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Autore: GettAmourZe    21/08/2018    2 recensioni
Un nuovo viaggio aspetta Ash Ketchum e Pikachu, stavolta in un'avventura intrapresa per riscoprire chi sono e i loro obbiettivi!
Nella regione di Forsia intraprenderanno un viaggio per definire loro stessi. Vagando in un labirinto di dubbi e crescita, dovranno trovare la via per un futuro molto diverso da quello per cui avevano iniziato a viaggiare.
Combatteranno per realizzare il loro sogni e ristabilire l'equilibrio tra luce e oscurità, accompagnati da nuove e vecchie conoscenze... tra cui qualcuno molto speciale.
Amourshipping (AshxSerena)
Genere: Angst, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Pikachu, Serena
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Episodio 33: Due nuove reclute? Scoppia l’ardore insoffocabile!


 

Nei letti di fogli le ore passarono, ore di sonno inquieto per i due neo Pokémon che ancora non riuscivano a raccapezzarsi sul perché si trovassero in quello strano mondo senza umani e il perché della loro trasformazione. I sogni erano disturbati da strane visioni, memorie dell’esperienza appena vissuta e ancora inspiegabile.

Il Pikachu dal berretto rosso in particolare si stava agitando, ancora con la testa nel mondo dei sogni "Hgnn Hgnn" mugugnava mentre qualcosa sembrava disturbare l'unico momento di quiete che aveva avuto fin ora "Gnn Gnnn Gah!" si alzò di scatto aprendo gli occhi.

Non riusciva a rimanere addormentato, non sapeva di preciso l’orario, ma il suo sesto senso da Pokémon gli poteva far capire che ormai si era svegliato ogni ora. Eppure quello che aveva appena sperimentato non sembrava un incubo inquietante o sconvolgente. Gli sembrava che la sua mente fosse ancora in uno stato di grande confusione, annebbiata come se qualcosa stesse preparando la sua testa ad abituarsi. Come dei lavori in corso ma tenuti nascosti. Eppure di norma non aveva problemi con i sonnellini pomeridiani.

Si girò verso l’amica, notando come invece lei fosse riuscita a mantenere un sonno beato. Gli faceva piacere, dopotutto tra i due lei era quella che si era sconvolta di più e non era mai stata un Pokémon "Strano" pensò Ash ridacchiando "Di solito sono io quello che è considerato un dormiglione… quello da buttare giù dal letto..."

Chiuse appena gli occhi, ma sentiva che il sonno non era proprio dalla sua parte. Decise così di ascoltare l’istinto e rimanere girato verso Serena per guardarla. Non che avesse tutti i giorni l’occasione di rimanere a osservarla senza che lei se ne accorgesse, durante la giornata avevano altro a cui pensare e comunque si sarebbe fatto notare… di notte invece dormivano e non sempre erano tutti assieme nella stessa stanza di centro Pokémon, oltre che ormai lei dormiva in tenda con Lidia. In fondo non sapeva nemmeno lui perché lo faceva, era un’ istinto interno, guardarla gli dava una pace e serenità immensa. Sentiva come del miele iniettato nel cuore.

"E’ proprio carina come Fennekin…" mormorò senza pensare. Accorgendosi delle sue parole arrossì e scosse freneticamente la testa con le zampine appoggiate alle guance, cercando di ripigliarsi "M-Ma cosa mi viene in mente!? Non è il momento di fare questi pensieri…!”

"Ti piace vero?" disse una vocina alle sue spalle.

"Gah!" sobbalzò Ash girandosi su se stesso.

All’entrata della stanza si ergeva Chimecho con un sorrisetto consapevole, ma allo stesso tempo li ossrvava quasi con fare materno. Sembrava aver osservato a lungo la scena da come sorrideva.

"Da quanto tempo sei qui!?" si imbarazzò Ash nascondendo la testa come poteva per non far vedere il rossore. "Praticamente da sempre, io e Sunflora siamo le tue vicine di camera e quindi non abbiamo potuto fare a meno di sentire. Parlavi ad alta voce sai…”

Ash voleva sotterrarsi in una buca, voleva imparare Fossa, attraversare il pianeta e arrivare dall’altra parte. Era assolutamente imbarazzante aver permesso di farsi prendere in giro così.

“Dicevamo... ti piace?" richiese lei facendogli cenno di andare vicino a lei per non svegliare la volpina addormentata.

"I-Io... si, ma s-solo come amica, ok!?" cercò di tagliar corto il Pikachu non nascondendo un certo balbettio. Non sapeva nemmeno lui come definire i suoi sentimenti, figuriamoci se andava fare la seduta psicologica da Pokémon conosciuti da poco.

Chimecho scosse la testa con un sorriso lieve, capendo già la situazione "Come vuoi. Se vuoi mantenere il segreto ho la bocca chiusa..."continuò la campanellina.

Ash subito mostrò un piccolo broncio "Non c'è bisogno di mantenere un segreto... perché non esiste!" ribatté Ash.

"Certooo! Comunque mentre dormivate il Capitano è tornato, in effetti ero venuta anche per avvisarvi"

"Uh è tornato?" si sorprese Ash "Ma non doveva..?"

"Eh già ma il capitano a volte ci fa delle sorprese e torna prima del dovuto. E' considerato un genio…"

"Allora possiamo provare a parlare con lui?" chiese speranzoso Ash. Prima lo facevano, prima risolvevano i loro problemi.

"Potete provarci, lui vi starebbe a sentire volentieri. E' solo Chatot il problema" sospirò Chimecho guardandosi in giro per non farsi sentire da orecchie indiscrete.

Ash piegò la testa appena confuso, questo Chatot era così terribile e mostruoso? Non che fossero Pokémon così intimidatori. "Parlate sempre di lui, è davvero così tremendo?" chiese Ash.

"Tremendo no, fiscale si. Lui alla fin fine è l’assistente del Grande maestro delle cose brutte!”

“G-Grande maestro delle cose brutte?” pensò Ash al nome dato al Capitano, non capendone il significato.

“Pensa che per convincerlo a farvi restare almeno fino all’arrivo del capitano abbiamo faticato! Non è contro l’aiutare i Pokémon, lo bene anche lui ed è pienamente consapevole dello spirito della Gilda. Il punto è che tempo fa c’erano dei tipi poco raccomandabili che sono entrati nella Gilda e hanno causato problemi e si è sentito molto provato da questo. Quindi con gli sconosciuti tiene sempre un po' gli occhi aperti, forse in particolare voi perché… beh senza offesa ma girate in circostanze bizzare”

"Eh… non hai tutti i torti" gli cadde appena il capo, aveva ragione, dalle loro spiegazioni, nomi e aspetti di sicuro non si presagiva qualcuno di normale tra virgolette.

“Buona fortuna allora! Ti consiglio di svegliare la tua amica e di andare insieme a incontrare il Capitano" e detto questo si dileguò.

Proprio in quel momento gli occhietti vispi di Serena si aprirono e così la bocca con uno sbadigliò caldo per il suo fiato focoso "Che succede?" chiese ancora mezza assonata.

"Il capitano è tornato!" esclamò Ash "E' la nostra occasione per chiedere di più!"

Subito le orecchie di Serena si scossero appena e si alzò in piedi in un balzo "Allora andiamo!" disse lei emozionata. Ash annuì ed entrambi afferrarono i loro berretti, per poi metterli in testa e uscire dalla stanza.

I due attraversarono il lungo corridoio quando ad un’istante sentirono degli schiamazzi da una porta davanti a loro "NO, NO, NO! NON PUO'! Cioè dico… può se lo decide ma non è il caso di disturbarsi dal suo riposo! E’ appena arrivato! Si rilassi, questa questione può aspettare. Non sono nemmeno arrivati e già chiedono di vederla in queste circostanze!? NO, E' ESCLUSO! E' CONTRO IL PROTOCOLLO! SE HANNO BISOGNO DI AIUTO URGENTE POSSONO RIVOLGERSI A ME E AL RESTO DEL TEAM!" gracchiò la voce dall’interno.

"Protocollo, torcicollo... lasciamo perdere il protocollo. Se sono amici, bisogna pur ascoltarli no? Hanno chiesto di vedermi quindi deve essere proprio urgente!! Quindi lasciali pure entrare e..." disse allegramente una voce.

"MA, MA...SONO DUE ESTRANEI! NON SONO AMICI!" continuò la voce stridula.

"Ma certo che lo saranno, lo giudicherò io! E poi gli altri membri della gilda me ne hanno parlato e... sono curiosissimo. Dai falli entrare!" insistette la voce gioviale.

"Ma..." gracchiò debolmente l'altro.

"DAIIIII" lo supplicò l'allegra voce.

"....e va bene, tanto non è mai possibile ragionare con lei. Se si mette in testa una cosa non c'è modo di farlo desistere" borbottò.

"Uh, detto qualcosa?" chiese curiosa la voce allegra.

"Uh niente!" si affrettò a concludere l'altro "Allora... coraggio conosciamoli!"

I due ormai non credevano più di aver paura del capitano, no... avevano paura del suo secondo. Già la voce gracchiante e contraria faceva capire loro che farsi aiutare direttamente per il loro problema sarebbe stata durissima. Bussarono alla porta e attesero una risposta, la quale arrivò prontamente.

"Ohi Ohin entrate ospitiiii!!!" Incitò la voce allegra all'interno della stanza. Talmente era contagiosa e dolciosa che sembrava come se il vento li avesse spinti ad aprire la porta. Entrarono lentamente senza abbassare lo sguardo e la porta si chiuse da sola dietro di loro. La cosa li fece sobbalzare per un momento e girarsi all'indietro. La loro distrazione durò poco, perché di nuovo la voce allegrotta e pimpante del capitano li richiamo "Urrà!! Sono dei giovanotti!"

"Sono proprio i giovani quelli di cui bisogna fidarsi meno!" Rispose l'altra voce.

A quel punto i due appena entrati guardarono bene chi avevano di fronte e si ritrovarono abbastanza colpiti. Il capitano non era affatto un Pokémon grosso e minaccioso, severo o capace di incutere terrore al primo sguardo. Era una massa rosa, vivace e stravagante: un Wigglytuff.

Di fianco a lui, un rassegnato ma anche seccato zampettava il famoso Chatot, lui sì che sembrava bacchettone.

"Benvenuti, benvenuti! Io sono il Capitano Wigglytuff! Cosa vi porta qui nella nostra stupendissima Gilda?" Li salutò avvicinandosi Wigglytuff.

Ash e Serena si sentirono molto più tranquilli a stare in quella stanza, sebbene lo sguardo truce di Chatot non li perdeva mai di vista.

"Uh... beh noi..." cominciò Ash ma venne prontamente interrotto.

"Chi siete, da dove venite, perché siete qui, sapete che il Capitano non si disturba per nessun motivo???!" Li bombardò di domande l'uccello come una detective di loro conoscenza, non era molto gradevole come inizio. Sapevano che per costruirsi una storia credibile avevano bisogno di ragionarci su.

Infatti il Pokémon rosa zittì il compare e gli fece cenno di calmarsi "Su, su! Lasciali almeno presentare con calma! Dobbiamo offrire cordialità e allegria a dei nuovi amici!" Si girò di nuovo verso il Pikachu e la Fennekin e annuendo riformulò "Allora presentatevi prima di tutto!"

Ash fu il primo a parlare, rispondendo per entrambi "Io mi chiamo Ash e lei invece é Serena" indicò l'amica.

"Uhhhh Ash e Serena? Che nomi strani che avete!" Ridacchiò il capitano senza perdere mai nemmeno un briciolo della sua euforia.

Chatot invece ribatté ostile "Il che mi pare esattamente molto sospetto! Perché avete nomi così strani!?"

"Ehm... perché li hanno dati le nostre madri?" Rispose franco Ash, dicendo alla fin fine la verità sebbene non fosse l'affermazione di essere umano. Delia e Primula avevano nominato così Ash e Serena e nel mondo umano, quella risposta era la più ovvia. Persino nel mondo umano avrebbero risposto così.

Serena capendo che però non poteva essere sufficiente provò a completare "Considerando che tutti hanno nomi della propria specie le nostre mamme volevano darci la possibilità di essere unici e differenziarci!"

Wigglytuff annuì "Beh in effetti a volte succede sisi! Anche se i vostri sono particolarissimissimi!! E i vostri cappelli son così carini! Anche quel fiocco che hai Sere è così carinooo!!!"

"Ehe... grazie" risposero i due un po' confusi.

Calò il silenzio, poi disturbato dal pappagallo per l'ennesima volta "Beh, parlateci di più di voi! Da dove venite?"

Ash e Serena cercarono di temporeggiare per rispondere alla domanda tuttavia, per non destare più sospetti di quelli che avevano già destato, dovettero improvvisare "Non lo sappiamo di preciso"

"Uh?" Piegò la testa Chatot con confusione mentre invece il Capitano si limitò a mantenere il suo sorriso.

"Si, dovete sapere che fin da quando eravamo piccoli siamo sempre stati più o meno esclusi dal mondo esterno. Il nostro villaggio pensa a se stesso e non si fida troppo dell'ambiente fuori dal territorio che ci appartiene. Per questo motivo abbiamo sempre solo sentito voci su come poteva essere ciò che stava aldilà della nostra terra, dai mercanti o viaggiatori. Un giorno abbiamo deciso di lasciarci alle spalle tutto e di fuggire, in modo da non essere condizionati dagli altri abitanti, dovevamo andarcene spontaneamente e senza ripensamenti" spiegò Ash lasciando correre l'immaginazione. Doveva ammettere di essere proprio bravo "Ci è sempre piaciuto esplorare piccoli boschetti vicini al villaggio, anche se venivamo spesso beccati... così ci siamo fatti coraggio e siamo partiti, senza però pensare bene a ciò che avremmo trovato davanti. Abbiamo camminato giorni e siamo riusciti ad attraversare il mare con qualche aiuto, però i Dungeon della zona ci hanno messi in difficoltà. Non sappiamo orientarci, non conosciamo praticamente nulla del mondo circostante... soprattutto non sappiamo attraversare dei posti pericolosi senza esperienza. Siamo stati salvati da alcune reclute della vostra Gilda, solo per questo ora siamo qui"

"..." Chatot parve molto perplesso dalla spiegazione “Capitano lei-…”

“ZZzzzzzzzzzzzzz” si sentì ronfare appena, ma di fronte a loro il Capitano aveva gli occhi totalmente spalancati e ancora un sorrisino. Stava dormendo…

“D-Dorme!?” balbettò Ash confuso. Tutto ciò che aveva detto… non era servito? Come si faceva ad addormentarsi così?

“Con gli occhi aperti…”

“Può capitare…” rispose Chatot rassegnato “A volte è uno status di profonda concentrazione, altre volte si addormenta ma sente tutto attorno. Altre volte ancora dorme e basta…”

Entrambi i due neo-Pokémon però sapevano esattamente cosa pensare ed era la stessa identica cosa “…E saremmo noi quelli strani…?”

Il Capitano dal suo status di sonno, mprovvisamente iniziò a tremare, mettendo parecchia ansia e disagio nei due stranieri che deglutirono.

