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Autore: Fantasy is magic    09/08/2018    0 recensioni
Non dovevano esistere eppere erano lì respiravano e avevano gli occhi aperti. Cos'era successo e come mai fossero in quel luogo era un mistero. Chi era colui che li aveva portati lì e perchè? Forse quell'entità nascosta voleva da loro qualcosa di molto importante.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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20. Il ritorno

Leortney era essenzialmente depressa, stava accucciata in un angolino pensando di aver fallito in tutto: Valtor non si era più fatto vedere e gli stregoni erano scomparsi dalla faccia della terra. Ma non poteva farci niente, anzi avrebbe dovuto immaginarselo “Cattivi una volta, cattivi per sempre” le avevano detto i più anziani e saggi, ma lei li aveva ascoltati? No, aveva insistito per fare di testa sua e ora si trovava lì, raggomitolata in quel angolo buio del suo laboratorio a raccogliere i cocci del suo fallimento. D’improvviso una luce quasi angelica irruppe nella stanza, lei si alzò e scrutò la porta da cui la luce era entrata proteggendosi con una mano “Sei venuto ad illuminare il mio cammino di redenzione?” chiese con espressione ebete alla sagoma che riuscì a scorgere fuori dalla porta “Mi sembra un po’ troppo pesante questo compito adesso- rispose colui che stava sulla soglia- per il momento mi accontenterei di tirarti fuori da questa stanza” Leortney spalancò gli occhi per lo stupore e la gioia, aveva riconosciuto quella voce così calda e allo stesso tempo freddamente sarcastica “Ogron?-sussurrò in un primo momento- Ogron sei tu!” corse fuori dal laboratorio eseguendo un placcaggio perfetto sul rosso, che lei preferiva chiamare abbraccio. Si mise a singhiozzare stringendo il povero stregone della mimesi in una stretta da boa constrictor “Allora non siete scappati! Siete stati cattivi, mi avete fatto preoccupare!” “Su Leortney, cerca di capire. Le nostre ricerche erano un affare segreto, non potevamo rendertene partecipe dato la loro pericolosità” “Capisco, ma comunque mi avreste dovuto dire qualcosa” la giovane alchimista continuava a stare avvinghiata al povero Ogron come un koala al suo ramo, e questo metteva molto a disagio lo stregone “Ehm Leortney, ti dispiacerebbe staccarti? Non sono molto abituato a queste dimostrazioni di affetto” “Ops, scusa” ci fu un momento di silenzio, che sembrò durare un’eternità, che Ogron avrebbe avuto intenzione di rompere se non lo avesse fatto prima Leortney “Avete riunito una nuova D.F?” “Si” gli occhi della giovane si illuminarono “Davvero? E come sono? Sono forti? Quanti sono?” “Frena con le domande! Sono ancora inesperti ma hanno tutte le carte in regola per aiutarci a trovare dove si nasconde Shikon” “Forte!” “Beh che ne dici di andare di là per conoscerli” la giovane annuì elettrizzata all’idea. Quando entrarono nella stanza Leortney vide Duman, Gantlos e Anagan insieme ad una compagnia di dieci giovani “Leortney ti presento la nuova D.F.” lo sguardo della ragazza passava da volto in volto con occhi pieni di meraviglia e di orgoglio, forse alla fin fine era riuscita a cambiare qualcosa di quegli stregoni cocciuti, poi tutto ad un tratto provò vergogna e si rabbuio: come aveva potuto dubitare di loro anche solo per un minuto. “Perdonatemi. Non avrei mai dovuto dubitare di voi…avrei dovuto capire perché siete spariti all’improvviso” “Non fartene una colpa Leortney. L’importante è che adesso siamo qui, no?” esordì Duman dandole una pacca sulla spalla, facendola sorridere un po’ “Cavolo quanta gente!