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Autore: pikychan    02/08/2018    0 recensioni
Davvero sono l’unica che ha sempre trovato adorabili Benij e Olivia? Pensateci, il nome della coppia potrebbe essere Belivia (non è per niente male). Sono così teneri e io ci sono rimasta così male che dopo anni ho deciso davvero di scrivere una fanfiction su di loro.
Allora, intanto vi posso dire che trovo una eventuale coppia del genere carina perché Benij che è tanto innamorato di Valentina (come sostiene lui), potrebbe mostrare interesse per una bambina senza accorgersene (perché appunto è sempre troppo preso da Valentina).
Tutto comincia quando Olivia si fa male e Valentina decide di accompagnarla in infermeria...
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amore impossibile, ma non troppo

 

Candy stava piangendo nel bagno e Olivia casualmente stava passando proprio di lì. Quando vide la bambina dagli occhi azzurri non poté fare a meno di avvicinarsi preoccupata. Non c’era nemmeno Clara con lei, cosa stava succedendo?

«Candy!» esclamò correndo da lei. «Che cos’hai? Perché piangi?!»

«Non fare la finta tonta! Lo sai benissimo!» disse l’altra arrabbiata asciugandosi le lacrime.

«No che non lo so!» esclamò di impulso per poi pensarci sù. «È perché Clara ha parlato con Benij?»

«Sta zitta strega! Lo so che non vedevi l’ora di prenderti il mio Benij!»

Olivia non disse più niente. Era comprensibile che Candy ce l’avesse tanto con lei. Non avrebbe dovuto permettere che Benij si interessasse a lei. Lui era carino, ma Candy era sua amica. Non poteva farle questo.

«Senti, se ti dà così fastidio io lo lascio!»

«Ma smettila! Non ti credo...»

«E invece sì! Benij è carino, ma il mondo è pieno di ragazzi!»

«Stai parlando sul serio?» chiese Candy sorpresa rialzando gli occhi su di lei. «Lasceresti Benij per me?»

«Certo! Noi siamo amiche!» esclamò avvicinandosi. «Noi siamo amiche Candy!» aggiunse abbracciandola.

 

♥ ♥ ♥

 

Mezz’ora dopo Olivia vide Benij camminare per il corridoio principale. Non era insieme a Geronimo, quindi decise di avvicinarsi.

«Benij!» esclamò ancora in corsa.

Lui si fermò confuso, ma quando la vide correre le fece un mezzo sorriso.

«Ciao principessa.»

La bambina dagli occhi scuri si fermò e arrossì un po’ per quello che aveva detto.

«Ciao Benij, ho bisogno di parlarti...»

«Dimmi tutto principessa.»

«Ecco...» iniziò. «Tu sei molto carino e mi fa piacere quando ci teniamo per mano, ma non possiamo più stare insieme...»

«Cosa?» non poté fare a meno di chiedere. «Perché?!»

«Non possiamo per Candy!»

«Per Candy? Ma se ti ho già detto che con lei non c’è stato niente...»

«Lo so! Ma sta molto male poverina!» esclamò. «E io non posso permettere che un’amica stia così male!»

«Ma lei starebbe male comunque...»

«Benij, come puoi essere così insensibile? Candy è anche tua amica!»

«Hai ragione...» mormorò abbassando un po’ la testa. «Beh, suppongo che questo sia un addio...»

«Sì, ma possiamo restare amici...»

A Olivia era costato dire quella frase. Sebbene non fosse ancora sicura di essere innamorata di Benij gli voleva un gran bene e forse con gli anni quel suo sentimento sarebbe maturato con lei. Ora però non sarebbe successo proprio niente. Non potevano stare insieme. Non potevano per Candy.

«Mi mancherai principessa.»

«Anche tu principe...» si lasciò scappare Olivia per poi correre via.

Geronimo arrivò proprio in quel momento e vedendo l’amico guardare un punto fisso si allarmò.

«Ehi, si può sapere che succede qui?»

A Geronimo non era sfuggita Olivia che stava correndo via come una furia.

«Che le hai fatto?!» chiese sempre più allarmato.