Ecco che invece il Pokémon comandante fece un balzo, iniziò ad agitare le zampe e a saltellare in preda alla gioia o all'entusiasmo, alzando la voce e scioccando i presenti "Che storia fantastica!!! È così avvincente e personale!"

"G-Grazie!” rispose Ash anche se non sapeva come avesse fatto davvero a sentire mentre dormiva.

“Vorremmo però chiederle una cosa..." azzardò Serena, facendo calmare appena il Capitano che sempre sorridente la incitò a parlare.

"Si?"

Serena sembrò nervosa a fare la domanda ma era necessario "Qui ci sono umani?"

"Cosa?" Entrambi Chatot e Wigglytuff dissero contemporaneamente un po' destabilizzati dalla domanda.

Notando la stranezza della questione Serena provò ad inventarsi una motivazione "Come detto non sappiamo nulla del mondo esterno e a volte nel nostro clan venivano menzionati un po' a caso..."

"...Ahahahahaha!" Scoppiarono a ridere entrambi i superiori della Gilda.

Ash e Serena si cambiarono un'occhiata confusi, vedendo poi Wigglytuff scusarsi con loro "Adoravo le favole con gli umani da piccolo!"

Chatot lo seguì a ruota "Come mai saltate fuori adesso con delle creature immaginarie nel bel mezzo di un discorso serio?! Gli umani sono dei mostriciattoli dei libri di favole ormai, anche se per alcuni sono miti e leggende studiate! Non esistono nel nostro mondo! Vi raccontavano tante storielle i vostri compaesani eh?"

"Ugh... esatto... eheh... eravamo curiosi però"

"Umani, umanetti! La maggior parte dei Pokémon ormai non sa cosa sono! Vengono da miti e leggende poco conosciute, talmente misteriosi, immaginari e poco citati che mi sorprende la vostra domanda! Se chiedeste in giro cosa sono tutti vi guarderebbero in modo strano e vi rivolgerebbero la stessa domanda" Continuò il cicciottello rosa.

"Beata ignoranza della gioventù, trovano sempre il tempo di inventarsene delle nuove sempre più incredibili"

"Allora..." chiese Serena avvicinandosi "Non esistono?"

"Nuuuu nu!" canticchiò allegramente Wigglytuff "Neanche uno!"

Ash deglutì cercando di mandare giù il boccone amaro appena rifilatogli mentre Serena cercava a sua volta con molta più fatica di rimanere calma, se non esistevano umani... perché loro si trovavano lì? Certo spiegava il fatto che si fossero trasformati, anche se il modo rimaneva sconosciuto.

"Potremmo restare qui??” chiese Ash un tono di speranza e allo stesso tempo qualche idea che gli frullava nella testa.

“Assolutamente n-…”

"Ma certo che potete restare!" esclamò squillante il citato Pokémon.

"C-Capitano!?" si girò sorpreso Chatot.

“Ma sono dei...!"

"...Giovani e simpatici Pokémon e soprattutto amici amicissimi!”

Mentre i due discutevano, Ash sembrava avere uno sguardo assorto nei pensieri. Forse potevano fare una cosa…

Si avvicinò ai due e subito mise una zampa sul petto con fierezza e un sorriso “Vogliamo unirci alla Gilda e diventare esploratori!!!”

“COSA!?” Chiesero Chatot e Serena nello stesso momento. Da un lato Serena era sconvolta che stava parlando per entrambi e senza preavviso. Così dal nulla e non aveva mai accennato a niente. Chatot invece si era semplicemente sorpreso dall’improvvisa dichiarazione.

Invece Wigglytuff aprì la bocca sorpreso ma con un sorrisone e alzò le zampe al cielo “CHE BELLO!!! URRA?!!

"Non è detto che possiate diventare esploratori, prima bisogna vedere se siete adeguati e se il Capitano vi rit-…” cominciò Chatot subito interrotto.

“Siete più che idonei per diventare esploratori si!! Sono sicurissimissimo!"

“C-CAPITANO!” Chatot provò a parargli inutilmente. Non che fosse contrario a nuovi membri ma non aveva mai reagito in un modo così diretto, nemmeno li aveva testati con il suo mega urlo terribile. Aveva dato il consenso senza esitazione”

Il Pokémon rosa iniziò a gongolare “Perché no?? Se adorate queste leggendine leggenducce potreste entrare nella Gilda, diventare esploratori e poi fare tante gite carine! Trovare tesori, scoprire antichi segreti e aiutare chi ha bisogno! Oh e catturare criminali!”

Subito Ash ribatté con altrettanto entusiasmo di Wigglytuff. Si avvicinò e strinse un pugno davanti al Capitano, sotto lo sguardo sconvolto di Chatot, mentre Wigglytuff gioiva in egual modo “Ci stiamo! Non vediamo l’ora!!!” disse il Pikachu.

“Ma-…” provò Serena a contestare.

“FANTASTICO! FANTASMAGORICO! FANTATUTTO!!!” Esclamò correndo subito a prendere un baule. Lo posizionò davanti ad Ash e lo aprì, rivelando all’interno un sacco di oggetti particolari. “Ecco qui cosa vi serve!” disse iniziando a tirar fuori la roba “Abbiamo una borsa per portarvi ciò che serve durante le esplorazioni come gli oggetti, pietre e quant’altro. Poi c’è un portacibo utile per mettervi ogni cibaria tra cui bacche, semi, radici… tutto! Poi avrete una mappa con segnate tutte le terre del mondo e un’altra per ogni continente. Infine ecco i vostri simboli di Rango che determinano il livello a cui siete e vi rappresentano esploratori ufficiali! Con questi inoltre i Pokémon in difficoltà o gli altri esploratori vi riconosceranno e non verrete attaccati. Ovviamente prima di andare in missione ci saranno alcune cosine da fare!”

“Ma-…"

Ash rimase tranquillo “Non c’è problema! Grazie mille per tutto questo!”

“Ma-…”

“Avete già un nome in mente per il vostro Team?”

“Uhhhh…” pensò Ash senza però davvero avere un’idea “A dire il vero no, ma ci dormiremo su!”

“Ok, ok! Ora andate pure a riposare e prepararvi per domani!! Ci sarà da divertirsi!! Vi faremo avere la borsa domani mattina con tutto il necessario!” consigliò il Capitano.

“Agli ordini!!” Ash annuì ritornando indietro e trascinandosi una Serena alquanto pietrificata “Grazie di tutto!!”

Una volta chiusa la porta dietro di loro, trovarono davanti tutti i membri della Gilda a guardarli in attesa di una risposta “A-Allora?” Chiese Bidoof.

“Non abbiamo sentito urla o terremoti…” mormorò Zorua.

Ash assunse uno sguardo determinato e a petto in fuori, sempre con grande entusiasmo annunciò ai compagni il da farsi “Da oggi in poi siamo anche noi membri della Gilda! E puntiamo a diventare esploratori!”

Tutti esplosero in una grande gioia e sorpresa, Sunflora con il suo classico *shock* e Loudred stringendo i due in un poderoso abbraccio da vero duro. “E’ grandioso!” fu la risposta comune di tutti. Chimecho era davvero contenta di averli lì con loro, così come Sandile e Salandit che potevano mantenere la promessa di esplorare un Dungeon assieme ai novellini. Vennero circondati dai nuovi compagni e accolti dalla loro gentilezza e simpatia, tutti consapevoli che con la presenza di quegli strani arrivati si sarebbero divertiti di più.
 

Ash ridacchiò ad alcuni commenti, mentre si grattava il capo con una certa soddisfazione. All’improvviso giunse la domanda già posta.

“Come si chiama il vostro Team?”

Ash si mise a braccia conserte e sposto lo sguardo appena in alto pensandoci attentamente. Come potevano chiamarsi? Doveva avere un nome d’impatto e che rappresentasse il legame tra lui e Serena… “A dire il vero…” provò a sforzarsi nel trovare qualcosa di interessante, quando qualcosa lo tirò per la coda.

Iniziò a sbilanciarsi e cadde in avanti sulla pancia e la faccia. Fecero tutti un passò indietro, ma nella confusione di gruppo alla fine continuarono a chiacchierare, mentre Serena con la bocca trascinava il compagno per la coda.

“Uh, Serena cos-…?” provo lui a chiedere dopo essere stato tirato da parte.

“Si può sapere cosa ti è saltato in mente!?” chiese subito lei un po' perplessa e anche appena infastidita. Ash impallidì un secondo e poi ridacchiò abbastanza imbarazzato, non capendo subito cosa intendesse. Serena a quel punto continuò “Cos’è successo? All’improvviso annunci che vogliamo diventare esploratori, ci iscrivi alla Gilda e annunci tutto come niente fosse e felice come una festa. Oltre ad essere saltato fuori tutto inaspettatamente non hai nemmeno pensato di chiedermi cosa pensavo sulla faccenda! Sono così confusa ed è accaduto talmente in fretta che non sembra nemmeno reale”

Ash strofinò la zampina sotto il naso, come faceva quando era umano in un momento di dubbio o imbarazzo. “In effetti è stato abbastanza improvviso…”

“Abbastanza!?”

“Ok, forse tanto” ammise lui, comprendendo anche la confusione e lo stato emotivo dell’amica “Avrei dovuto consultarti ma in quel momento la mia testa sembrava aver trovato un’idea geniale e così non sono riuscito a trattenermi!”

Lei sospirò “Spiegati…”

“Questo è l’ideale per noi. Esattamente ciò che ci serve” Mise le zampe sulle spalle della volpina “Ascolta, noi qui abbiamo capito che non ci sono umani, siamo finiti in un altro mondo dove se spiegassimo appunto che siamo umani ci prenderebbero per matti o non ci crederebbero. Il minimo è perdere la loro fiducia. Per tornare a casa non possiamo far altro che esplorare e cercare Pokémon con altissime conoscenze nei miti, anche Pokémon leggendari in caso estremo. Dobbiamo cercare ovunque, soprattutto nei Dungon degli indizi per tornare a casa. Non è la prima volta che ho assistito a strani fenomeni spazio-temporali. Ci sono parecchi Pokémon legati a queste cose e penso che trovando aiuto da loro oppure scoprendo dei luoghi antichi e misteriosi forse riusciremmo a tornare a casa!”

“In effetti…”

“Per farlo però dobbiamo diventare esploratori e non solo di nome ma di fatto. Dobbiamo imparare e diventare forti, per riuscire ad andare ovunque. La Gilda è ciò che fa per noi! Ci possono aiutare, diventeremo esploratori ufficiali, avremo modo di imparare con i giusti tempi e intanto scoprire cose nuove mentre ci mandano ad affrontare missioni sempre più grandi. Forse ci vorrà un po' per essere pronti o scoprire qualcosa, ma ce la faremo! Non ci sono altri metodi e la nostra speranza al momento è affidarci a noi stessi! Quando magari sarà migliore la situazione se possibile lo diremo anche agli altri compagni e il Capitano” spiegò lui attentamente cercando di incitarla.

Serena e Ash girarono gli sguardi, controllando i compagni di Gilda che ancora chiacchieravano tra loro senza davvero notarli in disparte.

Ash si rigirò e la guardò negli occhi “Fidati di me, dobbiamo prenderla nel modo positivo! Abbiamo i giusti mezzi per tornare a casa!” Sorrise lui con un bagliore negli occhi.

A quel punto Serena sentì un piccolo sobbalzo al cuore, finendo poi per fare un sorrisero da chi sa molto più di quello che si crede “Io direi che qui c’è una buona dose di euforia da allenatore… sei in estasi per questa nuova avventura, vero?”

Lui rimase un attimo pietrificato dall’affermazione, trovandola però enormemente vera. Rise appena giocherellando con i piedi e tenendo le mani dietro alla schiena, non stando ben fermo “E’ anche l'occasione per imparare qualcosa in più sul mondo Pokémon! Quando mai avremo l'occasione di toccare con mano… cioè con zampa così da vicino il loro mondo? Ragionare e vivere le emozioni di un Pokémon vero? Magari possiamo pure trarne vantaggio quando torneremo a casa!”

"..." Rimase zitta Serena sorridendo rassegnata. In fondo diceva cose vere, anche se tutta quella gioia era molto contraddistinguibile in lui. "Ho capito… credo sia una reazione normale da te"

“Ah si?”

“Trovi sempre il lato positivo in tutto e penso che in questa cosa dovremo metterci d’impegno insieme!”

"Quindi sei d’accordo?" chiese Ash con un sorriso, offrendole la zampa.

"Mai arrendersi, giusto?" sorrise Serena appoggiando la propria sulla sua, mentre lui la teneva delicatamente.

“Giusto”

Dentro lo studio, i due superiori erano rimasti in un silenzio quasi… disagiante. Wigglytuff rimaneva con il sorriso, ma sembrava pacato e contenuto “Vuoi sapere perché li ho accettati subito mio caro amico Chatot?”

“Ha in mente qualcosa Capitano?”

“Non proprio, però mi hanno ricordato…” si fermò senza proseguire la stessa frase.

“Non avevo quasi mai sentito la parola umano prima di quei fatti, pensavo che dopo quel giorno…”

“Forse avranno sentito parlare della leggenda, è molto probabile” Ipotizzò Wigglytuff.

Chatot fissò la porta con aria un po' scura “Probabilmente è così”

I membri della Gilda mostrarono tutta la loro base ai nuovi arrivati, incluso poi il Borgo per far conoscere la zona. Fu una serata interessante, dopo cena si riunirono tutti per conversari e conoscersi meglio, una cosa che di sicuro ad Ash e Serena aveva fatto bene per sentirsi a loro agio.

Quando partirono i primi sbadigli decisero di ritirarsi nelle proprie stanza per dormire. Ash e Serena arrivarono ai letti distrutti dal sonno, ma una volta sdraiati sembrò improvvisamente rallentare. La luna piena illuminava la stanza e non si sentiva quasi nulla dall’esterno, a parte le onde marine.

“Posso chiederti una cosa Ash?” domandò Serena a pancia in su, stessa identica posa di Ash.

Il Pikachu girò appena la testa alla sua sinistra per guardare l’amica e annuì “Certo!”

“Cos’hai provato quando hai lanciato il tuo attacco Tuono?”

"Uhm...” non aspettandosi la domanda dovette rifletterci. Ricordava di aver provato tante cose, ma darvi una definizione precisa era abbastanza difficile “Non saprei... esaltante? Diciamo che sentivo di poter fare tutto, un’energia pazzesca si era cosparsa nel corpo. Aumentava e aumentava… fino a che mi sono sentito una spugna vivente e poi mi sentivo così arrabbiato quando ti hanno attaccata che… BOOM!” mimò con le zampe un’esplosione.

"Hmm…" si fece pensierosa Serena.

"Io purtroppo non so spiegarlo meglio ma... ehi, tutto bene?" disse Ash notando con la coda dell’occhio lo sguardo di Serena e percependo nell’aria un lieve velo di tristezza. Si girò completamente, chinandosi in avanti per guardarla meglio, ma lei si girò dall’altra parte, raggomitolandosi come un classico Fennekin.

