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Autore: Bettarmandina93    05/09/2018    0 recensioni
E se tutto d'improvviso in una notte cambiasse? Cosa accadrebbe se rishiassi di perdere per sempre la persona che ami? E ancor peggio se ti ritrovassi a fronteggiare il nemico peggiore di tutti?
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 36-Nuovi Ricordi

Al suo della voce di Betty sia Armando che tutti i presenti si voltarono a guardare nella direzione dalla quale proveniva. Alla vista della giovane donna lo stupore e il terrore che potesse aver sentito qualcosa iniziavano ad albergare nei loro occhi mentre la disperazione e al paura iniziavano ad albergare non solo negli occhi ma anche nel cuore di due giovani innamorati.

Giulia:Betty amore mio da quanto tempo sei li?

Betty:da abbastanza tempo per poter ascoltare tutta la vostra conversazione.

disse non riuscendo a smettere di guardare Armando negli occhi. In quell’istante mille pensieri attraversarono le loro menti. Betty era in cerca della verità e Armando sapeva che era ora che,nonostante le raccomandazioni del medico,la verità venisse a galla.

Hermes:Betty figliola ascolta…

Betty:No papà. Basta. Sono stanca di ascoltare. Sono stanca delle vostre menzogne. Sono stanca che da mesi voi mi nascondiate la verità. Sono stanca di essere l’unica a non riuscire a ricordare nulla del proprio passato.

Margherita:scusa come l’unica a non ricordare nulla del proprio passato?

Roberto:qualcuno di voi ci vuole spiegare cosa diamine significa? cosa ci state nascondendo?

Armando:mamma,papà vedete questo è quello di cui avrei dovuto parlarvi dopo.

disse Armando abbassando lo sguardo mentre,solo dopo averlo rialzato,tornò a sostenere lo sguardo di Betty nella quale lesse dolore,confusione e soprattutto delusione misto a un’infinità di domande.

Armando:Betty…

disse sussurrando il nome mentre Betty l’unica cosa che riuscì a dire fu.

Betty:cos’è successo dopo Armando?

a quella domanda ancora una volta Armando non seppe cosa rispondere. Troppe emozioni stavano tornando a sconvolgergli l’anima. Troppi sentimenti erano in contrasto tra loro. Troppo grande era la paura di perderla ora che l’aveva finalmente ritrovata.

Marcella:ascolta Betty so che non dovrei mettermi nel mezzo ma credo che per certe cose,per quanto tu voglia sapere cosa ti è realmente accaduto e ne hai tutti i diritti poiché nessuno lo mette in dubbio,è meglio lasciar correre il tempo in modo che alla fine sia esso stesso ad aiutarti a ricordare il tuo passato così com’è successo fino ad oggi.

Giulia:Betty amore mio la signora Marcella ha pienamente ragione. Dacci ascolto e dimentica quello che hai sentito poco e lascia che il tempo ad aiutarti a ricordare.

Betty:mamma proprio tu mi stai chiedendo una cosa simile? Per te… per tutti voi è facile poter parlare. Voi avete ricordi di quello che è successo,delle vostre vite e di tutti quelli che vi stanno attorno mentre io? Io cos’ho? Nulla. Sapete cosa significa? Sapete cosa si prova a svegliarsi la mattina e non ricordarsi chi sei oppure chi sono le persone che ti stanno accanto,ti sostengono e ti stanno vicine? Sentire quella sensazione di vuoto come se nella tua vita mancasse qualcosa. Voi non sapete cosa significa avere la consapevolezza di aver perso la memoria? Una memoria che più sforzi per riuscire a ricordare e più non riesce a riportarti alla mente nulla? Voi lo sapete questo? Certo che no. Nessuno di voi sa cosa si prova di fronte tutto ciò.

disse Betty tutto d’un fiato mentre calde lacrime rigavano il suo viso ormai segnato dalla confusione,dalla tristezza e dal dolore.

Hermes:Betty figliola ascolta un attimo…

Armando:No signor Hermes. Betty ha ragione.

Giulia:ma Armando come puoi dire una cosa del genere? Ti ricordi che disse il medico? Noi non possiamo in alcun modo forzare i la sua memoria e i suoi ricordi.

Armando:signora Giulia ricordo benissimo cosa disse il medico ma arrivati a questo punto non ha più senso nasconderle la verità.

Camilla:Armando sei sicuro di ciò che stai per fare?

Armando:si sorellina. Ne sono più che sicuro.

disse sorridendole mentre con lo sguardo,anch’esso segnato dal dolore,tornava a guardare quello della sua Betty.

Armando:Betty eccomi. Ora sono pronto a rispondere a tutte le tue domande. Cosa vuoi sapere?

Betty:Armando come ti chiesi già una volta chi siete tu e la piccola Camilla per me e la mia famiglia? Cos’è successo dopo il tuo iniziale racconto? E come ho fatto a perdere la memoria?

chiese in attesa di risposte a quelle domande che le sembravano ostacoli insormontabili da superare.

