Immagine riflessa
Oggi Nina si è addormentata presto.
Si è ritrovata in una stanza bianca, seduta per terra, senza un vestito addosso e davanti ad uno specchio.
Era tutto illuminato da una luce bianca e quasi accecante, ma non c’erano né finestre né lampade.
Era come se il bianco non solo riflettesse, ma creasse direttamente la luce.
Si concentrò sulla sua figura e ne seguì le curve con lo sguardo.
Era come se la stanza la spingesse a guardarsi.
Tutti i suoi lineamenti, quelli amava e quelli che odiava, risaltavano come non l’avevano mai fatto.
Tra tutti i sogni dell’ultimo periodo questo era sicuramente il più onirico.
E non c’era Ribes. C’era solo Nina e la sua immagine riflessa.
Avanzò verso lo specchio, alzando progressivamente ad ogni passo la mano destra, mentre il suo sguardo era fisso a quello della figura gemella.
Quando le mani si toccarono, Nina non sentì il freddo del vetro, ma il caldo di un contatto umano.
La sua figura riflessa iniziò a cambiare: il volto, i capelli, la stessa struttura del corpo iniziarono a trasformarsi in quelli di Ribes, che uscì dallo specchio e abbracciò Nina.
“Sai perché mi hai sognata così?” Disse Ribes.
Nina iniziò a piangere “si”.
“Vuoi sapere il mio nome?”
“Si, ma non voglio che mi lasci”
“Nina io sono solo un sogno”
“Non è vero!”
“Si invece, io sono le tue fantasie, io sono parte di te” Ribes avvicinò il suo viso a quello di Nina. I loro seni scoperti si sfiorarono. “È arrivato il momento: mi chiamo...” e avvicino le labbra all’orecchio di Nina, così che solo lei potesse ascoltare. Poi l’abbraccio forte, “stringimi per l’ultima volta”.
Le braccia di Nina lentamente si attorcigliarono attorno a Ribes e la strinsero a sé. “Anche se sei un sogno, io ti amo”
“Lo so. Anch’io ti amo, anche se sono un sogno”.
Presto si era addormentata e presto si svegliò: sapeva che non l’avrebbe mai più sognata.
Le labbra di Nina pronunciarono un nome, ma nessun suono uscì da esse.
L’avrebbe tenuto stretto a sé, l’avrebbe conservato come il tesoro più prezioso e il portafortuna più efficace.
Nina non avrebbe mai scordato Ribes, questo è sicuro.