"Niente, sono solo stanca. Buonanotte Ash” rispose lei lievemente.

Il Pokémon elettrico sentì l’istinto di alzarsi e avvicinarsi ma alla fine non lo fece, per quanto volesse farlo la risposta di Serena sembrava abbastanza chiara e non gli sembrava il caso di insistere. Sospirò e abbassò e orecchie rimettendosi giù “Buonanotte anche a te”

Chiuse gli occhi e ben presto il sonno incombette su di lui, facendolo addormentare profondamente. Il silenzio e la pace permettevano ad entrambi di non essere disturbati da nessuno. L’aria pura dell’ambiente si respirava così facilmente da rilassare il corpo.

Passavano le ore e la notte proseguiva, in tutta la Gilda non si sentiva assolutamente nulla, se non il russare di Loudred e qualche altro Pokémon. Nella stanza di Ash e Serena però qualcosa sembrava essere storto, una ventata di aria entrò attraverso la finestre e passò a raso terra, sfiorando il pelo dei due. Una non sentì praticamente nulla ma l’altro…

"A..."

Si mosse appena Ash raggomitolandosi su se stesso.

A…”

Non era lui a fare quel verso strano. Piuttosto era l’unico a cui sembrava arrivare alle orecchie, provocandogli un po' di disturbo.

"Aiu-..."

Ash si voltò dall’altro lato, ma ancora la voce gli arrivava alla testa. "C-cosa?" disse aprendo gli occhi ma trovandosi nel vuoto.

Intorno a lui c’era tanto vuoto, spazio blu che sembrava farlo stare su una piattaforma invisibile. C’erano tante lucine bianche lontane, probabilmente stelle e dei fasci di foschia azzurra e di altri colori illuminavano tutto. Era la classica rappresentazione di un sogno.

Provò a guardarsi in giro ma era tutto lo stesso paesaggio, tranne per una chiazza distante nera, quasi simile ad un cumulo di nuvole o fumo. Si mise su quattro zampe e provò a sporgersi, senza però muoversi, per paura di precipitare chissà dove. Per qualche motivo la chiazza distanza sembrava qualcosa da cui tenersi lontani, gli dava un certo brivido per tutto il corpo.

Di nuovo la voce rimbombò nell’ambiente circostante “Aiut-…”

"Chi è?" chiese mentalmente l'allenatore.

"S-Son-..." provò a dire la voce.

“Eh? Non capisco!” disse Ash cercando di farsi ripetere, il corpo si mosse da solo e iniziò a correre nello spazio, scordandosi del timore di precipitare. Continuò a correre, cercando di avvicinarsi alla voce che ormai ripeteva di continuo parole a lui incomprensibili. Ovunque andasse la voce si allontanava sempre più e diventava debole. “Aspetta!”

“…” ormai fu talmente lontana da essere quasi impossibile da sentire.

“Aspettaaaa!!!” chiamò lui caricandosi sulle zampe e poi facendo un balzo in avanti, anche se non sapeva dove o per quale assurdo tentativo. Il suo corpo sembrava quasi fluttuare tale era il salto surreale. Improvvisamente il suo peso divenne maggiore e si sentì trascinato verso il basso; ora sì che precipitava. Cominciò a cadere nel vuoto e tutto intorno a sé divenne sempre più sfocato e mosso, facendolo quasi sentire avvolto dalla stessa foschia. “Ahhhhhhh!!!!!!”

“AHHHHHhhhhhh!!!” si tirò in avanti lui aprendo gli occhi di colpo e iniziando a fare grossi respiri. Era un sogno?

Mise la zampa sul cuore e pian piano il suo battito rallentò, lasciandolo tranquillizzare. Il sogno in sé non faceva paura, ma gli dava una grossa confusione. Rispetto a quel pomeriggio aveva visto qualcosa di concreto, non era solo qualche fastidio come in precedenza. Chi era che lo aveva chiamato?

Scosse la testa e guardò al suo fianco. Serena era ancora addormentata, per fortuna non doveva aver alzato troppo la voce, almeno non si era svegliata per colpa sua. Sospirò, tornando calmo e tranquillo, era solo un sogno… strano… ma sempre un sogno. Non gli avrebbe impedito di riposare.

E così, con la testa di nuovo libera da ogni pensiero, si sdraiò di nuovo e chiuse gli occhi. Per sua fortuna addormentandosi facilmente e stavolta senza alcun tipo di strana visione a disturbarlo, se non qualche sogno dei suoi amici ora distanti e di Serena.

Il giorno dopo i due erano ancora a riposo nei loro letti vegetali. La pace e la calma di quel posto, unita alla brezza del luogo rendevano più profondo il loro sonno. Il Pikachu e la Fennekin si erano avvicinati molto durante le ore della notte, arrivando a spostare appena nel sonno i cumuli e finendo schiena contro schiena. Probabilmente però il contatto non li aveva infastiditi per niente.

"SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!" una voce improvvisa fece tremare tutto attorno a loro, i muri e il pavimento vibravano come un vulcano in eruzione e l'urlo rimbombava nelle stanza come un esplosione nucleare.

Ash e Serena saltarono in piedi, sentendo il cuore arrivare in gola e i loro corpi totalmente frastornati. Si guardarono attorno non appena toccarono terra e si coprirono le orecchie, mentre intorno a loro sembrava girare tutto.

Girava, girava e girava in continuazione, sembrava di essere su una nave persa in una tempesta.

"Cosa diamine è successo!?" Esclamò Ash rialzandosi piano "Non dirmi che era la sveglia!!!" Scosse la testa, sventolando le sue orecchie qua e là come un cucciolo bagnato, la confusione iniziava a passare per fortuna.

"A quanto pare... immagino di sì..." replicò Serena guardando fuori dalla finestra e ricevendo sul musetto i primi riflessi dei raggi del sole. "È già mattino e immagino sia questo l'orario a cui ci si alza qui..."

"Un orologio sarebbe bastato... quasi erano meglio le sveglie esplosive di Lem" scosse la testa lui guardando l'amica e mettendosi in testa il suo berretto. "Ci conviene andare, o riceveremo altre urla di sicuro!"

Onde evitare ulteriori grida a rompergli i timpani, i due Neo Pokémon si incamminarono fuori dalla stanza e per il corridoio, arrivando al punto di ritrovo, dove sembravano essersi già radunati tutti.

Gli altri Pokémon fecero loro cenno di sbrigarsi ad unirsi a loro, premendo anche su una certa urgenza. Ash e Serena subito corsero tra loro e si posizionarono in attesa dell'arrivo di qualcuno.

Il qualcuno in questione non era altri che Chatot, seguito dal Capitano.

"Buongiornissimo amici miei!!! Dormito bene? Pancia piena per partire all'esplorazione???" Li salutò allegro Wigglytuff con il suo solito sorriso beota ma coinvolgente.

Il Pikachu e la Fennekin si scambiarono uno sguardo un po' confuso, c'era stata la colazione?

In effetti la sera prima erano stati avvertiti. A quanto pare era necessario svegliarsi prima autonomamente per farla, in caso non si volesse era possibile riposare ancora, ma senza poi poter recuperarla in seguito.

"Non abbiamo annunci speciali, quindi prima di lavorare..." inizio Chatot senza riuscire a finire.

"...IL MOTTO!!!" Intervenne il Capitano anticipandolo con le braccia in alto.

Davanti alla confusione dei due novellini, i colleghi della Gilda iniziarono ad intonare il loro tradizionale motto, a quanto pare parte molto importante della loro quotidianità.

"E UNO, DUE E TRE!!"

"UNO! LAVORARE NON FA MALE!"

"DUE! A CHI SCAPPA NIENTE PAPPA!"

"TRE! OGNI SORRISO VA CONDIVISO!"

"Urrà!!! Bravissimi e ora al lavorooooo!!!" Incitò il Capitano indicando un punto a caso in giro, dando il via a tutti che partirono in direzioni diversi verso i loro incarichi.

"Uh..." Ash e Serena non fecero a tempo a dir nulla che subito furono chiamati dai due superiori.

Chatot schiarì la voce "Voi due invece venite qui” fece cenno loro di avvicinarsi. Una volta di fronte al Capitano e il suo secondo, venne posizionata davanti a loro la borsa da esploratori. “Eccovi la vostra borsa come vi abbiamo annunciato ieri, c’è tutto ciò che vi può servire”

“Avete già deciso il vostro nome nomuccio per la squadra?”

“A dire il vero non ancora, non c’è un limite di tempo vero?” chiese Serena cordialmente ai due.

Wigglytuff scosse la testa “No, anche se prima è meglio per tutti! Ma capisco, potreste prendere ispirazione da qualche esperienza prima di decidere!” portò la zampa sotto la testa e poi ridacchiò “Fino ad allora sarete il Team Indeciso!”

“Team… Indeciso…” mormorarono i due con due goccioloni dietro le loro teste.

“Bene, ora per voi c'è un programma diverso che vi devo illustrare!" sentenziò Chatot.

"Vi lascio al mio amico amico amico Chatot! Divertitevi ma soprattutto impegnateviii!!"

E detto questo il fagotto rosa si rifugiò nella sua stanza personale, lasciando i poveri malcapitati all'uccello che appena vi fu il via libera si girò a parlar loro "Allora, voi due siete nuovi, quindi non possiamo mettervi subito al posto degli esploratori. In questi giorni studierete le basi per avventurarvi in un Dungeon e vi assegneremo missioni piuttosto semplici, non siete ancora abbastanza indipendenti da sceglierle da soli..."

"Ma intanto cosa faremo oltre a prepararci?"

"Dovete prima guadagnarvi un minimo di competenza e rispetto, i novellini devono occuparsi di mansioni molto umili ma brutali, perché non avete ancora un Rango decente e siete delle mezze cartucce. Quando vi troveremo più adatti allora potrete andare dove vi diremo. Al momento vi occuperete della buca."

"La buca?" Chiese Ash confuso.

"Si, la buca è un condotto dove Diglett di norma lavora come sentinella. Avrete notato che l'entrata non è accessibile a tutti. DI notte è completamente bloccata, di giorno prima di concedere ai clienti o agli esploratori di entrare, Diglett controlla le loro impronte per capire di che Pokémon si tratti. A seconda di ciò noi possiamo prepararci in caso sia una minaccia. O comunque per sapere chi entra e se è nell'agenda dei ricercati o i pochi di buono"

Quindi voleva dire che avrebbero preso il posto di Diglett e sarebbero stati a fare le sentinelle quella giornata. Non sembrava troppo complicato.

"Ci tengo a precisare che è un lavoro sporco ma fondamentale alla sicurezza della Gilda. Di norma siamo al sicuro ma se succede un furto o altro e il colpevole è esterno le colpe ricadono su chi era di guarda. Il tempo di ricognizione delle impronte è pure calcolato. Peggiore è il risultato, peggiore la vostra punizione! Posso farvi saltare la cena se voglio!"

Ash a quelle parole sentì un brivido e deglutì. Saltare la cena proprio no, non poteva rischiarlo. "C-Capito"

"Bene! E ora Loudred vi accompagnerà alla postazione" disse indicando il buco vicino a loro dove si sarebbero addentrati "Al lavoro!!!" Gracchiò facendoli sbrigare.

Gli arrampicanti furono perfetti per scendere nella buca, una volta arrivati con le zampe a terra subito si trovarono davanti Loudred che fece strada verso il condotto "Piaciuta la mia sveglia mattutina???"

"Uh, diciamo che è... efficace e... funziona"

"Eheh sono il campione delle sveglie! Coraggio, oggi inizia il vostro primo giorno di lavoro! Nervosi? Ci farete la mano! Le regole sono semplici: voi vi mettete qui sotto la grata e fate da guardiani. Poi siccome ho le orecchie fini ma non un ottima vista vi dirò se ci passa sopra un Pokémon. Voi mi dovete dire che Pokémon è dalla forma e colore della zampa. Abbiamo un manuale d’emergenza se non si capisce bene e dobbiamo anche segnare chi entra ed esce, in modo da avere sempre sott’occhio la situazione e controllare di aver fatto giusto. Semplice no? Dovrebbe essere un gioco da ragazzi!" spiegò lui, illustrando il compito che attendeva alle due giovani reclute.

"La fai facile... ma ricordarsi le impronte di centinaia di Pokémon…” per un Pokémon erano conoscenze basilari e veniva naturale, ma per loro era ancora difficile adattarsi “Con il Pokédex ci vorrebbe pochissimo” mormorò a bassa voce.

"Pokédex? Cosa è? Si mangia?" chiese il Pokémon dalle orecchie tonde.

Ash ebbe un brivido e subito rigirò la frittata “No è... un modo di dire, ma è complesso e inutile… lasciamo perdere”

"D'accordo… e ora al lavoro! HOP HOP!" dopo aver dato due poderose pacche sulla schiena ad entrambi, che ricordarono loro una conoscenza fatta proprio a Forsia… se ne andò nella sua postazione.

Iniziò così il lavoro della giornata. Per Ash e Serena non era facile riconoscere ogni singola impronta di Pokémon che passava. Il giovane allenatore di Biancavilla doveva accedere ad ogni antro più recondito del suo cervello per riconoscerle tutte. Serena se la cavava più o meno allo stesso modo e teneva il manuale aperto per confermare ciò che diceva Ash.

Le ore passavano e la fatica si fece sentire, ma a quanto pare fino ad ora non avevano sbagliato nessun colpo. Non erano rapidissimi ma almeno riuscivano a garantire la sicurezza della Gilda.

"Ultimo Pokémon della giornata e poi ci ritiriamo per riposarci e cenare!” Annunciò Loudred a gran voce, facendo sentire però appena anche la sua di stanchezza. "Ditemi chi è e possiamo concludere il lavoro!"

Gli occhi di Ash erano allo stremo e gli facevano male, rimanere al buio e tenere gli occhi fissati su quella fessura che faceva arrivare il sole negli occhi era abbastanza tormentoso. Inoltre la luce che aveva illuminato il Pokémon precedente era particolare. Per fortuna sapeva di non essere l’unico a crederlo visto che pure Serena aveva confermato.

"Coraggio..." si disse Ash facendo un ultimo sforzo "E’… Bidoof”

“Perfetto! Era l’ultimo a dover rientrare!" si rallegrò Loudred “E ora abbiamo finito! Torniamo in sala!”

"Uff... speriamo di non doverlo fare più..." disse sfinito Ash.

Arrivarono di nuovo nella sala comune. La luce anche se minore visto l’orario, era abbastanza fastidiosa. Si strofinarono gli occhi un po' disorientati, cercando di ricomporsi, mentre Chatot li attendeva con sguardo inquisitore.

"Bene, dunque” Disse lui controllando il lavoro svolto “Uhm… può andare... il vostro lavoro è stato discreto. Si poteva fare meglio, ma non siete neanche andati come mi aspettavo e per dei novellini è sufficiente. Come primo giorno direi pure che è nella norma, andate pure..."

