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Autore: piccola_Calliope    13/09/2018    1 recensioni
La Bella e la Bestia è la mia favola preferita e questa storia è una mia personale rivisitazione, dove non c'è una fata, un sacrilegio o una rosa magica.
Ma c'è un ragazzo, prepotente, volgarotto, con una storia particolare dietro e una lei...
Una lei che inconsapevolmente gli insegnerà ad amare.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Io mi odio di già
POV. ANDREA
Il mattino seguente, mi sveglio prima di Lena che mi dorme raggomitolata accanto, la osservo, è cosi bella e pura…Non ho mai forse incontrato qualcuno di simile a lei.
E’ stato magnifico potersi addormentare, carezzandole i capelli, sentendo il suo profumo, il suo corpo accanto al mio...
Lei probabilmente sentendosi osservata apre i suoi bei occhioni, che da subito mi hanno colpito.
-Buongiorno-le sorrido dolcemente.
-Buongiorno-mi carezza subito la guancia.
-Mi era mancato ricevere tutta questa dolcezza da parte di una donna-affermo sorridendo.
-Sarò l’ultima che te la concederà-cattura le mie labbra.
-Che bel risveglio-affermo contento.
-Sarà sempre cosi, mi fai stare bene Andrea-afferma la mia dolce Lena.
-Farò qualcosa di bello per te stasera-adesso sono io a catturare le sue labbra, sono come una calamita per me, sono totalmente preso da questa ragazza.
-Mi faccio una doccia-mi fa l’occhiolino e si alza dal letto.
-Non farmi l’occhiolino, potresti involontariamente spingermi a fare qualcosa che non devo fare, perché abbiamo un accordo-dico.
-Fai il bravo signor Andrea-mi fa nuovamente l’occhiolino ed esce dalla mia camera.
Che tipetto che è…Porta con sé tanta allegria e mi fa stare bene, mi fa sentire davvero felice e non mi stancherò mai di queste sensazioni che in vita mia, mi erano tanto mancate.
Quando arrivo in cucina trovo Fiamma che sorseggia in silenzio con un viso cupo il suo caffè.
-Dormito male?-domando baciandole la testa.
-Tu immagino bene-mi fa un sorrisetto malizioso.
-Splendidamente-le sorrido.
-Fai il bravo con Lena o ti uccido-mi fa l’occhiolino.
-Hai avvertito anche lei?-chiedo, so che vuole proteggermi…Sono come un fratello per lei, da sempre ci siamo protetti e sostenuti.
-Certamente-sorride soddisfatta.
-La mia piccola-le bacio la guancia.
-Riccardo è stato qui-afferma improvvisamente seria.
Mi siede e prendo a bere anche io il caffè, non so che dire, non so che fare, la loro situazione è cosi complicata, io mi sento perennemente a disagio, voglio bene ad entrambi, ho paura di muovermi, potrei deludere uno dei due e questa è l’ultima cosa che voglio.
-E’ andato anche all’hotel, me l ha detto Marco-dice.
Io continuo a sorseggiare il mio caffè…
-Andrea-mi richiama.
-E’ stato qui, si-è inutile negare ciò che lei sa perfettamente.
-Cosa voleva?-domanda.
Io prendo lentamente a mangiare un biscotto.
-Non mi dirai niente?-chiede.
-Questi biscotti hanno troppo zucchero-affermo.
-Benissimo allora ci penso io-dice.
-Che significa?-chiedo.
-Andrò da lui, se è arrivato fino al mio posto di lavoro, avrà avuto qualcosa da dirmi-afferma.
-Vuoi vederlo?-domando sorpreso…Fiamma aveva ormai messo una x su Riccardo, giustamente.
-Non vorrei Andrea, ma non riesco a dormire se non so che diavolo vuole-ammette.
-Vuoi che ti accompagni?-chiedo, non voglio che abbia un nuovo crollo, voglio starle accanto, supportarla.
-Preferisco andarci da sola, buona giornata-mi bacia la guancia ed esce dalla cucina.
-Buongiorno biondino-qualche minuto dopo Enrique entra in cucina e mi dà una pacca sulla spalla.
-Sta andando da Riccardo-esordisco.
-Ha capito che è stato qui, non ho negato, non aveva senso, io penso che lei debba fare quello che sente e se vuole parlargli è giusto che lo faccia-mi dice.
-Le darà un’altra brutta notizia-affermo.
