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Autore: Il Maiale    24/08/2018    1 recensioni
Prima di tutti i mariti c’era Billy Heart.
Il primo amore per le ragazze di Urbana, Illinois, contea di Champaign, era Billy Heart.
[...] Billy Heart non nacque qui. Nacque in un posto lontano.
Come il suo compagno del corso di chimica - Victor Glass - diceva: «Billy è nato nella terra dei nessuno, nella terra di chiunque. Ma grazie a Dio non è nato qui.»
Le nostre madri erano innamorate di lui come lo eravamo noi.
I nostri padri avevano timore di lui come ne avevamo noi.
Con Billy Heart tutti non avevano età.
I ragazzi di Urbana, quelli che lo frequentavano, erano spettacolari quando parlavano di lui.
Quasi erotici mentre si accendevano la loro sigaretta, mentre nelle nostre menti di ragazzi partiva qualche musica blues da adulti, mentre scrollavano le spalle e dicevano: «Billy è troppo introspettivo per poter vivere qui. Billy è come quei cantanti rock, hai presente?»
N.B. Completamente revisionata e modificata.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Parte otto 


Jacob Lily (guardia carceraria): Billy Heart, nel poco tempo che è rimasto nel carcere minorile di Urbana, si è comportato in maniera molto educata. Diceva “sissignore”, “nossignore”, “graziesignore”, magari fossero stati tutti così i piromani che ci mandavano. 
 
Mildread Hamilton: Volete sapere che cosa mi ha detto Billy quando saliva la scalinata in manette?

Jacob Lily (guardia carceraria): Un mio amico alla centrale mi disse che quando lo arrestarono per l'incendio alla Vecchia Dogana lui né negò né se ne prese il merito. Se ne stette in silenzio, semplicemente, mentre gli elencavano i suoi diritti. Aveva forse diciassette anni. Da poco compiuti, se non mi sbaglio. Anzi vi dirò di più. La Vecchia Dogana fu data al fuoco proprio il giorno del suo compleanno. Me lo ricordo perché quando lo portarono da noi lessi il suo fascicolo e mi vennero i brividi leggendo la sua data di nascita, era la stessa di mio figlio. Stessa età. Solo che mio figlio all’epoca aveva ancora i brufoli e stava in bagno delle ore per acconciarsi i capelli con la brillantina.
 
Gina Pompa: Shot Diamond aveva i capelli rossi. Occhi castani. Lentiggini. Niente di eclatante. Normale. Un normale pel di carota. All’inizio... Quando Billy Heart arrivò ad Urbana e fece amicizia con Shot beh… diciamo che la sua popolarità ebbe una crescita vertiginosa. Quando ci fu il ballo ebbe una cosa come quindici inviti. Non io questo è certo. Ma parecchie mie amiche del circolo ci hanno provato. Non ha mai detto sì. Come il suo amico Billy del resto. Due anime gemelle.
 
Vattelapesca: Quello era il segnale per fare qualcosa di grosso. Eravamo convinti che avremmo cambiato il mondo con lo Iodio, ma non fu così. Almeno non per noi. Sapete, quando perdete il vostro leader è più difficile portare avanti un’idea. Col senno di poi, ad oggi, penso di aver fatto tutto quello per Billy Heart.
Volevo compiacerlo. Vivevamo in simbiosi con lui. Quando lo arrestarono mi spezzarono il cuore. Ho provato a convincere mio padre a rappresentarlo in aula, per fargli avere uno sconto di pena, ma mia madre si masturbava troppo pensando a Billy e questo a mio padre non piaceva molto.
 
Mago: Mio padre mi disse che ci sono tre tipi di criminali. I criminali passivi, quelli che compiono illegalità per problemi di soldi, per conto di qualcun altro, quelli che non reagiscono alla vita insomma. I criminali passionali, quelli che uccidono la moglie per un tradimento o i serial killer che trovano poetico uno squartamento. Poi ci sono o criminali politici. Dice che sono quelli spinti da un ideale, da un sogno utopico che non potranno mai realizzare. Non so cosa volesse ottenere Billy con quella faccenda della Vecchia Dogana, so però che c’era un’idea dietro e le idee, quelle ben radicate, ti portano a fare le cose peggiori.
 
Gina Pompa: Sapete dov’è il Milos? Quella tavola calda dove praticamente tutta la scuola andava la sera perché in quel buco di città di Urbana era l’unico aperto fino a tardi. Non che noi ragazzi del circolo potessimo fare tardi, sia chiaro. Ma era diventato un punto di ritrovo per tutti. Tutti lo amavano. Tutti lo frequentavano. Per questo io, che facevo parte dello Iodio, cercai di spegnere l’incendio che avevano appiccato. Una delle regole era rispettare i lavori di un altro membro, ma non riuscivo a guardare il posto dove ho dato il primo bacio e dove mi sono sfilata le mutandine bruciare per l’odio di qualcuno.
 