"Solo discreti!?" protestò Ash camminando verso la loro camera, dopo essersi assicurato che chatot fosse fuori dai piedi "C'era da impazzire li sotto!"

"Almeno sempre meglio di me, cominciavo a sentirmi sempre più soffocata" confessò Serena con un mezzo sorriso “Però poteva andarci peggio”

"Dovrò chiedere a Diglett come faccia a sopportare tutto questa pressione prima o poi" concluse Ash il discorso, volendo pensare ad altro.

E passò un’altra notte, tranquilla e beata per entrambi, la stanchezza era tanta e aveva permesso loro di dormire profondamente. Il giorno dopo si erano prefissati di svegliarsi prima per fare colazione, ma a quanto pare non fu necessario perché delle strilla invasero la Gilda, facendo sobbalzare non solo loro… ma anche gli altri componenti.

“GAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!”

Non era la normale sveglia.

I Pokémon uscirono dalle camere uno per uno, ancora un po' assonnati ma capaci di reggersi in piedi. Era prestissimo e nemmeno era l’orario ideale a fare colazione, eppure tutti si muovevano in massa verso la sala da pranzo, dove era partito l’urlo in preda al panico e alla disperazione.

“Cosa sarà stato?” chiese Ash correndo insieme a Sunflora, Serena e Zorua.

“Non lo so ma sembrava..."

"Oh no..."si sentì la voce di Chimecho che se ne stava di fronte all’entrata della sala, eppure sembrava alquanto impaurita ad entrare.

“Che succede?” Chiese Corphish al campanello fluttuante. Tutti si erano radunati intorno e aspettavano una risposta.

Chimecho aveva lo sguardo abbastanza nervoso e sembrava consapevole di cosa era appena successo “E’ Chatot... abbiamo un codice rosso succoso”

“CODICE ROSSO SUCCOSO!?” esclamarono tutti in panico, mento Ash e Serena che erano solo travolti dalla loro ansia e paura. Iniziarono tutti ad agitarsi, non ascoltando nemmeno le domande dei due confusi. Il loro caos fu subito messo a tacere da Chatot che volò da loro e attirò la loro attenzione.

Sembrava scuro in viso "Riunione straordinaria! Tutti dentro con me in sala immediatamente!" Gracchiò Chatot strepitando di qua e di là “E non fate casino, se il Capitano si sveglia siamo finiti, mi sono spiegato!?”

Nella sala da pranzo stava scoppiando il pandemonio, tutti bisbigliavano cose su cose che difficilmente Ash e Serena potevano capire. Parevano davvero scioccati e spaventati, persino Spectrelish se ne stava in disparte gocciolando mozzarella.

Chatot si fece avanti e chiese il silenzio “ALLORA!? CHI E' STATO?" tuonò lui senza però cercare di farsi sentire dal Capitano "CHI HA COMPIUTO IL MISFATTO?"

“Perché sta risuccedendo? Non succedeva da tempo ohibò… non va bene, non va bene…” tremò Bidoob con la testa tra le zampe.

"Cosa è successo? Cosa è il codice rosso succoso?" chiese Ash ancora confuso.

Chatot fulminò i novellini con uno sguardo, a quanto pare non felice di dover rievocare la vicenda e le sue conseguenze terribili. "IL MISFATTO E’ CHE LE MELE PERFETTE DEL CAPITANO SONO SPARITE!!" rispose per il pappagallo.

"Dovete sapere.." disse Sunflora "Che il Capitano Wigglytuff mangia solo le sue mele perfette come avete visto le altre sere… sono una specie di tesoro per lui e se vengono a mancare lui… lui… Shock!!”

“E’ terribile ciò che accade in quei casi. Il Capitano sembra buono ma bisogna avere paura nei casi in cui si arrabbia, è spaventoso e non tutti qui hanno assistito ma sanno che non deve succedere mai una cosa simile. Chi lo ha vissuto… è ancora traumatizzato” spiegò Sandile.

A quelle spaventose parole Sunflora, Bidoof, Corphish, Chimecho, Diglett, Loudred, Dugtrio e Croagunk rabbrividirono e divennero pallidi. Loro sapevano che cosa succedeva… Chatot non era impallidito perché stava pensando già a chi fosse il colpevole.

L’uccello li zittì e riprese a parlare “In ogni caso abbiamo ancora una scorta d’emergenza, quindi mentre useremo quella per il Capitano oggi… tutti andranno a recuperare altre Mele Perfette per riempire di nuovo la dispensa!”

Tutti rimasero zitti e annuirono, ma vedendo il becco di Chatot formare un grugno di rabbia non si mossero più di un millimetro “Prima però… voglio sapere… CHI SI E’ PERMESSO DI FARE QUESTO!!!” tuonò lui avvicinandosi uno ad uno ad ogni Pokémon presente "TU! DOVE TI TROVAVI E COSA FACEVI!?”

Aveva intenzione di verificare ovviamente, ma decise di sentire tutti i presenti, fino ad arrivare ad Ash, Serena e Loudred. La sua rabbia aumentava ad ogni secondi, facendolo quasi fumare come Camerupt “SE GLI ALTRI HANNO UN’ALIBI VUOL DIRE CHE IL COLPEVOLE VIENE DALL’ESTERNO! VOI ERAVATE DI GUARDIA!!”

"S-Si signore... ma-…"

"DUNQUE AVRESTE DOVUTO CONTARE TUTTI I POKEMON CHE SONO VENUTI QUI!"

"E lo abbiamo fatto!” intervenne subito Ash prendendo le difese del gruppo. Non aveva paura di sostenere la verità, non era colpa loro “Abbiamo contato tutti...!”

"Tutti tranne uno! Non c’è altra spiegazione! Se non è uno di noi è un estraneo che si è intrufolato qui durante il giorno! I muri sono a prova di Pokémon Spettro quindi rimane solo quella teoria! E se qualcuno è entrato la colpa è di chi faceva la ronda ma ha fatto un errore!”

"Signore, noi siamo sicuri di... "

“La vostra sicurezza in questo caso vale a zero e voi non avete ancora dimostrato un minimo di fiducia! Tra tutti i presenti voi siete i novellini e VOI avete la responsabilità di ciò che è successo! Vi avevo avvertiti! AH! NON CI SIAMO PROPRIO! NO, SIGNORE, NO! Quindi... NIENTE CENA! ALMENO FINO ALLA PROSSIMA SETTIMANA! NO CHE DICO FINO AL PROSSIMO MESE!"

"C-CHE!?" gridarono Ash e Serena.

“E VALE PURE PER LOUDRED!”

"COSA!?" gridò Loudred sconvolto "CHE CENTRO IO!?"

"ERI ANCHE TU ALLA GUARDIA QUINDI SEI ANCHE TU PARTE DEL PROBLEMA! CREDEVO DI POTERTI DARE FIDUCIA VISTO CHE NESSUN ALTRO NOVELLINO IN PASSATO AVEVA FALLITO LA PROVA! Beh… a parte… c-comunque non ha importanza! La responsabilità è anche tua! E ORA FINE DISCUSSIONI! NON TRANSIGO!"

Il Pokémon grosso iniziò a digrignare i denti e serrare i pugni, tremava per trattenersi ma la collera saliva sempre più. Stava diventando rosso e sembrava un treno a vapore pronto a scoppiare "VOI DUE…!!!” si rivolse ad Ash e Serena che facevano dei passi indietro per mettersi a distanza di sicurezza.

"L-Loudred sta calmo... sono solo alle prime armi" provarono a fermarlo i compagni.

"Loudred noi..." provò Ash a parlargli per spiegare la situazione e calmarlo ma sembrò istigarlo semplicemente.

Il Pokémon dovette essere trattenuto dagli altri mentre si dimenava. Erano sicuri di aver svolto tutto alla perfezione, avevano controllato più volte e nonostante il lavoro fosse sfiancante ci avevano messo impegno. Doveva esserci una spiegazione, il problema era trovarla. La prima cosa da fare era scagionare Loudred, non poteva essere coinvolto anche lui, anzi era meglio per tutti che fosse fuori dai guai. Averlo contro era solo negativo, non serviva inimicarsi un compagno della Gilda e avrebbe reso ancora più complicato lo svolgersi dell'investigazione.

I due neo-Pokémon corsero verso Chatot e cercarono di farsi ascoltare, pregandolo con le orecchie basse "La prego ci ascolti! Non abbiamo sbagliato, siamo sicuri del nostro lavoro e di aver controllato più volte i risultati! Ci deve essere stato un malinteso o altro!"

"Non voglio sentire storie!! Vi abbiamo affidato un compito e avete sbagliato già alla prima missione! Come pretendete di essere pronti per andare ad esplorare un Dungeon ed essere esploratori quando siete solo degli incapaci!? Non avete considerazione del guaio abbiate combinato, non avete la più minima idea di cosa causerà tutto ciò se si scopre prima di riottenere tutto ciò che abbiamo perso! La mancanza di Mele Perfette... per il Capitano..." scosse la testa con i brividi e il terrore negli occhi "Ci siamo già passati e altre volte andati vicini! E sono sempre stati errori delle sentinelle tranne una rara eccezione! Voi due siete gli unici che possono aver causato tutto ciò!!!" Continuò irato.

Ash provò almeno a tirare fuori Loudred dalla situazione "Allora per favore non coinvolga anche lui!" Disse indicando il compagno che ancora sembrava fuori di sé "Non ha colpe, anche se avesse visto un errore non avrebbe mai avuto la possibilità di cambiare le cose. Loudred è un membro della Gilda da tempo e di sicuro vi fidate di lui! Se lo avete fatto ponendoci sotto la sua osservazione vuol dire che avete anche considerazione della sua parola e del suo giudizio! Se dice di non aver notato errori avrà del peso come opinione, al massimo l'errore deve essere stato fatto fuori dal suo controllo e quindi non ha commesso niente di così grave e le colpe cadono su qualcun altro. Inoltre noi gli comunicavamo di chi erano le impronte e lui diceva se passavano o no, non può aver sbagliato! Non punitelo per questo...”

Chatot si voltò a guardare il Pokémon tirato in causa, che ancora era impegnato in un'animata litigata con i compagni intenti a calmarlo invano. In effetti tutto ciò costituiva anche una questione di orgoglio per lui, essendo membro della Gilda da così tanto ed essere punito per un errore così banale ma con conseguenze così tragiche poteva andare ben oltre la frustrazione. Vero che non era diplomato quindi di conseguenza aveva ancora la capacità di fare errori, ma poteva almeno concedergli il beneficio del dubbio.

"Loudred!" Lo chiamò subito Chatot con autorità. Il Pokémon si girò un po' sconcertato e lo ascoltò "Per questa volta sarò magnanimo, non ti punirò. Ora filate tutti che qui ho da fare!!!" Gracchiò facendo subito scappare tutti dall'area. A quel punto si rigirò verso i due che avevano appena fatto a tempo a sospirare per la sorte di Loudred.

"In quanto a VOI... visto il fatto che non abbiamo altre piste e la colpa ricade su di voi essendo gli unici possibili responsabili... non posso far altro che punirvi. Niente cena stasera e per le prossime 2 settimane! Ma visto che qui si parla anche di fiducia e al momento non avete neanche una minima briciola di essa, non avrete il permesso di andare in alcun Dungeon e non vi verrà assegnata alcuna missione legata ad essi, così come vi sarà revocato il compito di Sentinelle!!" Tuonò la sua sentenza sulle loro coscienze.

In quel momento i due rabbrividirono, non tanto per la prima punizione ma la seconda. Per quanto tempo sarebbe stato così? "M-Ma per..."

"E questo vale per un anno da oggi!!! Ovviamente visto che ancora non eravate pronti a salire di Rango anche quando avrete scontato la punizione dovrete prima dimostrare di avere il diritto di esplorare!"

"UN ANNO!?" Ash e Serena sobbalzarono terrorizzati. Un anno senza poter andare nei Dungeon voleva dire meno missioni e ricerche per trovare una via di ritorno. I misteri da svelare e i Pokémon da conoscere andavano fatte attraversando i Dungeon, non stando nel villaggio, per loro sarebbe stato un limite enorme a tornare a casa.

Chatot alzò l'ala con rabbia e autorità, sottomettendo i due e le loro proteste "Questa è la mia decisione e non si discute!! Via!" Tuonò facendoli allontanare, mentre lui stesso andò per la sua strada.

Fu così che i due dovettero rimanere a stomaco vuoto. Saltarono tutti la colazione e andarono dritti a procurarsi le Mele Perfette, tranne i neo-Pokémon che furono subito mandati a svolgere le nuove mansioni.

Spesero il resto della giornata a fare dei lavoretti per la Gilda abbastanza sfiancanti, tra cui trasporto di strumenti, scorte di cibo e altre faccenduole in giro per il Borgo, purtroppo ormai rassegnati alla routine che si sarebbe ripetuta il giorno dopo e quello dopo ancora. Per evitare di far aumentare l'appetito il Pikachu e la Fennekin andarono dritti a dormire subito al tramonto e pensarono a recuperare le energie spese.

Sapevano che per loro era meglio trovare il colpevole, sopportare due settimane senza cena non era così impossibile, per quanto all'apparenza fosse una punizione troppo crudele per Ash. Al contrario la seconda punizione era decisamente peggiore e ad ogni costo dovevano cercare di trovare una scappatoia. Aspettare un anno per iniziare a cercare una via di ritorno a casa era troppo, anche perché sapevano già che le ricerche stesse poteva durare un sacco.

A quel punto per loro conveniva di più mollare la Gilda e andare per conto proprio anche se molto rischioso e probabilmente infruttuoso. Ciò su cui concordarono fu che avrebbero speso la giornata seguente ad informarsi su qualcuno in grado di aiutarli con il loro problema spazio temporale, vista l'opportunità di circolare per il villaggio senza occuparsi di mansioni troppo importanti. Avrebbero perso un po' di tempo e chiesto in giro completando quei piccoli compiti dati, almeno per il momento. Poi avrebbero investigato anche sull'altro caso, dopotutto risolta la punizione non avrebbero avuto più occasione di fare ricerche liberamente e andarsene a zonzo ad ogni momento che preferivano.

La speranza era di riuscire a trovare quello che cercavano, in un modo o nell'altro. Il tempo era ciò che dovevano sfruttare al meglio.

...

"Buongiorno Serena..." sbadigliò lui il giorno seguente stiracchiandosi un po'.

Serena fece lo stesso, mettendosi in piedi e scrollandosi appena "Buongiorno anche a te..."

Erano parecchio frastornati dalla nottata a digiuno. Erano in tempo per fare colazione e abbuffarsi, con l’intento di recuperare ciò che non avevano consumato la serata precedente. Non potevano prendere cibo da conservare e ciò non lasciava a loro altro che i loro stomaci da riempire fino all'orlo. La loro sveglia interna, causata anche dal cibo mancato, aveva permesso loro di evitare l'altra sveglia naturale detta Loudred, sicuramente molto meno gradita alle orecchie. Anche se tra le due non sapevano quale fosse peggiore.

