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Autore: piccola_Calliope    10/09/2018    2 recensioni
La Bella e la Bestia è la mia favola preferita e questa storia è una mia personale rivisitazione, dove non c'è una fata, un sacrilegio o una rosa magica.
Ma c'è un ragazzo, prepotente, volgarotto, con una storia particolare dietro e una lei...
Una lei che inconsapevolmente gli insegnerà ad amare.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Non innamorarti mai
POV. FIAMMA

 A lavoro, dopo essere uscita dall’ufficio del capo, mi mettono subito davanti al pc alla reception, Lena quando può mi passa accanto e mi regala sorrisini maliziosi…Chissà cosa starà elaborando il suo cervelletto.
Non posso davvero credere che lo sconosciuto con cui sono stata ieri notte sia il mio capo…Il mio bellissimo capo. Doveva finire lì e invece eccolo qui…
-Come va?-Lena all’improvviso mi si piazza davanti, ancora con quel sorrisetto malizioso.
-Mi stai infastidendo-la fulmino.
-Andrea morirà dalla risate quando saprà tutto-afferma tutta soddisfatta.
-Andrea non deve sapere che il ragazzo…E’…-sbuffo.-Evitiamo di parlarne sul posto di lavoro-la ammonisco.
In quel momento Marco Maschio con un paio di occhiali da sole scurissimi e il suo elegantissimo completo grigio ci passa davanti…
Lena sospira, io lo guardo a bocca aperta, non si può fare altro di fronte a tanta bellezza.
-Ciao ragazze-ci regala un caloroso sorriso.
-E’ bellissimo-afferma Lena.
Le immagini della notte appena trascorsa mi attraversano la mente…
-Perché stai arrossendo?-chiede quella malefica con un sorrisetto soddisfatto.
-Non hai da fare?-la fulmino nuovamente.
-Sappi mia dolce Fiamma che voglio ogni singolo dettaglio-fa un saltello e poi sparisce.
Mezz’ora dopo Marco Maschio fa nuovamente il suo ingresso, mi raggiunge…
-Come va il tuo primo giorno?-mi posa davanti un cioccolatino.
-La ringrazio signor Maschio tutto bene-rispondo.
-Sentirsi chiamare signor Maschio da te è davvero intrigante-mi fa l’occhiolino, io sento le guance avvampare. -Sono un gran maschio no?-se la ride.
-Marco-lo fulmino.
-Preferisco quando mi chiami Marco, il cioccolatino non lo mangi?-domanda sorridendo.
-Non voglio che nessuno qui pensi male-gli dico.
-Zuccherino un giorno sarai la signora Maschio, quindi stai tranquilla-mi fa nuovamente l’occhiolino.
-Tu mi spaventi-inizio a giocherellare nervosamente con la mia coda.
-Mi piace molto come ti sta la coda-mi sorride…Il mio cuore perde un battito, quanto è bello…Poi parliamoci chiaro per quanto strambo è anche molto simpatico.
-La ringrazio signor Maschio, ma adesso ho delle cose da sistemare al computer-cerco di rimanere il più professionale possibile.
-Ti infastidirò spesso Fiamma-sorride ancora e finalmente si allontana, cosi io prendo a respirare regolarmente.
-Salve-un cliente cattura la mia attenzione.
-Benvenuto…Anzi benvenuti-lo osservo avrà più o meno la mia età e tiene tra le braccia un adorabile bambina dalle codine bionde.
-Ho prenotato ieri sera una camera per me, la mia compagna e mia figlia-sorride, io fisso la bambina, non riesco a farne a meno.
-Ha una figlia molto bella-dico.
-Principessina, ringrazia la signorina-il padre da un buffetto sul naso alla piccola.
-Gra gra grazie-la piccola balbetta.
-Perdoni l’indiscrezione lei è davvero molto giovane, ed è padre-dico…Inutile dire che i miei pensieri sono diretti a Riccardo.
Il ragazzo di fronte sorride teneramente osservando la bambina.
-Lo credevo anche io, credevo d’essermi rovinato la vita, poi ho visto mia figlia e tutto è cambiato, mi sono innamorato-bacia la fronte della sua dolce bambina.
-Può dirmi il suo cognome cosi le prendo la chiave?-domando, sento gli occhi pizzicare.
