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Autore: heliodor    09/10/2018    2 recensioni
Joyce è nata senza poteri in un mondo dove la stregoneria regna sovrana. Figlia di potenti stregoni, è cresciuta al riparo dai pericoli del mondo esterno, sognando l'avventura della sua vita tra principi valorosi e duelli magici.
Quando scoppia la guerra contro l'arcistregone Malag, Joyce prende una decisione: imparerà la magia proibita per seguire il suo destino, anche se questo potrebbe costarle la vita...
Tra guerre, tradimenti, amori cortesi e duelli magici Joyce forgerà il suo destino e quello di un intero mondo.
Fate un bel respiro, rilassatevi e gettatevi a capofitto nell'avventura più fitta. Joyce vi terrà compagnia a lungo su queste pagine.
Buona lettura!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cronache di Anaterra'
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Una vecchia conoscenza

 
Marlan lo colpì sulla schiena con il pugno chiuso.
Per Vyncent fu come ricevere un colpo di maglio. Sentì il dolore accendersi lungo la schiena già prima di crollare a terra boccheggiante.
Sono così debole? Si chiese. O forse Marlan ha usato un incantesimo per moltiplicare la sua forza?
Lo stregone di Orlon sembrò danzare attorno a lui. "Ti avevo avvertito, stupido, ti avevo avvertito e tu non hai voluto ascoltarmi. Adesso io..." fece per sollevare la mano.
"Che succede qui?" tuonò la voce di Aschan.
Marlan si fermò. "Questo qui voleva aggredirvi, mia signora."
Vyncent tossì a fatica. Sentiva ancora il dolore riverberarsi lungo la spina dorsale.
Se ci avesse messo un po' di forza in più mi avrebbe spezzato in due la schiena, pensò.
Riuscì a sollevare la testa per guardare l'espressione contrariata di Aschan e quella divertita dell'altra donna.
"Tu" riuscì a dire Vyncent.
"Vi conoscete?" chiese Aschan.
La donna dai capelli bianchi scosse la testa. "Non di persona, ma Vyncent di Londolin è stato un avversario degno della sua fama, quando combattevamo sul grande continente."
Aschan sembrò delusa. "Degno avversario, dici? Con me è durato solo pochi minuti."
"Devi averlo colto di sorpresa" disse la donna.
Vyncent si puntellò sulle braccia nel tentativo di rialzasi.
Marlan gli afferrò il collo con presa ferrea e per un attimo temette che volesse spezzarglielo.
"Resta in ginocchio" gli sussurrò all'orecchio. "Per il tuo bene."
"Basta così" disse Aschan. "Lascia che si rialzi."
Marlan gli lasciò andare il collo e Vyncent fu libero di raddrizzarsi.
Solo allora poté guardare negli occhi la strega dai capelli bianchi. "Credevo fossi morta."
"Lo pensavano in molti" disse la strega bianca. "Ho sottovalutato la tua principessa dai capelli dorati, ma la prossima volta andrà in maniera diversa."
"Bryce è mia" disse Aschan. "Lei sta venendo qui, ma ti consiglio di non metterti in mezzo. È una questione tra noi due."
Nimlothien sorrise. "Vorrà dire che l'affronterò dopo di te."
Aschan fece una smorfia. "Volevi vedere il principe senza corona e ti ho accontentata. Cos'altro vuoi?"
Sembra infastidita, pensò Vyncent. Tra quelle due non corre buon sangue. E anche Marlan la sopporta a stento. Forse Aschan non è una comandante così benvoluta, dopotutto.
Nimlothien scrollò le spalle. "Volevo solo assicurarmi che non ti stessi solo vantando."
Aschan le scoccò un'occhiata severa. "Per chi mi hai presa?"
"Per una che non mantiene le promesse" rispose la strega bianca.
"Sei venuta fin qui per dirmi solo questo?" fece Aschan con tono aspro.
Nimlothien ghignò in risposta. "Lord Malag vuole questa città intera. Cerca di non danneggiarla troppo. Sai bene come la pensa."
"Farò quello che è necessario."
Nimlothien la ignorò. Si rivolse a Vyncent. "Ti auguro una buona permanenza nelle prigioni di Skeli, principe senza corona."
