pallone, proponendo a Ron di giocare a calcio, uno sport babbano.
Ron non aveva idea di che cosa fosse il calcio e all’inizio i suoi commenti furono negativi.

“Rincorrere una palla? Puah. Che gioco stupido. Infantile. Correre dietro a un pallone che non può neanche muoversi.”
“Non è poi molto diverso dalla pluffa.” Ribattè Peter.
“Okay, lo accetto, ma almeno noi nel Quidditch abbiamo il boccino che vola e le scope e..”
“Andiamo, fammi contento. Prova.” Disse Peter, elargendogli un sorriso dolcissimo e Ron lo fissò per un momento, imbarazzato.

“B-bene..ma solo cinque minuti.”

“Yeeee. Grazie Ronnie!” aveva esultato Peter abbracciandolo di scatto.

“Woaaa che fai? Avanti, facciamo sta cosa.” disse Ron, allontanandosi.
Peter l’aveva guardato sorridendo e poi aveva cominciato la partita.
 


Ron credeva, visto le sue esperienze passate con il Quidditch, che Peter avrebbe insistito per fargli fare il portiere, ma Peter aveva altri piani. Lui avrebbe fatto il portiere e Ron l’attaccante!
A dispetto delle sue rimostranze, Ron si gasò fin dai primi minuti del gioco, esultando come un bambino, quando riusciva a segnare un goal!

Alla fine vinse Ron con un punteggio di 11 a 10.Peter si era inventato che ogni volta che parava la palla, era un punteggio per il portiere.

Quando Ron segnò l’ultimo punto, esultò in maniera forse fin troppo esagerata. Peter ridacchiò insieme a lui e lo abbracciò e lui stavolta ricambiò e finirono entrambi a terra, con Peter sopra di lui.
Di nuovo!
Questa volta però, Ron non ebbe nulla da ridire e non ci fu imbarazzo tra di loro.

Continuarono a ridere anche in quella posizione per un bel po’.
 
 
 

*

Dopo che Peter ebbe fatto scomparire la rete da calcio, i due si apprestarono a tornare alla baita, ma mentre facevano il percorso a ritroso, parlavano finalmente di argomenti che forse fino a quel momento non avevano osato affrontare.
Ovviamente all’inizio la presero alla larga, parlando di James e dei malandrini e del tempo passato a scuola.

“James era il più figo e il più bello di tutti, non solo per la bellezza, sai, non era solo bello dentro, ma aveva..la bellezza del suo cuore, sai..tutti volevano essere lui..tutti gli volevano bene..ma lui..tutto il suo affetto e amore, era per Sirius..e anche per Lily..e Remus..”

“Anche tu facevi parte della loro cerchia..” disse Ron. “Sono sicuro che voleva bene anche a te. Tutti loro.” disse Ron, gentile, ma un po’ imbarazzato, temendo di metterlo a disagio.

“Sì..io..” mormorò Peter, imbarazzato. “Mi sono sempre sentito come se non fossi alla loro altezza, sai..come se fossi capitato nel loro gruppo come per caso..perchè mi hanno scelto per stare con loro, mi chiedevo? Non ho nessuna abilità particolare, sono un pauroso di tutto..un imbranato..loro sono così TANTO in tutto..non sarò mai alla loro altezza..mi dicevo..”

Ron era sbalordito di scoprire quante cose in comune aveva con Peter. Era esattamente così che si era sentito lui con Harry.

Lui ed Hermione..erano sempre stati così fenomenali..lui si era sentito un pesce fuor d’acqua in confronto al loro essere così straordinari in qualsiasi circostanza, a dispetto di come si sentiva però, loro gli volevano un gran bene.
 
“Loro però non mi hanno mai fatto pesare..le mie mancanze..era bello stare con loro..i tempi scolastici..erano i più belli di tutti..con i loro scherzi..ci sentivamo tutti parte di un qualcosa..qualcosa di meraviglioso, di stupendo..”
“Ma poi..”

“Poi..” seguì Peter. “è arrivato Voldemort. Non l’ha fatto lui personalmente, non ricordo nemmeno chi mi ha lanciato l’incantesimo, non credevo neppure che bastasse così poco per infrangere un giuramento del genere..naturalmente la maledizione è arrivata PRIMA che io insistessi per diventare il loro custode Segreto. Se l’avesse fatta dopo, neppure la maledizione imperius sarebbe riuscita a infrangere il giuramento.”
Ron restava ad ascoltare a bocca aperta.

“Mi sono chiesto spesso perché scelse me. Credo abbia pensato che fossi il più debole, quello dalla mente così debole da riuscire a penetrare con facilità i sistemi difensivi..”
“Perché Silente non vi ha addestrati a difendervi da..”