-Cosa c’è?-chiede Enrique.
-A breve si sposa con Alexia-rispondo.
-Si sposa?-chiede Lena sorpresa, che ci ha appena raggiunto.
-Vuole che il bambino abbia una famiglia unita, è giusto, un po' meno per Fiamma, probabilmente vuole essere lui a comunicarle la cosa, non dovrebbe ma…-non so come concludere il mio flusso di pensieri.
-La prenderà malissimo-afferma Lena preoccupata.
-Non peggio della notizia del bambino, sarà una brutta notizia e Fiamma starà male, ma supererà anche questa-afferma Enrique.
-Quante cose deve superare la mia piccola-affermo dispiaciuto.

POV. RICCARDO
Alexia questa mattina si è svegliata molto presto ed è esageratamente eccitata, oggi la madre la porta in un atelier per scegliere l’abito da sposa. A breve mi sposerò, stento davvero a crederci…
-Oddio sono emozionatissima-afferma mentre si sistema il trucco.
-Qualunque abito sceglierai ti starà benissimo-le sorrido.
-E tu sarai uno sposo fantastico, nonché un padre meraviglioso-mi cattura le labbra.
-Al tuo rientro non ci sarà ho lezione oggi pomeriggio-affermo.
-Tranquillo tesoro-Alexia mi sorride ancora.-Come mai ieri sera hai fatto tardi?-chiede.
-Sono stato da Andrea, sai una chiacchera tira l’altra-dico.
-Va bene, scappo tesoro, a stasera-cattura ancora una volta le mie labbra e scappa via.
Chissà come sarebbe stato svegliarsi con accanto una Fiamma emozionatissima che corre a destra e sinistra, trepidante per la scelta dell’abito…
-Stupidi pensieri Riccardo-mi ammonisco.
Io mi ficco velocemente sotto la doccia, mentre però mi sto insaponando, il campanello prende fastidiosamente a suonare.
-Alexia hai dimenticato le chiavi?-urlo.
Prendo un telo e corro ad aprire, ma davanti a me non c’è Alexia, ma Fiamma, con una corta e aderente gonna nera e il rossetto rosso sulle labbra che tanto mi fa impazzire, il mio cuore perde un battito, sarà sempre questo l’effetto che mi farà, non cambierà mai…
-E’ un bel nome Alexia-sorride e mi osserva, io sento la carne bruciare lì dove si posano i suoi occhi.
-Come mai qui?-domando acido, purtroppo è la gelosia che non dovrei mostrare a parlare per me, lei era con Marco ieri sera, avranno passato la notte insieme, saranno stati nuovamente a letto, questa cosa proprio non posso digerirla, so che sbaglio, so che non ho il dovere, ma in amore chi sceglie cosa si può o si deve? Io amo Fiamma, la amo profondamente, sono stato immaturo, ho sbagliato, ma ciò non toglie che l’ami, che per sempre la reputerò mia e che saperla con un qualunque uomo mi faccia saltare tutto il sistema nervoso.
-Riccardo dovresti cambiare trucchetto, aprire mezzo nudo non fa più effetto, posso entrare o Alexia si arrabbia?-ha un tono cosi fastidioso…E’ venuta a provocarmi, il suo atteggiamento lo sta urlando, è sempre stata una sua forma di difesa.
-Prego-mi scosto per farla passare, lei accanto a me smuove i capelli e il suo profumo mi investe, gioca sporco la mia dolce Fiamma.
Dio quando questa donna mi è vicino mi sento vivo, mi sento bruciare, la amo da impazzire…Come vorrei poter tornare indietro e cancellare ogni mio singolo errore.
-Mi vesto-dico.
-Fai con calma, ho la mattinata libera, Riccardo quando torni protesti portarmi un bicchier d’acqua? Ho sete-si accomoda sul mio divano e accavalla le gambe, scoprendole ulteriormente, parlare con lei per me sarà molto difficile.
5 minuti dopo sono di ritorno, vestito e con il suo bicchier d’acqua, mi siedo nella poltrona accanto al divano.
-Non hai anche qualcosa da mangiare? Ho fame-dice.
-Alexia ieri ha preparato una torta-affermo e un secondo dopo mi mordo la lingua.
-Mi è passata la fame-mi fulmina.
-Come stai?-le domando sinceramente interessato, all’incirca una settimana fa mi è scoppiata a piangere davanti….
