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Autore: Spensieratezza    03/09/2018    3 recensioni
Sequel della storia "Dean." e quinta storia del ciclo della serie "Come nelle favole."
Sam e Dean assaporano la dolcezza delle favole, grazie a un incantesimo di Amara e il coinvolgimento di un Djinn.
Genere: Erotico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Rowena, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nel futuro
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- Questa storia fa parte della serie 'Come nelle favole'
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Dopo essersi sgolati la gola per chiamare Castiel e Gabriel, finalmente gli angeli si materializzarono nel loro bunker.

“Alla buon’ora! Credevamo che vi avessero rapiti gli alieni!” disse Dean furioso, addentando il panino all’hamburger che si era appena fatto.

”Ehi, damerino senza cervello, guarda che non eravamo a divertirci.” Disse Gabriel.

“Gabriel!” lo richiamò duramente Castiel.
Dean parve esserci rimasto male della sua reazione.
“Beh..io..mi dispiace..non pensavo di..” cercò di giustificarsi.

“Non preoccuparti, Dean.” Lo tranquillizzò Castiel. “Sappiamo che non volevi offendere nessuno, è che..tu non puoi saperlo..e neanche Sam, può, ovviamente, ma in Paradiso siamo stati un po’…strapazzati..
“Cosa??” dissero in coro i due fratelli.
Cas e Gabriel si guardarono perplessi..

“Ragazzi, va tutto bene? La guerra in paradiso..le creature che sono scappate..i vostri doppi…io e Gabriel preda del lavaggio del cervello..”

“Non è stata colpa vostra!!” reagì Dean indignato e furioso.

Cas sbuffò. “Credete che questo sia sufficiente per la corte angelica? Noi siamo degli angeli. Dovremmo proteggere il Paradiso..e non solo abbiamo permesso che dei demoni non meglio identificati, ci facessero bere chissà quale intruglio per confondere la nostra mente e convincerci a portarvi fin laggiù..”
“è stata colpa nostra, siamo stati noi che non avremmo dovuto accettare di..” continuò Sam.

“Ma abbiamo anche svelato a degli umani, dei segreti importantissimi del Paradiso, ci siamo permessi addirittura di svelarvi cosa segretissime sulla cura del nostro fratello MICHAEL, non avremmo dovuto..” disse Castiel.

“E come ciliegina sulla torta, milioni..un esercito di gocce d’acqua e desideri non meglio imprecisati, si sono riversati sul vostro pianeta e chissà quanti e quali casini stanno combinando proprio adesso!” disse Gabriel.

“Ci dispiace, noi non sapevamo..ma..qual era lo scopo? Perché volevano che ci portaste in Paradiso e all’Inferno? Che cosa c’entriamo noi non tutto questo?” chiese Sam.
 
Castiel prese un grosso sospiro e disse brevemente: “chiunque ci abbia fatto l’incantesimo, non ci ha detto espressamente di farvi venire li.”
“CHE COSA? E allora come..”

“L’incantesimo ha solamente cercato di manipolarci affinchè fosse possibile per loro accedere al paradiso e all’inferno.” Spiegò Gabriel. “Per farlo dovevano accedere al nostro cuore, affidandosi a quello che era il nostro più profondo desiderio, facendo leva su nobili intenzioni.” Disse ancora.
“Nobili intenzioni?” chiese Sam sempre più confuso.

“Come spiegarlo in parole semplici..l’anima e il cuore di un angelo è difficilmente corruttibile..” spiegò Gabe.
“Su questo avremmo da ridire..” disse Dean brontolando.

“è così, vi diciamo.” Insistette Gabe. “è vero, abbiamo fatto azioni crudeli tutti noi, di cui non andiamo fieri, ma non tradiremmo mai il luogo in cui siamo nati, quindi non esiste corruzione al mondo, che permetterebbe a chiunque, di lasciare che tradiamo quello che chiamiamo CASA. Il paradiso. Il loro scopo era quello di entrare qui, per cercare Lucifero e convincerlo a tornare tra i demoni!” disse l’arcangelo.
 
“I demoni hanno fatto questo per cercare Lucifero?” chiese Sam allibito.

Gabe annuì. “Ma non potevano corromperci per farli entrare, quindi hanno fatto un incantesimo complesso, il nostro desiderio più profondo, sarebbe potuta essere lo spiraglio che li avrebbe condotti li.”
“E quale era questo vostro desiderio profondo?” chiese Dean.

“Non ci siete ancora arrivati?? VOI. Rivelare a voi disgraziati i misteri dei vostri paradisi e dei vostri inferni. Volevamo che vi riconciliaste con voi stessi, che capiste che eravate anime gemelle e che perfino all’inferno eravate protetti da noi! Volevamo che sapeste di Michael e di tutto il resto.” Disse Gabriel esasperato.

“L’incantesimo avrebbe potuto ammalare la nostra mente e plagiarci, solo se si fosse attaccato ad un nostro desiderio fortissimo, ma avrebbe dovuto essere un desiderio altruistico, non egoistico.” Disse Cas.