Una volta fatta la scorpacciata, in solitudine visto l'orario molto mattiniero... e una volta recitato il motto in seguito con i compagni, i due presero da Chatot la lista dei lavori da svolgere, sempre sotto il suo sguardo omicida e colmo di delusione e antipatia. Pregavano di risolvere la situazione in fretta e di uscire dalla sua cerchia di antipatia.

Usciti dalla Gilda, se ne andarono verso il paese portandosi la lista dentro la loro borsa da esploratori, almeno utile per tenere la roba importante. I compiti erano tanti, ma focalizzandosi e organizzandosi era possibile completarla più in fretta del previsto, magari spartendosi anche le mansioni più facili. Nel frattempo e dopo aver finito, chiesero informazioni in giro riguardo a qualche leggenda senza però attirare troppo l'attenzione. I risultati furono praticamente nulli.

Il sole tramontava sul mare, i due stavano tornando verso la Gilda, molto stanchi e abbattuti. Chiedendo in giro nessuno aveva saputo dare loro una risposta, anche perché non potevano chiedere direttamente se sapevano come ritornare in un’altra dimensione popolata da umani.

"Io non capisco..." disse lui parlando della questione del furto di Mele Perfette "Sono sicuro di averli contati tutti quei Pokémon. Vero che stavo per addormentarmi, ma era l’ultimo e perfino Bidoof ha confermato di essere lui. Ogni Pokémon lascia sempre un impronta… anche se può levitare si deve abbassare in modo da riconoscerlo, altrimenti non può entrare senza che non se accorga nessuno. Come abbiamo detto inoltre i tipi Spettro non possono passare perché le pareti sono antiSpettro”

"Forse è un Pokémon che sa usare Trasformazione? O un Pokémon che diventa trasparente e si è infiltrato mentre un altro passava. O un tipo Volante che ha trovato una fessura da qualche parte?” tentò Serena.

Ash incrociò le braccia mentre camminava e assunse uno sguardo pensieroso “La prima opzione non credo perché comunque avrebbe dovuto uscire di notte dalla porta principale e aprirla dall’interno, si sarebbe fatto scoprire. Per la terza non credo perché gli altri hanno raso al suolo la Gilda cercando un’entrata alternativa e non è stata trovata. La seconda può darsi anche se sarebbe dovuto essere un Kecleon oppure dei tipi Spettro e Psico. Inoltre si ricollega al primo problema; avrebbero dovuto aprire la porta dall’interno e si sarebbe sentito qualche rumore”

“Forse ha usato Ipnosi su tutti per non farsi sorprendere e agire indisturbato?”

“Possibile… Lidia in questo momento sarebbe perfetta” rispose lui un po' abbattuto. Dovevano far qualcosa al più presto.

“Se solo fossi un po' più di aiuto..." mormorò Serena a bassa voce, probabilmente era un pensiero che non voleva esprimere, anche se le orecchie di Ash lo avevano recepito bene. "Recentemente non faccio altro che causare guai a tutti..."

"Cosa? Non è affatto vero!" rispose subito lui con un tono contrario. Non era affatto vero quello che diceva, il solo essere lì con lui era già più importante di quanto potesse credere. Da solo probabilmente si sarebbe sentito più scoraggiato.

Serena accorgendosi di essersi fatta sentire drizzò le orecchie e tenne lo sguardo basso, senza rispondere. Visto il silenzio dell’amica e probabilmente le sue parole servite a nulla, il Pikachu si mise davanti a lei e le bloccò il passaggio facendoli fermare entrambi “Non hai fatto nulla i male!"

Gli occhi della volpina inizialmente sembrarono esprimere una certa sorpresa ma poi divennero un po' duri e rivoltosi “Appunto, non ho fatto proprio nulla in generale, io direi questo” il suo tono sembrava un po' amareggiato, anzi lo era più di quanto potesse credere. Ash inalò un po' pesantemente e la guardò con confusione, in verità cominciava a capire cosa stava succedendo.

"Rifletti, prima un Pokémon mi disubbidisce e non vuole più avere a che fare con me, gli altri si azzuffano per colpa mia e finiscono per farsi male, poi finisco in cella frigorifera per una distrazione e vi faccio dannare l'anima per trovarmi. Siamo finiti qui per qualche strano motivo e la prima cosa che ho fatto è andare in panico, siamo stati attaccati e non ho potuto far niente se non venir avvelenata e ora..."

Ecco, lo sapeva, per quanto potesse essersi ripresa dal trauma di Tulipal tutte quelle cose dietro l’altra avrebbero fatto venire a tutti una depressione assurda. Doveva immaginarlo e non le aveva chiesto mai davvero se la cosa le pesasse ancora. "No tu sei preziosa! Senza di te sarei..."

"QUANTO E' PREZIOSO QUALCUNO CHE NON SA NEANCHE LANCIARE UN MISERO ATTACCO GRAFFIO!?" esplose Serena urlando ad un tratto. Per fortuna attorno a loro non c’era nessuno, ma la sua risposta sembrava aver zittito la natura stessa.

"C-Cosa?" balbettò Ash impallidendo.

“Tu sei sempre stato accanto a me per tirarmi su, non ti sei MAI depresso di fronte ad una difficoltà come ho fatto io. Siamo finiti qui e mi hai calmata, sei riuscito a mantenere il controllo e a tirarmi su. Hai sempre una soluzione pronta e persino nella foresta hai lottato per proteggermi, per poi prenderti cura di me mentre ero avvelenata. Siamo arrivati qui e subito hai preso la decisione di farci entrare nella Gilda avendo già un piano e prendendola con ottimismo, non è servito nemmeno chiederlo a me perché avevi tutto sotto controllo. Anche durante il nostro primo incarico hai tenuto il morale alto e ti sei impegnato e ora stai ancora pensando ad un modo per farci uscire dai guai!” lo guardò con gli occhi lucidi.

Ora si che aveva capito, non poteva essere più chiara ed era anche sua la colpa. In fondo messa in quella situazione era ovvio che si era sentita non solo messa da parte ma un peso inutile. Non l’aveva interpellata nella sua decisione di entrare nella Gilda e forse quello l’aveva fatta sentire molto più male del previsto. Avrebbe potuto aspettare e parlarne un attimo con lei, chiederle il suo parere… si era sentita inutile e un ingombro, ma per lui non era affatto così. Quelle parole ferivano entrambi.

“Tu sai lanciare Tuono e probabilmente a breve saprai anche usare gli altri attacchi, mentre io non so lanciare una misera fiammella e... e per quanto possa ripetere il nostro motto nella testa, non cancella tutto quello che è successo e che se non ci fossi stata io le cose per te sarebbero più semplici” Il silenzio di Ash quasi la portava ad auto-confermare tutto quello che aveva appena detto.

Sapeva che se Ash avesse parlato probabilmente sarebbe riuscito in qualche modo a farla sentire meno inutile ma non era giusto stavolta convincersi del contrario. Fece un balzo e lo saltò completamente, correndo verso la Gilda senza ascoltare i flebili richiami di Ash che però non si mosse per rincorrerla.

Dopotutto era anche colpa sua se Serena si sentiva così, non aveva fatto davvero niente di particolare per farla sentire coinvolta o parte della squadra quale erano… e la consapevolezza pesava tanto da tenerlo immobile sul punto.

“Sono un’idiota…”

Serena nel frattempo corse su per gli scalini della Gilda. Si guardò indietro fermandosi un attimo e notò che Ash non l’aveva seguita e questo le bastava. Da lì avrebbe potuto vederlo bene nella posizione dove avevano discusso prima ma decise di non farlo e proseguire.

Arrivo sulla grata dove dovevano analizzare la sua impronta, ma non sentì nulla provenire dal basso. Abbassò lo sguardo ma non poteva vedere da lì. Abbassò anche l’orecchio e non si sentì la minima mosca. Eppure dall’interno della Gilda si sentivano parecchie voci una sopra all’altra. Strano.

Corse all’interno, visto che a quell’ora era ancora concesso farlo e la porta era aperta. Saltò al piano inferiore e poi a quello sotto ancora, arrivando davanti alla buca delle sentinelle a cui ora tutti erano riuniti. “Che succede?”

Chimecho si girò verso di lei e sospirò “Purtroppo sono state rubate altre Mele Perfette questo pomeriggio…”

“Cosa?!” si sorprese Serena sconvolta “Ma di pomeriggio? Con tutti al lavoro?” Era impossibile, per il ladro sarebbe stato rischiosissimo colpire durante il pomeriggio.

“Proprio perché eravamo tutti al lavoro… qui alla Gilda c’erano solo Chatot, Diglett e Loudred. Il Capitano era andato a svolgere una commissione e gli altri erano a prendere altre Mele Perfette per riempire fino all’orlo da dispensa. Spectrelish era andato invece e prendere gli ingredienti per la cena. Quando siamo tornati Chatot era in panico e abbiamo scoperto che un quarto della nuova scorta è sparito”

Chatot si fece avanti e ispezionò Serena “Non è che voi c’entrate ancora qualcosa?! Manca il tuo amico!?” chiese subito con aria inquisitrice.

“NO! Eravamo al lavoro come tutti, se non ci crede vada al villaggio a chiedere, abbiamo un alibi! Ci hanno visti in tanti lavorare e hanno anche parlato con noi. Non ci siamo mai avvicinati alla Gilda!” subito Serena ribatté, senza la minima intenzione di farsi incolpare ingiustamente, benché meno Ash “Ash allo stesso modo, se non è qui con me semplicemente è perché ci sta mettendo un attimo a tornare. O è vietato farsi una passeggiata dopo degli incarichi pesanti?” alzò un sopracciglio abbastanza innervosita dalle insinuazioni del volatile.

Subito in suo soccorso corsero anche gli altri, il primo fu Loudred che si mise in mezzo ai due, più dalla parte di Serena "NO! STAVOLA NON C'ENTRANO NIENTE!" così rispose sfidando l’autorità di Chatot il quale subito si bloccò e sembrò rimanere a corto di parole “Erano al lavoro e la loro innocenza si proverà facilmente. Qui al massimo dobbiamo parlare di noi, visto che tutti quelli rimasti qui compreso lei, abbiamo avuto un attimo di distrazione!”

Chatot subito arrossì di fronte al commento imbarazzante e sudo freddo. Serena osservò dubbiosa e chiese “Distrazione?”

Diglett sbucò di fianco a lei e abbassò appena lo sguardo un po' vergognato di se stesso “Per un attimo abbiamo chiuso gli occhi, pensavamo fosse un minuto e invece ci siamo accorti che era passata un’ora. Anche il signor Chatot ha avuto lo stesso problema”

“Addormentati… non deve essere un caso. Anche a me e Ash durante il turno si sono chiusi gli occhi per qualche istante, davano fastidio e dovevamo sbatterli un po'. Ad un certo istante avevamo la testa molto confusa”

"Shock! Non può essere una coincidenza. Deve essere successo qualcosa davvero! C’è un criminale furbissimo qui in giro” commentò Sunflora.

"Chiunque sia stato la deve pagare. Non è possibile che la faccia franca rubando due volte la riserva! Se arriva la volta che il Capitano lo scopre… siamo finiti!" sbottò Salandit.

Il pappagallo sospirò, a quel punto era inevitabile, dovevano aprire un’indagine tutti insieme “Domani faremo una riunione straordinaria e inizieremo ad indagare studiando un piano per bloccare il malfattore. Per stasera metteremo dei turni di guardia a tutti, che ruoteranno in modo da coprire sempre l’entrata” disse il pappagallo "Per ora andiamo tutti a riposare prima di cena…”

Serena rizzò la coda e poi cominciò a muoverla un po', con un sorrisetto furbo. Si avvicinò a Chatot, forse troppo, pochi centimetri a separare le loro facce “Mi scusi, ma non le sembra il caso di revocare la nostra punizione?”

“C-Come sarebbe a dire!?”

“Qui abbiamo provato che il colpevole è esterno e che riesce ad entrare in ogni modo, sia di giorno che di notte. Abbiamo probabilmente fatto un errore per qualche suo trucchetto usato per imbrogliarci, ma fino a prova contraria lei si è fatto mettere nel sacco durante la giornata e addirittura prendendo sonno!” esclamò con una falsa sorpresa e drammaticità “Può non punire nessuno visto che siamo tutti vittime... oppure può farlo, ma deve coinvolgere ogni Pokémon colpevole… compreso lei.”

Chatot ebbe un brivido e digrignò appena il becco messo alle strette.

“Per dei novellini un errore è comprensibile, maggior ragione se fatto anche da degli esperti… d’altro canto fatto proprio dal secondo in comando della Gilda… beh”

“Okay!!! Ho capito!” Sbatté le ali lui allontanandosi meglio dallo sguardo furbo di Serena, un po' gracchiando per la scena “Verrà revocata la vostra punizione sulla cena, ma per l’altra devo ancora decidere, visto che non siete ancora degni della mia fiducia e non avete ancora provato di essere degni di diventare esploratori della Gilda! Ne riparleremo appena acciuffato il criminale!”

La Fennekin inclinò appena la testa e sorrise dolcemente “Grazie!” disse tutta cordiale e la sua voce così calda e amorevole da far rimanere sconvolti tutti i compagni.

Lo aveva fregato alla grande.

Ash camminò lentamente fino alla Gilda, prima di tornare aveva fatto una passeggiata in riva al mare per schiarirsi le idee ma l’unica conclusione a cui era arrivato era che Serena sbagliava a criticarsi così, ma la colpa di ciò era sua che glielo permetteva e aveva dato motivo di farlo.

Se avesse cercato di farla sentire davvero come un supporto per lui forse non sarebbe successo. Era vero manteneva la calma e sapeva usare Tuono… ma perché era stato già un Pikachu e si era abituato più in fretta. E se era così ottimista era per il suo carattere, a volte sottovalutava i problemi e reagiva troppo in fretta, ma capiva che Serena non riusciva a vederla in quel modo, per quanto tanta ammirazione fosse per lui inspiegabile. Ancora era per colpa sua che Serena non si era sentita affatto presa in causa e sentita inutile, non le aveva chiesto nulla sulla storia della Gilda.

E pensare che tra i due quella definibile come la mente era lei, come lei poteva definirlo lo spirito del team. Il peggio era che quando gli aveva detto tutte quelle cose in faccia non lo aveva fatto con invidia o rabbia nei suoi confronti, non aveva mai incolpato Ash di essere la causa dei suoi sentimenti. Avrebbe preferito meritarsi tutto, invece di vedere come lei criticava se stessa. Era fatta così, c’erano così tante occasioni in cui era stata fondamentale in passato ma tendeva a mettere in secondo piano queste per evidenziare invece i suoi errori, anche se solo per prenderli come riferimento per ripartire. Non si dava delle arie, non provava invidia. Eppure si era fatta coraggio tante volte, lo aveva fatto a lui… continuando così avrebbe avuto modo di dirgli che non riusciva più nemmeno a rispettare il loro motto. Avrebbe avuto modo di rendere le sue illusioni veritiere.

Doveva impedirlo.