 

♥ ♥ ♥

 

Clara intanto era entrata in camera sua. Al suo arrivo non aveva trovato né Candy né Olivia, così aveva deciso da sdraiarsi un po’ sul letto. Era sollevata, perché aveva fatto una buona azione. Dicendo la verità aveva fatto sì che Benij e Olivia si mettessero insieme. Anche se erano passati dei giorni da allora non aveva ancora perso il buon umore.

Mentre stava meditando di buttarsi a capofitto sul letto qualcuno bussò alla porta.

Dal momento che era vicina anziché dire avanti aprì direttamente.

«Olivia!» esclamò preoccupata.

L’amica stava piangendo disperata, così la prese per mano e la condusse dentro. La trascinò e la fece sedere accanto a lei sul suo letto.

«Che cos’è successo Olivia!?» domandò allarmata. «Ti prego, dimmelo!»

 

♥ ♥ ♥

 

«Niente!» esclamò Benij. «È stata lei a lasciarmi!»

«CHE COSA!?»

 

♥ ♥ ♥

 

«Ho lasciato Benij!» esclamò Olivia tra le lacrime.

«COSA? Perché?!»

 

♥ ♥ ♥

 

«Hai sentito bene...» mormorò Benij. «E stata colpa di Candy!»

 

♥ ♥ ♥

 

«Non possiamo stare insieme!» esclamò la bambina dagli occhi scuri. «Candy sta male!»

«Un attimo...» la fermò Clara confusa. «Cosa c’entra ora Candy?»

 

♥ ♥ ♥

 

«Ancora? Pensavo che ormai avesse capito!» esclamò Geronimo.

«Lo pensavo anch’io, ma evidentemente no!»

 

♥ ♥ ♥

 

Olivia non rispose per un po’, perché il pianto si era intensificato.

«Per favore Olivia, non piangere!» esclamò cercando di asciugarle le lacrime. «Ti ha costretta lei a lasciarlo?»

 

♥ ♥ ♥

 

«Pensi l’abbia costretta a lasciarti?» gli chiese Geronimo.

«Non lo so, ma ho intenzione di scoprirlo...»

«E come?»

«Magari Clara sa qualcosa, potresti chiederglielo?»

«Certo!»

 

♥ ♥ ♥

 

«Non mi ha costretta!» chiarì subito. «Ma l’ho trovata nel bagno a piangere!»

«Olivia...» disse preoccupata. «Sei molto buona, ma non puoi lasciare Benij solo perché Candy sta male.»

«Perché no? Se io non sto con Benij lei si potrebbe mettere con lui!»

«Non funziona esattamente così...» disse. «Vedi, Benij vede Candy solo come un’amica.»

Olivia non sapeva più che dire. Per lei le questioni d’amore erano ancora un argomento semi-sconosciuto.

In quel momento entrò Candy e nel vederle sgranò gli occhi.

«Che succede?» chiese.

«Dimmelo tu!» esclamò la mora. «Olivia e Benij si sono lasciati! Sarai contenta!»

«Non le ho chiesto io di lasciarlo!» si difese Candy.

«Clara, non prendertela con lei! È stata una decisione mia!»

«Ma Olivia...» emise Clara.

«Mi dispiace per te e Benij...» mormorò la bambina dagli occhi azzurri.

«Immagino quanto ti dispiaccia!» esclamò Clara.

«Tranquilla, andrà tutto bene...» mormorò Olivia abbassando la testa.

Clara posò la sua mano su quella dell’amica dagli occhi scuri per confortarla.

«Ehm...» disse Candy incerta. «Io allora vado...» aggiunse per poi aprire la porta e uscire.

Olivia a quel punto trovò il coraggio per rialzare la testa e tornare a guardare Clara.

«Clara, mi prometti di non dirlo a Benij?»

«Perché fai così Olivia? Merita di sapere la verità!»

«Per favore! Se lo sapesse si arrabbierebbe ancora di più!»

«Ok...» mormorò poco convinta.

«Grazie… e non farne parola neanche con Geronimo!»

«Sta tranquilla...»

 

♥ ♥ ♥

 

Candy aveva raggiunto il corridoio principale e Benij vedendola le andò incontro.

«Ciao Candy.»

«Ciao Benij, come va?»

«Non tanto bene...» disse. «Sai, io e Olivia ci siamo lasciati.»

«Oh! Mi dispiace!»

«Immagino...» mormorò quasi impercettibilmente.

«Cos’hai detto?»

