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Autore: Spensieratezza    07/08/2018    4 recensioni
2 Spin off della storia il Quinto mondo e settima storia del ciclo delle fiabe
Sam e Dean visitano il paradiso assieme a Cas e Gabe. Oltre a scoprire che quando erano morti, ciascuno dei due sognava di stare con l'altro, nel proprio paradiso, scopriranno anche che il paradiso ha diverse sezioni segrete, scopriranno di essere anime gemelle e tanto altro ancora!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nel futuro, Più stagioni
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- Questa storia fa parte della serie 'Come nelle favole'
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L'inferno di Dean 

L’inferno è come…come L’INFERNO! Quando Meg me lo disse, credevo di capire davvero cosa volesse dire…e invece lo scopro veramente solo adesso.

All’inferno vengo sottoposto alle sevizie più crudeli e ai tormenti più disperati, ma non è tanto il dolore fisico a torturarmi, a quello sono abituato, si può dire.
Da sempre.

No, la peggiore condanna, è vedere ogni demone, con il viso di mio fratello…dirmi che mi ama, e poi tentare di baciarmi…e spesso anche riuscirci.

Non fecero mai altro, o forse non lo ricordo.

Forse anche i demoni hanno un codice d’onore.

Io però non dimenticherò mai la sofferenza e l’umiliazione che provai in quegli anni, perché i demoni avevano carpito il mio segreto più intimo e se ne prendevano gioco.

AMAVO SAM. LO VOLEVO DISPERATAMENTE.

Ai demoni non potevo nasconderlo, e mi umiliavano, ridevano di me.

Mi chiamavano DEBOLE.
 

Pensavo che non avrei mai dimenticato tutta quell’agonia, tutta quella sofferenza, ma poi arrivò Castiel.

E tutto quello che credevo non avrei mai dimenticato, scivolò semplicemente via.

L’aveva fatto per me. Se trascorri degli anni all’inferno non lo dimentichi facilmente.

Mi aveva cancellato i ricordi di quella lunga agonia. Per me.

Ma ogni tanto risalgono fuori…..
 
 
 
 
 
L’inferno di Sam

L’inferno per me, è una vita chiuso dentro la gabbia, con Lucifero e Michele…

Lucifero che si finge Dean e dice di amarmi.

Che dice di voler fare l’amore con me, che dice che non mi lascerà mai.

No, nessuna violenza sessuale. Non ce n’era bisogno. Durante le mie allucinazioni credevo davvero di fare l’amore con mio fratello, poi mi svegliavo e capivo che era tutto un’allucinazione.

Quello era il peggior castigo per quel figlio di puttana.

Quando tornai senza la mia anima, fui quasi sollevato di abbandonarla. Mi aveva fatto soffrire. La odiavo.

Quando poi Dean me la rimise dentro a forza, ricordo che Castiel se l’era presa con Dean, perché diceva che ricordare mi avrebbe distrutto.

Non voleva che ricordassi cosa avevo provato.

Ci misi un po’ per rendermene conto, ma poi capii….

Lui sapeva.
 
 
 
L’anima di Sam

Subire le torture di Lucifero è doloroso fin quando sono dentro il mio corpo, ma poi quando Sam-il suo corpo – mi abbandona, è come annegare…come essere cosparsa da mille aghi e punture.

Sam –il suo corpo, accetta di abbandonarmi, senza rimpianto.

E io soffro, soffro. Si, perché se le torture di Lucifero erano dolorose, nascoste dentro un involucro di carne, ora io sono completamente nuda. Nuda e disperata.

Vengo bruciata, fatta a fette. Tormentata con visioni raccapriccianti della persona che amo di più al mondo – Dean – venire uccisa brutalmente, e poi mi dice che mi odia, e poi mi dice che mi ama, ma non possiamo stare insieme…e poi facciamo l’amore, ma alla fine lui mi uccide.

Sam, perché mi hai lasciato sola? Perché mi odii? Perché mi hai abbandonata? Perché credi che starai meglio senza di me? Non ho colpa dei sentimenti che provi, che proviamo. Non scegliamo chi amare. Non avercela con me, ti prego. Torna.!

È tutto cosi desolante, e freddo, e bruciante. E io sento cosi tanto male.
 