-Forse è meglio se vado-si alza.
-Fiamma ti prego no, ho bisogno di parlarti, è importante-le dico…
-Mi sento stupida Riccardo-si siede nuovamente.
-Perché?-domando.
-Perché ho scelto questa stupida gonna, perché ho messo il rossetto rosso per te, perché so che ti piace tanto, perché ancora una volta volevo compiacerti, perché volevo che te ne pentissi, ma non puoi pentirtene c’è un bambino di mezzo-afferma triste.
-Sei bellissima Fiamma-affermo carezzandole la mano, lei si scosta, e per quanto il mio cuore faccia male, lei fa bene.
-Hai il mio codino al polso-mi fa notare.
-No ti sbagli-mento.
-So che sei stato da me, conosco bene il tuo profumo, ieri sera quando sono rientrata l’ho sentito subito-dice.
-Non sei stata con lui?-chiedo sorpreso e sollevato.
Lei sorride.
-Sei ancora geloso?-è cosi bella, vorrei baciarla.
-Lo sarò sempre-alzo una mano per carezzarle la guancia, ma lei nuovamente si allontana, giuro questo sentirla cosi lontana mi sta uccidendo.
-Cosa devi dirmi?-domanda seria.
Io taccio qualche secondo, nervosamente strofino le mani sui pantaloni…
-Mi sposo Fiamma-proietto i miei occhi nei suoi, lei accusa il colpo.
Restiamo in silenzio per almeno dieci minuti, lei stringe le sue mani nervosamente, io la fisso.
Improvvisamente una lacrima le riga il viso…Lei subito l’asciuga.
-Ho voluto dirtelo io, perché non mi andava che tu lo scoprissi per vie traverse, forse non ero tenuto a farlo, ma abbiamo amici comuni, Andrea verrà…Questa cosa la sto facendo io e la dovevi sentire da me-spiego.
-Tuo figlio sarà un bambino felice ne sono sicura-afferma, trattenendo le lacrime, mi strazia il cuore vederla cosi.
-Non gli farò mancare niente-dico.
Lei si alza, si sistema la gonna e il giacchetto, più la osservo e più l’ammiro, sta sopportando di tutto da parte mia, sono stato la cosa peggiore che potesse capitarle…
-Credo che scusarmi ancora per tutto sia inutile, non potrò eliminare mai ciò che ti ho fatto, mi disgusto Fiamma e mi duole il cuore al sol pensiero, ti auguro ogni bene-affermo.
Lei mi guarda i suoi occhi sono pieni di lacrime…
-Non posso davvero credere che stia finendo tutto cosi-sussurra.-Con un odioso discorso di circostanze, ti auguro ogni bene, m dispiace per tutto, io non posso farlo Riccardo, non te lo auguro ogni bene, oggi mi comporterò da strega cattiva, ti auguro di pensarmi continuamente, di sentire la mia mancanza fino a sentirti soffocare, ti auguro di cercami ovunque senza trovarmi mai, ti auguro di piangere a causa della mia assenza, ti auguro di maledire ogni giorno gli errori che hai commesso, che mi hanno allontanato da te-afferra il mio viso e lo avvicina al suo.-Dovrai odiarti per il male che mi hai fatto-mi spinge contro il divano e si allontana.
-Fiamma-la richiamo.-Io ti..-mi interrompe.
-Non osare dire che mi ami, questo è superfluo, non le scuse-se ne va sbattendo il portone di casa.
-Io mi odio di già amore mio e mi maledico ogni santissimo giorno-affermo rimasto solo.

POV. LENA
Fisso il computer senza smettere di sorridere, stasera avrò un fantastico appuntamento con Andrea…
Anche se mi dispiace terribilmente lasciare Fiamma da sola, dopo aver scoperto l’ennesima bravata da parte di Riccardo, non è proprio una bravata, in realtà gli fa onore, voler sposare  una donna che non ama per il piccolo, Riccardo è maturato, sta prendendo le sue responsabilità.
-Fiamma dov’è?-mi domanda Marco improvvisamente.
-Non verrà oggi, non si sente molto bene-dico.
-Ha un malanno di nome Riccardo vero? Sta prendendo davvero poco seriamente questo tirocinio-dice.
-Signor Maschio, avrà ormai capito….Lui si sposa e ha voluto dirglielo-lo informo, so che Fiamma se ne sta un po' fregando del tirocinio, ma credo che Marco essendo interessato a lei sarà un po' comprensivo.