Strinse un pungo e guardò il mare con aria determinata. Sì, doveva impedirlo. Le avrebbe chiesto scusa e le avrebbe tolto dalla testa certi pensieri.

Girò il corpo dall’altra parte e iniziò a correre, diretto alla Gilda. La sabbia si spargeva qua e là per i suoi movimenti veloci, e il vento gli soffiava in viso in modo davvero esagerato… gli sembrava quasi di volare. Il paesaggio scorreva di fianco troppo velocemente, stava correndo come un treno. “Ma che!”

Fermò le zampe e si aggrappò al terreno frenando bruscamente. Il suo corpo però venne sbalzato avanti e sbatté dritto il muso contro il tronco di un albero. Cadde all’indietro con gli occhi a circoline “Uhhhhh…” e ci mise qualche istante a rialzarsi “A-A quanto pare h-ho imparato A-Attacco R-Rapido”.

Si ristabilì, a quanto pare Serena lo aveva spinto ad imparare due mosse… e poi diceva che era inutile? Scosse la testa e riprese a correre, ma stavolta alla velocità normale, ci avrebbe pensato un’altra volta ad esercitarsi, ora aveva altre priorità.

Arrivò in fretta all’entrata della Gilda, per sua fortuna ancora aperta. Scese fino alla sala principale, ma non vi era traccia di nessuno. Sentì canticchiare in sala da pranzo quindi vi si recò, trovando Spectrelish che metteva via le ciotole appena lavate. “Spectrelish!”

“Uh? Oh ben tornato! Hai saltato la cena!” disse lui indicando le due ciotole sul tavolo ancora intoccate.

Ash guardò il punto indicato e un po' perplesso rispose “Ehm, non credo che avrei cenato lo stesso, io e Serena siamo ancora in punizione e non possiamo cenare”

“Oh non te l’hanno detto? La punizione è stata revocata. Oggi pomeriggio c’è stato un altro furto e proprio sotto la responsabilità di Chatot” rispose sotto lo sguardo stranito di Ash “Devi ringraziare la tua amica, a quanto pare ha messo alle strette Chatot e lo ha convinto a togliervi la punizione. E’ furba la volpina”

Ash smorzò un sorriso misto ad un ghigno. Avevi vari pensieri per la testa, uno di essi era quanto fosse fantastica Serena. Altri erano legati al furto, cosa che lo lasciava perplesso, così chiese altre spiegazioni, tutte date abbastanza facilmente dal cuoco, che aveva sentito la discussione degli esploratori prima di cena.

“Hmmm è molto strano” disse il Pikachu.

“Già” fu d’accordo la pizza spettrosa “Però adesso ti consiglio di mangiare, o almeno di prendere le ciotole e andare dalla tua amica” gli consigliò prendendo le due ciotole in mano.

Ash lo guardò e esitò a prenderle tra le zampe, in effetti quello che aveva detto gli aveva dato una curiosità. “A proposito, perché due ciotole?”

“Ah beh, Serena non ha mangiato, durante tutta la cena è rimasta ad aspettarti, però non essendo più arrivato ha detto di tenerti da parte il cibo che poi ti sarebbe venuta fame e che poteva benissimo attendere”

Ash subito abbassò le orecchie, Serena pensava sempre prima a lui che a se stessa. Non era arrabbiata con lui anzi… “…E ora… dove è?”

Spectrelish appoggiò le ciotole e indicò l’uscita della sala a pranzo “E’ andata via con gli altri, ma mentre uscivano ho sentito le altre Pokémon dire che sarebbe stata con loro. Probabilmente adesso staranno parlando di… cose da femmine” mosse le dita per fare le virgolette e alzò appena il ciglio son un sorrisino “Non so se mi spiego”

Ash inclinò la testa confuso senza capire l’allusione a cui faceva riferimento “A dire il vero non ho capito” i discorsi da ragazze non li aveva mai capiti, di cosa si parlava? Brock una volta aveva menzionato l’amore, i maschi e cose da… femmine. Aspetta, perché improvvisamente pensando di amore e ragazzi voleva saperne di più?

“Se volete dormire beati stanotte vi serve lo stomaco pieno! Con questi piatti niente vi terrà svegli!!”

“Niente… ci…” Ash improvvisamente sentì quasi un fulmine colpirlo e l’illuminazione arrivò. Ora si che sapeva cosa fare per risolvere il problema! Balzò in aria e corse all’entrata della sala. Si girò verso l’altro Pokémon e lo ringraziò “Grazie per la cena, ma la mangerò dopo! Adesso devo andare a fare una cosa!” e sparì, lasciando Spectrelish a fantasticare su cosa avesse potuto fare in quel momento senza mangiare. Forse stava andando dalla sua amica per… no, non poteva essere quello. O forse sì?

In verità Ash si era precipitato fuori dalla base ed era corso in fretta al Borgo, pregando che fosse ancora aperto il negozio dove aveva intenzione di andare. Per sua fortuna una volta arrivato allo stand, notò che i due proprietari erano ancora lì.

“Scusate!! Siete ancora aperti?” chiese lui ad alta voce e con il fiatone.

Due Kecleon, uno viola e uno verde, spuntarono dal bancone e lo guardarono con curiosità “Stavamo per chiudere ma non abbiamo fretta quindi… cosa possiamo fare per te?”

I due erano i fratelli Kecleon, gestori dell’emporio più importante del borgo in fatto di acquisto di strumenti. Avevano di tutto e di più. Li aveva incrociati quel pomeriggio e ci aveva scambiato due parole. "Avete qualcosa contro la stanchezza? Per impedire di addormentarsi?" chiese il topino.

"Beh... si e no... qualcosa c'è ma..." dissero i due Pokémon guardandosi l'uno con l'altro “Ti serve per resistere anche agli attacchi come “Ipnosi, Canto e altro?” lui subito annuì e allora loro confermarono ancora di avere ciò che gli serviva.

"Lo compro!" proruppe Ash immediatamente.

"E’ il nostro ultimo pezzo per oggi e non penso che puoi permettertelo, considerate le tue modeste finanze e..." lo avvisarono i due fratelli venendo subito interrotti. Un esploratore della Gilda guadagnava molto meno ai primi anni.

"...Pagherò con dei lavoretti extra!" propose il Pokémon. Gli serviva quella cosa e gli serviva subito.

I due Pokémon camaleonte si guardarono consapevoli che doveva proprio volere ciò che gli serviva per arrivare a proporre una cosa del genere. "Quindi saresti disposto a tutto pur di averlo?”

"Qualsiasi cosa!" li implorò Ash.

"Che dici fratellino vogliamo fidarci?” chiese il fratello viola.

Quello verde rispose "Normalmente sai che non mi piace far credito ma... il ragazzo pare sincero e oggi abbiamo già guadagnato parecchio... e siamo di buon umore… in fondo deve essere per una buona causa”

"E va bene, te lo regaliamo" annunciarono i due Pokémon.

"Davvero?!" chiese Ash raggiante e sorpreso. Si alzò appena facendo pressione con le zampe sul balcone, per avvicinarsi e assicurarsi di non essersi illuso.

"Però non dire a nessuno del nostro gesto, eh? Noi Kecleon dobbiamo difendere una certa immagine. L'immagine del mercato, capisci?"

"Ho la bocca sigillata!" mimò la zip il Pikachu.

"Bene allora possiamo darti questo" disse il Kecleon verde tirando fuori un curioso oggetto. Dall’aspetto pareva essere un seme. "Un Affannoseme. Ti avviso ha un saporaccio terribile, ma con questo ogni sintomo di stanchezza scomparirà per almeno mezza giornata e nessun attacco che ti induce a dormire avrà effetto”

“Può avere degli effetti indesiderati tra cui attacchi di nausea, vomito se hai lo stomaco fragile e le tue papille gustative vorranno farsi sradicare dalla bocca”

Ash allungò il braccio per prenderlo, per sua fortuna il suo stomaco aveva una grossa resistenza, ma avrebbe dovuto sopportare il saporaccio. “Utilissimo! Grazie mille!" li ringraziò lui.

Prima di andarsene però Ash si ricordò un dettaglio e si fermò rivolgendosi di nuovo ai Kecleon "Scusate, potrei anche chiedervi un'informazione?" domandò lui.

I due si venditori si guardarono negli occhi e poi gli risposero con un ghigno "Dipende, anche le informazioni possono costare qualcosa" con la zampa uno dei due fece il gesto a significare un gruzzoletto di soldi.

Ash subito deglutì e sentì una gocciolina di sudore scendergli dal capo, ma pochi secondi dopo i due iniziarono a ridere "Ahahah non preoccuparti" rispose il fratello verde "Per stavolta lasciamo correre! Ma una mancetta sarebbe gradita in caso servisse di nuovo!" fece l'occhiolino causando una risatina flebile da parte del Pikachu.

Ash a quel punto proseguì e domandò loro l'altra questione che gli stava frullando in testa. Avevano cercato tutto il giorno informazioni utili su qualcuno che potesse aiutarli nella loro missione di ritorno a casa, ma non aveva chiesto a loro "Per caso... voi conoscete o avete sentito parlare di qualcuno esperto in leggende strane oppure segreti e miti? Sapete, mi è sempre interessato questo campo e vorrei sentire qualche storia raccontata da qualcuno di esperto"

"Uhm..." i due camaleonti rimasero a pensare, dopotutto la domanda era un po' particolare "Il Capitano della Gilda dovrebbe saperne parecchie di queste cose, ma non credo sia il Pokémon ideale per voi e dal tuo sguardo e le tue parole credo sia ovvio che tu hai qualcosa di particolare in testa"

Continuò il fratello viola "Anni fa è successa una cosa qui, anche se forse avrai sentito al riguardo. Credo che sia la storiella giusta per te, anche se non è detto sia quello che cerchi. In ogni caso l'esperto di racconti simili e dicerie è senz'altro uno, quello che fa per voi è il saggio Torkoal!"

"Saggio Torkoal?" domandò Ash.

"Si esatto!" annuirono entrambi "E' abbastanza conosciuto anche se non lo frequenta tanta gente a parte chi va alle Sorgente Termale. E' là che lo potete trovare. Per arrivarci potete prendere il sentiero anche se è un po' lunga la strada. Ci sarebbe anche un'altra via... ma non è usata da nessuno e non ve la consiglio. Fu scoperta da due esploratori tempo fa. Comunque sono sicuro che il Saggio Torkoal ti sarà d'aiuto e potrai anche godere dell'acqua termale, un vero toccasana per il corpo!"

"Sorgente Termale... ok!" chinò Ash la testa e ringraziando i due per le preziose informazione "Grazie mille per l'aiuto!!!" salutò poi cominciando ad andarsene.

Partì a razzo verso la Gilda, ora sapeva bene cosa fare. Avrebbero trovato il colpevole e poi lui e Serena sarebbero andati da Torkoal per chiedergli qualcosa di utile.

Il suo piano era abbastanza semplice, ma non poteva rivelarlo a nessuno, compresa Serena. Se qualcosa fosse andato storto sarebbe finita nei guai di nuovo e inoltre non poteva farsi aiutare o il piano non sarebbe funzionato. Aveva un solo seme e dividerlo non avrebbe probabilmente avuto lo stesso effetto. Non voleva lasciarla ancora in disparte, ma… non poteva fare diversamente.

Rientrò nell'edificio per fortuna proprio nel momento in cui stavano chiudendo l’entrata. Fece un cenno come saluto e tornò rapidamente nella camera sua e di Serena. Entrò ma notò che di Serena non c’era traccia, forse era ancora con le altre Pokémon? Fece marcia indietro e passò alla stanza delle femmine. Bussò piano aspettando che qualcuno aprisse. Il silenzio era strano, forse si erano addormentate. I ragazzi invece erano decisamente svegli, infatti chiacchieravano nell’atrio come se niente fosse.

Attese qualche secondo e finalmente la porta si aprì, rivelando Chimecho “Oh ciao! Stai cercando Serena?”

“Si, è qui con voi?” provò a sbirciare lui senza però vedere gran ché.

Chimecho annuì “Siamo state tutte assieme per la serata e si è addormentata come le altre. Non credo sia il caso di svegliarla, può stare da noi, tanto abbiamo unito i letti e ci stiamo alla perfezione!”

“Come un pigiama party insomma, no?” ridacchiò lui.

“Un cosa party?” chiese confusa l’altra. Ash si insultò nella testa, non esistevano i pigiami a quanto pare, quindi non potevano definirlo pigiama party. “Comunque posso chiederti una cosa, se non è troppo personale?”

Ash aveva un dubbio, voleva chiedergli ancora la storia dei suoi sentimenti per Serena? Colse però il rischio e acconsentì a porre la domanda.

“Avete litigato?”

Divenne una statua di pietra in pratica. Come faceva a saperlo? “Ehm… non esattamente, diciamo che abbiamo un disaccordo” provò lui a minimizzare, in fondo non poteva spiegare fino in fondo le dinamiche della loro discussione, anche se per la maggiore aveva parlato Serena e lui era diventato un Magikarp lesso.

“Ah ecco. Scusa è che si notava che non era proprio al massimo della forma. Quando le chiedevamo di te tendeva a sorridere in modo triste, ma raccontava di te con un’ammirazione talmente grande che solo quella di Chatot per il Capitano può arrivarci vicina. Allo stesso tempo sembrava toccare un tasto dolente, anche se quando non sei tornato ti ha tenuto da parte la cena e ti ha aspettato” spiegò con un sorriso mesto. Sotto sotto voleva includere anche un altro dettagliuccio a cui era arrivata da sola ma non voleva parlare al posto di Serena.

“Io…” Sorrise tristemente il Pikachu tenendo le braccia e la coda basse, abbastanza dispiaciuto “Lo so, è più per un mio errore. Volevo chiederle scusa ma non mi ha lasciato tempo di farlo quando abbiamo discusso e al mio ritorno voi…” si grattò il capo con dispiacere “Forse non è il momento adatto…”

Il campanellino lo guardò con affezione e dolcezza, gli faceva tenerezza il modo in cui sembrava si atteggiavano lui e la Fennekin “Qualunque cosa sia successa, a me non pare che in questo momento Serena ce l’abbia con te. Sono sicura che appena le parlerai si risolverà tutto, non mi pare il tipo da tenere il broncio o da fare l’offesa…” vide il sorriso consapevole ma sempre abbattuto di Ash e a quel punto gli alzò il capo con la manina “Soprattutto si vede quanto tenga a te, non so se avete mai discusso ma un piccolo litigio non intaccherà il vostro legame, anzi lo renderà più forte. E’ superando questi ostacoli che si rende forte una relazione”

A quel punto il tipo Elettro si dimostrò più rilassato, decidendo così di ritornare nella sua stanza “Hai ragione, grazie mille per la chiacchierata e… per esserti presa cura di lei”

“Figurati, siamo amici! Buonanotte!” sorrise.

Ash annuì e iniziò a camminare per il corridoio “Buonan-…” ma si fermò all’improvviso e guardò indietro arrossendo “Aspetta che intendevi dire con la parola relazione!? Non parlavi di relazione di amicizia, vero?!” questionò lui un po' rosso sul muso “Io e lei non stiamo insieme!!”