«Niente!» esclamò subito. «Veramente è stata lei a lasciare me, però sai, non mi è sembrata molto convinta...»

«Ah no? Benij, se vuoi un consiglio Olivia non è la ragazza che fa per te.»

«E chi sarebbe quella adatta a me? Una come te per esempio?»

La bionda non sapeva più cosa dire. Si sentiva con le spalle al muro. Benij si rapportava agli altri in modo ingenuo, ma in realtà era molto furbo e se qualcuno mentiva riusciva sempre a scoprirlo.

«Non lo so, dico solo quello che penso.» disse lei. «Lo sai che io sono sempre stata innamorata di te.»

«Candy...» emise a disagio.

«Sì, lo so come la pensi… però potremmo provarci, no?»

«Candy, con tutto il rispetto...» iniziò a dire. «Sei carina, ma ci conosciamo da così tanto tempo che sei come una sorella per me.»

«E Olivia? Anche lei la conosci da tanto tempo, eppure non la vedi come una sorella!»

Benij non disse niente. Era vero. Infondo anche Olivia ormai era come se la conoscesse da sempre, ma allora perché lei non riusciva a pensarla come a una sorella? Aveva appena detto a Candy che i suoi sentimenti erano legati a quanto tempo avessero passato insieme, ma era davvero così?

«Non dici niente?» incalzò Candy iniziando a spazientirsi.

«Candy, mi dispiace, ma a cuor non si comanda.»

«Naturalmente...» emise offesa per poi voltarsi e andarsene via a passo pesante.

 

♥ ♥ ♥

 

Verso sera, quando nel corridoio principale non c’era quasi più nessuno, Benij si sedette sulle scale. Aveva un’espressione affranta. Era decisamente giù di morale.

«Ehi Benij!» esclamò una voce maschile.

Il bambino alzò gli occhi e si accorse che Ivo stava venendo verso di lui con espressione allegra. Istintivamente pensò che al suo posto avrebbe voluto ci fosse stata Valentina. Con lei sì che poteva confidarsi. Lei era in grado di capirlo sempre.

Ivo si sedette accanto a lui con un perenne sorriso sulla faccia.

«Ehi campione! È da un po’ che non ci si vede!» esclamò scompigliandogli i capelli. «Ho saputo da Valentina che finalmente ti piace una ragazza della tua età!»

A quelle parole il bambino si fiondò tra le sue braccia ricordandosi di tutta la tristezza che poco fa lo aveva avvolto.

«Ehi Benij?» domando Ivo sorpreso.

Quando il biondino si ritrasse mormorò scusa e si asciugò una lacrima che gli aveva rigato la guancia sinistra.

«Che cos’è successo?» chiese Ivo più preoccupato.

«Olivia mi ha lasciato...»

«Cosa? È lei la ragazza che ti piace?» disse sorpreso. «E perché mai?»

«Non lo so, dice che non possiamo stare insieme per via di Candy...»

«Candy?»

«Non vuole che soffra, ma in questo modo sto soffrendo io.»

«Beh, soffrirà anche lei immagino.» rifletté. «Senti, ma voi non siete troppo piccoli per preoccuparvi dei sentimenti degli altri?»

«Che dici Ivo?» chiese incredulo. «Lo sapevo che era meglio se ci fosse stata Valentina al tuo posto...»

«Ehi! Così mi offendi!» esclamò fingendo di essere offeso. «Sto solo scherzando, comunque se vuoi un consiglio serio queste cose non funzionano mai.»

«Che intendi?»

«Separarsi per evitare che qualcun altro soffra.» rispose. «Dà retta a uno che c’è passato.»

«Intendi quando tu e Valentina non stavate insieme per evitare di far soffrire Ulisse?»

«E quando stavo con Emma.» precisò. «Dammi retta, non serve a niente, alla fine la verità viene a galla.»

«Sì, ma se fosse per me io andrai da lei anche subito e ci rimetteremo insieme!» esclamò Benij. «È lei che ha paura di ferire Candy e non vuole stare con me!»

Ivo sorrise intenerito e in tutta risposta gli scompigliò i capelli.