Armando:vedi Betty…

iniziò Armando mentre il silenzio si impossessò dell’atmosfera all’interno della stanza e i presenti,benché la maggior parte di loro conoscevano tutta la storia o anche solo metà,ascoltavano le sue parole.

Armando:9 mesi dopo la nostra riconciliazione avevamo deciso di sposarci e anche se all’inizio tuo padre era un po’ titubante all’idea che la sua bambina stesse crescendo e lasciando il nido familiare decise di darci la sua benedizione. Ricordo ancora quel giorno. Com’eri bella.

Betty:e la piccola Camilla?

chiese curiosa di far luce su tutto il suo passato ancora pieno di incognite da scoprire.

Armando:la nostra piccola Mostrilla.

Betty:co-cosa hai detto?

Armando:Betty hai capito bene. Camilla è nostra figlia.

a quelle parole,ancora una volta,il cuore di Betty perse un battito. Com’era possibile tutto ciò? Com’era possibile che tra tutte le persone esistenti nella sua vita doveva dimenticarsi proprio della sua bambina?

Betty:no. Non può essere vero.

Armando:amore mio invece lo è. Subito dopo la nostra prima notte di nozze tu restassi incinta e 9 mesi dopo dasti alla luce il più bel regalo che mai potessi farmi in vita mia nostra figlia.

disse fermandosi un attimo per darle il tempo di metabolizzare le notizie appena ricevute per poi continuare.

Armando:10 mesi dopo la nascita di Camilla come ben sai qui a Bogotà,come in tutta la Colombia,si svolse la festa degli uomini. Come sempre quel giorno le ragazze della Banda si lamentarono del fatto che non esistesse una festa solo per voi donne così decisero di andare a festeggiare quella stessa sera.

Margherita:cosa successe Armando?

a quella domanda il cuore di Armando iniziò a piangere lacrime amare al solo ricordo,più nitido che mai,che pian piano si faceva strada in lui.

Armando:quel giorno dopo aver lasciato Camilla dai genitori di Betty ci dirigemmo all’Ecomoda. Come sempre all’orario di uscita ci ritrovammo tutti davanti l’ascensore. Io con Nicola,Mario e i ragazzi stavamo andando a “festeggiare” mentre Betty prima di andare a festeggiare con le sue amiche decise di tornare a casa a cambiarsi.

disse prima di fermarsi per poter riprendere fiato a causa delle troppe emozioni che stavano tornando vive in lui.

Roberto:cosa successe dopo?

Armando:di quella sera ricordo solo che una brutta sensazione mi colpì all’improvviso. Avevo come l’impressione che fosse successo qualcosa ma i ragazzi cercarono di tranquillizzarmi e per quanto difficile ci riuscirono fin quando durante la serata Freddy,chiedendoci di uscire dal locale,mi diede la notizia più brutta di tutta la mia vita. Betty aveva avuto un gravissimo incidente alla quale non sapevamo se sarebbe sopravvissuta.

Margherita:ma non è possibile.

Roberto:perché non ci avevate avvisato? saremo corsi immediatamente se avremmo saputo cosa fosse accaduto.

Betty:Armando come ho fatto a perdere la memoria?

chiese d’improvviso Betty spezzando la moltitudine di domande poste da Roberto e Margherita.

Armando:quando ti portarono all’ospedale Sant’Elena le tue condizioni erano disperate e il bisogno di operarti era urgente a causa dell’emorragia causata dall’incidente.

Giulia:dopo che Armando,essendo tuo marito,diede il consenso all’operazione i medici ti portarono in sala operatoria dove restassi per delle ore quando…

Betty:quando?

Armando:quando il medico uscì dalla sala operatoria ci disse che l’operazione era riuscita ma che purtroppo eri entrata in coma. Un coma dalla quale non sapeva se ti saresti mai svegliata e nella quale,fortunatamente,sei rimasta solo 3 mesi.

Betty:non può essere possibile tutto questo.

Armando:Betty ti prego ascoltami.

Betty:no Armando ascoltami tu. Come hai potuto mentirmi? Come hai potuto nascondermi tutto questo? Come hai potuto nascondermi che io e te eravamo sposati? Come hai potuto nascondermi quello che mi è successo nonostante le mie continue preghiere di raccontarmi la verità? Ma cosa ancora più importante come hai potuto nascondermi che Camilla è nostra figlia? Tu mi hai tenuta lontana da nostra figlia. Io non te lo posso perdonare.

Hermes:figliola ascoltami ora non ti sembra di esagerare?

Betty:no papà. Io non posso perdonarlo.

Armando:Betty ti prego non distruggere tutto ancora una volta.

Betty:Armando non sono io che ho distrutto tutto ma sei stato tu nell’istante in cui hai deciso di mentirmi.

Armando:Betty…..

Betty:addio Armando.

disse infine Betty in preda alla rabbia e al dolore lasciando che l’abisso di disperazione tornasse tra loro e questa volta “forse” per sempre.
  
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