La Pokémon ridacchiò appena con le manine davanti alla faccia e incominciò a rintanarsi nella sua stanza, prendendolo in giro. Se ne era accorto a scoppio ritardato, ma ne era valsa la pena “Non ancora, ma non credo sarà così per molto” e chiuse la porta lasciandolo nel suo status di imbarazzo.

Ci fu silenzio, durante il quale Ash si sentì preso per fesso, ma per fortuna a distrarlo arrivarono le voci dei maschi, in particolare quella di Loudred che lo invitavano ad andare con loro a divertirsi.

Beh, se le femmine potevano fare riunioni e parlare di cose da femmine, i maschi potevano fermarsi a parlare di cose da maschi.

Qualche ora dopo i maschi decisero di andare a riposare, visti i turni di ronda da sostenere quella nottata. Le femmine in effetti avevano fatto bene a riposare prima, in quel modo si erano guadagnate più energia, persino chi aveva il primo turno.

Ash entrò nella sua stanza, per sua fortuna avevano escluso i membri più recenti in quando servisse esperienza in questo caso intricato. Serena avrebbe riposato e lui si sarebbe preparato al momento decisivo. Aspettò un paio di ore e a quel punto osservò il cielo.

Dovevano essere le due di notte, la luna era nella posizione ideale per segnare quell’orario e gli avevano insegnato un po' di modi per capire gli orari, oltre al fatto che c’erano delle specie di orologi naturali che si trovavano in giro, quindi sapeva meglio concepire il tempo. In quel turno dovevano esserci di guardia Bidoof e Sunflora. Per agire e rubare più mele possibili probabilmente il ladro avrebbe colpito a quell’orario. Era ora di agire.

"Ok ci siamo" pensò il kantoniano e tirò fuori dalla borsa la sua arma segreta. "O la va o la spacca!" decretò e inghiottì in un sol boccone il seme, senza nemmeno masticarlo per sentire meno il sapore. "Mppf!" soffocò il disgusto purtroppo inevitabile.

Era abominevole quello che stava sopportando la sua bocca. Sembrava una combinazione di piedi sudati, cibo andato a male e escrementi. Sentì l’urgenza di vomitare ma si trattenne, quella cosa era davvero dannosa, persino per il suo stomaco. Sperava di doverla usare il meno possibile in futuro, di sicuro ci avrebbe pensato due volte prima di darla ai propri Pokémon. Meglio una Baccastagna.

"Ci credo che non ti fa venire il sonno se ha questo saporaccio!" Si rintanò nelle coperte del suo letto di foglie e attese. Sentiva che ogni briciolo di sonno stava sparendo, anche se il corpo rimaneva stanco. “Bene e ora a noi due.

Quel giorno nella buca aveva avuto la sensazione di vedere luci strane. Sapeva che c’entrava con il ladro, ora doveva solo stare all’erta in caso fosse successo qualcos’altro, la porta era aperta per non perdersi nulla che fosse lì vicino, in caso sarebbe andato più avanti.

All’improvviso i suoi occhi sembrarono percepire qualcosa. Li strizzò lievemente e notò una lucina particolare in lontananza. Non sembrava la luce di un focolare, era qualcosa di diverso.

Si mise in piedi e iniziò a camminare piano in direzione del lumicino, percorrendo tutto il corridoio. Aspettò ad inoltrarsi nella sala principale e controllò chi fosse presente. Appena mise la testa fuori vide Bidoof a terra, apparentemente addormentato. Eppure non vi era nessun altro, anche se poteva sentire qualche rumore provenire sia dalla sala a pranzo che dal piano superiore.

Attese ancora e vide Sunflora scendere dagli scalini “Bidoof?” mormorò lei trovandolo a terra con una bolla che gli usciva dal naso “Bidoof che fai!?” corse da lui per farlo svegliare. In quel momento Ash vide provenire dalla sala da pranzo una figura che si pose dietro a Sunflora e la toccò. Il Pokémon girasole si girò subito ma non fece a tempo a dire nulla che una luce si accese dal corpo del Pokémon sconosciuto e fece accasciare a terra pure l’altro membro.

Ash rimase in osservazione fino a che il ladro non se ne tornò a frugare nelle dispense. Una volta fuori dal campo visivo del criminale, il neo-Pokémon uscì allo scoperto e si avvicinò alla soglia del luogo dove in questo momento stava ravanando. Osservò meglio la forma e l’aspetto, ormai abituati i suoi occhi al buio. Non c’era dubbio quello che aveva di fronte era un Morelull. Fino a poco tempo fa non lo conosceva, mai ne aveva visti della sua specie nel mondo da cui proveniva. Probabilmente veniva da qualche regione non ancora visitata, si sarebbe informato una volta tornato a casa.

Lo aveva incontrato nel Borgo e colto dalla curiosità gli aveva chiesto chi fosse, sembrava pure gentile. Doveva essere tutta una farsa visto quello che stava facendo.

"Troppo facile” Sghignazzò il ladro “Ancora qualche scorta di mele e sarò a posto per un sacco di tempo! Sono proprio ingenui, possono pure mettere la guardia ma resistere alla luce ipnotica dei miei funghetti è impossibile” Il Pokémon continuava a riempire il suo sacco di mele, si sarebbe dovuto fare un po' di viaggetti per portarne via almeno una ventina.

Menomale era solo uno. In caso fossero stati di più, anche avvertendo gli altri e preparandoli alla trappola, avrebbero rischiato di farsi addormentare. Ancora non spiegava come avesse fatto ad entrare di giorno ma lo avrebbe scoperto in un secondo momento.

A quel punto era meglio evitare un grosso danno e fermarlo prima possibile.

“FERMO!” urlò Ash saltando nella sala da pranzo.

Il Morelull balzò in aria e guardò dietro di sé, gli aveva fatto prendere un bello spavento, ma non lo avrebbe fermato facilmente "Pff prova a prendermi se ci riesci!!” lo canzonò lasciando perdere le altre mele e chiudendo il sacco con quello che già aveva al suo interno.

“Volto volentieri!” rispose alla sfida Ash, lasciando subito un Tuono contro il suo nemico “AHHHHHH!!! Prendi questo!”

Il Morelull lo evitò abbastanza facilmente, ma subito Ash saltò nella sua direzione per prenderlo e bloccarlo a terra. Morelull approfittò per scansarsi e lasciarlo cadere, così avendo la via libera per fuggire “Pivello!” ridacchiò lui uscendo dalla sala da pranzo.

Ash si rialzò subito e gli corse dietro “Non ho ancora finito!” passò lungo tutto il tavolo e uscì anche lui, non aspettandosi però di ritrovarsi faccia a faccia con Morelull che lo aveva in verità aspettato per imbrogliarlo.

“Scusa, ma non posso lasciare testimoni” disse lui cominciando ad illuminarsi.

Ash sentì la luce penetragli negli occhi, ma per qualche strano non gli fece alcun effetto. Era molto simile alla luce che aveva usato contro di loro anche se non la stessa. I suoi occhi però cominciarono a chiudersi, anzi… li lasciò chiudere. Le palpebre si abbassarono e imitò un peso morto, caduto a terra come se fosse stato privato di ogni energia.

“Troppo facile! Ora meglio filarsela, prima che qualcun altro si svegli e si accorga che sono qui” disse con fare sbrigativo e iniziò a filarsela. Salì le scale e sparì.

Asha aspettò che il rumore fosse svanito e a quel punto riaprì gli occhi. Era ora di tornare a caccia di ladri e stavolta lo avrebbe colto alla sprovvista. Salì le scale senza fare rumore e gli andò dietro attento a non farsi vedere o sentire. Una volta arrivato all’ultimo piano Ash vide l’entrata aperta e capì che doveva sbrigarsi.

Iniziò a correre più in fretta, notando il criminale ormai quasi alla fine delle scale e ormai vicino alla via di fuga. “Devo… essere…. Veloce!!! Ahhhhhh!!!!!” velocizzò sempre più e iniziò a correre come una scheggia, facendo uso di Attacco Rapido. Non aveva altra scelta se non rischiare e ciò per una volta fu utile. Una volta arrivato al primo scalino fece forza su tutte e quattro le zampe e si lanciò in aria.

Il balzo, con la rincorsa velocissima e l’assenza della scalinata ripida sotto i piedi, divennero fondamentali per farlo diventare come un missile. Puntò in basso, dritto su Morelull e iniziò a scendere in picchiata, se non lo avesse beccato si sarebbe fatto male, ma ormai era da fare.

“PRENDI QUESTO!!!” gridò lui facendo bloccare e girare il Morelull che a quel punto non riuscì ad evitare l’attacco e fu colpito in pieno dall’attacco venuto dall’alto.

*SBAAAAAAAAM* Il topo elettrico lo schiacciò a terra con l’enorme pressione e un po' di terreno si alzò persino.

Quando il polverone alzato si diradò Ash vide il Pokémon sotto di lui ancora capace di contrattaccare. Non aveva idea che fosse così resistente, doveva migliorare la sua forza d’attacco nei prossimi giorni.

“Levati lurido topo!!!” rispose il ladro cercando di rilasciare un attacco Paralizzante dritto su Ash, il quale lo schifò per un soffio la sua spora, ma dovendo così lasciare libero il corpo del Pokémon fungo.

Ash subito caricò le guance “Assaggia il mio Tuono!!!” e rilasciò un’ondata di energia elettrica che sfiorò di poco l’avversario.

"Non male ragazzino, ma ci vuole di più! Che ne dici di... QUESTO!?” lo schernì e poi caricò dai suoi funghi un’inquietante luce rosa. La luna iniziò a brillare e il raggio a diventare sempre più luminoso e grosso, formando una sfera enorme.

"Ma che..."

"Assaggia Forza Lunare! Moccioso!" e detto questo lanciò la sfera enorme contro Ash, che non riuscì ad evitarla vista la sua grandezza impressionante.

“AHHHHH!!” Il colpo asfaltò il terreno del sentiero e una volto colliso con Pikachu, lo trascinò fino ad un punto di erba alta. “Ah!” gemette toccando il suolo. Non aveva mai sentito una potenza tale addosso, anche se sentiva la sua resistenza corporea differente. In un certo senso gli pareva di potersi rialzare e provare a combattere.

Il Morelull si avvicinò e si mise a pochi metri "Piaciuto? Essendo un tipo Folletto, il mio colpo di notte e con la luna piena è di potenza triplicata!” rise il malvagio funghettino.

"Folletto? Ma allora..." pensò Ash e subito reagì mettendosi in piedi e concentrandosi. Sperava di riuscirci… la sua coda si illuminò appena e per un attimo gli sembrò di una tonalità argentea. Purtroppo per lui quando ercò di colpire il nemico con essa ormai la coda era tornata normale e non solo, il suo nemico si scansò capendo il suo giochetto.

“Ahahaha non sai nemmeno usare Codacciaio!” rise prendendolo in giro e godendo di quel momento.

"Maledetto..." strinse i denti Ash cercando di rialzarsi.

“Ora pero voglio capire…” incominciò Morelull attaccando di nuovo, ma stavolta con più ferocia, riuscendo a bloccare a terra Ash. In quel momento iniziò ad usare Paralizzante e stavolta il novellino della Gilda non poté far nulla per evitarlo.

“Gnnnngaaaaahhh!!!” strillò Ash sentendo una brutta scarica percorrergli il corpo e tenerlo bloccato. Non riusciva ad alzarsi, nemmeno a strisciare e a stringere le zampe.

“…Come mai non ti addormenti con il mio attacco Ipnosi?”

“N-Non posso mica svelartelo…” provò a contorcersi ma gli causò solo dolore.

Morelull sospirò “Va beh, pazienza. Finiamola qua... Forza Lunare!" decise di concludere il tutto con il suo poderoso attacco finale. Di nuovo la luce lunare venne assorbita nell’enorme sfera e stavolta a pochi centimetri da Ash che non riusciva a far nulla per cercare di spostarsi. Sapeva che sarebbe stato colpito.

“ARHHHHHH” strillò il nemico perdendo la mira e facendo finire totalmente altrove l’attacco. Ash riuscì a piegare di pochi millimetri la testa, abbastanza da poter vedere che qualcosa o meglio qualcuno aveva attaccato alle spalle il ladro mordendolo.

Morelull saltò via dall’aggressore e quando lo fece entrambi poterono vedere chi avevano di fronte.

“S-Serena!?” si sorprese Ash spalancando gli occhi.

“*Anf*... *anf*" annaspava lei "Menomale che... che sono arrivata in tempo..."

"Ma come..."

"Ti spiegherò dopo Ash…” disse lei mettendosi in posa d’attacco, non aveva intenzione di lasciar fuggire quel criminale, soprattutto se aveva attaccato Ash.

Morelull subito iniziò a ridere, lasciando i due perplessi. Nella notte scura si sentiva solamente la sua risata contorta e il vento ad accompagnarla “MUAHAHAHAH credi davvero di fermarmi?” chiese lui “Non mi hai nemmeno attaccato davvero, mi hai solo dato un morsetto” attaccò lui verbalmente “Scommetto che non sei solo un’inutile buona a nulla che non sa usare nemmeno una mossa!”

“Ehi TU!!” provò Ash a dimenarsi ma non riuscì a far nulla. Non si doveva permettere di parlarle in quel modo, lei non era inutile… era corsa fin lì per aiutarlo anche se sapeva che non aveva mosse da usargli contro. Serena era unica, era speciale.

La volpina sembrò subire un attimo le parole del nemico, ma il suo sguardo divenne più determinato e duro nonostante la dolorosa verità.

“Cosa c’è?” notò lui che non rispondeva e alzò appena il capo con superbia “Ti ho scottata con la verità?”

“Puoi dire quello che vuoi, io lotterò ad ogni costo per proteggere Ash” disse lei senza insicurezza e voce ferma.

"Impicciona... presuntuosa" ringhiò il fungo “Voglio darti una lezione. Non userò Ipnosi, non ci sarebbe gusto a fartela pagare mentre dormi!" il suo viso divenne scuro e il suo corpo prese ad emanare una certa oscurità “TI FARO’ SOFFRIRE!” urlò lanciando il suo attacco Paralizzante, ma Serena lo schivò balzando indietro.

“FORZA LUNARE DISTRUGGILA!” Di nuovo caricò il suo tremendo attacco di tipo Folletto e lo lanciò contro la Pokémon che aspettò l’ultimo momento per saltare in avanti e passarvi sopra, mantenendo una distanza di pochi centimetri. Il balzo fu lungo e bastò un secondo salto diretto per scontrarsi con il nemico nel suo momento di distrazione.

Morelull fu scaraventato qualche metro più distante e Serena provò ad approfittarne per spostare Ash in un luogo più sicuro, vista la sua immobilità. Corse da lui con l’intento di caricarlo sulla schiena “Forza, devo spostarti o potresti essere colpito!”

“S-Serena io volevo… ATTENTA!!”