 

♥ ♥ ♥

 

Olivia non riusciva a dormire, così era uscita in corridoio a fare quattro passi. Aveva un’espressione ancora molto triste. Non riusciva a smettere di pensare a quello che era successo con Benij. Per una volta, una soltanto, lo aveva chiamato principe. Era stupita da sé stessa, perché lo aveva fatto? Sicuramente Benij assomigliava a un principe sia nell’aspetto che nei modi, ma questo non spiegava il perché si fosse lasciata trasportare tanto da dirlo ad alta voce.

«Olivia!» esclamò Valentina a pochi passi da lei.

La bambina alzò gli occhi e senza pensarci due volte corse ad abbracciarla.

«Olivia, che succede?» chiese stupita.

Olivia la lasciò andare e indietreggiò.

«Ho lasciato Benij...» mormorò abbassando un po’ lo sguardo.

«Che cosa? Dopo tutto quello che avete passato per mettervi insieme?»

«Ho dovuto… Candy sta molto male...»

La ragazza pensò a cosa dire in quella situazione, poi decise di abbassarsi per guardarla meglio negli occhi.

«Olivia, è logico che Candy ci stia un po’ male, lei è sempre stata innamorata di Benij, lo sapevi.» disse il più dolcemente possibile. «Però a Benij piaci tu e se a te piace lui non dovreste stare separati.»

«Come tu e Ivo, il vostro amore era così impossibile da essere possibile.»

Valentina le accarezzò la fronte sorridendo.

«Ma quanto siamo poetici.»

«Non so che mi prende, anche oggi, ho chiamato Benij principe

La ragazza mora sorrise di nuovo.

«È perché lui è un principe, il tuo principe.»

«No davvero!» esclamò. «Non so perché, ma è come se la mia bocca avesse parlato senza il mio consenso!»

 

♥ ♥ ♥

 

Il giorno dopo alla mattina Luna stava preparando la colazione quando Olivia entrò in cucina.

«Ciao Luna, che c’è oggi per colazione?» chiese fermandosi davanti al bancone.

«Olivia!» esclamò accorgendosi di lei. «Ti sei alzata presto oggi, eh?»

«Sì e sono piena di energie!» esclamò. «Vuoi che ti aiuti?»

«Volentieri!»

Effettivamente dopo aver parlato con Valentina, la sera prima, si sentiva molto meglio. Avrebbe tanto voluto andare subito a parlare con Benij, ma non reputava fosse il momento opportuno.

«Allora guarda.» disse appoggiando davanti a lei diversi frutti. «Dovresti tagliare a cubetti questi frutti, pensi di farcela?»

«Certo!»

La bimba prese in mano il coltello e cominciò a tagliare la frutta.

Dopo un po’ qualcun altro varcò la porta della cucina.

«Ciao Luna!»

«Oh! Ciao Benij!» esclamò Luna felice di vederlo. «Sei venuto a darci una mano?»

Benij si fermò confuso, poi vide Olivia e capì perché Luna aveva parlato al plurale.

La bambina bionda alzò gli occhi su di lui, ma si dimenticò di mettere giù il coltello.

«Ciao Benij...»

«Ciao Olivia...»

Negli ultimi giorni l’aveva sempre chiamata principessa, ma ora no. C’era rimasta un po’ male, però dopotutto lo aveva voluto lei. Non ci sarebbe stato più alcun principe o principessa. Ora erano amici. Nient’altro che amici.

Olivia senza neanche capire come finì per tagliarsi. Appena successe per il dolore lasciò cadere il coltello sul tavolo e si strinse il dito infortunato con l’altra mano.

«Che è successo?!» chiese Luna allarmata che si era distratta un attimo.

«Olivia!» esclamò Benij preoccupato raggiungendola. «Fa vedere!» aggiunse allarmato cercando di prenderle la mano.

«Lasciami Benij! Non è niente!» disse la piccola Olivia.

Non le piaceva si preoccupassero troppo per lei. Queste erano sono sciocchezze. Riconosceva che Benij fosse carino a preoccuparsi per lei, ma non doveva. Non avrebbe dovuto essere troppo carino con lei o sarebbe stato ancora più doloroso separarsi.

«Adesso fatemi vedere!» esclamò Luna severa per riprendere in mano la situazione.

I due si ammutolirono all’istante.

Olivia mostrò il dito a Luna che rilassò immediatamente l’espressione sorridendo.

«Fortunatamente non è un taglio molto profondo, adesso lo disinfettiamo.»