“E doveva essere un desiderio già presente dentro di noi, ma che ci avrebbe fatto tradire, inconsciamente la nostra specie, solo in questo modo, era possibile ammalare la nostra mente e spingerci ad agire in maniera così sconsiderata.” Disse Gabriel.

“In sostanza, svelarci tutti questi misteri, era già un vostro desiderio, ma non l’avete mai compiuto, per proteggere il Paradiso, ma grazie all’incantesimo, l’avete fatto?” chiese Sam sempre più confuso.

“Esatto! Naturalmente questi demoni non potevano sapere quale sarebbe stato il motivo scatenante, non potevano sapere che sareste stati VOI, sapevano solo che un nostro desiderio profondo, e non egoistico, sarebbe riuscito a influenzarci e avrebbe aperto in qualche modo a loro, le porte del Paradiso.” Disse Cas.
 
I fratelli rimasero sbalorditi da queste rivelazioni.

“Sarà meglio che d’ora in poi usiate dei proteggi mente più arditi e più sicuri.” Disse Dean.

“E anche che ci vogliate meno bene, sembra che il troppo amore che provate per noi, vi abbia condotti in un grosso guaio. Dobbiamo..uh..sentirci in colpa?” chiese Sam.
 
Cas e Gabriel arrossirono leggermente, poi scossero la testa.
“Credo che non capiscano che la cosa è molto seria, Gabe.”

“Come potrebbero? Loro non sanno con chi hanno a che fare.” Disse il fratello.
 
Dean cercò di sdrammatizzare.

“ok, sentite, ci dispiace, non era nostra intenzione non prendervi sul serio, ma dovete ammettere che, nonostante..ehm..quello che vi è capitato..è stata una bella avventura..tutti quei segreti svelati…”
“DEAN!” lo rimproverò Sam.

“Va bene. Brutto tempismo. Però..in fondo si tratta sempre di cose che abbiamo già affrontato no? è come per i leviatani, no? Qualunque cosa è fuggita dal Paradiso, non può essere peggio dei leviatani, giusto? Vedrete che li riporteremo tutti a calci nel sedere dove si ritrovavano.” Disse Dean allegro.
Gli angeli sembravano perplessi.

“Dean, sei sicuro di stare bene? Non sei mai stato tanto entusiasta di combattere da..uhm..da ANNI..” disse Cas.

“Crediamo che la grazia che ci hai lasciati quando eravamo..uh..nel mondo delle favole..si sia..uh..ingranata come una macchina che all’improvviso ha della benzina!” disse Sam.

Cas lo fissò ancora.

“Quando hai fatto sesso con entrambi, te lo ricordi, vero?? All’epoca non sapevamo ancora di farlo con un angelo!” disse Dean con un’allegra bastardaggine.
“Dean!” lo richiamò Sam.

Dean si accorse che sia Sam che Gabriel lo guardarono male.

“Cosa? è un momento che merita di essere ricordato. Perché fingere che non è mai accaduto?”

“Va bene, adesso basta! “ disse Castiel, interrompendo il terreno minato. “Ci sono cose più serie di cui occuparsi. Ditemi innanzitutto cos’è questa storia della grazia, anche perché, ne avevamo già parlato e ci avevate detto che potevate già usarla.” Ricordò Castiel.
 

Erano alle prese con un caso di un fantasma e Sam e Dean avevano appena salvato una bambina da una casa in fiamme, infestata dalla fantasma.

“Come sta?” chiese Dean. La madre intanto era svenuta.

“Credo sia terrorizzata, ha delle ustioni..”

“Dobbiamo portarla subito in ospedale!”

In quel momento però accadde qualcosa.

Dalle dita di Sam, si sprigionarono filamenti di aria argentata, come..
 
“Sam..cosa diavolo ti sta uscendo dalle mani?” chiese Dean attonito.

Sam restò attonito come il fratello, a guardare l’energia argentata che andò a depositarsi sulle ferite arrossate della bambina, aiutandola a guarire.

La bambina si strinse di più a Sam, ora sembrava non soffrisse più. Aveva solo un gran sonno.
 


“Oh mamma, stai diventando Castiel.” Disse Dean basito.

“Non dire assurdità. Deve..essere la grazia che abbiamo dentro di noi. Ci dona poteri di guarigione.”

“Sono scioccato.”
“Anch’io.”

 
 
Sam e Dean finirono di raccontare quello che era successo e tutto quel sesso stupefacente e i poveri angeli dovettero fermarli dal dire troppo.

“Troppo DETTAGLI.” Disse Castiel, ma aveva un’espressione concentrata, non imbarazzata.

“Scusate..è che dovevamo dirlo a qualcuno..” disse Sam.
“Sì, è tanta roba..” disse Dean.
 






















il flashback in corsivo, riguarda capitoli vecchi, l'ho messo solo come promemoria,è una cosa già accaduta. Scusate il capitolo corto. Baci.
   
 
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