“Dalle Maledizioni? Oh, l’ha fatto eccome, ai tempi della scuola, ma io non sono mai riuscito a passare l’esame, forse per questo Voldemort mi ha scelto. Per lungo tempo mi sono sentito come se non avessi diritto di stare nel loro gruppo, come se non lo meritassi..quando è..successo..mi sono detto che era vero. Voldemort l’aveva solo reso reale..se non fossi mai stato con loro..lui non avrebbe mai potuto usarmi come spia..e loro carnefice..loro sarebbero stati ancora vivi..”

“Voldemort avrebbe usato qualcun altro, lo sai. Ormai li aveva presi di mira e credeva che la vita del mio povero amico fosse un pericolo per lui. Non li avrebbe mai lasciati in pace.” Disse Ron, triste, ma cercando di rincuorarlo. “ poi aggiunse. “Perché non hai cercato di spiegare la verità? Ce l’hai già raccontato ma ancora non riesco  a..”

“Lo so, è difficile da spiegare a chi non ha provato questo tipo di maledizione.” Disse Peter sconfortato. “Ma Volemort pensò proprio a tutto. Non so il perché del suo astio anche contro gli amici di James..contro di NOI..capisco che ce l’aveva con il figlio..con Harry..capisco perché..ma NOI..tanta cattiveria fu immotivata..l’unico che ha risparmiato fu Lupin..per il resto, ha fatto in modo che non potessi neanche confessare di essere costretto dalla maledizione, ha lasciato che Sirius venisse incolpato al posto mio..è stato terribile..sapeva che non avrei mai confessato..la maledizione ti fa provare un dolore indicibile quando cerchi di sottrarti al soggiogamento..e io sono sempre stato troppo debole per riuscire ad avere la forza di romperla…”

“Ma perché restare per tutti questi anni sotto forma di animagus se eri innocente?”

“L’alternativa sarebbe stata quella di unirmi a Voldemort e io non volevo questo, non volevo servirlo. Inoltre..volevo punirmi. C’è poco da fare, Voldemort ha usato me, quindi io ho ucciso Lily e James..non ha usato altri..dovevo..fare ammenda!”

“E sei rimasto giovane per tutto questo tempo..non sei invecchiato..”

“Sono rimasto con le sembianze di quando loro sono morti..cioè ho 21 anni. è un effetto dell’Imperius mischiato alla trasformazione, fuse insieme per tanti anni. La costrizione mentale sommata alla costrizione fisiologica, hanno congelato la mia vera forma, impedendomi di invecchiare..”
“Però alla fine la maledizione è stata spezzata.”

“Sì. Il dolore fortissimo che mi sono autoinflitto, ha spezzato il contatto..”
“Per fortuna.”
Speravo che sarebbe successo! Per fortuna ho avuto ragione, ma allo stesso tempo ho contribuito alla sua resurrezione. Non ne vado fiero..ho commesso un altro orribile peccato..” disse Peter triste.
“Ti sei riscattato..hai aiutato Harry a salvare Cedric..ti sei ribellato a Voldemort..” gli ricordò Ron.

“Non so se queste due azioni buone potranno mai servire a ripagare la mia vigliaccheria..”
“Fidati. Sono state importanti.”
Peter sbuffò.
“Quanto ho sofferto io, è niente in confronto a quanto ha sofferto Sirius..”

“Già..Sirius..che mi dici di lui? E di Lupin? Sono gli unici che..che ti sono rimasti..loro che dicono? Saranno felici di sapere che sei innocente…”
Peter fece una risatina rauca.
“Non credo che Sirius riuscirà mai a perdonarmi del tutto…e non lo biasimo..nemmeno io riuscirò mai a perdonarmi..”
“Ma non è colpa tua! Voldemort ha scelto te! Avrebbe potuto scegliere chiunque!”

“Ma ha scelto me per via della mia debolezza!! La mia debolezza è stata la sua forza! La mia amicizia con loro è stata la loro morte! Avrei dovuto allontanarmi da loro fin dall’inizio, fin da quando capìì di esserne indegno..è terribile..sapere di essere stato il colpevole dell’assassinio del tuo più caro amico..”
“Peter..”
“Ho reso orfano il tuo migliore amico..neanche tu dovresti mai perdonarmi..”


Ron inaspettatamente gli cinse il collo con un braccio e lo attirò a sé, mettendogli la testa sul suo petto. “Sei solo un’altra vittima di quel mostro di Voldemort e per quanto riguarda Harry…beh, anche tu sei mio amico.”























 Note dell'autrice: anche qui mole e mole di spiegazioni xd speravo venisse un capitolo più leggero, scusatemi tutti xd
   
 
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