Luna si girò a prendere da un ripiano la amuchina.

«Ti fa male?» le chiese Benij visibilmente preoccupato.

«Non molto...» rispose velocemente Olivia.

La ragazza si sedette e curò il dito della bambina nel giro di pochi minuti.

«Ecco fatto!» esclamò soddisfatta. «Sei stata bravissima!»

«Non le metti anche un cerotto?» chiese il bambino.

«Oh no.» rispose. «Se resta all’aria guarirà più in fretta.»

«Capito.» disse il biondino.

«Anzi, adesso gli diamo anche un bacino così guarirà ancora prima.» disse la ragazza.

«Posso farlo io?» si propose subito Benij alzando addirittura la mano.

Luna rise.

«Questo dovresti chiederlo a Olivia!»

Benij si voltò verso di lei senza dire una parola. Si vedeva quanto fosse imbarazzato in quel momento.

«No! Non puoi!» esclamò la bambina.

«Perché no?» chiese deluso.

«Perché noi siamo solo amici e gli amici non si baciano!»

 

♥ ♥ ♥

 

Durante la colazione Benij e Geronimo si sedettero l’uno accanto all’altro.

Stavano parlando di quello che era successo quella mattina in cucina. Benij era rimasto molto male a causa del comportamento di Olivia.

«Capisci, non ha voluto che la baciassi...» disse affranto.

«E perché ne sei sorpreso?» chiese l’amico continuando a mangiare i suoi cereali. «Ti ha lasciato, ricordi?»

«Sì, ma io devo trovare il modo di riconquistarla!»

Geronimo finì di bere il latte dalla sua tazza per poi guardare l’amico.

«Amico, tu non la devi riconquistare.» disse. «È chiaro che le piaci, devi solo parlare con lei e dirle che non ti importa di come potrebbe sentirsi Candy!»

«Ricordati che Olivia è testarda, non sarà così semplice.» disse Benij guardando Olivia.

 

♥ ♥ ♥

 

Nella stessa stanza Clara era seduta accanto ad Olivia. Cercava di capire cosa si stessero dicendo i ragazzi, ma non riusciva a sentire niente. Vedeva solo che Benij da un po’ si era messo a fissare l’amica.

«Tu devi parlare con Benij!» esclamò a un certo punto attirando l’attenzione di Olivia.

 

♥ ♥ ♥

 

«Che fai Benij!?» esclamò Geronimo strattonandolo. «Non puoi metterti a fissarla di punto in bianco!»

Benij distolse immediatamente lo sguardo.

«È più forte di me Geronimo! Guardo quello che ho perso!»

«Ok, ora calmati!» esclamò. «Ma come parli ultimamente? L’amore deve averti dato alla testa!»

 

♥ ♥ ♥

 

«Non ti sei accorta che ti sta fissando da un po’?!» le chiese Clara impaziente.

Olivia non disse niente, ma guardò per un momento Benij. Aveva lo sguardo abbassato… possibile che Clara le avesse detto una bugia? Tornò a guardarla ancora più confusa.

«Ok! Adesso non ti sta più guardando, ma ti giuro che lo stava facendo!»

«Clara...» emise Olivia timorosa.

«Devi parlare con lui!» esclamò. «Ti aiuto io! Appena tutti escono lo trascini con te in giardino!»

«Ma sei impazzita?! Non lo farò mai!»

«Devi farlo Olivia!»

 

♥ ♥ ♥

 

«Devi portarla fuori in giardino e parlarle.» gli disse Geronimo. «È l’unico modo che hai di parlarle senza che vi interrompano.»

 

♥ ♥ ♥

 

Quando la campanella suonò tutti si alzarono. Come di consuetudine gli studento si ammassarono e in poco tempo uscirono dalla stanza.

Benij corse da Olivia e senza dirle una parola la prese per mano.

«Benij?» emise confusa.

L’occhio le cadde sulle loro mani e subito ritrasse la sua.

«Che stai facendo?!»

«Devo parlarti.»

«Cosa? Ora?»

«Sì, ora!» disse tornando a prenderla per mano.

 

♥ ♥ ♥

 

I due uscirono in cortile. Fortunatamente Olivia non faceva resistenza, però continuava a guardarlo con aria confusa.