 
 
Zacariah lo sapeva 

Anche Zacariah lo sapeva. Sapeva del segreto di Sam e Dean. Lo sapeva perché Dean era già stato all’inferno prima di Sam, e tutti e due erano stati in paradiso.

Lo sapeva e aveva voluto dirlo ad Adam.

“Sam e Dean sono legati in maniera psicotica, irrazionale e anche erotica l’uno all’altro…lo sai, vero?”
 


Castiel lo sapeva: 

"Aspetta un attimo...non l'avrai...non l'avrai mica riportato indietro senz'anima, apposta?"  
aveva chiesto Dean a Castiel, ferito, in preda a un barlume di consapevolezza, ma non capendo tuttavia perchè Castiel l'avesse fatto.

Castiel lo sapeva. lo sapeva. 

Tutti sanno, ma tutti tacciono, perché si crede che un segreto, se viene seppellito, impedirà alla verità di portarlo a galla.

Lo credono, già. 



Il mio Paradiso sei tu




“Ti piace questa canzone, Dean?” chiedeva Sam, suonando al pianoforte.

“Suoni All out of love  divinamente, Sammy.” Disse Dean, avvicinandoglisi e baciandolo teneramente.

 
 
Questo era il paradiso di Sam, quando mori la prima volta, pugnalato da Jake. Una vita d’amore con Dean, dove avevano preso forma le fantasie a volte nascoste, a volte non molto, riguardo suo fratello. L’accettazione del loro amore. Senza sensi di colpa, senza rimorso alcuno.

Qual era invece il paradiso di Dean?

Pensiamo a quando è morto tutte quelle volte per via di Gabriel, quando lui e Sam erano imprigionati in quel loop temporale.
 

Anche il paradiso di Dean era Sam.

Sognava che avevano una casa tutta per loro. Sam aveva studiato legge e faceva l’avvocato.

Niente caccia. Solo quel lavoro e ovviamente vivevano insieme.

Quando Sam tornava a casa, di solito Dean era ancora impegnato con le faccende domestiche, ma gli faceva sempre trovare il pranzo pronto a tavola.

Sam salutava il loro cane, che gli faceva sempre le feste, e poi interrompeva Dean da qualsiasi cosa stesse facendo, per baciarlo.

E poi solitamente facevano l’amore.

Era raro che pranzavano subito quando Sam tornava.
 
Andavano in giro e si baciavano in pubblico come se fosse la cosa più normale del mondo. La gente sapeva che erano fratelli e non gli importava.
 
“Non ricordo perché mi sembrava tanto sbagliato, tanto tempo fa….” Gli diceva Dean, sinceramente meravigliato, sorridendogli, mentre camminavano, illuminati dai raggi del sole.
 

Quando Dean poi tornava alla vita, e ripeteva di nuovo quel maledetto mercoledi, dimenticava tutto di quel sogno meraviglioso, ma poi quando moriva nuovamente, si ricordava di nuovo di tutto, e la prima cosa che faceva era tornare dal Sammy fittizio e abbracciarlo forte, addolorato all’idea di esser stato strappato via da quel sogno meraviglioso.

“Dean, io non sono davvero Sam, lo sai, vero?”

“Non mi importa…” gli diceva Dean, riprendendo a baciarlo.
 
Poi Dean tornava alla vita e si dimenticava di nuovo tutto, per poi riprendere a ricordare.
 
Questa tortura continuò fino a quando dai piani alti minacciarono Gabriel.

Certo, perché davvero Sam aveva creduto che fosse stata la sua minaccia a far smettere Gabriel?

Diciamo che Gabriel sapeva del tormento di Dean e aveva voluto divertirsi un po’.

Sperava forse anche che Sam arrivasse al nocciolo della questione da solo, che capisse il vero motivo, ma cosi non fu stato.

Neanche quando poi Dean mori veramente.

Gabriel accettò di farlo tornare in vita solo perché era impossibile resistere agli occhi da cucciolo di Sam.
 
Dean nel frattempo aveva vissuto MESI con il Sam fittizio. Gabriel andò a trovarlo in paradiso e vedendolo nudo nel letto abbracciato a Sam, una pura illusione concreta del suo desiderio, ebbe un pizzico di rimorso e per la prima volta voleva quasi piangere.

Dean non l’aveva riconosciuto subito e gli chiese cosa volesse…Gabriel gli disse solo:

“Perdonami per quello che ti ho fatto, Dean.”