-Ecco cosa voleva dirle, si sposa-afferma.- L’ha presa male?-domanda.
-E’ triste, ma purtroppo è abituata, Riccardo l’ha delusa tantissime volte-dico.
-Domani voglio che si presenti a lavoro, deve andare avanti con la sua vita-dice, io sono pienamente d’accordo con lui.
-Signor Maschio, questa sera Fiamma rimarrà da sola, io e Andrea usciamo, Enrique ha un impegno-gli sorrido, lui ricambia.
-Mi stai per caso invitando a passare del tempo a casa vostra?-chiede.
-Le ho solo dato qualche informazione-sorrido ancora.
-Buona giornata Lena-sorridendo va via.
Alle 22:00 io e Andrea ci troviamo fuori dal locale dove lui lavora come pasticciere.
-Mangiamo qui?-chiedo.
-Faremo di meglio-mi fa l’occhiolino, mi prende per mano ed entriamo nel locale, completamente vuoto.
-Come mai non c’è nessuno?-chiedo sorpresa.
-Vieni-mi trascina in cucina.
-E’ giorno di chiusura?-domando ancora, vedendo la cucina deserta.
-Visto che sei una golosona, ho pensato che potremmo preparare un dolce insieme qui, soli soletti, originale no?-domanda sorridendo, bello come il sole.
-Vuoi per  caso dire che mangio troppo?-chiedo.
-No, mi piacciono le donne che amano i dolci, mi piacciono le donne che mangiano i miei dolci, mi piace preparare dolci con la mia donna, mi piace poter baciare le labbra della mia donna ricoperte di nutella o altro-si avvicina a me e io smetto di respirare.
-Che dolce prepariamo?-domando sentendo le guance avvampare.
-Opterei per una golosa torta ricotta e cioccolato-sorride.
-La adoro-saltello e mi allontano da lui, perché sennò rischio di morire.
Mi piace osservarlo mentre si dedica all’impasto, io adoro mangiare ma sono pessima a cucinare, ecco perché mi beo della visione di un bel biondino che mi prepara una sfiziosa torta.
-Cosa ti piace fare nel tempo libero?-chiede mentre monta la ricotta con lo zucchero.
-Fin da bambina disegno abiti da sposa-sorrido.
-Ti piacciono i matrimoni quindi?-chiede sorridendo.
-Vorrei avere una famiglia numerosa, si adoro i matrimoni, ma quello che più mi piace degli abiti da sposa è la gioia che riesce a provocare nella donna che lo indossa, lei sta realizzando un sogno ed è felicissima, o lo sposo che appena la vede sorride e ha negli occhi quel luccichio magico che solo le persone innamorate hanno o il padre che si commuove perché la figlioletta sta crescendo. Ecco a me sarebbe piaciuto con i miei abiti provocare queste emozioni-affermo entusiasta.
-Perché non ti sei scritta in una scuola di moda?-chiede.
-Non volevo deludere mio padre, che mi voleva mediatrice linguistica esattamente come mia sorella mangiare…Che…-sento gli occhi pizzicare.-E’ andata via quando io avevo solo 10 anni-affermo triste, quello è stato davvero un periodo buio della mia vita.
-Lena-Andrea mi carezza la guancia e mi sporca di ricotta.
-Mi hai sporcata-sorrido trattenendo le lacrime.
-Mi dispiace tantissimo, com’è successo? Oddio scusa non vuoi parlarne-afferma Andrea.
-Un incidente stradale, non ha sofferto è morta sul colpo-dico.
-Mi dispiace tantissimo-ripete baciandomi la fronte.
-E’ pronta la torta?-chiedo sorridendo, cambiando discorso.
-Tra meno di un’ora delizierai il tuo palato piccolina, ma adesso stringimi forte forte-mi abbraccia e io mi sento protetta, penso di aver appena trovato il mio posto nel mondo.
Quando la torta è pronta, attiro Andrea e catturo le sue labbra.
-Dopo aver mangiato questa torta, voglio tornare a casa e fare l’amore con te-affermo, si voglio unire il mio corpo al suo, lo desidero probabilmente dalla prima volta in cui di sfuggita l’ho visto in webcam.
-Possiamo fare di meglio, mangeremo questa torta in un posto speciale-mi sorride teneramente.
Mezzo’ora dopo siamo in spiaggia…
E poco dopo mi compare davanti agli occhi una tenda da campeggio rossa.