Finalmente lui la lasciò andare e si mise di fronte a lei.

«Non capisco...» emise Olivia. «Le lezioni stanno per cominciare...»

«Perché non vuoi più essere la mia principessa?»

La domanda senza peli sulla lingua del bambino aveva lasciato di sasso Olivia.

«Benij, io...»

«Se è per via di Candy lascia perdere questa storia.» disse. «Me la vedo io con Candy, non voglio neanch’io che soffra, ma non possiamo neanche soffrire noi.»

Olivia non sapeva che cosa dire. Quello che aveva detto Benij aveva perfettamente senso. Dopotutto lui non sarebbe stato con Candy neanche se non ci fosse stata lei.

Avrebbe voluto tanto abbracciarlo e dirgli che voleva che lui continuasse ad essere il suo principe…

«Ehi, ragazzi!» esclamò Ivo.

Lui e Valentina si avvicinarono a loro mano nella mano.

«Che succede? Perché non siete in classe?» chiese Valentina.

«Marinate la scuola, eh?» scherzò Ivo.

«Marinare?» ripeté Olivia confusa. «C’entra con i marinai?»

Il ragazzo rise e Valentina gli tirò una leggera gomitata, anche se in realtà rideva sotto i baffi.

«No Olivia, marinare la scuola significa non andare a lezione.» spiegò Benij.

«Oh...» emise sorpresa.

«Comunque che ci fate qui?» domandò di nuovo Ivo tornando più serio.

«Olivia non mi dice perché mi ha lasciato.» rispose Benij.

«Questo non è vero Benij! Io te l’ho detto!» esclamò lei.

«Ok ok, stop!» esclamò Ivo per ristabilire l’ordine. «Dunque, voi due vi piacete reciprocamente, ma avete paura che stando insieme Candy possa soffrire.»

«Come fai a saperlo?» chiese Olivia sorpresa.

«L’ho incontrato ieri e gliel’ho detto.» le rispose Benij.

«Ragazzi, capisco i vostri timori, ma non potete lasciarvi a causa dei sentimenti degli altri.» continuò il ragazzo. «Benij, te l’ho detto o no?»

«Sì Ivo.» confermò il bambino. «Ma non dipende solo da me.»

«Olivia?» prese parola Valentina. «Ti ricordi quello che ti ho detto ieri?»

«Intendi quando mi hai detto che io e Benij non ci dovremmo separare a causa degli altri?» rispose Olivia con una domanda retorica.

«Esatto.» confermò lei.

«Le hai detto così?» le chiese retorico Ivo guardandola.

«Perché? Ho sbagliato?»

«No, è solo che abbiamo detto la stessa cosa!» esclamò sorridendo. «Noi due siamo proprio anime gemelle.»

«Scemo!» esclamò sorridendo per poi abbracciarlo.

I due bambini li guardarono come ipnotizzati. Ivo e Valentina formavano proprio una bella coppia. Chissà se anche loro un giorno sarebbero potuti diventare così.

«Olivia?» la richiamò Benij.

La bambina distolse lo sguardo e tornò a guardare lui.

Non disse niente. Gli occhi azzurri di Benij la scrutavano e lei in quel momento si era totalmente persa in essi.

«Facciamo pace?»

Quello che Olivia non aveva notato era che Benij aveva allungato la mano per farsela stringere.

«Benij, ma io e te non abbiamo litigato...» mormorò confusa.

«Allora perché sei così fredda con me?» chiese retorico. «Dai, facciamo la pace.»

Olivia allungò la mano timorosa e strinse quella di Benij. Si sentiva al sicuro e protetta. Benij le faceva questo effetto e non le importava se la chiamava principessa o meno. Lui era sicuramente il suo principe.

Benij approfittò del momento per tirarla a sé e abbracciarla. Una volta che la bambina finì tra le sue braccia non ebbe più la possibilità di ritrarsi. Ma non ne aveva comunque intenzione.

«Mi sei mancata principessa.» le sussurrò lui.

Olivia invidiava un po’ il fatto che Benij riuscisse a dire certe cose con tanta naturalezza. Lei a parte farsi scappare qualche frase non riusciva ad essere spontanea per niente. Forse con l’età avrebbe imparato. Forse a stare con Benij lo avrebbe imparato.

Anche tu principe.

  
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