-Si sente poco bene?-domanda il cliente.
-Non si preoccupi-gli sorrido.
Liberatemi del cliente, mi infilo in ascensore e salgo all’ultimo piano, dove trovo la porta per la grande terrazza.
Completamente sola scoppio a piangere…
Riccardo tra qualche mese stringerà un bambino bellissimo che gli somiglierà e lo guarderà come quel uomo guardava la propria figlia.
Lo amerà incondizionatamente e sarà un padre fantastico…E io non sarò la madre di quel bambino.
-Fiamma-sento la voce di Marco.
-Scusami mi do una sistemata e torno subito alla reception-con un fazzoletto inizio a togliere il mascara colato.
-Non preoccuparti, puoi stare qui-mi dice.
-Sono un disastro-sussurro.
-Che ti ha fatto?-domanda Marco.
-Non ti sei mai innamorato giusto?-chiedo.
-No mai-risponde.
-E non farlo, non innamorarti mai-sorrido con amarezza.
-Che ti ha fatto?-chiede ancora.
-L’unica cosa che non potrò perdonargli mai forse, perché sai l’ho perdonato tantissime volte-affermo, ripensando al passato e a tutti gli errori commessi da Riccardo.
-Ti ha tradito?-domanda.
-L’ha fatto, ma non è quello che mi fa male, sai quando ti innamori Marco vorresti poter costruire qualcosa con quella persona, vorresti avere un futuro felice accanto a lui, vorresti vederlo invecchiare accanto a te…Vorresti vederlo stringere vostro figlio, ecco Riccardo non stringerà mai nostro figlio, ma stringerà suo figlio, suo e della bellissima ragazza bionda che una settimana fa mi ha aperto la porta della loro casa-asciugo subito le lacrime che ricominciano a rigarmi il viso.
-Riccardo-Marco ripete il suo nome.
-Sono venuta a vivere in Spagna per lui, credevo che tutto si sarebbe sistemato-giocherello con i bottoni della mia giacca.
Marco non parla, accanto a me sospira e osserva un palazzo non lontano da noi.
-Non dici nulla?-domando, ha voluto sapere cosa mi fosse successo, almeno un commento poteva farlo.
-Fiamma io non sono bravo  in queste cose, cosa vuoi che ti dica? Non ho mai provato un dolore cosi…Nemmeno riesco a trovare l’aggettivo per descriverlo, perché non ho idea di cosa sia e non so nemmeno cosa dire per poterti consolare, esistono delle parole che possono consolarti? Esiste qualcosa che può ridarti il sorriso ed eliminare questo dolore? Sei una brava ragazza, sei molto bella e a letto sei una grande…Mi piaci Fiamma-dice.
-E’ inopportuna la tua osservazione, però sto sorridendo-rispondo carezzandogli la spalla.
-Lo amerai per sempre?-chiede, osservando nuovamente il palazzo.
-Per sempre-sorrido ripensando al primo incontro tra me e Riccardo.-Adesso vado in bagno, mi sistemo e torno a lavoro, grazie per la chiacchierata-dico.
-Fiamma mio padre vuole conoscerti, va’ nel suo ufficio-mi sorride, io annuisco.

POV. MARCO
Non mi piace dormire con le ragazze con cui vado a letto, non voglio nessun tipo di legame, non voglio relazioni serie, non mi fido delle donne, mia madre ha tradito mio padre più e più volte, spezzandogli il cuore, ho visto un uomo che si è dato all’alcool pur di non pensare al suo cuore spezzato, non ho avuto un infanzia felice e questo tutta a causa di mia madre, madre che mi chiama 2 volte l’anno a Natale e Capodanno per farmi gli auguri…Le donne non fanno per me, mi ha tradito la più importante, come posso immaginare di fidarmi di un’altra? Un’altra che un giorno si stancherà di me e andrà via con un altro…
Fiamma nella mia vita è capitata, l’ho notata subito, sola, dannatamente bella e con lo sguardo triste…
Fiamma ha un bellissimo sorriso ed è sfacciata, ma anche timida e mi ha colpito…Non la sposerò, però mi piace prenderla in giro, scherzare con lei, mi divertono le sue guance che si gonfiano…
E’ pura, buona e lo capisci subito tutto questo dai suoi occhioni.
