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Autore: alaal    07/09/2018    2 recensioni
Tutto inizia con una banale missione nel passato: consegnare la medicina cardiaca potenziata a Goku. Un lavoro non troppo difficile. Ma durante il viaggio nel tempo, qualcosa va storto. E il passato ancora una volta subirà pesanti ripercussioni, a causa di una visita di un ragazzo del futuro.
Fanfiction su Dragon Ball, liberamente ispirata al manga "Wrong Time" di SelphieSK. Con sostanziali differenze nella trama proposta dal nostro amico, e riletta in chiave moderna.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bulma, Mai, Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Trunks si avvicinò di più per osservare meglio la scena: con passo felpato, si acquattò dietro altre rocce e procedette quasi carponi, onde evitare di essere scoperto. Un odore nauseante di zolfo permeava l'aria, rendendola quasi irrespirabile.

"Dietro queste rocce ci deve essere qualcuno di molto potente..." Il ragazzo si schermò il naso e la bocca con il fazzoletto rosso che aveva attorno al collo, l'attacco energetico che poco prima aveva udito era ancora presente nell'aria. Un'atmosfera pesante e nello stesso tempo elettrica mise sul chi va là il giovane Saiyan, che non gradì affatto di trovarsi in quel luogo, in un tempo storico ancora imprecisato.

"Devo capire dove diavolo sono andato a finire!" Mentre camminava però andò ad urtare contro qualcosa che gli fece perdere l'equilibrio. Trunks era così concentrato nell'udire altre grida e lo scagliare di ulteriori colpi energetici che non si accorse minimamente di avere incontrato un ostacolo.

Non poté fare a meno di guardarlo di sfuggita, non appena ebbe la possibilità di superarlo saltandogli direttamente al di sopra. Sembrava essere un corpo di un uomo rannicchiato in posizione fetale, dalla carnagione bruna, lunghi e folti capelli neri ma dalla pelle in qualche modo bruciata da qualche strano fenomeno atmosferico.

Trunks ebbe come l'impressione che quell'uomo fosse stato arso vivo. Ancora del fumo proveniva dal corpo di quell'individuo, voltato di spalle e irriconoscibile alla vista. Trunks ebbe per un attimo timore di essere capitato in un luogo ben strano: quella casacca rossa mezzo bruciata gli ricordava qualcosa.

Ecco, oltre ad uno spuntone di roccia il giovane Saiyan poté nuovamente udire altre urla: ora le voci erano molto più chiare, e il ragazzo poté distinguerne diverse nello stesso tempo. Quelle voci erano concitate: chi rideva, chi urlava dal dolore, chi dalla rabbia, chi dalla paura. Una di quelle urla però era la più straziante tra tutte, continuava a ripete "IL MIO BRACCIO!", e a Trunks si accapponò la pelle quando udì quelle parole. Che cosa poteva significare tutto quello che stava capitando?

Trunks volle vederci più chiaro. Lasciando perdere il cadavere in terra (Trunks si assicurò che l'uomo in terra fosse morto, toccandolo leggermente sul collo e non percependo alcuna fonte di vita) il ragazzo si avvicinò ancora di più, dando le spalle al muro di pietra che lo proteggeva da ulteriori sorprese.

Avanzò lateralmente, stringendo nella mano destra la spada Z, strisciando la schiena contro al muro. Quando arrivò al limite della sua protezione naturale, si affacciò lentamente per poter osservare cosa stava succedendo dietro di lui.

 

Mai arrivò sana e salva a destinazione, il viaggio durò esattamente venticinque minuti dal momento in cui la ragazza era partita. L'orologio al polso parlava chiaro: le 12.25 spaccate. Davanti a lei, appena scesa dalla vecchia macchina del tempo, si ergeva un'ampia scalinata di marmo che conduceva all'esterno del laboratorio della Capsule Corporation.

Mai non volle perdere tempo nell'osservare l'enorme costruzione a cupola del laboratorio della famiglia Briefs, anche perché già la conosceva: l'urgenza massima era quella di trovare Trunks, dopodiché andare immediatamente da Goku e consegnargli la medicina potenziata.

"Spero solo di trovare Trunks sano e salvo... ho un brutto presentimento..." Premette un pulsante sul fianco della macchina del tempo e quest'ultima, con un po' di lampi e di fuliggine, scomparve alla vista della ragazza, tramutandosi in una capsula che Mai prontamente raccolse. La donna si trovava proprio sul retro del laboratorio, esattamente nel luogo da dove era partita. L'unico dettaglio, e neppure molto trascurabile, fu la presenza di numerose piante da ornamento e una cura generale della vegetazione della proprietà della famiglia Briefs. Da lontano, infatti, Mai poté osservare la madre di Bulma, la signora Briefs, uscire da una porta di servizio con in mano un cestino di biancheria.