"Se incontri Malag" disse Vyncent dominando a stento la rabbia. "Digli che la prossima volta non riuscirà a fuggire. Lo ucciderò."
La strega bianca fece spallucce. "È una questione che riguarda voi due." Gli voltò le spalle e uscì dalla sala.
Aschan rivolse un gesto vago con la mano a Marlan. "Riportalo in cella. Se dice una sola parola spezzagli un braccio."
Vyncent si sentì afferrare per la spalla e il dolore avvampò all'istante sotto quella morsa ferrea.
"Senti dolore?" chiese Marlan.
"No" rispose a denti stretti.
L'uomo rise. "Devi scusarmi, non ce l'ho con te in particolare, ma gli stregoni non mi piacciono."
"Lo sei anche tu" disse Vyncent.
Marlan rise. "Niente affatto."
Le guardie spalancarono la cella e Vyncent venne fatto entrare con una spinta decisa.
"Se non sei uno stregone" disse voltandosi. "Come fai a essere così forte?"
"Sono nato così" disse Marlan. "E per questo motivo gli stregoni del circolo di Egrond mi hanno sempre odiato. Sono stato esiliato e costretto a fuggire via per paura che imprigionassero me e la mia famiglia."
"Sei un esotico?"
Marlan gli chiuse la porta in faccia. "Odio essere chiamato così" disse l'uomo. "Quando tutto sarà finito e la strega dai capelli dorati sarà morta. Chiederò ad Aschan il privilegio di spezzarti tutte le ossa. Sarà una morte lenta, la tua."
Vyncent tirò un calcio alla porta. "Allora fallo subito, mostro" gridò.
In quel momento non voleva altro che morire e liberarsi da quell'incubo. Non voleva vedere Bryce soffrire senza che lui potesse fare niente.
Sono un codardo, si disse rannicchiandosi in un angolo della cella.
Ore dopo, quando la luce del giorno si era affievolita, sentì dei passi fuori dalla cella.
Marlan ci ha ripensato? Si chiese. Forse Aschan gli ha dato l'ordine di ridurre le mie ossa in polvere e farla finita? Meglio così.
"Avvicinati" disse una voce attutita dal metallo. "Non posso urlare e ho poco tempo."
Vyncent esitò. "Chi sei?"
"Non certo un'amica" rispose la voce.
Vyncent si avvicinò alla porta.
È una trappola?, si chiese. Non avrebbe senso. Aschan mi ha già in suo potere, che cosa ci guadagnerebbe a giocare così con me?
"Chi sei?"
"Ci siamo già visti oggi" rispose la voce.
Nimlothien, pensò Vyncent con sgomento.
"Che vuoi?" chiese con tono sgarbato. "Anche tu vuoi tormentarmi?"
"Stai già subendo una punizione eccessiva, principe senza corona" disse la strega con tono divertito. "E a differenza di Aschan e quel mostro che la serve, io non provo piacere a sfogare il mio dolore sui prigionieri."
"E allora che vuoi?"
"Informazioni."
"Non te le darò" rispose subito Vyncent. "Non sono un traditore."
"Faremo uno scambio equo" disse la strega. "Tu risponderai a una mia domanda e io risponderò a una delle tue."
"Chi mi assicura che non mentirai?"
"Chi mi assicura che non mentirai?" le fece eco Nimlothien.
Vyncent pensò in fretta. Era un'occasione unica per ottenere delle informazioni vitali su Malag e i suoi piani per il futuro.
"Inizio io" disse.
"Mi sembra giusto" rispose la strega.
"Come sta Joyce?" chiese subito.
"Ti riferisci alla figlia di Andew? La ragazzina senza poteri?"
"Lo sai di chi parlo" ringhiò Vyncent. "Dimmi come sta. Che le avete fatto?"
"Niente. Non so nemmeno dove sia."
"Rancey l'ha rapita il giorno del nostro..."
"Ti ho risposto" disse la strega bianca. "Ora tocca a me."
"Stai mentendo" protestò Vyncent. "Non ti dirò altro."
Udì un sospiro rassegnato. "Non so che cosa abbia combinato Rancey a Valonde quel giorno. Io ero impegnata a fare altro, come di certo la tua Bryce ti avrà riferito."