- esclamò una voce fuori dalla porta-Immagino che il mio aiuto non serva più allora” “Oh Valtor!” esclamò la giovane correndo ad abbracciare il nuovo venuto “Una mano in più fa sempre comodo Valtor” la ragazza mollò la presa e si avvicinò saltellando agli stregoni “Guarda chi è tornato” disse esultando come una bambina “L’ho notato e mi sembra che si siano portati dietro qualche amico” “Già! E abbiamo anche un piano ben architettato. Sempre che tu voglia partecipare all’operazione” “Vuoi scherzare? Certo che ci sto! Quel tipo ha provato a farmi fuori due volte” gli stregoni iniziarono a discutere sul da farsi: gli incantesimi per individuare Shikon, possibili schieramenti per vari tipi di terreno e Leortney li sentì discutere anche sulla possibilità di arrivare in volo con i draghi. In tutto questo Leortney osservava con orgoglio crescente tutti loro, e sentì crescere la sua opinione di sé osservando quelli che prima erano i cacciatori di fate e il demone delle Streghe Antenate. Si sentì fiera di Valor, così diverso da come lo aveva conosciuto e i cui occhi brillavano di una luce nuova e potente, la giovane si chiese se sarebbe mai riuscito ad evocare il Phonike, e c’era qualcosa dentro che le assicurava che ce l’avrebbe fatta. D’improvviso sentì le guance rigarsi di lacrime e si ritrovò incapace di non emettere singhiozzi “Che succede Leortney? Prima sembra che fosse tutto a posto” “Ed infatti è così. Sono felice, molto felice e sono così fiera di voi che…” non riuscì a finire la frase che fu sommersa da una marea di singhiozzi fuori controllo. I cinque provarono ad avvicinarsi ma alcune giovani reclute li fermarono “Questo è un lavoro per noi se non vi dispiace” le ragazze si avvicinarono a Leortney con fare molto amichevole, si stinsero a lei, la abbracciarono e la accarezzarono mettendo tutte una parolina di conforto. Ogron in quel momento constatò che le ragazze avevano ragione, lui non sarebbe stato capace di dare quel tipo di conforto, nemmeno a sua figlia. Quel pensiero lo incupì ma non lo fece notare agli altri, per lui sua figlia era un mistero e sperava di poter ricucire un rapporto lacerato dal suo personale egoismo. Quando Leortney si riprese si tornò a discutere del piano d’azione nei confronti di Shikon; scoprirono in poco tempo che il suo rifugio era situato su Rimna, la cava dell’universo magico, e che probabilmente il nascondiglio era situato sotto terra e si estendeva per chilometri nelle gallerie abbandonate. Si divisero in due gruppi: il primo aveva il compito di distrarre i leccapiedi di Shikon, il secondo doveva assicurarsi di rinchiuderlo nella Holy Puppet*. Mentre tutto ciò accadeva, Shikon stava progettando il piano per sbarazzarsi di Valtor e degli stregoni una volta per tutte “Ebbene lo avete trovato?” chiese tamburellando le dita sul bordo della sedia a cui era appoggiato “Si signore!” “Fatemelo vedere allora!” sbraitò Shikon ai suoi adepti, i quali misero una cassa di legno vecchia e ammuffita sul tavolo, e ne tirarono fuori un libro coperto da un panno di lino bianco. Lo stregone delle ceneri glielo strappò dalle mani, tirò via il lino con brutalità e osservò con occhi da pazzo la grigia copertina, accarezzandola come se fosse un cucciolo “Bene, finalmente! L’Omnia Sapientia è nelle mie mani. Spremete i vostri cervellini e provate ad immaginare tutto il potere che questo libro racchiude! Magia bianca, stergoneria, alchimia e necromanzia non avranno più segreti per me: questo libro mi permetterà di polverizzare i miei nemici una volta per tutte!” tornò a stringerlo a sé guardando in giro con fare sospettoso, poi si rivolse ai suoi leccapiedi “Trasferitelo subito nella sala grande, domani mattina mi occuperò di assorbirne i