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Autore: alaal    09/09/2018    1 recensioni
Tutto inizia con una banale missione nel passato: consegnare la medicina cardiaca potenziata a Goku. Un lavoro non troppo difficile. Ma durante il viaggio nel tempo, qualcosa va storto. E il passato ancora una volta subirà pesanti ripercussioni, a causa di una visita di un ragazzo del futuro.
Fanfiction su Dragon Ball, liberamente ispirata al manga "Wrong Time" di SelphieSK. Con sostanziali differenze nella trama proposta dal nostro amico, e riletta in chiave moderna.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bulma, Mai, Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il cuore di Trunks iniziò a battere all’impazzata quando finalmente riuscì a intravedere le prime sagome dei personaggi che stavano combattendo tra di loro. Il suo presentimento non era dunque infondato, la macchina del tempo lo aveva trasportato nel passato, ma in un’altra epoca.

Quello che vide fu una scena abbastanza singolare: vi erano due schieramenti contrapposti, uno di fronte all’altro, distanziati di diversi metri. Il vasto altopiano che delimitava il campo di battaglia era collimato da innumerevoli rocce dalle svariate misure, talune piccole altre gigantesche, che potevano ospitare tranquillamente un’abitazione intera.

Due schieramenti si diceva, dei quali Trunks non riuscì a scorgere esattamente i lineamenti dei volti. Alcuni dei personaggi che stavano proprio di fronte a lui gli davano le spalle, e il ragazzo non comprese a primo acchito chi fossero quelli.

Non riuscì a sporgersi più di tanto, poiché non voleva farsi scoprire e, da quanto poteva avere intuito, le aure di quei combattenti erano molto potenti e non c’era da prendere l’avvenimento alla leggera.

-Allora, hai finito di gridare e ti decidi a combattere come si deve?- A parlare fu un uno strano uomo alto e muscoloso, Trunks non riuscì a vederlo bene in faccia perché la posizione di quell’individuo era proprio al di là della roccia che proteggeva la presenza del giovane Saiyan agli altri.

-Tu… tu sei un mostro!- Un’altra voce aveva replicato a quella dell’uomo alto e muscoloso, e sembrava essere quella di un ragazzino, non più grande di quindici, sedici anni. Diciassette al massimo, Trunks non poteva determinarlo da quella distanza.

-Eh? Che cosa vuoi, moscerino? Hai voglia di prendertele di santa ragione?- Il Saiyan percepì il lento procedere dell’uomo alto e muscoloso in direzione del gruppetto di combattenti. Con il suo finissimo udito, riuscì ad ascoltare il greve e profondo scalpiccio delle scarpe di quell’individuo.

-Non… non ti avvicinare!- Questa volta fu il turno di un’altra voce, una voce cupa e gutturale, che Trunks riconobbe quasi al volo. Quel torno di voce poteva appartenere soltanto ad una persona…

-Stai tranquillo, rifiuto vivente! Di te ci occuperemo più tardi, adesso vogliamo ottenere le informazioni che abbiamo richiesto.- Adesso era il turno di un altro personaggio, che Trunks riconobbe anch’esso. Il ragazzo non aveva memoria di essere capitato in una situazione simile durante i suoi viaggi nel tempo, e decise di sporgersi leggermente di più per vedere la scena.

Fu comunque abbastanza distante per poter affacciarsi e non essere scoperto.

Sì, ora Trunks aveva capito dove si trovava, e in quale periodo storico.

 

-Come stai, cara?- Mai riaprì gli occhi lentamente. Un forte giramento di testa le attanagliava le meningi e le rendeva difficoltosa la vista anche in quell’ambiente dalla luce soffusa. La ragazza del futuro era stata adagiata su uno dei letti delle camere degli ospiti all’interno della residenza di Bulma, e aveva destato molta preoccupazione il suo improvviso malessere.

La prima persona che Mai riconobbe, seduta sul ciglio del letto, fu Bulma, che le sorrise quando la donna dai capelli neri riuscì a focalizzare il volto della madre di Trunks.

-Si… signora Briefs…-

-Ci hai fatto spaventare… che cosa ti è successo, Mai?- La ragazza dovette concentrarsi per riuscire a ricordarsi tutto quello che era successo. Per un primo momento, le parve di essere ritornata al punto di partenza, magari appoggiata sul divano della casa di Bulma, mezza addormentata. I lineamenti morbidi ed i capelli più corti della donna però fecero presto capire a Mai che si trovava nel passato, e tutti i tasselli del puzzle dei ricordi presero il loro posto ordinatamente. Il viaggio di Trunks, lo smartphone con la applicazione di rintracciamento della macchina del tempo, la perdita di segnale, la decisione di tornare indietro nel tempo.

E lì, Trunks non era mai arrivato.

-Signora Briefs…- Mai deglutì, le sue labbra rabbrividirono mentre tentava di articolare le parole. La donna si avvicinò di più e, con un atteggiamento materno, accarezzò i capelli della ragazza allettata.