Ha un grande cuore che appartiene a Riccardo…Forse di lei potrei fidarmi, ama cosi immensamente uno stronzo, ma il fatto è questo ama uno stronzo e non me…E poi smettiamola, io non sono fatto per l’amore, io non mi innamorerò mai a maggior ragione che so a cosa porta questo sentimento… Ne ho avuti davanti due esempi, l’amore fa male…Mio padre, Fiamma che disperata piange in una terrazza…
Passeremo un anno insieme qui in Spagna, sarà divertente, io le piaccio, lei mi piace, si ci divertiremo…
Scendo alla reception e vedo Francisca una dipendente, in difficoltà, sembra abbia qualche problema con un cliente.
-Cosa succede Francisca?-mi avvicino, la ragazza nel vedermi si illumina…Le serve di sicuro aiuto.
-Signor Maschio, menomale, il signore qui presente sta cercando delle informazioni su una nostra dipendente, ho già detto che non possiamo fornirgliele-dice la ragazza.
-Salve, lei è? E su quale mia dipendente sta cercando informazioni?-domando al ragazzo che ho di fronte.
-Sono Riccardo Gucci e sto cercando una ragazza italiana che sta svolgendo uno stage universitario qui, si chiama Fiamma Fumi-afferma.
Io sentendo il suo nome lo fisso…
Riccardo…Colui che fa tanto piangere Fiamma.
-Non conosciamo nessuna Fiamma Fumi, mi spiace-mento…Ma non credo che Fiamma voglia vederlo, inoltre non voglio che la disturbi sul posto di lavoro.
-Ha iniziato all’incirca una settimana fa, forse non la conosce, non so non può controllare?-insiste il ragazzo, è un bel tipo, alto, barbetta, occhio magnetico…
-Sono il capo qui, conosco tutti i miei dipendenti e non esiste nessuna Fiamma Fumi qui, inoltre noi non ci occupiamo di stage universitari, ha sicuramente sbagliato hotel, se non ha bisogno di altro, la invito ad uscire-gli indico la porta, non voglio che Fiamma lo veda.
Lui mi sorride…Ma è un sorriso falso.
-Lei è il capo?-chiede con un tono arrogante.
-Esattamente-lo fulmino.
-Fiamma lavora qui, io lo so, non ho commesso nessun errore, vado via tranquillo, ma tu…Tu stalle lontano!-mi dà un pugnetto sulla spalla.
-Chiamo la sicurezza signor Maschio?-chiede Francisca.
-Non preoccuparti Francisca, sta andando via il signor Gucci no?-chiedo.
-Tranquilla Francisca non rovinerò il bel faccino del tuo capo, arrivederci-Riccardo Gucci esce dal mio hotel.
-Fiamma è la ragazza nuova e non deve sapere nulla, Francisca mi fido di te-affermo.
-Farò come mi dice signor Maschio-risponde la ragazza.
Alle 21:00 mi trovo sotto casa di Fiamma, le avevo detto che saremmo andati a cena, la chiamo…
-Pronto-risponde.
-Tesoruccio ti aspetto giù-la prendo bonariamente in giro.
-Marco-alza di qualche decibel il suo tono nel pronunciare il mio nome.
-Spero che tu abbia indossato qualcosa di carino, andiamo in un bel ristorante-sorrido.
-Io non verrò, ciao-riattacca.
-Sbagliato provocare il capo piccola Fiamma-affermo tra me e me, ricomponendo il suo numero.
Le mie chiamate non ricevono risposta cosi mi attacco a casaccio al citofono fin quando una voce maschile abbastanza simpatica, mi dice che Fiamma vive al terzo piano.
Arrivato al terzo piano, un biondino mi attende davanti alla porta…
-Ho parlato con te?-chiedo.
-Tu sei?-domanda scrutandomi attentamente.
-Marco Maschio il capo di Fiamma-affermo.
-L’italiano, quello bello-il biondo mi guarda un po' male.
-E chi l’ha detto che sono bello?-domando sorridendo, immaginando questo commento fatto da Fiamma.
-La mia ragazza-afferma il tizio.
-E chi è la tua ragazza?-dietro di lei compare Lena con un buffissima maglia di Hello Spank.