Mago: mi state chiedendo se sono stato io a dare fuoco al Milos o se sono stato io a sparare a quei due ragazzi?
 
Vattelapesca: Penso che fosse un’idea molto semplice. Vuoi debellare l’odio del mondo? Inizia da te stesso, se elimini tutto ciò per cui provi odio non ti rimarrà che non odiare più. Un' idea quasi elementare.
 
Mago: Mi state chiedendo se ho sabotato io i freni ai Signori Clancy?
 
Reverendo Paul: Shot Diamond venne da me il giorno dopo il ballo. Diceva che voleva redimersi da ogni peccato. Io lo ascoltai, come un buon parrocchiano farebbe. Non vi posso dire cosa mi disse ma ebbi i brividi ad ascoltare.
 
Vattelapesca: Il giorno dopo il ballo incontrai Shot davanti la chiesa. Mi disse che non era sicuro di entrare.
Io gliel' ho detto che quel prete era un porco, ma lui diceva che voleva dare pace alla sua anima. Penso che ci credesse davvero all’aldilà. Mi disse: “Ho compiuto troppi peccati che penso di morire giovane.”
E lo si sentiva che stava vacillando. Se comincia a tremare il braccio destro dello Iodio, figurati chi come me non aveva ancora compiuto il suo gesto di Odio nei confronti del mondo.
 
Reverendo Paul: Si avevano poche semplici regole. Sette in tutto, come i peccati capitali.
Questo io lo so perché le ho lette eh, non ne facevo mica parte.    
 
Gina Pompa: L’odio era l’anello che legava tutti. Ma non il semplice odio da ragazzini, quello non era ammesso. Avete presente quando sentite quel groppo in gol che vi fa piangere, quella sensazione di vomito che ne segue e le mani sudate e il sangue che scorre più veloce. Quella strana sensazione che vi prende lo stomaco quando entrate in un posto o guardate una persona. Quell’incapacità di provare altro al di fuori di quella sensazione indecifrabile che ti fa seccare la bocca. Quello è odio. Quella sensazione per cui ti serve respirare almeno dieci volte e parecchio velocemente, per avere un po’ di sballo celebrale. Quello è lo Iodio.
 
Mago: Shot disse che Billy era tossico, che non dovevamo starlo a sentire, ma io vivevo per Billy e provavo invidia per Shot. Shot era suo amico. Shot aveva contribuito a scrivere le regole. Shot era parte della nascita dello Iodio.
 
Reverendo Paul: Regola numero uno; lo Iodio è per chi sa ciò che vuole, non sei nessuno se non sai cosa odiare. Regola numero due; lo Iodio è solo tuo e di nessun altro, non si può condividere, non si può raccontare. Nessuno ti può capire al di fuori di stesso.
 
Mago: Regola numero tre; non ci si contatta, mai, per nessuno motivo. Regola numero quattro; nutriti delle tue conquiste, più debellerai l’odio dal tuo essere più ti sentirai sazio.
 
Vattelapesca: Regola numero sei; non provare invidia per i compagni che hanno agito prima di te, sei tu che sei in ritardo non loro in anticipo.
 
Gina Pompa: Regola numero sette…
 
Ether Lovely: Se odi te stesso, dai fine a te stesso, ma ricorda di morire in modo eclatante, perché il tuo disagio è anche il loro disagio.
 
Vattelapesca: Quel giorno, in chiesa, c’era anche lo zio di Billy. Quando Shot uscì dal confessionale lui gli andò in contro e se ne andarono insieme.
 
Mago: Il giorno dopo il ballo incontrai Shot e lo zio di Billy, seduti sulle poltroncine del Milos a bere frappè con la panna e mocaccini. Lo zio di Billy, Lev, aveva un atteggiamento strano, non so per quale motivo mi fece una strana impressione, forse perché non li avevo mai visti insieme. Forse perché Shot quel giorno compiva i suoi diciotto anni e non sembrava felice. Ricordo che era un sabato perché io stavo entrando al Milos per prendere il mio latte e menta come ogni sabato della mia vita alle tre del pomeriggio.
 
Vattelapesca: No no no… vi state confondendo, prima il Mago ci disse di aver visto Lev e Shot da Milos, poi le ragazze ci dissero che la nonna di Billy aveva sparato alla cassetta delle lettere con suo nipote a venti centimetri di distanza da essa. Non so se le due cose fossero collegate, sta di fatto che sono andate così.

Gina Pompa: avevo infranto le regole cercando di spegnere l'odio di qualcun altro. Cercando di salvare il Milos. 

Mildread Hamilton: Quel giorno… il giorno in cui arrestarono Billy per l'incendio, mentre saliva le scale del distretto di polizia si voltò verso di me mi mimò con le labbra: “Lo sapevo che il Signor Everald soffriva di cuore”.
 
 
 
 
  
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