-Signora Briefs!- La donna chiamata in causa appoggiò il cestino pieno di panni e vestiti per terra, nelle prossimità dei fili da stendere e salutò con un cenno della mano la nuova arrivata, che si avvicinò a grandi passi.

-Oh, Mai, tesoro! Che piacere rivederti, pensavo che fossi tornata nel futuro!- La ragazza annuì, ma decise di tagliare subito corto il discorso: non aveva un solo minuto da perdere.

-Signora Briefs, ho bisogno di sapere se avete visto Trunks questa mattina!- La donna rise di gusto mentre iniziò a stendere le prime lenzuola sui fili di nylon. Un bel tepore primaverile riscaldò il retro del laboratorio della Capsule Corporation, che altro non era che un semplice giardino.

-Come posso non averlo visto? Lo troverai come sempre in cortile! È ancora l'ora del pranzo!- Mai ringraziò la donna e, senza ulteriori cerimonie, si allontanò con passo spedito, con lo zaino sulle spalle. "Trunks deve essere rimasto a parlare con i nostri amici e ha perso tempo. Deve essere per forza andata così…” Con il sorriso sulle labbra e molto più sollevata, Mai percorse il perimetro esterno del laboratorio fino a raggiungere il cortile esterno, dove un immenso portico di marmo proprio in cima a quelle gradinate viste in precedenza ospitava una altrettanto immensa tavolata imbandita, dove svariate persone stavano onorando il lauto pasto.

Mai si accorse di essere osservata con meraviglia da tutti i presenti, seduti attorno al tavolo: chi addentava una coscia di pollo, chi faceva fuori una generosa porzione di patatine fritte, chi si sbrodolava con del delizioso ramen, chi litigava per contendersi l’ultimo raviolo rimasto nel piatto.

La presenza di Mai del futuro a quel ricevimento fu qualcosa di imbarazzante per la stessa ragazza: tutti gli occhi dei commensali furono incollati su di lei. Pure le posate smisero di rumoreggiare e qualcuno addirittura si alzò dal tavolo, mostrando meraviglia.

-Mai! Sei proprio tu?- La ragazza annuì, e rispose al sorriso della donna che si era alzata dal tavolo per venirle incontro.

-Salve…-

 

-Mi è stato detto che Trunks era con voi!!- Il ragazzino, sentendosi chiamato in causa, scese dalla sua sedia e, seguito dal suo fido amichetto, si avvicinò alla madre con un atteggiamento interrogativo.

-Mai del futuro, mi cercavi?- La ragazza dai lunghi capelli neri osservò con apprensione i volti di tutti quelli che stavano partecipando, e poi si concentrò sul piccolo Trunks del presente, che la osservava con un misto di perplessità e curiosità.

-No… io non… la applicazione…- Ad un tratto, Mai si sentì male, le vennero le vertigini e percepì le sue gambe farsi sempre più deboli. Si tolse di dosso lo zaino per liberarsi di un peso, ma non ne trasse alcun giovamento.

La ragazza del futuro aveva osservato attentamente i volti di tutti i commensali: aveva riconosciuto tutti i suoi amici del passato, tra cui Goku che era seduto un poco più lontano rispetto al luogo dove si trovava Mai. Ma alla domanda se avessero visto Trunks, aveva solo risposto la sua versione fanciullesca del passato.

-Trunks della tua epoca, dici?- domandò Bulma, scuotendo la testa. – Mi dispiace cara, noi non lo abbiamo visto.-

Quella risposta tagliò definitivamente le gambe alla sfortunata ragazza. Le mancò il fiato e non riuscì più a rispondere alle domande della sua interlocutrice. Si appoggiò ad una colonna di marmo lì accanto e appoggiò una mano sul volto, scuotendo la testa e strizzando gli occhi nel tentativo di riprendersi.

-Mai, che ti succede? Stai male?- Le uniche parole della ragazza udibili da Bulma e Trunks bambino furono “Applicazione”, prima che perdesse conoscenza cadendo a terra. Fu un duro colpo per Mai sapere che Trunks non fosse arrivato a destinazione. L’applicazione dello smartphone dunque non mentiva, era successo qualcosa di grave al giovane Saiyan.

Ma la ragazza del futuro non aveva più le energie mentali e fisiche per poter reagire in quel momento. Lo shock fu tale da farla collassare e scatenare il panico tra gli invitati al pranzo della Capsule Corporation.

   
 
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