-Tu-il biondo le sorride teneramente.
-Da quando state insieme?-compare un altro tizio a petto scoperto.
-Noto che siete parecchi in questo appartamentino, Fiamma dov’è?-domando.
-Fiamma non vuole uscire-mi compare lei con un tutone grigio antisesso, ma è comunque molto bella, le sorrido.-Non sorridere, non cambio idea-sbuffa.
-Perché dovresti uscire con il tuo capo?-domando il biondo.
-Ma tu esattamente chi sei per Fiamma?-chiedo, è un po' troppo invadente…
-Il suo migliore, sono come un fratello per lei-puntualizza.
-Piacere Marco-gli porgo la mano.
-Andrea-scettico me la stringe.
-E lui è il nostro fighissimo coinquilino spagnolo Enrique-Lena mi piazza davanti il moretto con il petto scoperto.
-Enrique-lui mi sorride e mi porge la mano che stringo.
-Fighissimo? Dobbiamo parlare di questi complimenti, buttati a casaccio qui e lì-Andrea fulmina Lena, è geloso.
-Quando avrò una proposta ufficiale-lo punzecchia lei, io sorrido, sono molto carini.
-Ti prepari?-chiedo a Fiamma.
-Non voglio uscire-sbuffa ancora.
-Tu sei quello che è stato fantastico a letto?-chiede Enrique, Fiamma arrossisce e gli dà un pugno sulla spalla.
-E’ lui il tipo?-Andrea urla.
-Stiamo dando spettacolo, entriamo?-chiede Lena.
-Grazie per il fantastico-faccio l’occhiolino a Fiamma.-E grazie per il bello Lena-le sorrido.
-Capo non si offenda, però…-arrossisce .-E’ più bello Andrea-dice, Andrea le sorride e si avvicina baciandole la guancia.
-Siete una bella coppia-sorrido ad entrambi.
-Fiamma preparati non far attendere Marco-la ammonisce il biondo.
-Io voglio restare a casa, a letto-Fiamma sbatte i piedi per terra come una bimbetta capricciosa.
-Qual è la sua stanza?-chiedo a Lena.
-Quella-sorridendo me la indica.
-Dannata traditrice-Fiamma la fulmina.
Io mi reco nella sua camera e apro l’armadio.
-Non puoi frugare tra le mie cose, sei il mio capo-Fiamma mi spintona.
Io afferro un tubino nero.
-Questo è perfetto, indossalo e metti anche un po' di rossetto rosso, ti sta molto bene-adagio l’abito sul letto.-Hai 10 minuti Fiamma-esco dalla camera.
-Capo vuole qualcosa da bere?-mi domanda gentilmente Lena.
-Va bene cosi cara, grazie-le sorrido.
-Sono felice che Fiamma ti abbia incontrato, ha bisogno di qualcuno che la smuova, che la faccia uscire-mi dice Andrea.
-Qualcuno che le regali sani orgasmi, grande amico continua cosi-Enrique mi fa l’occhiolino.
-Mi ha raccontato di Riccardo e mi dispiace-dico.
-Dispiace a tutti, loro si amavano molto sa?-domanda Lena con un velo di malinconia.
-Si amano ancora-sorrido.
-Probabilmente sarà cosi per sempre, il loro incontro è stato fatale…Però…-Andrea si interrompe…So cosa sta per dire.
-Non è un problema per me che Fiamma abbia il cuore altrove, tranquillo-sorrido e non mento, so che Fiamma amerà per sempre il suo Riccardino.
-Sono pronta-Fiamma apre la porta della sua camera.
Mi volto, la osservo, indossa il semplice tubino nero che l’è ho indicato, dei sandali gioiello, un filo di rossetto rosso e porta i capelli sciolti, è semplicissima…Ma…
-Sei davvero bellissima-affermo.
-Ceniamo e mi riporti immediatamente a casa-mi ammonisce.
-Divertitevi-Andrea ci sorride.
-Riporterò presto Cenerentola a casa-gli faccio l’occhiolino.
-Cenerentola mi è sempre stata antipatica-dice Fiamma mentre siamo nell’ascensore.
-Quale preferisci? Biancaneve?-domando.
-La bella e la bestia-i suoi occhi sono lucidi.