“Io non capisco!”

“è giunta l’ora di tornare dal tuo Sam. Il tuo vero Sam.”
 
 
 
Quando quei due cacciatori, infuriati perché Sam aveva dato l’inizio all’apocalisse, spararono e uccisero sia Sam, che Dean, e Dean fini nel paradiso di Sam, non vide quello a cui pensava Sam in realtà.

La nostra mente è in grado di riconoscere un pericolo, quando ne arriva uno, e quando percepisce una qualsiasi forma di invasione, fa in modo di creare un blocco, per far in modo di proteggersi. Per far in modo di proteggere i propri pensieri da chiunque voglia o stia per scoprirli.

Lo fa anche inconsciamente.

Quando Dean è morto assieme a Sam, e pensò di raggiungerlo, la mente di Sam percepì un segnale di pericolo…e per proteggersi, anche se inconsciamente, si creò un sistema difensivo.

Poco prima che Dean arrivasse, fece in modo di creare per Sam, esattamente quello che Dean si aspettava di vedere.

Lui felice con qualcun altro. Lui che ripudiava la sua famiglia.

Questo poco dopo aver rivisto il suo giorno migliore.

Il giorno in cui Dean tornò a prenderlo per riportarlo sulla strada della caccia.
 
“Quindi è questo il tuo momento felice? Passare la festa del ringraziamento con un’altra famiglia?”

E Sam si morse le labbra per non dover dire che era invece un altro, il suo ricordo migliore.

Era troppo orgoglioso.
 
 
 




*

Niente si può cancellare del tutto e forse qualche frammento di ricordo tuttavia, era rimasto in Dean…fu forse per questo che quando vide ritornare Sam dopo essere stato un anno senza vederlo, credendolo nella gabbia, la prima cosa che disse fu: “Questo è…il paradiso?”

Forse quando Sam, senti che Dean canticchiava All out of love in macchina, reagì spegnendo la radio, perchè quella canzone gli provocava ricordi che lo rendevano nervoso.






















Note dell'autrice: allora, vi spiego, non mi mangiate xd avrete notato che il capitolo è un po strano e sicuramente ricorderete delle cose che ho già scritto nella ff. Finalmente svelo il mistero. Il primo pezzo fino al titolo ROSA e il secondo pezzo , sono in realtà 2 capitoli di C'era una volta in Supernatural, la mia famosa raccolta. Sono due capitoli che avevo scritto parecchio tempo fa, nel 2014, io fin da quando li scrissi, ho sentito come un magone dentro, pensando "peccato che non posso farci una storia " e vagavo da quello a dire "spero che in futuro potrò farlo!" incredibilmente, senza che lo avessi immaginato, o preventivato, l'occasione per costruire una storia proprio così, con Sam e Dean che si sognano a vicenda in Paradiso e all'Inferno, mi è capitato con questa saga. Io volevo dirvelo fin dall'inizio, poi ho deciso di lasciare la sorpresa perchè volevo vedere se qualcuno si ricordasse di quei capitoli, arrivati alla fine ormai avevo troppo il pallino in testa di finire la ff con questi due capitoli che mi hanno ispirato questa storia, non riuscivo più a immaginarmi una conclusione diversa! Non sarebbe stato lo stesso scrivere semplicemente che "ho preso ispirazione da 2 capitoli della raccolta" dovevo metterli, per far capire cosa realmente avevo tratto e cosa no, che non è stata tutta la storia, ovviamente!!

Niente, spero possiate perdonarmi questo capitolo xd fatemi sapere, se vi ricordate effettivamente di averli letti in quella raccolta! xd

Daisy, non avercela con me xd è solo un breve riassunto! xd eri entusiasta di questi capitoli, ai tempi xd

i capitoli della raccolta: 

https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2877707&i=1

https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2874151&i=1

ps cosa importante: il primo pezzo dove ci sono i pensieri di Sam e Dean all'inferno, ovviamente il tempo verbale è contradditorio dal momento che nella raccolta di c'era una volta ho fatto capire che ricordavano lo stesso da soli, in questa storia invece hanno ricordato solo una volta qui, quindi quei pensieri prendeteli per buoni solo per metà, cercherò di aggiustare il tiro con una breve spiegazione ne "il quinto mondo." addicendoli come "pensieri deliranti"
   
 
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