-Io questa notte non voglio fare l’amore con te, voglio stare qui, coccolarti, addormentarmi carezzandoti i capelli…Voglio imboccarti, voglio farti mangiare la mia torta,  voglio parlare con te per ore, voglio conoscere ogni tua sfumatura, voglio andare piano, voglio che vada tutto bene-mi carezza la guancia e queste sue parole e gesti mi lusingano enormemente.
-Sei un ragazzo fantastico Andrea-catturo le sue labbra in un bacio passionale.

POV. ENRIQUE
Sono quasi le due di notte e mi trovo fuori da un locale pieno di ragazzini in preda agli ormoni, Marta si trova ad una festa di compleanno, la sto aspettando, ho un urgente bisogno di parlarle.
Finalmente dopo quasi un’ora si para davanti ai miei occhi con un cortissimo e  luccicante abito nero.
-Tuo padre non ti ha rimproverata vedendoti uscire con questo mini abito?-chiedo, la gelosia mi sta bruciando il fegato, a maggior ragione quando un cretinetto dietro di noi gli fissa il sedere.
-Mi sono cambiata a casa della mia amica, mio padre non ha visto quest’abito e non sarai tu di certo ad informarlo-afferma acida…L’ho fatta soffrire, è giusto che si comporti cosi, ma non è solo colpa mia…
-Potrei dirglielo-le regalo un sorrisetto malizioso, voglio che la tensione si sciolga.
-Cosa vuoi Enrique?-domanda seria.
-Sei molto bella Marta-le carezzo la guancia, lei però veloce si scosta…
-Cosa vuoi Enrique?-ripete nervosa.
-Mi manchi-proietto i miei occhi nei suoi.
-Penso che se entri qui dentro, trovi almeno dieci ragazze interessate a soddisfarti-mi fa l’occhiolino.
-E io voglio solo te-dico.
-Come mai? Non hai più paura che Riccardo ti faccia del male?-domanda con un fastidioso tono sarcastico, ma ci sta che sia molto arrabbiata…Però non sa che Riccardo ci ha finalmente lasciato in pace.
-Riccardo…-affermo sorridendo, ma lei subito mi interrompe.
-Fammi indovinare? Riccardo ti ha finalmente detto che possiamo stare insieme? Si oggi pomeriggio me l’ha comunicato, ma vedi Enrique a me questa cosa non interessa più-afferma serissima.
-Che significa?-domando con il cuore in gola, non posso perderla di nuovo, non l’unica che è riuscita  farmi battere il cuore.
-Che voglio accanto a me un uomo vero, no uno che si fa comandare a bacchetta da mio fratello, voglio qualcuno che lotti per avermi, non voglio appartenere ad un cretino-mi fulmina con lo sguardo…
-Marta noi adesso possiamo essere felici-cerco di avvicinarmi lei mi spintona.-No fammi capire, il cretino che hai frequentato per ora è un uomo vero?-domando innervosendomi…Non lo accetto questo suo rifiuto, ok ho sbagliato ad assecondare Riccardo, ma cosa potevo fare?
-Il cretino che ho frequentato non esiste più, l’ ho lasciato, ma non per te, non voglio te-è cosi fredda.
-Dammi un’altra possibilità-sono pronto a supplicarla.
-Io torno in Italia, in questa scuola mi trovo malissimo e i miei voti ne hanno risentito troppo, i miei genitori hanno deciso cosi, starò da mia nonna-mi informa.
-Marta…-cerco di avvicinarmi, me lei ancora una volta mi spintona.
-Enrique questa storia l’hai conclusa tu e per me è finita in quel momento-mi ricorda.
-Ma Riccardo…-mi interrompe.
-Avresti dovuto lottare per me-mi urla contro.
-Secondo te per me è stato facile?-urlo anche io.
-Non mi importa nulla-afferma.
-Non andare via Marta-il mio tono è supplichevole.
-Parto tra due giorni-mi dice.
-Marta io ti amo-le dico disperato.
-Dovevi pensarci prima, hai ragione noi saremmo stati molto felici, ma hai distrutto tutto-afferma.
-Marta mi stai spezzando il cuore-le dico.
-Tu l’hai spezzato a me, addio Enrique-mi volto e la vedo entrare in macchina con un tizio.
Scaravento un pugno contro la mia moto e rompo uno specchietto.