-Ti fa pensare a…-mi interrompe.
-Non voglio pensare a lui-mi dice.
Entriamo nella mia auto ed io esito prima di mettere in moto.
-Non metti in moto?-chiede.
-Devo dirti una cosa-affermo.
-Che succede?-si allarma.
-Riccardo è venuto in hotel, voleva vederti, ho mentito, ho detto che non lavoravi lì, l’ho cacciato, lui l’ha capito e mi ha ammonito, mi ha detto di starti lontano, non dovevo mettermi in mezzo e ti chiedo scusa, se vuoi ti porto immediatamente da lui-affermo, non sono bravo a mentire…E comunque non sono nessuno per Fiamma, non posso impedirle di vedere l’uomo che ama.
Fiamma è sorpresa, tace per qualche minuto….
-Non voglio vederlo, non voglio sapere cosa ha da dirmi, voglio andare avanti…Grazie Marco-sorride.
-Di cosa?-rispondo perplesso.
-Non so cosa ti ha spinto a farlo, ma mi hai protetto-sorride teneramente, io avverto uno strano formicolio allo stomaco.
-Mi brontola la pancia, vuoi ancora andare a cena?-chiedo.
-Certamente-sorride ancora.
Stiamo per entrare al ristorante quando lei si blocca.
-Che succede?-chiedo.-Ti sei pentita? Vuoi andare a casa? Sono stato fastidioso è vero-dico.
Lei sorride e poi cattura le mie labbra…
Io avverto nuovamente il formicolio fastidioso, accompagnato dall’accelerare del mio cuore…

POV. RICCARDO
Mi sento davvero un idiota…
Sono qui, dentro la macchina di Alexia che da poco ho imparato ad usare, ad osservare Fiamma che bacia il suo capo, di fronte ad un lussuoso ristorante…
Fiamma bacia un altro.
Mi sento cosi cretino nell’averla spiata e seguita…
Quel signor Maschio non mi aveva convinto nemmeno un po' e quindi eccomi qui…
Lei è cosi bella e gli sorride cosi teneramente…
Lui la guarda come se fosse un gioiello prezioso e fa bene, lei lo è…
Se solo non avessi mai intrapreso la mia relazione con Alexia, forse adesso saremmo felici…Ma non potrò vivere per sempre di se solo…Devo pensare a mio figlio.
Ma non posso fingere, vedere Fiamma stretta a un altro fa bruciare il mio stomaco di gelosia, vorrei ucciderlo e portare lei lontana con me, fare l’amore per ore e ore e urlarle quanto l’amo, quanto sia una donna fantastica…Ma non posso.
Do un pugno al volante e scoppio a piangere.
Ho bisogno di una faccia amica, decido di andare da Andrea, non posso presentarmi da Alexia in questo stato.
Venti minuti dopo una sorpresa Lena mi apre la porta.
-So che non sarei dovuto venire, ma ho bisogno di Andrea-dico.
-Lei non c’è posso farti entrare-si scosta e mi fa passare.
-Lo so che non c’è-ripenso alle sue labbra su quelle del signor Maschio.
-Hey Rick-Andrea si avvicina a me.
-Sta con un altro-affermo con gli occhi pieni di lacrime.
-Vuoi un bicchier d’acqua? Siediti-Andrea non sa cosa fare, lo comprendo dal suo muovere compulsivamente le mani.
-E’ il suo capo, un bel tipo, bella macchina-dico.
Lena mi osserva in silenzio, sta lì a studiarmi.
-La mia piccola Fiamma è già tornata?-Enrique apre la porta della mia vecchia camera, appena mi vede il suo sorriso svanisce…
-Ciao Rique-dico, lui se potesse uccidermi con uno sguardo lo farebbe, d’altronde da stronzo che sono l’ho allontanato da mia sorella…
-Devi andartene-è molto nervoso.
-L’ha vista con Marco-lo informa Andrea.
-Marco-ripeto il nome di quel coglione.
-A me Marco piace, è un bel tipo, sono stati a letto ins…-Andrea interrompe Enrique…io sorrido, amareggiato, a letto insieme...
-Mi dispiace per la storia di Marta, libero di crederci o no-dico.