-Dimmi, Mai… con calma, parti dall’inizio, così posso capire cosa è successo.- A Mai interessava solo una cosa. Con un enorme groppo in gola, domando ancora una volta se Trunks del futuro fosse arrivato, sano e salvo, nel passato.

-No Mai, mi dispiace. Perché me lo domandi? E dov’è Trunks? Non è con te?-

-Temo che sia la stessa domanda che avrei dovuto farle al mio arrivo, ma non ce l’ho fatta…- La frase fu spezzata più volte da convulsi singhiozzi e calde lacrime sgorgarono dai suoi occhi. Bulma non riuscì a capire che cosa potesse essere successo alla controparte futura di suo figlio. Lasciò il tempo sufficiente a Mai del futuro che si liberasse dal peso che gravava nel suo animo con un pianto liberatorio, e quando finalmente la ragazza dai capelli neri si limitò a respirare profondamente con qualche singhiozzo, la aiutò ad alzarsi dal letto e ad uscire dalla stanza.

-Sarai sconvolta dal lungo viaggio fatto dal futuro. Vieni per favore fuori, nel cortile e raccontami tutto dall’inizio.-

Quando finalmente raggiunsero l’esterno dell’abitazione di Bulma, il tavolo che era colmo di persone era stato totalmente disertato. I colleghi ed i dipendenti della Capsule Corporation avevano terminato da tempo di consumare il loro pranzo ed erano tornati nel laboratorio lì accanto, per riprendere il loro lavoro quotidiano. Trunks e Goten erano usciti a giocare, mentre il Dr. Briefs e consorte erano andati a fare spese nel centro della città.

Erano rimaste da sole, quindi non si preoccuparono di poter parlare a voce bassa. Bulma raccolse le posate e i bicchieri mentre Mai aiutava la donna raccogliendo quello che era avanzato e buttava tutto dentro un sacco nero.

-Ieri mattina Trunks è partito per il passato, perché doveva consegnare la medicina cardiaca a Goku…- Bulma spalancò gli occhi, meravigliata da sentire quella notizia. Non aveva già risolto il problema del virus del cuore anni fa?

-Questo è quello che tutti noi pensavamo nel futuro – proseguì Mai, continuando il suo lavoro – la tua alter ego del futuro ha però scoperto che la medicina consegnata anni fa era incompleta.-

-Perché incompleta? Goku è completamente guarito dalla malattia, da quello che so!- Mai annuì e lasciò da parte il sacco dell’immondizia, per aiutare Bulma a chiudere il tavolo, e renderlo nuovamente adatto per farci sedere soltanto quattro persone.

-Si è scoperto che la medicina ha un effetto temporaneo, e che a lungo andare potrebbe perdere efficacia. E la malattia potrebbe ripresentarsi!- La madre di Trunks rimase letteralmente esterrefatta nell’ascoltare quella notizia, quasi come fosse stato un fulmine a ciel sereno.

-Ah… questa proprio non me l’aspettavo…- La ragazza, nonostante il grande dolore che provava in quel momento, abbozzò un leggero sorriso.

-Abbiamo la soluzione al problema.-

-Davvero? E di che si tratta?- Le due donne portarono le sedie in un magazzino vicino, portandole una alla volta.

-Abbiamo una soluzione definitiva, una medicina potenziata che risolverà il problema una volta per tutte!- Bulma non fece comunque in tempo per rallegrarsi per la bella notizia ricevuta. Il cellulare iniziò a trillare rumorosamente nella sua tasca, e sbuffando se lo portò all’orecchio, rispondendo alla telefonata.

-Pronto! Ah… sei tu Chichi!… come? Goku sta male?- Mai rimase a bocca aperta, nell’udire quella notizia. Bulma mise il vivavoce al cellulare per permettere a Mai di ascoltare le parole direttamente dalla moglie di Son Goku.

-Non so cosa possa essere successo! Fino a stamattina era in gran forma, poi dopo pranzo ha iniziato a tossire e a non stare più in piedi…- Bulma rispose: -Ah, capisco…- mentre osservava direttamente negli occhi Mai, la quale annuì e per un attimo dimenticò il triste destino del suo amico Trunks.

-Sembra che i sintomi siano gli stessi di qualche anno fa…-

-Adesso dove si trova Goku?- Domandò Bulma, mentre iniziò a camminare avanti e indietro per il portico del cortile.

-L’ho messo a letto, ma sembra che nessuna posizione lo faccia star bene. Ah…- La conversazione si interruppe, come se Chichi avesse visto qualcosa che né Bulma né Mai potessero capire.

-Che succede, Chichi?-

-Sì è portato una mano al petto… ora si sta lamentando… non capisco…- La conversazione venne bruscamente interrotta dalla stessa moglie di Goku, e Bulma rimase a fissare il vuoto per qualche secondo. Mai si voltò preoccupata verso la moglie di Vegeta, che incrociò successivamente i suoi occhi.

-Mai… per l’amore del cielo, hai la medicina?- La ragazza annuì, e chiese di essere portata dove si trovava il suo zaino. All’interno c’era la medicina necessaria per la malattia cardiaca.

   
 
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