L’unica…L’unica che è riuscita  a farmi sentire nuovamente vivo, non mi vuole più…
-Vaffanculo-do un calcio ad un sassolino.

POV. MARCO
-Che ci fai qui?-Fiamma è davvero seccata nel trovarmi davanti alla porta di casa sua.
-Ho portato una mega pizza che divideremo mentre guarderemo un film-la spintono ed entro.
-Tu arrivi sempre quando io voglio stare sola, hai un tempismo pessimo-sbuffa.
-Ma cosa devi fare da sola? Ti butti sul letto a piangere?-domando.
-Marco non sono nell’umore, va via-tiene ancora la porta aperta.
-Le birre ci sono?-chiedo.
-Dannato Marco Maschio-sbuffa e sbatte il portone.
-Potremmo andarci insieme al matrimonio dell’anno-faccio l’’occhiolino.
-Marco giuro che ti strozzo-si avventa contro di me come una tigre con la preda.
Io però decisamente più forzuto di lei, la immobilizzo e la bacio.
-Mi sei mancata oggi-affermo staccandomi da lei.
-Tu no-sbuffa.
-Che film guardiamo?-chiedo.
-La pizza che gusto è?-domanda.
-Quattro formaggi-affermo.
-C’è molto gorgonzola?-chiede.
-Pienissima-sorrido.
-Voglio vedere un film dove scorre del sangue-mi dice.
-Un  bel poliziesco aggressivo, si mi piacciono, dammi il cinque-preparo la mano e lei sorridendo mi dà il cinque, il primo sorriso…
-Le birre sono in frigo, mi lavo le mani e ti raggiungo sul divano-sorride ancora e io sono davvero felice d’esser riuscito a farla sorridere.
Dieci minuti dopo siamo sul divano a mangiare pizza, bere birra e ridere per un film comico.
-Alla fine nel poliziesco se fosse morto qualcuno io avrei pianto-mi dice.
-Hai bisogno di ridere, abbiamo fatto un’ottima scelta-affermo osservando Aldo, Giovanni e Giacomo.
-Una di queste sere dobbiamo andare in quel pub dove ci siamo conosciuti, mi piaceva tanto il posto-si accoccola contro di me, il mio cuore prende a battere come un matto.
-Come vuoi-mi irrigidisco.
-Che succede?-lei s’è accorta…
-Sei la prima con cui faccio cose strane-affermo osservandoci accoccolati sul divano.
-Cose strane?-chiede ridendo.
-Io e te siamo amici Fiamma?-domando, il cuore proprio non vuole rallentare.
-Ma come, non dovevo diventare la signora Maschio?-chiede fintamente delusa.
-Dai seriamente, ho l’ansia-dico.
-Si siamo amici-sorride.
-Quindi niente di smielato tra me e te?-domando.
-Marco devi ammettere che mi adori e mi vuoi tanto bene-scherza.
-Sei una scema-le do un buffetto sul naso.
-Comunque sei un toccasana per me, vienimi a rompere le scatole sempre, anche quando ti caccio-mi sorride dolcemente e io adesso sento anche il fastidioso formicolio.
-Sono fatto cosi, ho la testa dura-affermo.
-Per questo mi piaci-sorride ancora.
-Ti piaccio?-il cuore è ormai senza controllo.
-Un pochetto-mi bacia la guancia.
-Fiamma, Fiamma-sospiro mentre le carezzo la schiena.
-Dormi con me stanotte?-domanda.
-Dormo?-domando io sorpreso.
-Non infrangi nessuna regola se dormi con un’amica-tenta di rassicurarmi, ma io non mi sento tanto tranquillo.-Ho bisogno di coccole-mette su un musetto tenerissimo.
Io perdo la testa e catturo ancora una volta queste sue labbra tentatrici.
Angolo autrice
Nuovissimo capitolo <3 Capitolo abbastanza transitorio, volevo informarvi sulla fine di tutti i personaggi, poichè nel prossimo capitolo troveremo quasi esclusivamente Riccardo e poi avremo l'epilogo...
Quindi vi ho informato su Enrique e Marta, Andrea e Lena, personaggi che troveremo tutti nel seguito...
Ahhhh voglio farvi un pò di spoiler, state attente alle informazioni che Lena dà ad Andrea...Una di questa darà il via al sequel.
Al prossimo capitolo care.
Tanti saluti piccola_Calliope
 
 
  
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