-A me invece dispiace per te-Lena viene e stringe le mie mani, questo gesto tenero, mi fa scoppiare in lacrime.-Vieni qui.-Lena mi abbraccia.
-Sono stati insieme-sussurro.
-Tra qualche mese stringerai tuo figlio e sarà un bambino bellissimo, pensa a quanto sarai felice-Lena mi carezza il viso mentre mi sorride dolcemente.
-Andrea sposala-sorrido al biondo.
-Non ti ho detto che mi…-lo interrompo.
-Ti conosco bene-gli sorrido ancora.
-Passerà questo dolore amico mio, un giorno passerà-mi carezza una spalla.
Enrique mi osserva in silenzio.
-Posso entrare nella sua camera? Posso sentire il suo profumo su una maglia?-chiedo, Lena ha gli occhi lucidi.
-Mi fate soffrire-sbuffa, mentre trattiene le lacrime.
-Vieni qui-la stringo a me.
-Riccardo sei un bastardo, ti ucciderei, ma ti voglio troppo bene cazzo-afferma Enrique.
Io gli sorrido e ci abbracciamo.
-Te lo giuro, te la faccio riconquistare mia sorella-gli dico.
-Sei un bastardo-Enrique mi dà un pugnetto sul viso.
-Va’ nella sua stanza su-mi dice Andrea.
Entro nella vecchia camera di Enrique, noto i vestiti sparsi di Fiamma in giro, le sue pantofoline rosa…
-Dorme sempre a destra?-chiedo a Lena che mi osserva.
-Si-risponde.
Mi avvicino al suo cuscino, lo carezzo e le lascio un bacio…
-La mia gattina-sussurro.
Un codino sul comodino attira la mia attenzione.
-Non ci farà caso, prendilo pure-Lena mi sorride.
Lo afferro, lo annuso e me lo metto al polso.
-Vado-affermo, carezzo ancora una volta quel cuscino ed esco dalla camera.

POV. FIAMMA
-Non vuoi dormire da me?-chiede Marco mentre siamo sotto casa mia, carezzandomi una guancia.
-Non dormi mai con le ragazze con cui vai a letto-lo ammonisco ridendo.
Lui un secondo dopo cattura le mie labbra.
-E’ stata davvero una bella serata, grazie-gli sorrido.
-Grazie a te per aver accettato il mio invito-mi sorride dolcemente.
-Non credevo venissi a dormire a casa-mi accoglie Enrique, steso sul divano a mangiare caramelle.
-Ho preferito cosi-rispondo.
-Lena dorme da Andrea-mi informa.
-Dorme?-chiedo sorridendo maliziosamente.
-Dorme, dorme, domani hanno il loro primo appuntamento, dove renderanno ufficiale questa loro relazione, Lena è stata categorica, niente sesso prima, mi piace questa ragazza è tosta-afferma Enrique.
-E’ la tipa perfetta per Andre-sorrido.
-Buonanotte ciccina-mi bacia la fronte e si reca nella sua camera.
Io entro nella mia e il profumo di Riccardo mi investe…
Il mio cuore perde mille battiti…
Il mio codino sul comodino manca…
Il mio cuscino è sposato, lo prendo lo annuso, lo sento, tra il mio profumo di fragole, sento il suo…
Vado da Enrique.
-Che succede?-chiede preoccupato, probabilmente dalla mia espressione.
-E’ stato qui?-chiedo con gli occhi che pizzicano.
Enrique viene ad abbracciarmi.
-Ha rubato il mio codino-sussurro tra le lacrime.
-Ha bisogno di una piccola dose della sua gattina-mi dice Enrique.
-Io lo amo tantissimo Enrique-dico.
-Anche lui ciccina, anche lui-mi stringe sempre di più a sé.
Angolo autrice
Salve bellezze <3 nuovo capitolo.
Dopo queste ne rimangono 2 e poi l'epilogo siamo alla fine della prima storia, vi ricordo che esiste un seguito di cui non ci crederete ma c'è già il prologo pronto, come anche l'epilogo di questa è pronto.
Allora che mi dite?? Marco Maschio vi piace? Vi comunico che lui sarà presente nel seguito...
Mi sembra di non aver altro da dire, aspetto i vostri commenti che sono sempre graditissimi.
Tanti saluti piccola_Calliope
  
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