poteri” i due rimisero il libro nel baule ammuffito e corsero via verso la sala grande sotto lo sguardo bramoso e delirante di Shikon, che non desiderava altro che acquisire lo smisurato potere dell’Arcimago. Quando i due adepti di Shikon lasciarono la sala grande, un’ ombra entrò nella stanza. Colui a cui apparteneva era all’oscuro dei poteri del libro, era spinto dalla curiosità tipica della sua tenera età; possedeva una gran voglia di conoscere ed un fin troppo sviluppato senso dell’avventura, che lo obbligarono a scoprire cosa vi fosse nel baule. Si avvicinò a passi piccoli per non fare rumore, si chinò sul baule per aprirlo e non poté fare a meno di tossire quando l’ebbe aperto, a causa del forte odore che emanava. Notò il panno di lino bianco avvolto attentamente intorno ad un oggetto di forma rettangolare. Togliendo con delicatezza il panno scoprì che il contenuto del baule era un libro. Il giovane era un appassionato di libri e della letteratura perciò, in un attimo di eccitazione e curiosità, aprì il libro; da quest’ultimo emerse una creatura lucente, una dea, la cui luminosa figura quasi accecò il poveretto, e i cui capelli fluttuavano verso l’alto come le fiamme di un vivido fuoco. Costei, la cui bellezza era oramai tangibile, poiché la luce era diminuita, parlò con voce angelica, dolce e soave “Salve caro” il giovane finalmente riuscì a guardarla negli occhi e notò che era incoronata d’alloro e teneva nella mano destra una bilancia a due bracci “Daftena io son stata- continuò la dea- dea del sapere, a lungo imprigionata. Il tuo cuore è sincero, il tuo spirito candido, a te saranno concessi i poteri della sapienza. Le arti magiche non avranno più segreti per te” “A-aspetti!- esclamò il giovane tremante- Io…io non merito tutto questo, non sarei in grado di gestire un così grande potere” “Caro, tu meriti questo e molto di più. Meriti buoni compagni, amicizia, rispetto ed una persona che ti ami come un figlio, ed otterrai tutto ciò in breve tempo” la dea si tolse la corona d’alloro dalla testa e con teatralità la posò sul capo del giovane “E ricorda- aggiunse poi- fidati sempre della fenice!” poi svanì nel nulla. Il giovane entrò in uno stato di estasi, sentì il suo potere magico aumentare di minuto in minuto, era una sensazione piacevole come il vento primaverile che solletica la pelle, sentì le sue conoscenze espandersi in modo illimitato, e percepiva tutto ciò con grande meraviglia. Ora possedeva tutto il sapere del mondo magico, e ciò significava che i poteri del libro erano stati assorbiti.

N.D.A : *Holy Puppet: bambola simile ad una matrioska con il potere di imprigionare gli stregoni o le streghe nemici della persona che la utilizza. La sua attivazione richiede l’uso di un grande potere magico. Quando qualcuno vi viene imprigionato la bambola prende le sue sembianze, per liberare chi vi è intrappolato bisogna colpire la bambola all’addome.

Angolo dell'autrice:
Salve a tutti! Mi scuso per la mancanza di aggiornamenti, ma avevo bisogno di tempo per riflettere perchè e successa una cosa brutta nella mia famiglia. Adesso però sono tornata più agguerrita che mai e vi annuncio l'apertura di un account Instagram, in cui pubblicherò tutti gli aggiornamenti e le novità del mio account EFP, e di un ask blog su Tumblr dedicato a "Non giudicate da ciò che siamo stati" dove risponderò alle vostre domande sulla storia.
Vi lascio qua sotto i nomi degli account, ma potete trovare i link nel mio profilo :
Instagram: fantasy.is.magic.
Tumblr: fantasyismagic
Spero che accorriate numerosi a visitare l'ask blog!
Make it shine!
Fantasy is magic
   
 
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