Serena non fece a tempo a reagire. Un violento Forza Lunare la prese in pieno e con lei andò a scontrarsi con un masso di grosse dimensioni, sotto lo sguardo terrorizzato e disperato di Ash “SERENAAA!!!”

*BOOMMMM* fu il suono della collisione e poi la roccia si ruppe come se fosse implosa, coprendo la visuale. Una volta caduti tutti i pezzi quello che si poté vedere furono solo essa e il cappello di Serena poco vicino, probabilmente ormai coperta dalle macerie.

“S-S…” La voce di Ash divenne debole e interrotta da dei mezzi singhiozzi e dalla rabbia che provava dentro. “SERENA!!” gridò con tutte le sue forze cercando di alzarsi, riuscendo appena e a staccare il petto per poi ricadere sull’erba. Era colpa sua... tutta colpa sua…

"Patetica…!" sbottò Morelull con un senso di soddisfazione e goduria nel vedere la scena poco lontana. Della volpina fastidiosa non vi era traccia e ora poteva sistemare l’altro ingombro.

A quelle parole Ash sembrò diventare sempre più feroce, il suo corpo tremava per la rabbia. Le zampe sembravano avere degli spasmi continui, non riusciva a stare fermo… sentiva il bisogno di alzarsi e saltargli addosso per distruggerlo letteralmente. La viste gli divenne appena offuscata e senza che ne fosse consapevole le iridi presero un colore tendente al rosso. Sapeva che provava un rancore tale da volerlo fare a pezzi.

Tutto quello che la mente però diceva era… “Che mi sta succedendo?”

“Cosa c’è? Vedere la tua fidanzatina messa al tappeto fa male?” lanciò un altro sguardo alle rocce e rilasciò una risata superiore e arrogante “Non preoccuparti, avrà solo qualche osso rotto, avrà solo problemi a camminare e respirare per qualche mese…” controllò ancora e poi si corresse “Oh… o forse parecchio di più” Iniziò a ridere sguaiatamente senza il minimo ritegno.

Le sue risate lo tennero distratto abbastanza da accorgersi qualche secondo dopo che il corpo del Pikachu si stava alzando e si ritrovava sulle sue zampe. Girò lo sguardo e ebbe un sussulto. Ash era appena chinato in avanti ma si reggeva sulle sue zampe anche se a malapena. Le scariche del paralizzate ancora gli vagavano attorno, ma sembrava in qualche modo superarle pian piano. Il suo corpo sembrava essere controllato da qualcosa che si trovava dentro di lui.

Il vento era diventato più forte e le iridi di Ash erano di un colore rosso acceso, la testa era abbastanza bassa ma lo sguardo incrociava perfettamente il nemico che indietreggiava. Anche se il Pikachu avanza con un passo tremante alla volta e sembrava patire ognuno di essi, non si fermava. Alcune scariche uscivano dalle sue guance e sembravano combattere il Paralizzante, così come la sua rabbia evidente. Il denti digrignati ne erano il chiaro esempio. Vacillava e a volte si appoggiava al suolo, ma lentamente pareva continuava.

“O-Oh sarà meglio finirla subito” disse il fungo maligno caricando il suo ultimo colpo “ARRRRRRRRRRRRRHHHHHH!!!!” Forza Lunare si ergeva sopra il suo capo ed era provo ad essere scaraventato addosso ad Ash che si bloccò appena non facendo altri passi, mentre la luce accecante della mossa si propagava.

“SEI FINITOOOOO!!!” Gridò Morelull pronto a rilasciare il colpo.

In quell’istante qualcosa però si mosse.

In uno scatto rapidissimo una figura familiare si pose fra Ash e Morelull… e quella figura era l’unica presente oltre ai due. Eppure il criminale non esitò un attimo e infischiandosene lanciò Forza Lunare con tutta la forza che aveva in corpo.

“NON TI PERMETTERO’ DI FAR DEL MALE AL MIO ASH!!!” Serena fece un balzo avanti usando l’atterraggio come occasione per prendere un respiro profondo. Tirò la testa appena indietro e in alto raccogliendo l’ultimo briciolo di aria che poteva inalare e rilasciò.

“RHHHHHHAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!!!!!!”

Il fuoco potente andò ad agguantare l’attacco Forza Lunare e allo scontrarsi dei due iniziarono a partire delle scintilla. Il brillio e le fiamme rilasciati dalle mosse collise creava uno spettacolo assurdo, gioco di luci e potenza. L’aura faceva impazzire il movimento dell’erba e gli alberi riuscivano a piegarsi appena spinti da tutta quella forza.

Eppure Serena non mollava e non aveva intenzione di farlo. Non sapeva bene cosa stava facendo il suo corpo, il suo istinto agiva senza che la mente ne prendesse coscienza. Le fiamme continuavano ad uscire dalla sua bocca e diventavano sempre più intense.

Era un ardore che aveva tenuto dentro per troppo tempo, basta subire… basta farsi sopraffare.

Era ora di rispondere con la sua di carica.

“RRRRRWAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!”

Le fiamme divennero sempre più grosse e l’ondata ormai fu tale da disintegrare totalmente Forza Lunare, trapassandolo senza il minimo sforzo e finendo per assorbirlo usandolo come contromossa. Il nucleo si diresse verso Morelull che a quel punto non poté che star fermo, venendo travolto completamente.

“WAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!”

*FLUUUUUUUMMM* non fu un esplosione vera ma più un’ondata di reazione che si cosparse attorno alla zona d’impatto. Il vento caldo arrivò sui visi di Serena e Ash che si accucciarono cercando di non essere sbalzati via, mentre l’aria prese un colore rossastro per qualche istante, dissolvendosi poi grazie al vento fresco notturno.

Tutto divenne silenzioso. Il terreno era bruciato praticamente e gran parte dell’erba attorno a loro. Morelull giaceva steso a terra, completamente K.O. e probabilmente privo di sensi. Gli alberi e i cespugli avevano le foglie più esterne danneggiate e corrose appena dal calore ancora per poco presente.

“S-Serena… s-sei salva…” biascicò Ash con fatica ma una gioia immensa e sollievo. Non riuscì a proseguire sentendo il corpo soffrire una fitta improvvisa. Si accasciò più di prima e gemette, facendo dei respiri affannosi “Argh!” il corpo sembrava reagire improvvisamente allo sforzo fatto prima per combattere il controllo della paralisi, le conseguenze sembravano abbastanza pesanti.

“Ash!” Serena corse subito da lui assistendolo e accucciandosi di fianco. Posò una zampa sulla schiena e lo mosse appena con il muso.

“S-Sto bene, sono solo acciaccato dall’attacco Paralizzante” in verità lui sapeva non poteva essere solo quello. La rabbia provata in precedenza era stata qualcosa mai provato prima, sembrava dargli la forza di rialzarsi e prendere il sopravvento. “Q-Quello che hai lanciato… sembrava Lanciafiamme…”

Tutto ciò che poteva mormorare Serena davanti alla realizzazione era “O-Oh…”

Ash ridacchiò debolmente “S-Solo? I-Io direi w-wow… s-sei stata… f-fantastica”

Lei sorrise “Non era nulla di che, dovevo proteggerti come tu hai fatto con me innumerevoli volte. Piuttosto che complimentarmi per nulla pensa a risparmiare le forze”

Si sentivano dei richiami forti dalla Gilda, probabilmente tutti i Pokémon si erano svegliati per l’enorme casino che era stato fatto. Almeno così avrebbero aiutato entrambi e preso Morelull. Stavano arrivando.

“N-Non era nulla… davvero. L’ho s-sempre detto che tu sei forte… e sei speciale… n-non avrei mai v-voluto farti credere il contrario. E’ colpa mia se ti sei sentita così, i-io avrei dovuto interpellarti e f-far-…” il nasino di Serena andò a pressare contro quello di Ash, facendolo improvvisamente fermare.

“Ho capito” sussurrò lei “Ho capito tutto” si staccò appena lei per guardarlo bene negli occhi e fargli capire che nonostante avesse capito cosa volesse dirle, non aveva colpe e che aveva superato quel momento. In ogni circostanza… che fosse davvero stato lui a ferirla, lo avrebbe perdonato.

Gli sorrise candidamente e lui rispose allo stesso modo ricambiando, appoggiando stanco la testa sull’erba… o quel poco che ne era rimasta.

Il mattino seguente, Ash si trovava nel letto dell’infermeria. Era circondato da tutti i membri della Gilda, compresi Chatot e Wigglytuff. In aggiunta tra di loro si trovava il commissario Magnezone.

"E poi Serena lo ha sconfitto come sapete” concluse Ash. Aveva raccontato a tutti ciò che era successo quella sera. Ovviamente astenendosi dal menzionare che i furti erano di Mele Perfette, per non sconvolgere il Capitano. Aveva detto che si trattava di merce e cibarie varie, sotto l’assicurazione di Chatot che poteva farlo, visto che aveva già detto la verità a Magnezone, il quale sapeva bene quanto contasse reggere il gioco al momento.

“Quindi quella volte che tu, Serena e Loudred avete sbagliato…”

“Probabilmente Morelull aveva usato Confusione su di noi per farci credere che fosse qualcun altro e lì è entrato nella Gilda nascondendosi fino a notte. A quel punto era facile sottrarre ciò che avevamo e in caso di difficoltà usare Ipnosi. Così come era facile aprire l’uscita dall’interno come se nulla fosse successo. Dopotutto quando si apre la porta dall’interno di notte si chiude automaticamente. Mentre invece quando ha attaccato di giorno probabilmente ha usato lo stesso metodo ma stavolta addormentato tutti i rimasti nella Gilda per sicurezza” spiegò Serena continuando per Ash.

Tutti rimasero a bocca aperta "Shock! Siete stati geniali!" commentò Sunflora "Da mettere sul mio diario subito!"

L'ispettore Magnezone si fece avanti "Beh... che dire? Erano settimane che circolava la voce del criminale Ipnoluce Morelull e due novizi riescono a catturarlo in questo modo. Avete trovato due nuove reclute davvero valide Capitano!"

"Eh? Oh sì! Amici speciali come dicevo!" disse il Capitano in realtà poco interessato a tutti quegli elogi. Si rivolse invece ai due cadetti “Devo davvero ringraziarvi, avete rischiato molto per bloccarlo. Siete stati feriti e nonostante tutto avete avuto successo. Questo è lo spirito che hanno i Pokémon più valorosi, quelli dal cuore grande e pronti a tutti per aiutare”

Tutti annuirono alle parole.

“Per questo penso che siate più che adatti per andare alle vostre prime missioni di esplorazione!” disse lui con convinzione “La teoria ormai la sapete e anche a livello d’esperienza, valore, fiducia e forza di volontà vi ritengo più che pronti”

Si girò verso Chatot che inizialmente si sorprese di essere tirato in causa, ma poi chiuse gli occhi annuì e con un sorriso sobrio ma sincero accennò ad essere più che d’accordo sulla questione.

Ash e Serena sorrisero insieme di fronte all’affermazione. Voleva dire che avrebbero potuto iniziare la loro missione di ritorno a casa. Ce l’avevano fatta, un passo in più verso il loro obbiettivo. Insieme ce l’avrebbero fatta.

Magnezon guardò il Capitano e Chatot e annuì chiarendo che se ne stava andando “Darò e ricompense al Capitano, purtroppo le reclute non possono prendersi delle ricompense così alte se di Rango così basso. Ma vi verrà data la vostra parte”

I due in quel momento non ci pensarono troppo alle parole, avevano altro per la testa ed era più la felicità. Le cose pian piano si sarebbero risolte e chissà, magari tutto questo non sarebbe stato poi così malaccio. Avevano amici nuovi, nuove esperienze e avventure e ora sapevano che insieme, niente li avrebbe fermati.

“Beh” esclamò Wigglytuff “Vado a farmi uno spuntino, voglio godermi una Mela Perfetta dopo questa vicenda! Pensa Chatot che rischio che hanno corso i miei tesori! E se fossero state attaccate che disastro sarebbe stato! Ci credi?”

Chatot iniziò a tremare e sudare, seguendo il suo superiore che usciva dalla stanza “N-Non sia mai! P-Proprio un s-sollievo” si girò a guardare gli altri e li vide tutti con uno strano colorito blu in viso per l’ansia. Fecero tutti il segno del silenzio e mimarono uno “Shhhhh” inudibile.

Dopodiché tutti meno Ash e Serena lasciarono la stanza, permettendo ai due di rimanere soli.

“Vorresti rimanere da solo o…” iniziò Serena ma Ash scosse la testa subito.

“Se vuoi andare vai pure, ma a me non dispiace affatto se stai qui con me!” sorrise lui con il suo classico ghigno sempliciotto.

Serena si sedette di fianco a lui allora, felice di vederlo di nuovo in forma, o almeno quasi del tutto.

Ash mosse appena le orecchie e gli venne in mente qualcosa “Ah!” sorrise in modo un po' furbo ma anche molto molto sincero. “Da quando sono il TUO Ash?”

Serena fece un sobbalzo e rizzò la coda arrossendo tutta. Non arrivando la risposta Ash proseguì “Stanotte quando hai attaccato con Lanciafiamme Morelull hai detto qualcosa… ero un po' confuso però mi pare fosse tipo: non farai del male al mio Ash!” cercò di imitarla e si grattò appena sotto il naso “O una cosa del genere…”

Ash continuò a fissarla con un sorrisone sul volto, attendendo che dicesse qualcosa. In un certo senso era davvero curioso di sapere cosa intendesse, ma allo stesso tempo non sapeva perché sentisse il bisogno di rimarcarlo e usare quel tono un po' particolare. “Allora? Il mio migliore amico Ash? Il mio compagno? Intendevi che in un certo senso ho ruolo che nessuno può occupare e che posso svolgere solo con te? Tipo come il fatto che per me tu sei speciale e insostituibile?”

In fondo lo diceva spesso per Pikachu che era suo. Era una cosa che si diceva quando si provava affetto per una persona o Pokémon molto vicini come lo erano Serena e Pikachu. Tipo lui era il SUO Pikachu, come migliore amico insostituibile e Pokémon speciale. Poteva valere la stessa cosa per Serena, giusto?

Serena si sentiva sempre più accaldata e non era il suo corpo da tipo Fuoco a farle questo “P-Più o meno si... oh! Sento chiamare!” fece finta di sentire qualcosa con le orecchie “Quasi quasi vado a vedere cosa vogliono le altre da me e ti prendo un spuntino, ok? Ciao!”

Filò via come un razzo, mentre Ash era lasciato lì solo e un confuso. Sbatté le palpebre un paio di volte “…Ho detto qualcosa di sbagliato?”

Intanto… altrove…

“U-Uh?” aprì gli occhi Morelull trovandosi in una specie di cella “Perché sono qui?”

...

Sul luogo dello scontro qualcosa brillava appena nascosta dal terriccio. Una piccola scheggia nera si trovava conficcata in esso e rilasciava una debolissima luce nera che via via si spense… fino a portare il residuo a dissolversi in una polverina nera e un lieve fumo dello stesso colore.

Entrambi spazzati via dal vento…

Continua…


 

   
 
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