"Rancey ha spinto Joyce in un portale che Wena aveva evocato."
"Davvero? Io non ne so niente. La tua promessa sposa non è mai arrivata da noi. Quel portale l'avrà portata da un'altra parte."
"Dove?"
"Che vuoi che ne sappia?" rispose lei seccata. "Non so usare i portali come suo fratello."
Parlava di Roge? Bryce gli aveva confidato una volta che il fratello aveva quella abilità, ma non l'aveva mai usata.
"Dov'è Joyce allora?"
"Non ne ho idea. Forse potrebbe saperlo Rancey, ma quello stupido è morto per mano della strega rossa a Nazedir o almeno così ho sentito."
"Strega rossa?"
Nimlothien fece schioccare le labbra. "Ora tocca a me, Vyncent. Rispondi alla mia domanda o me ne andrò."
"D'accordo."
"Cos'ha intenzione di fare re Andew riguardo al circolo di Nergathel?"
"Non ne ho idea" rispose subito.
"Non mentirmi. Hai promesso."
"Non ti ho fatto alcuna promessa ma non ti sto mentendo. È da prima di arrivare sul vecchio continente che non vedo re Andew."
"Ma avrai parlato con Erix. Voi due siete così amici, no?"
"Erix non ci informa di quello che fa il re. Forse ti è sfuggito che non stiamo combattendo per l'alleanza."
"Combattete contro Malag e tanto mi basta" rispose la strega bianca. "Sei sicuro di non mentire?"
"Avrei potuto raccontarti qualsiasi storia" rispose Vyncent.
E forse avrei dovuto farlo, si disse.
"Se almeno Dina fosse qui" disse Nimlothien.
Chi è Dina? Si chiese Vyncent.
"Ora tocca a me" disse pensando alla prossima domanda da farle.
"Mi dispiace, principe senza corona" disse Nimlothien. "Ma il nostro tempo è scaduto. Sarei già dovuta andare via da questa città. Sai, non sono sicura che Aschan gradisca la mia presenza. Sono molto preoccupata. Quella donna non è molto lucida e potrebbe pensare di rivoltarsi contro lord Malag una volta consolidato il suo potere a Orfar."
"Lord Malag non è più capace di tenere a bada i suoi leccapiedi?" domandò con tono sferzante.
Non poteva vedere il viso di Nimlothien ma la immaginò che ghignava. "È dovuto scendere a molti compromessi con gente di cui si fida poco o niente. Aschan era una di queste persone."
Finalmente un'informazione interessante.
"Questa battaglia non cambierà l'esito della guerra" proseguì la strega bianca. "Ma spero che la tua Bryce dia una lezione a quella odiosa donna. Voglio misurarmi di nuovo con la strega dorata e mi dispiacerebbe venire defraudata da questo piacere per mano di una come Aschan."
"Allora dimmi come fare a batterla" la provocò Vyncent.
"Sinceramente non ne ho idea. L'ho vista combattere solo due volte e mi è sembrata invincibile. Vorrei restare più a lungo per godermi il duello con la strega dorata, ma devo andare via."
"Aspetta" disse Vyncent.
"Che cosa vuoi ancora?"
"Liberami. Se Aschan ti sta così antipatica, le darai di sicuro un grosso dispiacere. E farà una figuraccia con Malag."
"Credi che non ci abbia pensato?" rispose la strega bianca. "Se mi fosse di una qualche utilità, l'avrei già fatto. Per ora mi conviene di più che tu stia qui, principe senza corona."
"Perché?"
"Se ti liberassi, non ci sarebbe alcuna battaglia per riconquistare Orfar."
"Non sarebbe una buona cosa per Lord Malag?"
"Come ti ho detto, Aschan ne trarrebbe molti più vantaggi. Temo che quella donna si sia messa in testa delle idee strane. Se resisterà all'assedio, ne uscirà molto indebolita. E se la sua testa dovesse cadere, io di certo non la rimpiangerei."
Allora qualcuno sta venendo qui, pensò Vyncent.
"So cosa stai pensando e la risposta è sì" disse Nimlothien dopo qualche istante di silenzio. "La tua principessa dorata sta venendo a salvarti. E come ti ho detto, mi spiace di non poter assistere al suo incontro con Aschan."

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